[AIB]AIB Notizie 11/2003
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Dalla tecnologia dell’informazione e comunicazione (ICT)
alla gestione integrata delle conoscenze biomediche

M. Mazzieri, Gaetana Cognetti

Il convegno interdisciplinare si è svolto con la presenza di operatori sanitari e bibliotecari e l’importante apporto di una rivista leader in ambito sanitario, «Panorama della Sanità», che ormai da più di due anni (cioè da quando l’Associazione BDS è nata) collabora fattivamente con i bibliotecari documentalisti biomedici nella campagna per il riconoscimento della professione. Ricchissimo il programma della giornata, che ha coinvolto numerosi relatori che hanno esposto progetti innovativi nella gestione delle informazioni in sanità. Una sintesi di tali progetti, oltre che sul sito ufficiale della manifestazione (http://www.bibliocom.it/bds.htm3), può trovarsi anche all’indirizzo http://crs.ifo.it/Biblioteca/Bibliotecaire/ital/default.htm, che riporta integralmente i link interattivi contenuti negli abstract degli interventi. Dai link si può accedere direttamente ai progetti e alle informazioni connesse: basi dati, portali di qualità, biblioteche digitali per pazienti e operatori ecc. La giornata si è aperta con l’intervento di M. Fiorilla, che ha illustrato il nuovo portale dell’antica Biblioteca Lancisiana presso l’Ospedale Santo Spirito di Roma, luogo tradizionalmente dedicato alla formazione del medico, che oggi, in veste rinnovata grazie al Web, persegue lo stesso obiettivo del passato, avvalendosi delle moderne fonti di conoscenza e di aggiornamento. L. Lazzari, bibliotecaria presso l’Istituto zooprofilattico sperimentale Lombardia-Emilia Romagna, ha illustrato le banche dati Bibit, Biblit e Ribit, progetto già finanziato dal Ministero della Salute. Le banche dati indicizzano i periodici biomedici italiani (98.000 articoli indicizzati) colmando un vuoto dovuto alla mancanza per anni, in Italia, di iniziative in merito. Il testimone è passato poi nelle mani di due documentaliste, A. Dracos e M. Della Seta, del settore Documentazione dell’Istituto superiore di sanità che hanno descritto quattro progetti: la banca dati SIBIL (Sistema integrato per la bioetica in linea) già operativa, contenente articoli, siti Web, citazioni bibliografiche, convegni ecc; la traduzione italiana del tesauro Mesh, ormai divenuto uno starndard internazionale per la gestione dell’informazione biomedica; il progetto di creazione di un’interfaccia PUBMED/ACNP che consenta anche l’accesso dai riferimenti bibliografici alle riviste a testo intero; la costituzione di un osservatorio nazionale dei siti Web biomedici italiani di qualità. A. Rossi Mori dell’Istituto di tecnologie biomediche del CNR, ha offerto una panoramica dei più importanti standard in materia di informatica sanitaria, illustrando in particolare HL7 Italia. F. Consorti (Policlinico Umberto I, Roma) ha inviato una relazione sul progetto Prorec Italia, esposta da F. L. Ricci (CNR) per la gestione integrata di dati clinici e informazioni sanitarie, e la creazione di un fascicolo sanitario personale sicuro in rete. L’importanza degli standard bibliotecari (Dublin Core, Mesh ecc) è stata sottolineata da L. Cecere della Biblioteca dell’Istituto Regina Elena che ha evidenziato come questi siano utilizzati nei più importanti portali sanitari di qualità a livello internazionale. È stata poi la volta di S. Motta dell’IRCCS C. Besta di Milano, che ha illustrato il progetto Bibliosan del Ministero della Salute, promosso dall’Associazione BDS e finalizzato alla costituzione di una rete cooperativa tra le biblioteche biomediche di ricerca (IRCCS, ISZ, ISS e ISPESL). Nei documenti del progetto si evidenzia, tra l’altro, la necessità di garantire adeguati standard di personale e mezzi per la gestione delle biblioteche. Sul fronte regionale sono stati inviati al convegno due contributi di G. Romano (consulente Regione Piemonte) su Osiris (Osservatori Regionali sull’ICT in Sanità) e M. Vaglini, (Azienda Ospedaliera Pisana) sulle reti regionali bibliotecarie (GIRA, GOT, SBBL, AREA Vasta Toscana e Friuli Venezia Giulia).
Un interessante progetto di cartella oncologica elettronica è stato illustrato da L. De Zorzi e da G.M. Chilelli. La cartella ha avviato il processo di informatizzazione della modulistica presso i centri medico legali INPS e costituisce il primo passo verso una soluzione informatica per la raccolta e la gestione dei dati relativi alle prestazioni fornite dall’Istituto nazionale Previdenza sociale.
