«Bibliotime», anno XIV, numero 3 (novembre 2011)

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Enrico Pio Ardolino

Andrea Capaccioni, Ricerche bibliografiche. Banche dati e biblioteche in Rete



Andrea Capaccioni, Ricerche bibliografiche. Banche dati e biblioteche in Rete, [contributi di:] Sabrina Boldrini, Danielle Bonella, Massimo Cimichella, Valentina Gamboni, Stefano Passerini, Francesca Serenelli, Natale Vacalebre, Milano, Apogeo, 2011. 118 p., ISBN 978-88-503-3093-5, € 9,50.

La volontà di offrire un'agile guida di carattere e impostazione manualistici relativa al mondo delle biblioteche e dell'attività bibliografica – diretta in primo luogo agli studenti universitari – ci sembra il proposito principale della pubblicazione che qui si presenta. Di questo volume, edito da Apogeo [1], cercheremo anzitutto di chiarirne i contorni, precisandone le tematiche principali affrontate.

In merito alle problematiche discusse, due sono da porre da subito in evidenza: in primo luogo il tema relativo alle biblioteche indagato in stretta connessione con i mutamenti derivanti dall'esplosione di Internet, del Web e degli strumenti informatici ad esso legati; in secondo luogo - è d'obbligo puntualizzarlo - l'attenzione rivolta ad una specifica tipologia di biblioteca, quella universitaria. Questo, insomma, lo scenario principale all'interno del quale il presente volume si colloca.

Affrontando le questioni relative alla biblioteca universitaria nell'era di Internet e della "giungla del digitale"[2], molto discusse e spinose (soprattutto perché sottoposte ad un continuo aggiornamento), scopo di questo volume è quello di fornire una guida snella e introduttiva a chi, per ragioni di studio e di ricerca, muove i primi passi all'interno di queste istituzioni culturali. La necessità di proporre delle linee guida di questo tipo nasce – come si evince nel saggio di Andrea Capaccioni, che funge da collante metodologico dell'intero volume – dalla consapevolezza che le biblioteche universitarie, in quanto giuridicamente ed economicamente dipendenti dalle Università, sono il luogo privilegiato e socialmente deputato allo studio e alla ricerca. È dunque dal valore e dalla centralità della comunicazione scientifica che discende la necessità di far conoscere la biblioteca universitaria, illustrandone i differenti meccanismi che ne regolano la vita, chiarendo le funzioni e la mission ivi svolti, sensibilizzando l'utente ad un uso consapevole e maturo degli strumenti offerti.

Particolare attenzione, va detto, viene dedicata al tema dell'organizzazione bibliografica nel sistema della biblioteca universitaria contemporanea. In questo senso, provando a riassumere, potremmo dire che nel suo insieme il volume propone l'immagine di una biblioteca che deve adempiere almeno a quattro – fondamentali – funzioni:

  1. scongiurare il possibile smarrimento che l'utente può avere trovandosi di fronte all'enorme quantità dei documenti disponibili, sia di quelli fisicamente presenti in biblioteca, sia di quelli reperibili online;
  2. rendere note le risorse cartacee ed elettroniche convenzionalmente ritenute più affidabili, funzionali e all'avanguardia;
  3. guidare l'utente al corretto uso degli strumenti predetti;
  4. mettere in condizione l'utente di reperire facilmente l'esatto documento che sta cercando.

Prima di illustrare i singoli contributi, vediamo la struttura complessiva del volume. Esso è diviso in cinque capitoli di differente lunghezza e spesso firmati a più mani. Gli argomenti affrontati sono, in ordine di apparizione: la ricerca bibliografica (modalità di utilizzo delle bibliografie e dei cataloghi); i servizi della biblioteca universitaria; le risorse elettroniche (banche dati, periodici elettronici, e-book); il catalogo elettronico (ALEPH); i programmi per la gestione delle citazioni bibliografiche (EndNote Web).

Il primo capitolo, firmato da Andrea Capaccioni (La comunicazione scientifica nell'era digitale. La ricerca bibliografica, p. 1-26), si distingue innanzitutto per il carattere introduttivo e descrittivo sia nei riguardi dell'argomento complessivo trattato nel saggio, sia per le tematiche affrontate nei capitoli successivi, a cui si rimanda per approfondimenti (ciò spiegherebbe l'assenza di una "presentazione" o "introduzione" all'interno del volume). L'autore si propone infatti di delineare il panorama degli strumenti utilizzati nel mondo della ricerca, dedicando l'attenzione al mondo accademico ed in particolare alle modalità di gestione ed organizzazione della produzione scientifica (ad esempio il movimento Open Access). Vengono perciò illustrati – attraverso svariati esempi pratici – scopi e caratteristiche delle bibliografie (tipologie, descrizione bibliografica), dei cataloghi elettronici (SBN, norme catalografiche) e dei motori di ricerca (Google Book, Google Scholar), comparandoli ed evidenziando le differenze. Conclude il saggio un'utile appendice intitolata "Che cosa è il diritto d'autore?".

