[AIB] AIB. Sezione Veneto. Congressi

AIB-WEB | Veneto | Notizie | 14. Seminario Vinay


"14. Seminario Angela Vinay"
bibliotECONOMIA
la frontiera digitale

ESPERIENZE A CONFRONTO

La digitalizzazione del Fondo musicale manoscritto di Santa Maria della Fava a Venezia: il divenire di un progetto

Lia Artico, Direzione Cultura della Regione Veneto


Premessa
Oggi vorrei dar conto di una significativa esperienza realizzata dalla Regione Veneto nell'ambito della digitalizzazione di documenti, che, dirò subito, è stata determinata, come altri interventi minori attualmente in corso, da esigenze di salvaguardia, e non è stata compiuta sulla base di un vero piano organico preordinato.
Prima di entrare nell''argomento, vorrei tuttavia citare altre due iniziative minori finanziate attualmente, che sono: la riproduzione delle prime annate, del periodico della Diocesi di Treviso «La Vita del Popolo», materiale gravemente deteriorato e a rischio di perdita. Per ora si stanno digitalizzando 90.000 pagine, circa metà della raccolta, che parte dal 1892. Sono inoltre iniziate le riprese di alcuni importanti codici manoscritti della Biblioteca Capitolare di Verona.

Genesi
L'idea di riprodurre l'intero fondo musicale di proprietà del convento dei Padri Redentoristi di Santa Maria della Consolazione (detta "della Fava" per la vicinanza con una antica confetteria dove si preparavano gli omonimi dolci), era stata avanzata al Centro regionale di documentazione della Regione in più occasioni, a partire dalla metà degli anni Novanta, fondata su analitiche relazioni descrittive presentate dai Padri, preoccupati per le condizioni della raccolta e su puntuali sopralluoghi, effettuati prima da parte del professor Sergio Durante dell'Università di Padova e successivamente dai professori Francesco Passadore e Franco Rossi.
Questi ultimi presentarono infine un progetto complessivo che prevedeva la riproduzione digitale e un catalogo a stampa, da pubblicare in coedizione tra la Fondazione Levi e la Regione Veneto. Si partì da quel piano, che tuttavia necessitava di essere ancor meglio definito, ed in particolare era sottostimato in relazione ai costi (si individuava una spesa totale di circa 90 milioni di Lire per lo svolgimento del lavoro di catalogazione, riproduzione e stampa del catalogo).
Il Servizio per i Beni librari e archivistici della Regione fu coinvolto alla fine del 1997, e le visite effettuate da Lorena Dal Poz e Mario Compagno confermarono l'importanza del Fondo e l'urgenza dell'intervento.

Scopo
L'intento era quello di tutelare il Fondo musicale conservato nel convento riproducendolo integralmente. L'intervento era determinato dalla necessità:
1. impedirne il deterioramento dovuto al lungo uso, allo stress della fotocopiatura e della manipolazione, e di consentirne la fruizione attraverso la messa a disposizione del materiale riprodotto;
2. di impedirne l'eventuale dispersione attraverso un puntuale lavoro di riconoscimento di ciascuna pagina che lo componeva.
Non vi era, in un primo momento, il proposito di diffondere le immagini presso il pubblico, ritenendo l'operazione dispendiosa e non necessaria, dato che le richieste erano molto specializzate e non particolarmente numerose.
L'impresa pareva di modesta entità, poiché, non avendo un computo preciso delle opere, si riteneva che in tutto le pagine da riprodurre fossero circa 27.000.

