[AIB]AIB. Sezione Toscana. Bibelot, n. 2 (2001)

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ODISSEA IN RETE DALLA PARTE DEI BAMBINI

di Elisabetta Di Benedetto

In rete fervono ormai diverse iniziative per bambini e ragazzi, a Roma, Ravenna e Livorno le biblioteche promuovono giochi interattivi, laboratori e pubblicazioni. Peccato che le informazioni si riducano a orari, patrimonio, servizi e attività, solo la Labronica ammette la ricerca nell'opac limitatamente alla sezione ragazzi. Dalle biblioteche che rendono più "appetibili" i propri siti con altre offerte, si passa ai "contenitori" che offrono anche biblioteche: Bibliokids, dal menu ricco di libri, giochi, musei, biblioteche, con visita virtuale di una biblioteca tipo (non per ragazzi), e Liberweb che punta in modo originale e ben strutturato sull'editoria per ragazzi, senza trascurare l'attività delle biblioteche. Ci sono poi le ludoteche (particolare quella musicale di Firenze), i musei (notevoli i laboratori interattivi del Museo dei ragazzi di Palazzo Vecchio; criptico, invece, il Museo dei Bambini di Roma, dove i link rimandano alla fonte html); le città virtuali, tra cui la graziosa Cité des enfants, riproduzione da La Villette, con spazi per età da cui si accede a giochi ed esperimenti; peccato solo che nei bookmarks compaia come "Untitled Document". Bambinopoli e Bambini.it mirano, invece, all'attualità, a richiesta inviano una newsletter e si distinguono, l'una, per una nutrita rubrica giornaliera di spettacoli in varie città; e l'altra, per l'elenco dei siti per tipologie e naviganti (bambini, genitori, insegnanti). Una girandola di risorse diverse e non sempre accurate che disorienta, ma c'è di peggio: CHILIAS, progetto dell'UE nato per creare una biblioteca che stimoli i ragazzi con l'uso creativo della multimedialità e della rete, dato come concluso nel '98. Indagando si scopre che è stato rinominato Infoplanet, prosegue con VERITY per i giovani da 13 a 19 anni e che ha quattro applicazioni: Infoplanet, biblioteca virtuale per bambini da 9 a 12 anni; Storybuilder, per interagire; Guestbook, per discutere e Infoton per potenziare le information skills. Inizia l'odissea: il sito ufficiale di CHILIAS, aggiornato nel '99, non cita né Infoplanet, né VERITY, indicata nel sito tedesco (da cui, però, va a vuoto il link alla Verity International Homepage). Nessuno dei partecipanti ha realizzato una biblioteca virtuale, bensì una normale pagina web; solo il sito greco sembra rispondere alla ripartizione (infoton, storybuilder, guestbook), mentre quello portoghese rinvia a un istituto universitario. I commenti mi sembrano superflui: se lo sviluppo delle "information skills" dei nostri figli è affidato a progetti che non riescono a dare informazioni chiare e facilmente accessibili neanche su se stessi, mi sembra ci sia di che preoccuparsi.


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Copyright AIB 2001-10-02, ultimo aggiornamento 2001-10-15 a cura di Vanni Bertini
URL: https://www.aib.it/aib/sezioni/toscana/bibelot/0102/b0102m.htm


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