Il secondo capitolo, di Stefano Passerini e Natale Vacalebre (I servizi della biblioteca universitaria, p. 27-36), è dedicato al ruolo sociale e alla mission delle biblioteche universitarie, e nello specifico nei confronti della pluralità dei servizi erogati. Dopo aver chiarito l'organizzazione generale delle biblioteche universitarie (statuto, sistema bibliotecario d'ateneo, coordinatore generale), si offre come esempio l'organizzazione del sistema bibliotecario dell'Università degli Studi di Perugia (composto da tredici biblioteche ripartite in sei sezioni). Gli autori passano dunque in rassegna il ciclo dei servizi fondamentali: reference (frontale e online), consultazione, prestito (a domicilio, interbibliotecario), acquisizioni del materiale librario, accesso ad internet.

Sabrina Boldrini e Valentina Gamboni (Risorse elettroniche, p. 37-71) – in modo chiaro e scorrevole – firmano il terzo capitolo, volto ad illustrare le tipologie di pubblicazioni online. Si offre perciò innanzitutto una definizione generale dei termini "banche dati", "periodici elettronici" e "e-book", per poi chiarire i tipi di ricerca possibili al loro interno, l'utilizzo corretto di filtri e thesauri, la gestione dei risultati di ricerca, i criteri di accesso e i limiti delle licenze d'uso. Una corposa parte del saggio è poi volta a rendere note le risorse elettroniche maggiormente diffuse (ad esempio, ampia è la trattazione dedicata alla banca dati JSTOR), e include un memorandum delle più autorevoli banche dati elettroniche (multidisciplinari, disciplinari e testuali) di interesse per le discipline umanistiche.

Dedicato al tema del "linguaggio" della biblioteca – cioè il catalogo – è il capitolo di Danielle Bonelle e Francesca Serenelli (Il catalogo online (OPAC), p. 73-100). La trattazione offre un'analisi dettagliata del software ALEPH, quello maggiormente diffuso nel panorama delle biblioteche universitarie. Nel ricco saggio vengono illustrati, con competenza, tutti i passaggi (i cosiddetti "livelli") per effettuare una corretta ricerca, evidenziando le differenze nell'individuazione di monografie, opere in più volumi e riviste. Oltre ad essere segnalati i tipi di ricerca possibili (liste, parole, soggetto, CCL, multibase), vengono illustrate le funzioni presenti nell'area personale dedicata all'utente (le cosiddette "funzioni aggiuntive") e ricordati i più importanti e diffusi OPAC e MetaOPAC italiani e stranieri.

L'ultimo capitolo, di Massimo Cimichella (EndNote Web. Guida all'uso, p. 101-116), affronta la questione della gestione e organizzazione di citazioni bibliografiche via Web. In particolare viene descritto EndNote Web, software (non gratuito) di supporto a studenti e studiosi che redigono i propri documenti di ricerca. Il saggio descrive le caratteristiche del software, illustrandone le modalità per un suo corretto utilizzo e funzionamento (iscrizione, login, inserimento dei dati e il loro salvataggio), al fine di creare una banca dati personale di citazioni bibliografiche. Viene infine sottolineato il carattere innovativo – all'interno del software – del menu Format Bibliography, che consente di creare una bibliografia personale da inserire a conclusione di un qualsiasi lavoro di ricerca.

Seguono una bibliografia essenziale (Per approfondire, p. 117-118) relativa alla disciplina biblioteconomica e bibliografica (che segnala anche alcune delle riviste più autorevoli del settore) e un breve profilo degli autori (Gli autori, p. 119).

A mo' di conclusione, una breve postilla che esula dai contenuti offerti nel volume. Esso è il frutto della collaborazione tra bibliotecari e studiosi di area umanistica, tutti operativi presso istituti (dipartimenti, biblioteche, laboratori, uffici tecnici) afferenti all'Università degli Studi di Perugia. È un dato, questo, che già di per sé ci sembra degno di nota.

Enrico Pio Ardolino, Perugia, e-mail: ardolino_e@yahoo.it


Note

[1] Casa editrice milanese, attiva dal 1989, sensibile alla pubblicazione di studi legati al mondo dell'informatica. Dal 2001 fa parte del Gruppo Giangiacomo Feltrinelli Editore. Il sito ufficiale è: <http://www.apogeonline.com>.

[2] Mi riferisco all'espressione utilizzata nell'articolo di Alberto Petrucciani: Con Robert Darnton nella giungla del digitale, "Bollettino AIB", vol. 51 n. 1/2 (marzo/giugno 2011), pp. 97-105. L'articolo, oltre ad essere una (gustosa e attenta) recensione dell'ultimo libro di Darnton tradotto in Italia (Il futuro del libro, Milano, Adelphi, 2011), offre un quadro aggiornato sulla questione del libro digitale (nel contesto nazionale e internazionale) denso di spunti critici, riflessioni e proposte.




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