[aiblogo3a] Associazione italiana biblioteche. Pubblicazioni

IFLA. AIB. Linee guida per la valutazione delle biblioteche universitarie. Edizione italiana di Measuring quality, a cura della Commissione nazionale Università ricerca. Roma: AIB, 1999. 142 p. ISBN 88-7812-047-2. L. 30.000 (soci: L. 22.500; soci quota PLUS: L. 15.000).



Premessa all'edizione italiana

In un recente articolo apparso sul «Bollettino AIB»dal titolo La misurazione dei servizi delle biblioteche delle università1, Elisabetta Pilia ha ben sintetizzato il panorama italiano relativo al tema della valutazione e della misurazione dei servizi bibliotecari. Se nella letteratura professionale di area angloamericana questa tematica è già presente da circa venti anni, in «Italia l'interesse è degli ultimi anni»2. Come ricordato dalla Pilia un merito particolare, nel tentativo di recuperare il terreno perduto, va all'attività svolta da Giovanni Solimine, sia come curatore della rubrica Il management in biblioteca sulla rivista «Biblioteche oggi»3, sia nella sua veste di coordinatore del Gruppo di lavoro Gestione e valutazione dell'Associazione italiana biblioteche4.
Per quel che concerne l'ambito delle biblioteche universitarie, pur ricordando una certa attenzione posta dalla Conferenza dei Rettori delle università italiane e le indagini sui carichi di lavoro effettuate in tutti gli Atenei, la Pilia sottolinea come «gli studi e le applicazioni sulla misurazione sono ancora pochi e poco documentati e sembrano fin qui aver privilegiato gli aspetti quantitativi del rendimento in vista della razionalizzazione delle risorse e del risparmio della spesa»5.
Va, però, positivamente ricordata la recente iniziativa dell'Osservatorio per la valutazione del sistema bibliotecario del MURST di effettuare una ricerca sulla misurazione e valutazione delle biblioteche universitarie6. Nella Premessa che illustra il programma di questa ricerca si afferma molto significativamente che: «Nonostante l'evidente centralità delle biblioteche per il sistema università, queste non hanno finora ricevuto in Italia la necessaria attenzione, né sono state oggetto di una politica di sviluppo coordinata a livello nazionale. Ne è testimonianza l'assenza di un adeguato strumento censuario delle strutture esistenti, corredato di dati essenziali per la comprensione del loro dimensionamento e, soprattutto, del loro livello di erogazione di servizi agli utenti. Le biblioteche delle università non sono state finora mai sottoposte a monitoraggi o valutazioni sul piano del loro funzionamento, del raggiungimento degli obiettivi istituzionali, della qualità dei servizi offerti e della loro capacità di adeguarsi alle innovazioni nel campo della tecnologia dell'informazione e della comunicazione: le rare occasioni d'indagine si limitano per lo più ad episodici questionari, non corredati delle necessarie definizioni armonizzate agli standard internazionali. Anche se è evidente che i servizi bibliotecari e documentali rappresentano un tassello fondamentale per evidenziare il livello qualitativo complessivo di un ateneo, essi rimangono marginali nel lavoro di analisi avviato dai Nuclei di Valutazione nelle singole sedi, anche in conseguenza di una difficoltà di raccolta delle informazioni necessarie legata alla scarsa attitudine a misurarne annualmente le attività»7.
Sono queste le premesse che hanno spinto la Commissione nazionale università e ricerca dell'AIB a promuovere la traduzione di queste linee guida, pubblicate a cura di un Gruppo di lavoro della Sezione biblioteche universitarie e di ricerca dell'IFLA nel 1996.
Il nostro intento è quello di offrire ai bibliotecari italiani uno strumento di lavoro che possa servire innanzitutto come modello, come punto di riferimento, ma che possa anche vedere, con gli opportuni adeguamenti, applicazioni pratiche in un numero sempre maggiore di biblioteche.
Sappiamo tutti che il contesto delle biblioteche universitarie e di ricerca italiane presenta luci e ombre, sebbene negli ultimi anni queste biblioteche abbiano potuto godere di indubbi vantaggi rispetto ad altre realtà bibliotecarie sul terreno tecnologico, derivanti da una maggiore facilità nell'attivare connessioni a Internet e, quindi, nell'arricchire l'offerta dei propri servizi per l'utenza. Ma proprio questo mutato contesto operativo suggerisce la necessità di attrezzarsi per tempo alle nuove sfide che il futuro sembra riservarci, con un atteggiamento positivo e capace di valorizzare gli aspetti portanti della nostra professione che per definizione è molto sensibile a tutte le novità che interessano il mondo dell'informazione.
Come pure ribadito dagli autori di queste linee guida, sarebbe un grave errore considerare l'attività di misurazione come una forma di controllo del lavoro del bibliotecario. E' fondamentale che l'attenzione venga subito correttamente focalizzata sulle esigenze dell'utenza: in questo ambito tutto ciò che è finalizzato al miglioramento delle prestazioni della biblioteca deve essere inteso come uno stimolo a inserire il lavoro del bibliotecario in un contesto sociale più ampio, ad amplificarne l'importanza e la rilevanza, 'la visibilità esterna', in un mondo che ha sempre più bisogno di un'informazione disponibile in tempi rapidi e sicuri8.
Siamo certi che una corretta utilizzazione di 'ferri del mestiere' come gli indicatori proposti in questo volume serva ad ampliare i nostri orizzonti lavorativi, dandoci l'opportunità di potenziare la nostra capacità di incidere sui processi di trasformazione in atto.
Siamo, altresì, convinti «che misurazione e valutazione siano strumenti da utilizzare non solo e non tanto per testare il rendimento di un singolo organismo documentario, quanto per monitorare in maniera continuativa ed integrata la funzionalità di un sistema che interagisce con altri, e che deve realizzare tale interazione nella maniera più efficace e "intelligente" possibile, in un'ottica di utilizzazione delle risorse e di erogazione dei servizi cooperativa, intelligibile e coerente, in cui l'alto livello dei risultati sottoposti a monitoraggio e valutazione si appoggi sulla consapevolezza degli scopi non solo del singolo organismo ma dell'articolato insieme in cui esso s'inscrive»9.
In questa visione sistemica l'attività di misurazione va intesa come il contributo che ciascuno di noi può dare alla realizzazione di un sistema bibliotecario 'a misura d'utente' che depuratosi delle scorie di un approccio burocratico e patrimoniale alla gestione, si muova verso una sempre maggiore consapevolezza dell'importanza dei servizi della biblioteca nei diversi contesti tipologici, senza aver timore di coltivare il sogno «che si consolidi un sistema bibliotecario in grado di rappresentare un'autentica risorsa per il sistema-paese in questo difficile volger di millennio, segnato dai turbinosi processi della globalizzazione economica, dal peso strategico della conoscenza, dall'obiettivo dell'integrazione europea. Vale la pena, ci sembra, impegnarsi per la realizzazione di un ideale del genere»10.

