[AIB]AIB Notizie 08/2004
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C’è però una biblioteca specializzata…

Chiara Morabito e Francesca Servoli
in collaborazione con Andrea Paoli

Parte con questo numero la collaborazione stretta con la Biblioteca dell’Associazione che vi informerà attraverso una rubrica periodica delle novità e dei fondi storici in essa conservati.

«C’è però una biblioteca specializzata che tutti i bibliotecari potrebbero utilizzare, in realtà scarsamente conosciuta: la biblioteca dell’Associazione italiana biblioteche», così si leggeva su «AIB notizie» del 1989 in un articolo di Anna Maria Tammaro (Una biblioteca per i bibliotecari, 1 (1989) n. 2, p. 6-7).
Sono passati quindici anni e la situazione è solo parzialmente cambiata: la biblioteca dell’AIB, come si legge dall’art. 1 del Regolamento continua ad essere «biblioteca specializzata per lo studio, la ricerca e l’aggiornamento nell’ambito della biblioteconomia, della bibliografia come teoria e scienza, della bibliologia e della scienza dell’informazione», ma sebbene sia cresciuta nelle sue collezioni, in impegno e offerta di servizi, non è ancora abbastanza conosciuta.
Ci proponiamo, per questo motivo, a partire dal presente numero di «AIB notizie», di iniziare un viaggio all’interno della biblioteca AIB per farne conoscere e apprezzare (speriamo!) tutti i suoi aspetti, tutte le sue raccolte e soprattutto le opportunità che sono a disposizione dei bibliotecari, degli operatori dei servizi di informazione e documentazione.
Partiremo con un excursus generale che presenti la biblioteca attraverso le tappe e le date fondamentali che l’hanno portata e collocata così come si presenta ora, all’interno dell’edificio della Biblioteca nazionale “Vittorio Emanuele II” di Roma, sorvolando sulla storia nei suoi dettagli, che rimandiamo sia a una già esistente e esauriente bibliografia (consultare la pagina Web della biblioteca (https://www.aib.it/aib/biblioteca/bibpres.htm), sia all’approfondimento che verrà fatto in corso d’opera dai successivi articoli che racconteranno gli aspetti della biblioteca e il suo patrimonio.
Obiettivo sarà aprire periodicamente una “finestra” per gettare uno sguardo attento sulle risorse e le attività offerte.
Descriveremo infine cosa offre oggi, in termini di servizi a tutti, soci e no, e il lavoro che la biblioteca svolge, spesso in collaborazione con gli altri organi dell’Associazione.