La biblioteca e il fondo musicale
Vorrei ora spendere due parole sul fondo musicale e sul luogo in cui è custodito.
Il patrimonio musicale del convento di S. Maria della Fava trae origine dall'intensa attività di produzione e rappresentazione di oratori e musica sacra in atto presso la Congregazione dei Filippini, che, con alterne vicende, resse fino al dopoguerra la biblioteca. Il fondo musicale manoscritto è custodito in un armadio in una saletta al primo piano del convento, separato rispetto alla biblioteca, e meriterebbe ora anche qualche attenzione sul piano della conservazione (collocazione in luogo meno umido, spolveratura).
Il fondo è assai pregevole, ed è noto alla comunità degli studiosi per le sue caratteristiche di completezza ed omogeneità, oltre che per il valore intrinseco di alcuni dei pezzi singoli che lo compongono.
Tra i manoscritti musicali più importanti meritano menzione due rarissimi drammi liturgici del XIV secolo, tre manoscritti pergamenacei pure del XIV secolo con miniature attribuite con plausibilità alla bottega di Neri da Rimini.
[Il Fondo custodisce tra l'altro opere di autori famosissimi, come Baldassarre Galuppi, Saverio Mercadante, Giovanni Battista Pergolesi, Gioacchino Rossini. Solo alcune comunque sono autografe].

Consistenza [dia 2]
Il fondo manoscritto consta di circa 760 opere, di 58 composizioni in antologie, e di 896 fogli di frammenti.
Ecco, per chi volesse conoscere analiticamente la tipologia dei documenti: [dia 3]

  1. 31 oratori, di cui 24 completi di partitura, parti e libretto;
  2. 554 musiche con autore;
  3. 2 volumi di antologie;
  4. 158 musiche adespote;
  5. 16 fogli di frammenti del sec. XVIII;
  6. 443 fogli di frammenti del sec. XIX riconducibili ad opere riconoscibili;
  7. 437 fogli di frammenti del sec. XIX;
  8. 3 volumi di manoscritti pergamenacei;
  9. 13 opere, per un totale di 15 volumi di manoscritti cartacei.
Le caratteristiche fisiche [dia 4]
Per la maggior parte le partiture sono ad inchiostro bruno su carta [1, 2 e 3], in parte di formato 22x31 centimetri, i frammenti e i manoscritti liturgici cartacei hanno vari formati, mentre i manoscritti membranacei sono di grande formato.
  1. Partiture musicali elencate per autore
    - inchiostro bruno su carta (ca. 220 x 310 mm 1/4 oblungo)
  2. Partiture musicali adespote [5362 immagini]
    - inchiostro bruno su carta (ca. 220 x 310 mm 1/4 oblungo)
  3. Frammenti
    - inchiostro bruno su carta (vari formati)
  4. Manoscritti liturgici membranacei
    - inchiostro, colori a tempera e oro in foglia su pergamena (ca. mm 500 x 350)
  5. Manoscritti liturgici cartacei
    - inchiostro, colori a tempera su carta (vari formati)

Non so come si sarebbe proceduto se le notizie sulla consistenza fossero state più precise e se si fosse saputo fin dal principio che il fondo era così vasto e che la situazione logistica e ambientale così problematica.

Nel 1999 fu indetto il bando di gara.
Il capitolato tecnico
A quell'epoca i nostri uffici erano scarsamente dotati di strumenti di comunicazione per raccogliere informazioni nella rete (la rete web regionale era in fase di strutturazione) e dunque si cercò di raccogliere sull'argomento tutto quanto fu possibile con mezzi (fax, posta ordinaria, ricerche in loco) che ora giudicheremmo inadeguati ai nostri bisogni di indagine, sia per informazioni sulle caratteristiche della riproduzione, sia per la ricerca di ditte competenti e dotate di strumentazione adeguata.
Il capitolato prevedeva che le immagini fossero riprodotte come segue:

Dimensioni e caratteristiche dei file [dia 5]
I file master sono in formato .TIF, compressione LZW a milioni di colori
1. File Master
2000 x 1312 pixel (pari a 16,94 per 11,11 cm.)
formato .TIF, compressione LZW, ordinamento byte per PC, milioni di colori (le immagini originali hanno la dimensione di 7.5 Mb, una volta compresse la loro dimensione varia da 3.5 a 4.2 Mb)

