Notizie dalla Biblioteca di Mirandola

A due mesi dal terremoto che ha colpito l’Emilia, sento la necessità di fare il punto in merito ad una delle biblioteche più importanti fra quelle maggiormente colpite, la Biblioteca Comunale “Eugenio Garin” di Mirandola.
La biblioteca è inagibile, i locali nei quali è conservata sono gravemente compromessi, pertanto si rende necessario spostare tutti i materiali, librari, documentari e multimediali ivi conservati. Si tratta di circa centomila volumi, dei quali circa quarantamila appartenenti ai fondi antichi e di conservazione, alcune migliaia di faldoni contenenti carteggi, documenti di archivio, riviste storiche, centoventimila cartoline illustrate, circa settemilacinquecento fra videocassette e dvd.

Da alcuni giorni, grazie al prestito di un bibliobus effettuato dal Comune di Cervia, su interessamento del Centro Provinciale di Documentazione di Modena, si è riattivato a Mirandola, e negli altri Comuni dell’ Area Nord modenese, un minimo servizio itinerante di prestito libri, donati da AIB, IBC, privati, librerie, biblioteche di tutto il territorio nazionale. Da settembre un altro bibliobus per il periodo scolastico verrà prestato dalla Provincia di Genova al nostro Sistema Bibliotecario.
Un’importante adozione/gemellaggio nei confronti del Comune di Mirandola è stata effettuata dal Comune di Torino, che si è impegnato in un’opera di aiuto economico e collaborazione su vari fronti, che sicuramente coinvolgerà anche gli istituti culturali e la biblioteca fra questi. L’importanza della biblioteca nella fattispecie è stata sottolineata dall’adozione della medesima da parte della rubrica radiofonica Fahrenheit, che nella giornata del 20 luglio le ha dedicato un approfondimento.

Allo stato attuale le ipotesi nell’immediato per la soluzione dei problemi creati dal terremoto, sono:

  1. spostamento dei fondi antichi e di conservazione sostenuto dalla Soprintendenza ai Beni Librari e Documentari della Regione Emilia-Romagna in un locale messo a disposizione dalla Regione-Emilia-Romagna [nota: già effettuato all’inizio di settembre]
  2. spostamento del fondo di deposito e di parte dello scaffale aperto in un edificio che verrà individuato dall’Amministrazione Comunale;
  3. apertura dall’autunno di una sede temporanea, in un container donato dal Comune di Spilimbergo (PN), nel quale potranno trovare posto alcuni uffici per il personale della biblioteca, una sala di studio, scaffali ospitanti una parte della sezione moderna adulti , compreso il multimediale, e la sezione bambini e ragazzi.

Sono in corso contatti con privati ed enti pubblici per il finanziamento degli arredi della sede provvisoria e di quella definitiva.
In prospettiva, le azioni che si rivelano necessarie sono:

  1. completamento della catalogazione in SBN del Fondo Antico, iniziata a settembre 2011 per conto della Soprintendenza ai Beni Librari e Documentari della Regione Emilia-Romagna, e interrottasi col terremoto, ed estensione della catalogazione scientifica on-line anche ad altri fondi di conservazione; parallelamente a ciò, la creazione di un sito specifico contenente le scansioni dei frontespizi delle opere ed i relativi rimandi catalografici, già finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola.
  2. costruzione di una nuova sede, o recupero dell’attuale, per riaccorpare tutti i fondi e tornare a fornire un servizio adeguato e di primaria importanza non solo per le esigenze di studio, svago ed informazione della popolazione, ma per la ricostituzione di un’identità civica e civile che il sisma ha compromesso.

Per realizzare tutto ciò sono necessari cospicui finanziamenti, che solo un’operazione di pubblicizzazione adeguata può assicurare; contemporaneamente la valorizzazione dei fondi, magari attraverso prestiti a fini espositivi, potrebbe aiutare, oltre a raccogliere denaro, anche a non far calare l’attenzione su un patrimonio importante e non ancora adeguatamente conosciuto.
Fra gli altri, il prestigioso Fondo Cartoline della Raccolta Gavioliana (già scansionato dall’IBC per circa 10.000 esemplari relativi alle sezioni militari, ai Savoia e alla Provincia di Modena) può costituire un importante volano.
Il gemellaggio con la città di Torino potrebbe, ad esempio, rendere possibile la valorizzazione del fondo cartoline storiche relative a quella città (2.417 pezzi), ed alle altre capoluogo di provincia del Piemonte, attraverso mostre ed iniziative ad esse collegate da realizzarsi nei luoghi interessati; lo stesso dicasi per le numerose cartoline relative ai Savoia (1.047 pezzi).
Presso il Fondo Antico della Biblioteca sono poi conservate le opere del famoso filosofo Giovanni Pico, e del nipote Giovan Francesco, in parte recentemente esposte presso il castello di Mirandola in una mostra che ha celebrato i quattrocento anni della dinastia, valorizzate negli anni dal Centro Internazionale di Cultura Giovanni Pico di Mirandola, e che suscitano l’interesse di altri Centri di Studi Rinascimentali a livello nazionale ed internazionale.
Potrebbero poi essere sensibilizzati sulle esigenze della biblioteca anche i Mirandolesi residenti all’estero, molti dei quali affettivamente legati alla propria città di origine e regolarmente raggiunti dal periodico del Comune, l’Indicatore Mirandolese.

La Biblioteca Comunale di Mirandola vuole rinascere. Ciò potrà avvenire solo trasformando un evento catastrofico in un’opportunità di conoscenza e di scambio.

Per chiunque volesse contribuire finanziariamente, si segnalano:

  • Cc COMUNE DI MIRANDOLA : codice IBAN IT87N0503466850000000005050, codice SWIFT BAPPIT21405, con causale “terremoto maggio 2012”. Contributo per biblioteca comunale”;
  • CC PROVINCIA: “Provincia di Modena interventi di solidarietà, codice IBAN IT 52 M 02008 12930 000003398693 causale “terremoto maggio 2012 – Biblioteche da salvare”.

Su quest’ultimo vengono raccolti finanziamenti che riguardano tutte le biblioteche modenesi colpite dal terremoto, fra le quali ricordiamo quelle inagibili oltre a Mirandola, e cioè Cavezzo, Concordia, Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Novi.

Colgo l’occasione per ringraziare l’AIB e nello specifico la Vicepresidente della Sezione Emilia Romagna, Dott.ssa Enrica Manenti, e la Presidente della Sezione Piemonte, Dott.ssa Cecilia Cognigni, per l’interesse e la disponibilità.

Cristina Arbizzani
cristina.arbizzani@comune.mirandola.mo.it
8 agosto 2012