La traduzione è frutto di un lavoro di équipe che ha visto impegnato tutti i componenti della Commissione. Il testo è stato diviso in parti uguali e separatamente si è proceduto a tradurre la parte assegnata. Nel corso di alcune riunioni si è poi provveduto a focalizzare i problemi terminologici e a scegliere le soluzioni ritenute migliori. Gran parte del lavoro di consultazione e di scambio di materiali è stato effettuato anche utilizzando la posta elettronica. Il testo è stato poi sottoposto a un lavoro di editing, che si è svolto in due fasi, la prima necessaria a un'opera di omogeneizzazione linguistica dei diversi contributi e la seconda volta a migliorare la leggibilità complessiva della traduzione.
Abbiamo cercato di essere fedeli al testo originale, ma al tempo stesso siamo anche intervenuti adeguando alcuni esempi o tabelle al contesto italiano, laddove abbiamo ritenuto fosse necessario per una migliore comprensione del discorso.
Per scelta editoriale si è deciso di non pubblicare la vasta bibliografia presente nell'originale, ricca di più di seicento riferimenti bibliografici, ma di presentare in appendice una selezione di contributi in italiano sul tema.
Viene, invece, proposta la traduzione del glossario11, con l'avvertenza che ha soprattutto un valore di riferimento, visto che nella resa italiana possono essere presenti delle varianti sinonimiche non necessariamente attestate nel glossario.