I file copia sono in formato compresso .JPG da 300 Kb a immagine;
2. File copia
2000 x 1312 pixel
formato .JPG, qualità 6 (media), milioni di colori
( 300-400 Kb a immagine)

I file sistema di fruizione sono in formato compresso .JPG da 120 Kb a immagine;
3. File sistema di fruizione
760 X 550 pixel
formato .JPG, qualità 6 (media), milioni di colori
(120-130 Kb a immagine)

Assegnazione dei nomi dei file [dia 6]
Per quanto riguarda i nomi assegnati ai file, definiamo ogni file con un nome univoco che permetta di risalire alla partitura o alla parte originale.
Ecco, ad esempio:

005 I-Vsmc 32_8 1r.tif
006 I-Vsmc 32_8 1v.tif

Questi sono i nomi di due immagini, dove:
- il primo numero (005 e 006) serve a tenere in ordine progressivo le immagini
- I-Vsmc è l'indicazione del fondo (Italia-Venezia Santa Maria della Consolazione)
- 32_8 è il numero di segnatura (in realtà il numero reale è 32/8, ma il computer non permette di usare le barre nei nomi dei file, che sono state sostituite dall'underscore); in questo specifico caso quindi il numero corrisponde alla ottava parte (Tromba Seconda) del manoscritto la cui segnatura è 32 corrispondente all'Oratorio 'San Francesco di Sales' di Francesco Feo.
- 1r e 1v mi indicano il foglio 1 recto e 1 verso

Le prove
Il bando prevedeva che le ditte partecipanti alla gara effettuassero l'acquisizione digitale di un certo numero di immagini dai documenti predisposti dalla Regione e la realizzazione di un CD dimostrativo, da valutare attentamente allo scopo di stabilire il migliore rapporto "qualità-prezzo".

La trasformazione in «progetto»
Le riprese iniziarono, ma ben presto ci si accorse che il materiale da digitalizzare era più del doppio di quello inizialmente individuato: il computo iniziale si era infatti basato su un sommario catalogo a stampa del 1969.
Si dovette dunque procedere a nuovi stralci di progetto.
Il computo definitivo è dunque ora di 72.000 pagine. Siamo in dirittura di arrivo ed entro la breve il lavoro sarà tutto accessibile in Internet.

le date del progetto
Per le riprese è prevista una durata complessiva di un po' meno di tre anni.
- fine 1999: viene bandita la gara;
- Maggio 2000: viene affidato l'incarico;
- Agosto 2000: iniziano le riprese in loco;
- Febbraio 2001: fine delle riprese;
- Marzo 2001: viene consegnata la prima parte (25.000 immagini) con i manoscritti adespoti e la prima parte degli oratori, comprensiva del sistema di fruizione;
- Giugno 2001: secondo stralcio. Digitalizzazione di altre 4.000 immagini che completano la parte riguardante gli oratori;
- Luglio 2001: viene bandito il terzo stralcio
- Dicembre 2001: terzo stralcio. Viene affidato l'incarico ed iniziano le riprese dei manoscritti per autore (per ulteriori 25.000 immagini)
- Dicembre 2002: quarto ed ultimo stralcio, (18.000 immagini) che sarà completato entro giugno 2003.

