Abstract interventi Biblion – Forum sul libro e la lettura

Biblìon – Forum sul libro e la lettura – un bene comune del XXI secolo

Data: 23 e 24 aprile 2012
Sede: Bari, Sala conferenze Centro polifunzionale per gli studenti (ex Poste centrali)
Salone degli Affreschi – Palazzo Ateneo


Abstract di Roberto Caso

Dal tramonto (del prestito) all’alba (del digital lending): meraviglie e perversioni del nuovo mercato degli ebooks
“Il ragionamento mira a rimarcare le differenze giuridiche tra prestito dei libri cartacei e c.d. digital lending. Il concetto di prestito si riconnette nel diritto d’autore tradizionale a una serie di libertà del lettore. Ciò vale in particolare (ma non solo) nel contesto del prestito gratuito (per il lettore) effettuato dalle biblioteche.
Nel nuovo scenario del digital lending di ebooks, sono immaginabili molti vantaggi per il lettore, ma la libertà e la gratuità sembrano destinate a essere fortemente compresse o, addirittura azzerate. Il controllo rigido e accentrato dell’informazione digitale è attuato mediante la convergenza di strumenti legislativi, contrattuali (licenza) e tecnologici (DRM).
L’idea di fondo del nuovo mercato degli ebooks è quella già sperimentata – con alterne fortune – in altri campi della produzione culturale (musica, cinema): ad ogni fruizione deve corrispondere il pagamento di un prezzo. Può questo scenario conciliarsi con libertà di lettura? Quale ruolo avranno le biblioteche in questo nuovo mondo economico e giuridico?”

Abstract di Giorgio Spedicato

Il prestito digitale tra diritto d’autore e normativa antitrust
“Il prestito digitale di opere dell’ingegno, letterarie ma non solo, si sta sviluppando negli ultimi mesi seguendo modelli diversi: da quelli che replicano pedissequamente la scarsità del mondo artificiale applicando misure tecnologiche di protezione come il DRM di Adobe, a quelle basate su semplici watermark che garantiscono all’utente la possibilità di conservare indefinitamente gli e-book acquisiti. La relazione mira pertanto ad illustrare sotto il profilo giuridico i principali modelli di digital lending attualmente presenti sul mercato e ad inquadrare alcune pratiche commerciali dei grandi operatori economici del settore alla luce della normativa antitrust”.

Abstract di Daniele Maria Pegorari

Il mercato delle Lettere
Da almeno dieci anni il rapporto fra editoria e letteratura si è capovolto: all’editoria ‘di progetto culturale’ si è sostituita l’editoria ‘di progetto commerciale’, quella che subordina tutto al parametro della vendibilità, dalle strategie di acquisizione degli autori alle tecniche di editing, dalla riformulazione dei ruoli professionali alle pratiche di promozione. Come viene modificata la letteratura all’interno di tali processi? Non sono solo i linguaggi a mutare, ma le stesse nozioni di letteratura e di autorialità. Gli autori sotto i cinquant’anni non scrivono più per essere letti, ma per essere pubblicati, e il ‘divorzio’ fra le due aspirazioni è uno dei sintomi più specifici della ‘rivoluzione antropologica’ in atto. All’interno di questo quadro si collocano la crisi del critico (cosa diversa dalla ‘crisi della critica’) e la sostituzione dei dibattiti di poetica e dei manifesti etico-estetici con la spettacolarizzazione della letteratura e con la chiaroscurale novità dei manifesti corporativi, come quelli di Generazione TQ.

Abstract di Claudia Attimonelli

“Understanding media”, ovvero la diaspora della lettura tra obsolescenza e longevità.
“Comprendere i media” da parte dell’editoria in tutte le sue declinazioni della filiera, incluse le derive metaeditoriali, oggi più che mai, diviene strategia post-mcluhaniana necessaria e auspicabile per cogliere lo spirito del tempo. Marshall McLuhan scriveva “Understanding media. The Extensions of man” nel 1964 e vi raffigurava una visione della tecnologia e della comunicazione che ponesse il medium al centro del discorso, in qualità di estensione e potenziamento delle facoltà umane. I messaggi generati e veicolati dai media (siano essi libri cartacei o elettronici, radio, televisione, web) entrano in un sistema di convergenza mediale (Jenkins 2006) agendo come una macchina del tempo e dello spazio: sono capaci, anzi, intendono precipuamente invocare il coinvolgimento dei lettori che al contempo sono spettatori (Benjamin 1936) e sempre più, oggi, spett/autori.
A partire da queste considerazioni possiamo ipotizzare, nella convergenza mediale, una diaspora della lettura e iniziare a domandarci dove si trovino i lettori nella fase avanzata di disseminazione elettronica, durante la quale assistiamo a molteplici trasfigurazioni – incarnazioni e disincarnazioni – dei supporti tradizionali.