Una finestra sulla biblioteca
La biblioteca dell’AIB accoglie tutti gli utenti (bibliotecari, studenti, docenti, e chiunque voglia avvicinarsi al mondo delle biblioteche) che siano interessati ad approfondire la conoscenza degli aspetti, teorici e pratici, che riguardano il “mondo libro”, dalla storia della stampa alla storia dell’editoria, dalla storia delle biblioteche alla storia del commercio librario, ai più recenti sviluppi degli studi biblioteconomici.
Il patrimonio conta circa 15.000 documenti, tra cui 8000 monografie, 568 periodici (di cui 132 correnti), una serie di circa ottanta faldoni di Letteratura grigia IFLA ed Eblida, 70 fra CD-ROM e videocassette dal contenuto bibliografico e catalografico, e 600 fotografie scattate fra gli anni Venti e Quaranta del Novecento riguardanti congressi AIB, mostre bibliografiche, biblioteche. Inoltre, l’archivio dell’Associazione conserva circa 7000 autografi di carteggi tra bibliotecari italiani e stranieri.
I fondi Camerani e de Gregori conservano opere edite durante tutto l’arco del Novecento, offrendo importanti punti di riferimento per lo studio della storia della biblioteconomia.
Accanto al materiale storico è curata l’acquisizione delle edizioni più recenti dei libri mediamente più richiesti, al fine di offrire agli utenti materiali di studio e di ricerca scientificamente aggiornati.
I libri, collocati a scaffale aperto, sono a disposizione per il prestito per i soli iscritti alla associazione, mentre tutti gli altri utenti possono comunque accedere alla consultazione e al servizio di fotocopie.
Accanto alle consuete attività proprie di ogni biblioteca (assistenza e orientamento al pubblico, consultazione dei cataloghi; ricerche bibliografiche, servizio di document delivery e prestito interbibliotecario, catalogazione) la biblioteca ha rivolto una particolare attenzione ai servizi di reference e document-delivery non solo per gli utenti che la raggiungono direttamente, ma anche per coloro che formulano le richieste via Internet.
La posta elettronica, di cui la biblioteca ha visto un rapido incremento negli ultimi anni, si è rivelata pertanto un interessante strumento per conoscere e capire le esigenze di chi, esperto o meno, si avvicina alla nostra biblioteca e al mondo delle biblioteche in generale.
La casistica delle richieste è piuttosto ampia: le biblioteche di piccole e medie dimensioni talvolta chiedono consigli per l’arredamento e la sistemazione degli spazi; lo studioso che vuole donare la propria raccolta chiede informazioni di carattere non solo biblioteconomico ma anche legale. Sono invece frequenti le richieste di neodiplomati, neolaureati o studenti che, dovendo affrontare concorsi per bibliotecari o esami, chiedono una bibliografia di riferimento per la preparazione, o che si informano sulla reale validità e utilità di corsi di perfezionamento e specializzazione. E poi le richieste più varie: come effettuare stage presso biblioteche straniere, un aiuto per formulare correttamente una citazione bibliografica, presso quale libreria (!) trovare un libro introvabile, un tariffario di riferimento per catalogatori, come attuare iniziative di animazione e invito alla lettura…
Di fronte a tante e così articolate richieste, la biblioteca ha ormai acquisito l’esperienza necessaria per affrontare e risolvere i problemi, piccoli e meno piccoli, che gli utenti le sottopongono: si danno indicazioni bibliografiche sui “classici” della biblioteconomia e sui testi più recenti e aggiornati, si rimanda ai siti Web presso cui è possibile trovare informazioni e risposte, e si cerca, fin dove possibile, di fornire comunque una risposta rapida e il più possibile esauriente.
Infine, la biblioteca dà ai propri soci la possibilità di svolgere attività di tirocinio, per offrire un’occasione di crescita professionale e di esperienza “sul campo”.
I tirocini vengono concordati sulla base delle esigenze della biblioteca e dei tirocinanti e prevedono sia lo svolgimento di progetti specifici (come il riordino, anche parziale, di un fondo) sia la partecipazione alle varie attività della biblioteca; la durata del tirocinio è variabile a seconda del progetto concordato. Al termine dell’esperienza ogni tirocinante è tenuto a presentare una breve sintesi delle attività e progetti svolti e riceve un attestato di frequenza.
In collaborazione con la Segreteria nazionale, la biblioteca offre informazioni sui vari progetti promossi dall’Associazione, quali NPL-Nati per leggere e @lla tua biblioteca, e partecipa all’allestimento e alla organizzazione della rassegna annuale di Bibliocom, a cui è presente con un proprio spazio.
Il prossimo appuntamento è fissato a Bibliocom e sui prossimi numeri di Aibnotizie!

biblioteca@aib.it

La storia della biblioteca in pillole

Ripercorrendo le tappe della nascita della biblioteca AIB e del suo patrimonio fissiamo alcune date fondamentali:

1956: prima donazione di libri, per gentile interessamento della direttrice delle biblioteche USIS (Unites States Information Service) in Italia; si tratta di un gruppo di opere di biblioteconomia edite dall’American Library Association.

1961: Donazione da parte della vedova di Vittorio Camerani, Bruna Barbini, della biblioteca professionale del marito; si viene a costituire il primo nucleo importante della biblioteca.

1964: viene presentato al XV congresso dell’Associazione dal presidente Ettore Apollonj il Catalogo della biblioteca in edizione provvisoria, redatto da un gruppo di volontari con il coordinamento dei lavori da parte di Giorgio de Gregori.

1976: Trasferimento dell’AIB nella Biblioteca nazionale presso i locali dell’ICCU.

1983: il Comitato esecutivo nazionale dell’Associazione stabilisce di stanziare regolarmente dei fondi a beneficio della biblioteca per la tutela, gestione e accrescimento della raccolta.

1989: l’Associazione trasferisce i propri locali e il patrimonio della biblioteca al piano seminterrato della Biblioteca nazionale centrale di Roma.

2001: la biblioteca rende possibile la consultazione on line del proprio catalogo https://www.aib.it/aib/biblioteca/opac.htm.

2003: la biblioteca si arricchisce del Fondo de Gregori, donato dai familiari di Giorgio de Gregori.


MORABITO, Chiara. SERVOLI, Francesca, in collaborazione con Adrea Paoli. C’è però una biblioteca specializzata…. «AIB Notizie», 16 (2004), n. 8, p. 11-12.
Copyright AIB, ultimo aggiornamento 2004-11-07 a cura di Franco Nasella
URL: https://www.aib.it/aib/editoria/n16/0408morabito.htm

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