Il flusso di lavoro [dia 7]
- l'acquisizione viene effettuata direttamente in digitale con una fotocamera reflex Nikon D1, montata su uno stativo professionale da riproduzione IFF;
- l'illuminazione avviene tramite un sistema a luce fredda Lupo Starlight.;
[dia 8]
- la macchina fotografica, mediante l'utilizzo dell'interfaccia FireWire di cui è dotata, scarica le fotografie direttamente nell' hard disk del computer;
- il risultato dell'acquisizione è visibile in tempo reale direttamente sul monitor LCD del computer portatile;
[dia 9]
- le acquisizioni sono state effettuate con una risoluzione di 2000 per 1312 pixel (pari a 16,94 per 11,11 centimetri), a milioni di colori, profondità 24 bit, e salvate in formato TIF non compresso;
- le immagini sono poi visualizzate, salvate in formato TIF compresso con l'algoritmo LZW, che permette di non perdere informazioni, e con il nome definitivo del file;
- il tutto viene salvato su CD-ROM master;
- alla fine l'intero lavoro (72.000 immagini) troverà spazio in circa 400 CD-ROM.
L'accessibilità via web
Dicevo prima che nel 1998-99 usavamo strumenti di comunicazione inadeguati, che oggi sarebbero arcaici se volessimo usarli allo scopo che ci eravamo prefissati.
Inizialmente, prevedendo un numero limitato di immagini (circa 27.000), era stata prevista un'archiviazione su CD con un sistema di fruizione (erano previsti 5-6 CD da mettere a disposizione - secondo l'accordo con la proprietà - di un ristretto gruppo di biblioteche specializzate), con un indice che rinviava al CD contenente le immagini desiderate. Ovviamente, il progetto iniziale non poté essere mantenuto invariato, vista la complicazione nel trattare un cumulo di almeno una quindicina di dischi. Devo precisare tuttavia che la serie dei CD viene comunque stampata ed è utilizzabile.
In corso d'opera si decise di adottare il linguaggio HTML per il sistema di fruizione, utilizzabile quindi con qualunque browser Internet. Ecco l'indirizzo: [dia 10]


Segue la proiezione di un CD-rom contenente circa 1700 immagini, realizzato appositamente per illustrare l'esperienza regionale.

- Il documento che presentiamo ha solo uno scopo dimostrativo, e non ha veste ufficiale, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto grafico e il sistema degli indici delle varie sezioni;
- dalla pagina di introduzione entriamo nell'indice generale, diviso in 8 sezioni principali; da qui si entra negli indici di sezione;
- [entriamo nell'indice degli oratori] la parte più consistente del fondo è senza dubbio quella costituita dagli oratori; nel cd è stato inserito un oratorio completo di Francesco Durante, «S. Antonio da Padova» (con partitura, parti e libretto), più alcune arie da altri oratori;
- [entriamo nell'indice dell'oratorio di Durante] da qui è possibile navigare all'interno di tutto l'oratorio, scegliendo la partitura o una parte che ci interessa. Scegliamo ad esempio la parte della «Fede»;
- [entriamo in Fede, si apre la finestra con le immagini] ciascuna immagine viene aperta in una nuova finestra, in modo che l'indice resti aperto in secondo piano; in alto, oltre ai pulsanti di avanti, indietro e chiudi, troviamo sempre due righe di testo, dove sono indicati:
- il nome dell'autore: Francesco Durante
- il titolo dell'opera: S. Antonio da Padova (Oratorio)
- il numero di segnatura: I-Vsmc 31/7
- il nome della parte: Fede
- il numero dell'immagine è rispetto al totale delle immagini della parte: (001/044)
- [sfogliamo un po' avanti e indietro] possiamo sfogliare virtualmente la parte avanti ed indietro, poi, chiudendo la finestra, ci ritroveremo sempre nell'indice dell'opera da cui eravamo partiti; da qui possiamo scegliere un'altra parte.
- [dall'indice apriamo Amore Divino, sfogliamo un po' avanti e indietro] e così via con tutto l'oratorio.
- [torniamo all'indice dell'oratorio] dall'indice dell'opera è possibile accedere alla scheda bibliografica.
- [mostriamo la scheda] la scheda è redatta da Christian Bacchi, ed è la stessa che compare nel volume «Il fondo musicale della chiesa di S. Maria della Consolazione di Venezia», edito dalla Fondazione Levi e dalla Giunta Regionale del Veneto.
- [torniamo all'indice dell'oratorio] da ultimo si può trovare (solo negli oratori) il link con il rispettivo libretto:
- [apriamo il libretto] che si può sfogliare virtualmente.
- [torniamo all'indice generale] nella demo si possono trovare degli esempi in ogni sezione
- [entriamo nelle musiche per autore] come ad esempio nelle partiture musicali per autore; il disegnino della macchina fotografica indica gli autori che hanno immagini in questa demo.
E adesso scegliamo un autore:
- [entriamo in Giovanni Battista ANGELONI] nella scheda che lo riguarda, troviamo le opere presenti nel fondo Scegliamo un'opera:
- [entriamo in In die Nativitatis] e ci troviamo di nuovo di fronte all'indice dell'opera, con i link alla scheda dell'opera, alla partitura (naturalmente solo se presente) e alle parti.
- [navigazione veloce nella partitura] torniamo all'indice generale.
- [torniamo all'indice generale] E ora passiamo ai manoscritti più antichi del fondo.
I manoscritti antichi
- [entriamo in indice manoscritti membranacei] sono tre codici del primo quarto del XIV secolo.
- [scheda Graduale] Come esempio abbiamo riprodotto qui alcune immagini del Graduale, si tratta delle prime 20 carte;
- [si sfogliano avanti e indietro le immagini e si torna alla scheda] inoltre, dalla scheda dell'opera sono raggiungibili i particolari delle miniature, delle iniziali calligrafiche e delle maiuscole filigranate.
- [si fanno vedere i particolari delle miniature - fine demo]

