[AIB] AIB notizie 19 (2007), n. 7-8
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Aggiornamento professionale
Il questionario AIB per la rilevazione dei fabbisogni formativi

Sandra Di Majo, Rosa Maiello

Ancora un questionario? Ancora domande cui rispondere magari entro limiti di tempo ristretti?
È la prima reazione, tanto umana da apparire ovvia, che potrà suscitare il Questionario sui temi per l’aggiornamento predisposto dall’AIB nazionale che invitiamo a compilare in linea.

Prima che sia accantonato come si fa comunemente con i pensieri noiosi, chiediamo un attimo di attenzione, un breve spazio per spiegare le ragioni più profonde che ci hanno motivato a elaborarlo e a sottoporvelo.
Avere un quadro il più possibile vicino ai desiderata è infatti soltanto il primo passo per riorganizzare l’attività formativa e individuare il modello che meglio si adegui alle nuove realtà.

Rispetto a un passato anche non remotissimo (si tratta soltanto di due o tre decenni fa) le iniziative e le proposte formative si sono moltiplicate. Nell’ambito della nostra Associazione, a quelle promosse dal centro si aggiungono le attività svolte dalle sezioni regionali.
Associazioni professionali più specialistiche si rivolgono a settori particolari della professione.
Cooperative di servizi offrono corsi di base e avanzati. Presso molte università sono presenti corsi di laurea specifici e un’ampia varietà di master e corsi di perfezionamento riconducibili al nostro ambito disciplinare.
Molte occasioni formative sono offerte dalle stesse amministrazioni da cui le biblioteche dipendono.

Questa crescita, se garantisce un buon livello qualitativo, è certamente da valutare positivamente.
Per massimizzarne i benefici è però necessario superare gli attuali steccati e avviare forme di collaborazione che evitino l’accavallamento delle iniziative, lo spreco di risorse, il disorientamento dei destinatari.
Il primo e più naturale ambito in cui muoversi è il rapporto tra il “centro” e le articolazioni locali dell’Associazione. Da tempo stiamo infatti pensando a un programma formativo nazionale elaborato congiuntamente, articolato e, se necessario, differenziato in base alle esigenze (misurate anche sul rapporto formazione e opportunità di lavoro) proprie delle varie regioni; a una divisione del lavoro che affidi all’AIB centrale soprattutto compiti di coordinamento: l’elaborazione di linee guida, degli standard di qualità, di un elenco in continuo aggiornamento di docenti accreditati, che rappresenti non un percorso obbligato, ma un punto di riferimento per tutti.

Riteniamo che sia anche possibile e utile aprire un dialogo con le agenzie private.
La condizione prioritaria da porre è che si attengano agli standard qualitativi previsti dall’AIB (o li superino).
Compito dell’Associazione professionale è infatti promuovere e affermare il miglioramento continuo dell’offerta formativa a favore dei bibliotecari, sia tramite gli interventi diretti, sia aprendosi a forme di collaborazione qualificata.
La proposta è ancora tutta da studiare e va ben calibrata, ma, se correttamente realizzata, consentirebbe all’AIB di poter contare su un più ampio ventaglio di energie e competenze oltre a consentirle di raggiungere uditori e penetrare in ambienti attualmente meno familiari.

La consapevolezza della necessità di formazione e aggiornamento da parte di chi opera nel mondo delle biblioteche e in quelli che sentiamo come affini (i centri di documentazione, gli archivi, i musei) è cresciuta. Una prova ulteriore, se ce ne fosse bisogno, è la partecipazione ai seminari e ai corsi, in genere abbastanza numerosa nonostante le limitate risorse disponibili nei bilanci delle Amministrazioni da cui le biblioteche dipendono.
Sono cresciute le aspettative relativamente al livello qualitativo dei corsi misurato non soltanto in base ai contenuti scientifici e agli aspetti organizzativi più essenziali (una sede soddisfacente, attrezzatura adeguata), ma anche su elementi che un tempo avremmo ritenuto voluttuari.
Il compito di chi fa formazione è diventato quindi più complesso.
Il quadro ideale da raggiungere, a parer nostro, dovrebbe essere caratterizzato da una molteplicità di proposte coordinate e coerenti che si succedono a breve distanza l’una dall’altra o anche che si muovono in parallelo, ma senza “farsi concorrenza”, geograficamente distribuite e/o centrali, che fanno ricorso sia alle tecniche più tradizionali, ancora molto apprezzate (i corsi frontali) ma anche a quelle più nuove (i corsi a distanza), che aggiungono all’interesse dei contenuti un’organizzazione che sa attrarre.

Il questionario che presentiamo si è ispirato a un’iniziativa del la Sezione Calabria, è stato discusso all’interno del Gruppo sulla valutazione dell’offerta formativa e infine pubblicato in forma di modulo online, in modo da facilitare la compilazione e lo smistamento delle risposte al Nazionale e alle sezioni regionali.
È una proposta di temi che, per quanto ampia, non pretende di essere esaustiva.
Poiché è passato un non breve intervallo di tempo dal momento dell’elaborazione a quello dell’invio, noi stesse ci accorgiamo che qualche altro argomento potrebbe essere oggi aggiunto. Proprio tenendo presente la continua sollecitazione proveniente dalle innovazioni e da modi nuovi di guardare alle ricorrenti questioni e proprio perché convinte che molti suggerimenti possano e debbano provenire dai possibili destinatari dei corsi, abbiamo riservato per ogni tema uno spazio per indicare proposte aggiuntive o alternative. Una rilevazione di questo tipo potrà anche contribuire a integrare il quadro nazionale delle competenze professionali richieste ai bibliotecari, non sempre facilmente deducibili dai bandi o dai contratti di lavoro.

Come dicevamo all’inizio, il questionario è parte di un insieme più ampio di azioni che l’Associazione sta compiendo per corrispondere adeguatamente al suo impegno verso i soci e verso chi è comunque interessato ai temi riguardanti la professione. Abbiamo molto discusso sulla sua possibile efficacia fino ad arrivare al definitivo accordo che non coincide necessariamente con la certezza di aver fatto il passo giusto. Lo sapremo soltanto dalla misura e puntualità delle risposte.

dimajo@sns.it
maiello@aib.it


DI MAJO Sandra, MAIELLO Rosa. Aggiornamento professionale. Il questionario AIB per la rilevazione dei fabbisogni formativi. «AIB notizie», 19 (2007), n. 7-8, p. 3-4.

Copyright AIB 2007-07, ultimo aggiornamento 2007-07-19 a cura di Zaira Maroccia
URL: https://www.aib.it/aib/editoria/n19/0703htm3

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