Abstract di Milena Tancredi

La biblioteca per ragazzi: uno spazio in cui crescere
I servizi bibliotecari per ragazzi non sono mai stati così importanti per i bambini, i ragazzi e le loro famiglie come lo sono oggi. L’accesso alla conoscenza e alle ricchezze multiculturali del mondo, l’alfabetizzazione e la formazione permanente sono diventati la priorità della nostra società di l’apprendimento lungo l’arco dell’intera vita. Tutti i bambini dovrebbero familiarizzare con la biblioteca locale e acquisire le competenze che consentano loro di orientarsi in generale nelle biblioteche, dovrebbero essere incoraggiati ad andare in biblioteca sin dai primi anni di vita perchè in questo modo è più probabile che continueranno ad utilizzarla in futuro diventando così luogo di confronto e di incontro. Sono sempre più importanti figure professionali competenti, che sappiano creare un luogo informativo, culturale, formativo, sociale, dove gli ingredienti possono essere dosati in quantità diverse in relazione ai bisogni e alla storia degli utenti. Le biblioteche così diventano luogo di esperienza, luogo di frequentazione quotidiana, spazio in cui stupirsi e luogo in cui crescere.

Abstract di Francesco Ruscio

Biblioteche pubbliche online tra prestito e messa a disposizione: le limitazioni al diritto d’autore a sostegno della cultura
L’intervento affronterà le problematiche giuridiche relative al prestito digitale in generale, con particolare riferimento a quello delle opere letterarie effettuato a mezzo internet e la riconducibilità di quest’ultimo all’interno della fattispecie del diritto di prestito di cui all’art. 18-bis l.d.a. comma 2, ovvero a quella del diritto relativo alla messa a disposizione del pubblico previsto all’art. 16 l.d.a., anche alla luce delle direttive comunitarie in materia e delle norme introdotte in recepimento di queste. Si procederà, quindi, in particolare, ad evidenziare in che misura tali problematiche incidano sulla disciplina delle eccezioni alla tutela del diritto d’autore poste in favore della tutela e diffusione della cultura a beneficio delle biblioteche dello Stato e degli enti pubblici, ponendo in evidenza i profili di applicabilità di tale disciplina al prestito digitale bibliotecario a mezzo internet.

Abstract di Maria Laterza

Il valore delle librerie indipendenti
Le librerie indipendenti costituiscono un beneficio per la comunità da molteplici punti di vista.
Pluralità dell’offerta: garantiscono più scelta, più diversità culturale, più spazio e visibilità per tutti gli editori in una parola più democrazia.
Costruzione di una comunità: Il libraio indipendente conosce i propri clienti li consiglia, cerca di instaurare un rapporto che va oltre il momento della vendita, mette in relazione le persone fra loro. La libreria diviene un luogo in cui si crea una comunità non omologata.
Ritorno economico: si trascura ma non deve sfuggire al fatto che parte del denaro speso localmente rientra in circolo nella comunità, grazie alle imposte locali e alle addizionali.
Le librerie indipendenti sono una risorsa importante il cui valore non è stata ancora sufficientemente compreso.

Abstract di Danilo Deana

La BEIC digitale
La BEIC digitale è nata allo scopo di rendere disponibile un vasto patrimonio di opere tra le più importanti della cultura umanistica e scientifica lungo un arco temporale che va dal mondo antico all’età contemporanea. Accanto ai volumi a stampa è previsto l’inserimento anche di immagini e contenuti multimediali. E’ stato inoltre realizzato un Archivio delle collezioni digitali per garantire la conservazione a lungo termine di tutti i materiali pubblicati con soluzioni tecniche proprie di altre
realtà, adattate però a quelle di una biblioteca digitale