Organizzazione del sito

Analogamente avviene navigando in rete. Da una schermata di presentazione si passa all'indice generale delle varie parti che costituiscono il fondo, dove via via vengono attivati i link che portano all'elenco delle opere riprodotte. Dall'elenco, cliccando sul nome dell'opera, si arriva all'indice dell'oratorio scelto, da cui è possibile
1. consultare la partitura o le parti, oppure
2. vedere la scheda relativa all'opera. Le schede bibliografiche sono state realizzate con ISIS musica da Cristian Bacchi;
scegliendo la partitura o le parti, si apre una nuova finestra che contiene le immagini digitalizzate. La didascalia contiene la descrizione di ciò che si sta vedendo (l'autore, il titolo dell'opera, il numero di segnatura, il nome della partitura/parte e il numero della pagina che si sta consultando rispetto al numero totale di pagine che costituiscono la partitura/parte presa in esame); tre pulsanti permettono di passare all'immagine successiva, di tornare all'immagine precedente, oppure di chiudere la finestra stessa; la parte inferiore della finestra contiene invece l'immagine vera e propria con una dimensione di 760 pixel di lato.

Il prodotto veneto e la Biblioteca Digitale Italiana

I principi di Lund del 2001 raccomandano azioni di coordinamento dei programmi di digitalizzazione, lo stesso fa il Comitato guida della BDI, che concorda sulla necessità di raccordare le iniziative in campo nazionale e internazionale.
Ora intendiamo integrare il lavoro che abbiamo realizzato con le linee strategiche della BDI.
Riteniamo, anche in accordo con l'ICCU, che il materiale che abbiamo raccolto sia molto interessante e meritevole di essere ricondotto all'interno di un ambito omogeneo che consenta un accesso a partire dal record bibliografico, con protocollo standard.

Negli anni passati la Regione, nella sua azione di tutela, ha finanziato la riproduzione di una quantità enorme di documenti su microfilm, ma non ha mai potuto mantenere un controllo su quella produzione, pure importantissima. Oggi, operazioni di questo genere, non sono più né economiche né utili, poiché non possono salvare dall'isolamento le raccolte e non possono introdurle nel contesto generale di una biblioteca condivisa.
Per questo, il materiale che abbiamo raccolto rappresenta una ricchezza che supera di gran lunga la spesa fatta. Pure se il lavoro è stato svolto con una metodologia diversa rispetto ai canoni che oggi si raccomandano, i contenuti sono tutti disponibili, come s'è potuto vedere, grazie all'uso di strumenti di riproduzione, archiviazione e ricerca standard.