Giovanni Solimine e Elisabetta Pilia hanno avuto la cortesia di leggere la nostra versione prima della stampa, dandoci preziosi suggerimenti per migliorarla. A entrambi va il nostro più sincero ringraziamento e un vivo apprezzamento per quanto stanno facendo perché i temi della misurazione e della valutazione dei servizi bibliotecari trovino un adeguato ascolto e una corretta applicazione anche in Italia.
Un doveroso ringraziamento va anche a Alberto Petrucciani, che non ha mancato di darci un sostegno concreto e validi consigli, a John Willemse, Roswitha Poll e, in particolare, a Peter te Boekhorst che ci ha aiutato a chiarire alcuni dubbi.
Saremo grati a tutti coloro che vorranno contattarci inviandoci osservazioni o commenti all'indirizzo di posta elettronica <cnur@aib.it>.


La Commissione nazionale Università ricerca


Mariella Fazio, Gabriele Mazzitelli, Sonia Minetto, Biagio Paradiso, Simonetta Pasqualis, Vanna Pistotti, Serafina Spinelli



Note

1Elisabetta Pilia. La misurazione dei servizi delle biblioteche delle università.«Bollettino AIB», 37 (1997), n. 3, p. 281-326.
2Ivi, p. 282.
3La rubrica, cominciata nel 1993, si è chiusa con il n. 1 del 1998 della rivista.
4A questo Gruppo di lavoro si deve la pubblicazione del volume: Associazione italiana biblioteche. Quanto valgono le biblioteche pubbliche? Roma, AIB, 1994. Da ricordare anche la sessione dedicata alla misurazione e valutazione, svoltasi a Roma il 28 ottobre 1994 nell'ambito del XL congresso nazionale dell'AIB, i cui atti sono raccolti nel volume: Biblioteche e servizi: misurazione e valutazione: atti del XL Congresso nazionale dell'Associazione italiana biblioteche, Roma, 26-28 ottobre 1994, progetto scientifico di Giovanni Solimine, redazione a cura di Maria Teresa Natale. Roma: Associazione italiana biblioteche, 1995.
5Elisabetta Pilia, cit., p. 282.
6Gli obbiettivi e le metodologie di questa ricerca si possono trovare all'URL <http://www.murst.it/osservatorio/ricbibl.htm>, dove è disponibile anche il questionario inviato, nell'ambito di questa iniziativa, a tutte le università italiane.
7Ibidem.
8Scrivono Giovanni Di Domenico e Michele Rosco:«C'è (...) una domanda di biblioteca, una cultura dell'accesso ai servizi bibliotecari, che si manifesta in forme inedite e che testimonia di una sensibilità molto più diffusa rispetto a ieri per la qualità di erogazione dei servizi stessi. L'utente diventa protagonista: non solo pretende servizi migliori, ma vuole contare di più, molto di più. Bisogna cogliere per tempo questo dato, attrezzarsi per un'organizzazione bibliotecaria più permeabile alle istanze dei propri interlocutori», Giovanni Di Domenico - Michele Rosco. Comunicazione e marketing della biblioteca. La prospettiva del cambiamento per la gestione efficace dei servizi. Milano: Editrice Bibliografica, 1998, p. 8-9.
9Serafina Spinelli. Problemi di valutazione: qualche elemento per un approccio sistemico.«Bibliotime», n.s., 1 (1998), <http://spbo.unibo.it/aiber/bibtime/num-i-2/spinelli.htm>.
10 Giovanni Di Domenico - Michele Rosco, cit., p. 9.
11 Nella versione originale viene fornita anche la traduzione in francese, tedesco, spagnolo e russo di questo glossario.


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Copyright AIB, ultimo aggiornamento 1999-03-21 a cura di Gabriele Mazzitelli