Abstract di Rocco Pinto

Una libreria fuori di sè tra mercato e proposta: l’esperienza di Portici di Carta
L’intervento affronterà la promozione della lettura partendo da una libreria che in questi anni ha proposto tante iniziative in libreria e fuori dalla libreria. Alcune iniziative in libreria: invito a Bozze (iniziativa che consiste nel leggere un libro in bozze e poi proporlo prima dell’uscita con un assaggio. Non è presente l’autore. Si cerca di valorizzare scrittori e scrittrici dimenticati.
Fuori dalla libreria: Portici di Carta (libreria più lunga del mondo realizzata sotto i Portici di Torino da Piazza Castello a Piazza Carlo Felice con il coinvolgimento di 120 librerie di Torino e provincia).
Leggermente con i piedi (torneo calcistico letterario che coinvolge i giovani delle scuole superiori). Liberinbarriera (costruzione di una grande libreria in una palestra di una scuola).
Nuove proposte e nuove iniziative: la carta del lettore

Abstract di Patrizia Calefato

Lettori e leggenti
Il titolo di questo intervento cita, ricalcandola dalla parte della lettura, la contrapposizione tra “scrittori e scriventi” proposta da Roland Barthes, nei suoi Saggi critici dei primi anni ’60. Scrive Barthes che “ lo scrittore è il solo, per definizione, a perdere la propria struttura e quella del mondo nella struttura della parola. Gli scriventi, invece, sono uomini “transitivi”; si pongono un fine (testimoniare, spiegare, insegnare) di cui la parola non è che il mezzo” (Barthes 1964).
Declinata sulla lettura, questa opposizione potrebbe tradursi quasi letteralmente, ma allo stesso tempo essa viene caricata di nuovi sensi. Da un lato, infatti, è discutibile, soprattutto oggi, proporre la coppia scrittori/scriventi, e ancor più quella lettori/leggenti nel senso di una semplice opposizione. Non contiene in fondo sempre la pratica della lettura un’aspirazione che va al di là del messaggio e al di là della funzionalità della comunicazione? A maggior ragione quando la lettura è parte integrante del mezzo che la rende possibile, come nella scrittura/lettura elettronica dove tutti perdono un po’ “la propria struttura e quella del mondo nella struttura della parola“, per usare l’espressione di Barthes.
Lettori e leggenti incrociano oggi i loro destini in quell’immagine che lo stesso Barthes, alcuni anni più tardi, indicava come quella di un soggetto che produce, ammucchia linguaggi, si lascia instancabilmente traversare da essi: egli è questo attraversamento (Barthes e Compagnon).
Quale incidenza sociale ha questa “produzione di linguaggi” nel nostro tempo? Quale ruolo assumono oggi la parola, il testo, il libro (di qualunque supporto esso si serva) come parola viva, come pulsare “produttivo” dei linguaggi, in una riedizione in forma complessa del linguaggio come “lavoro e come mercato” (Rossi-Landi)?

Abstract di Gino Dato

Legge Puglia legge
Il mercato editoriale di alcune regioni, come la Puglia, continua ad arretrare nell’attuale panorama dell’industria culturale italiana per una concorrenza di fenomeni specificamente internazionali e nazionali (che nella relazione non vengono toccati) o comunque per l’innesto di fenomeni a maggiore incidenza regionale, alcuni dei quali (per esempio, le grandi catene, l'”indice” editoriale, il self-publishing) vengono descritti nei loro effetti perniciosi.
La presenza di un attivismo forte da parte della società civile e dei protagonisti della filiera del libro, espresso in questa regione prevalentemente nelle forme della promozione della lettura e sorretto anche a livello istituzionale, per quanto peculiare e lodevole, non è apparsa sufficiente e non ha modificato il gap strutturale del mercato del libro regionale.
La ricostruzione dell’industria cultural-editoriale, per saldarla ai circuiti internazionali della creazione e consumo del libro, deve contemplare interventi che non attengono soltanto alla capillare sollecitazione dell’amore per il libro e dell’educazione alla passione di leggere, ma che investono le strutture stesse della filiera del libro.
Si auspica, nel quadro di una più generale ricostruzione culturale del paese, l’intervento della politica istituzionale della regione per il varo di un quadro organico di provvidenze a favore dell’industria editoriale, di misure per lanciare l’immagine e la distribuzione del libro, di agevolazioni anche fiscali per il consumatore-acquirente finale, secondo una legislazione che è largamente sperimentata in altre regioni (vedi Sardegna, Piemonte ecc.).
In tale direzione si muove un organismo come l’Associazione pugliese editori (APE), della quale si descrivono le ragioni della nascita e l’azione. Una presenza propositiva e interlocutoria che ha indotto alcune forze politiche a riflettere e a muovere i primi passi per interventi legislativi sul mercato del libro e della lettura.