I metadati

Quando le riprese saranno concluse, dunque, il lavoro non potrà dirsi ancora completo: esso sarà visibile e fruibile, ma sarà allora necessario far sì che il contenuto del nostro «scaffale digitale» trovi collocazione nella biblioteca digitale, insieme con altri materiali catalogati e riprodotti da altre biblioteche, attraverso la realizzazione di un database che permetta la ricerca, la consultazione e l'accesso via web tramite i protocolli di rete, tramite Z3950, tramite OPAC, tramite SBN.
I costi
E, per finire, un rapidissimo cenno sui costi, che siamo già in grado di dare per definitivi: il progetto di riproduzione digitale, con la realizzazione del sistema di fruizione e la messa in rete è costato complessivamente un po' meno di 84.000 Euro.
Francamente, noi ne siamo soddisfatti.
Grazie per aver avuto la pazienza di seguirmi in questa esposizione.

Venezia, 4 aprile 2003

Lia Artico
Paolo Mauro


CONTENUTO DEMO (un po' piu' di 1700 immagini in totale)

ORATORI
- Francesco Durante: S. Antonio da Padova (Oratorio) (964 immagini)
- Baldassarre Galuppi: A quel Signor che domina (Aria) (34)
- Nicolo' Conti: Tu nel duol felice sei (Aria) (32)
- Nicolò Conti: Se a librarsi in mezzo all'onde (Aria) (28)
- Antonio Gaetano Pampani: Tall'or nel mar che freme (Aria) (56)

LIBRETTI DEGLI ORATORI
- S. Antonio da Padova (16)

PARTITURE MUSICALI PER AUTORE
Giuseppe Amodio: Kyrie / a tre voci (14)
Gio. Battista Angeloni: Coretto. / Verbum caro panem (2)
Gio. Battista Angeloni: In die Nativitatis / D. N. J. C. (30)
Gio. Battista Angeloni: Introitus / In Tranfiguratione Domini (20)
Gio. Battista Angeloni: Coretto Miserere (36)
Gio. Battista Angeloni: Coretto di Miserere (56)
Gio. Battista Angeloni: Miserere / a 3 voci (18)
Gio. Battista Angeloni: Tantum ergo / Con Corni, ed Organo (36)
Bellini: Gloria (20)
Pietro Califfi: Sanctus e Agnus Dei (34)
Giuseppe Carisi: Deus in adjutorium (12)
Carta: Tantum ergo (10)
Giovanni De Vecchi: Tantum ergo (38)
Fabbri: Tantum ergo (38)
Angelo Fabio: Domine ad adjuvandum (32)
Ottavio Gabelli: Introito (16)
Loeth: Gratias (58)
Maurizio Di Brescia: Benedictus Dominus Deus (10)

PARTITURE MUSICALI ADESPOTE
Agnus Dei (6)
Ave Maris Stella (10)
Benedictus (6)
Credidi (16)
De Profundis (6)

FRAMMENTI PER AUTORE
Angelo Baldan: Tantum Ergo (2)
Angelo Baldan: Deus in adjutorium (4)
Pietro Fedeli: Pange lingua (2)
Pietro Fedeli: Christus (6)
Giovanni Pacini: Credo (8)

FRAMMENTI ADESPOTI (sec. XVIII)
Sabato Santo Dopp l'Epistola (Alleluja) (12)
Vespera (2)
Accende Lumen (6)
Invitatorium (Salmi) (28)

MANOSCRITTI LITURGICI MEMBRANACEI
Cod. 72 (= Lit. 1) sec. XIV, primo quarto - Graduale (20)
[in piu' 14 immagini con i particolari delle miniature]

MANOSCRITTI LITURGICI CARTACEI
Ad Processionem in die Purificationis B.V. (22)


Copyright AIB 2004-07-12, ultimo aggiornamento 2004-10-05 a cura di Marcello Busato e Giovanna Frigimelica
URL: https://www.aib.it/aib/sezioni/veneto/vinay14/artico03.htm


AIB-WEB | Veneto | Notizie | 14. Seminario Vinay