[AIB]AIB Notizie 11/2003
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Cultural website quality principles: un breve commento

Vanni Bertini

Dalla bella e accogliente Conferenza Minerva di Parma siamo tornati, come da tanti altri convegni, con le borse piene di materiale ricevuto al momento della registrazione e raccolto presso gli stand. In questa occasione però ben precisa è stata la sensazione di non avere fatto, come a volte purtroppo succede, un viaggio a vuoto. Infatti, oltre ad avere seguito con interesse più di una relazione, abbiamo collezionato un bel po’ di documenti prodotti dal Progetto Minerva e presentati durante la conferenza, tutti utili e importanti, almeno per chi si interessa di siti Web: la Carta di Parma, i Principi per la qualità di un sito Web culturale, il Manuale per la qualità dei siti Web culturali.
Il Manuale, e soprattutto i Principi, che qui brevemente presentiamo e commentiamo, sono ancora una bozza, ossia si prevede che saranno aggiornati nel corso del Progetto Minerva. I Principi (che ci sembrerebbe più corretto definire “linee guida”) ci sono comunque stati presentati in maniera formale e come se fossero già a un livello di buona affidabilità (durante la conferenza un bel poster arancione in grande formato campeggiava nei luoghi strategici). Oggetto del testo sono i siti Web culturali, ossia quelli relativi ad archivi, biblioteche, musei, siti archeologici, centri di ricerca, mostre, progetti culturali.
Affermare che si debba privilegiare la qualità potrebbe sembrare scontato ma non lo è, in particolare in un settore come quello dei siti Web in cui c’è stata, negli anni passati, una grande confusione. Per esempio la qualità di un sito è stata a lungo confusa con aspetti accessori o comunque non decisivi (la grafica accattivante, gli elementi dinamici, gli effetti speciali). ? importante il fatto che non ci si limiti a ovvie e semplici enunciazioni di principio, ma che si cerchi di spiegare concretamente come si possono conseguire questi obiettivi.
Nei Principi vengono elencati dieci concetti fondamentali, che definiscono l'argomento da diversi punti di vista. In questa molteplicità individuiamo l'elemento centrale: si afferma cioè che qualità equivale anche a profondità e complessità, ossia alla capacità di affrontare e gestire uno strumento come il Web a molti livelli, tenendone presenti tutte le implicazioni: contenuto, accessibilità, usabilità, aspetti legali (vengono citati quelli più attuali come i diritti di proprietà intellettuale e la privacy), ma anche conservazione e aggiornamento. Qualità significa quindi lavorare perchè ciò che facciamo duri nel tempo: questo concetto, soprattutto in un ambito culturale, non dovrebbe mai essere dimenticato, là dove invece per la maggior parte dei siti Web abbiamo il problema di contenuti creati senza neanche porsi il problema della dimensione storica.
Come accennato più sopra, i Principi sono illustrati sotto la forma di linee guida, che costituiscono un'astrazione e una sintesi di quanto è poi trattato più diffusamente nel Manuale. In alcune di esse questa sintesi va forzatamente a scapito della chiarezza e della profondità. Per esempio, risulta un po' generica e scontata la seconda, in cui sono elencate un gran numero di attività («select, digitise, author, present and validate content») che dovrebbero servire a creare un sito Web efficace per tutti gli utenti: in questo caso si riesce a cogliere solo il legame forte che viene stabilito fra contenuto ed efficacia, ma non è facile capire quali possano essere le implicazioni concrete. O ancora nella quinta, in cui si invita a essere «user-centred, taking into account the needs of users, ensuring relevance and ease of use through responding to evaluation and feedback», non è immediatamente comprensibile a chi debba fare capo l'attività di valutazione («evaluation»). Si fa probabilmente riferimento, ma in modo un po' oscuro, a uno dei principi più affermati della teoria dell'usabilità, che prescrive di effettuare test sperimentali con gli utenti.
È indubbio che gli approfondimenti e le spiegazioni a questi concetti possono essere trovati altrove, e in particolare nel Manuale. Tuttavia ci sembra che a questo livello si debba cercare la massima chiarezza: le linee guida devono essere immediate e comprensibili, soprattutto se si pensa a chi dovrebbero servire. Esse infatti non sono indirizzate certo ai Webmaster o ad altri tecnici, che non possono cercare facili scorciatoie e sono tenuti ad approfondire, a leggere e studiare il Manuale e altri testi disponibili (compresi molti degli interventi presentati alla Conferenza di Parma). Le linee guida, così come le interpretiamo, dovrebbero servire invece innanzi tutto a coloro che magari non sono specialisti ma che devono essere in grado di capire come impostare correttamente un progetto e come verificare che chi lo sta realizzando abbia le capacità e le competenze giuste. Devono servire cioè ai manager, agli amministratori politici, ai direttori degli istituti culturali: figure che ne hanno un gran bisogno, visto che non sempre si sono dimostrate, almeno da noi in Italia, all'altezza di valutare correttamente cosa un sito Web debba essere e cosa no (con i modesti risultati che è facile vedere navigando qua e là).
Le linee guida quindi saranno, per questi personaggi, il punto di partenza nella fase di progettazione, mentre in una fase più avanzata potranno tradursi in una griglia, in un elenco di controllo in cui il responsabile del progetto dovrebbe guardare e chiedersi: siamo accessibili? abbiamo verificato il sito con gli utenti? siamo corretti nei confronti dei diritti d'autore? salvaguardiamo la privacy? il sito è duraturo? abbiamo messo in atto le procedure per l'aggiornamento? e così via. Nella versione definitiva questa sorta di check-list potrebbe essere pubblicata, come ulteriore strumento messo a disposizione, tenendo presente un altro aspetto importante, e cioè che TUTTE le linee guida dovrebbero essere rispettate, se si persegue l'obiettivo della qualità.
Al di là delle più che comprensibili e giustificabili sfasature, salutiamo quindi con grande favore la pubblicazione dei Principi, che non sono utili e validi solo per i siti Web culturali ma dovrebbero essere consegnati a tutti i Webmaster.

vanni@palinsesto.it


BERTINI, Vanni. Cultural website quality principles: un breve commento. «AIB Notizie», 15 (2003), n. 11, p. 14.
Copyright AIB, ultimo aggiornamento 2003-12-31 a cura di Franco Nasella
URL: https://www.aib.it/aib/editoria/n15/03-11bertini.htm

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