Tra i progetti rivolti ai cittadini un ruolo sicuramente primario nell’informazione di tipo oncologico è rivestito da Azalea, Biblioteca digitale per malati, familiari e cittadini, disponibile nel portale E-oncology. Azalea, come illustrato da I. Truccolo (Biblioteca CRO, Aviano), costituisce un contenitore integrato di informazioni oncologiche (record bibliografici, siti Web, CD-ROM ecc.) di carattere divulgativo e principalmente in lingua italiana. Anche il progetto Elisir coniuga la buona informazione rivolgendosi agli operatori e ai cittadini, come evidenziato da P. Gardois e G. Grillo. Elisir costituisce un catalogo di risorse Internet di qualità per medici, infermieri e cittadini in campo pediatrico, ginecologico e della promozione della salute. Il programma della giornata è proseguito con l’intervento di M. Tringali, che ha illustrato l’esperienza del Knowledge Centre dell’Azienda sspedaliera Santa Maria della Misericordia di Udine, un’esperienza avanzata relativa a modelli integrati di gestione delle conoscenze in grado di ricomprendere concetti importati da aree diverse (letteratura elettronica, telemedicina, database fattuali, linee-guida ecc.), allo scopo di indirizzare l’azione gestionale nel complesso mondo dell’assistenza sanitaria. Non avendo potuto partecipare direttamente W. Bergamaschi, responsabile del Sistema informativo del Ministero della Salute, la conclusione degli interventi è spettata a L. Di Minco, che ha illustrato il progetto del Sistema informativo sanitario, un sistema che vuole essere centrato sul paziente e in particolare sulle nuove emergenze, come l’aumento del numero degli anziani e dei malati cronici seguendo da vicino le nuove tendenze organizzative rivolte anche con un più efficace monitoraggio della rete assistenziale sul territorio.
Nel pomeriggio si sono svolte due tavole rotonde. La prima ha approfondito il dibattito sull’informazione ai pazienti. Tra i molti interventi citiamo l’interessante esperienza di biblioteca per pazienti sviluppata da E. Gandini (Azienda ospedaliera di Alessandria) e la testimonianza di N. Pastore dell’Associazione di volontariato AMSO, che opera a favore dei pazienti oncologici da circa 35 anni. La seconda tavola rotonda ha visto la partecipazione di diverse associazioni bibliotecarie (AIB, AIDA, CNBA, ESSPER ecc.). Si è discusso della necessità di coordinare le iniziative per il riconoscimento del bibliotecario in tutti i settori, tenuto conto dell’interdisciplinarità richiesta da un moderno sistema di conoscenze che deve sempre più basarsi su reti integrate ed avere a base adeguate professionalità di specialisti dell’informazione.
Corrado De Rossi Re, direttore responsabile di «Panorama della sanità», che ha egregiamente moderato il convegno, nel resoconto stilato per la sua rivista ha efficacemente sottolineato l’importanza della professione del bibliotecario biomedico: «In un mondo sempre più globalizzato in cui il concetto di rete ha assunto significati e funzioni sempre più preminenti, c’è una professione (quella del bibliotecario documentalista di sanità) e un luogo (la biblioteca biomedica) che ambiscono a diventare nodi nevralgici nella circolazione del sapere biomedico. Ma non semplici antenne o ripetitori, bensì veri e propri professionisti formati, o desiderosi di formarsi alla gestione integrata delle conoscenze. Insomma dei veri e propri partner di chi esercita la propria professione a diretto contatto dei cittadini, in grado di discernere, amplificare, documentare, informare, raccogliere e valorizzare l’immensa quantità di nuove informazioni» (C. De Rossi Re, Dall’ICT alla gestione delle conoscenze, «Panorama della sanità», n. 42, novembre 2003). Questo è esattamente il ruolo che i bibliotecari biomedici dovrebbero svolgere nella gestione dell’informazione scientifica se venissero dotati di mezzi e risorse sufficienti. Ma abbiamo notizia che – nonostante la campagna svolta dall’Associazione BDS da più di un anno e sottoscritta dalla FIASO e dalla Federsanità, le due Federazioni che rappresentano la quasi totalità delle aziende sanitarie – il nuovo contratto della Sanità, pur riconoscendo tantissime professionalità nuove, non nomina il bibliotecario. Ancora una volta un’occasione persa per l’ammodernamento del sistema sanitario italiano e la costituzione di un sistema informativo che non sia un vuoto modello astratto? Quando si comprenderà che quella del riconoscimento dei bibliotecari non è una rivendicazione corporativa ma la conditio sine qua non per garantire che le informazioni sulla salute per gli operatori e i cittadini siano organizzate e rese accessibili attraverso il lavoro professionale e insostitubile degli specialisti dell’informazione?

g.cognetti@ifo.it


MAZZIERI, M., COGNETTI, Gaetana. Dalla tecnologia dell’informazione e comunicazione (ICT) alla gestione integrata delle conoscenze biomediche. «AIB Notizie», 15 (2003), n. 11, p. VIII-IX.
Copyright AIB, ultimo aggiornamento 2003-12-31 a cura di Franco Nasella
URL: https://www.aib.it/aib/editoria/n15/03-11cognetti.htm

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