Riapriamo la Biblioteca di Finale Emilia

Un euro per un libro, per una biblioteca, per la storia di comune emiliano
L’IBAN : IT51V0538702400000002024879
Conto corrente intestato a Libera Emilia Romagna.
Causale: Emergenza terremoto. Riapriamo la biblioteca di Finale Emilia

Le bibliotecarie hanno concluso le iniziative dell’anno scolastico 2011/2012 soffermandosi, insieme a una classe delle scuole superiori di Finale, sulle significative parole di Gianni Rodari. “Tutti gli usi della parola a tutti mi sembra un buon motto, dal bel suono democratico. Non perché tutti siano artisti, ma perché nessuno sia schiavo.”
Era l’ultimo appuntamento in calendario a chiusura di un intenso e arricchente percorso concordato con i docenti delle scuole superiori finalesi.
Perché la biblioteca pubblica è tanto importante per una piccola città? Quali sono le sue funzioni nell’era digitale? Perché la biblioteca, agenzia di informazione, centro di raccolta e promozione del libro e della lettura, ha un valore imprescindibile ed essenziale per tutti i cittadini?
L’affermazione di Gianni Rodari ha offerto un efficace e stimolante punto di partenza per formulare le prime risposte a questi quesiti, e per avviare discussioni, alle quali le bibliotecarie hanno affiancato concrete attività sulle storie, sui libri e su film e musiche ad essi ispirati.
Ed è proprio con iniziative rivolte a bambini e a ragazzi che la Biblioteca di Finale ha ripreso l’attività, dopo essere rimasta senza sede a causa dei terremoti del 20 e del 29 maggio.
Le bibliotecarie sono entrate nei campi di accoglienza con una consistente quantità di libri per leggerli, farli toccare e sfogliare, per condividere le storie, per far risuonare le parole che non solo rendono liberi, come sottolinea Rodari, ma che confortano e consolano, come bene dice l’autore Bruno Tognolini con i suoi versi: “D’accordo, case e scuole Non si aggiustano a parole Ma il cuore della gente È fatto di mattoni Un po’ diversi E fortunatamente Si aggiusta con le storie e con i versi”.
Per raggiungere e in parte sanare gli animi di tutti si è partiti con un Bibliobus, una sorta di Parnaso ambulante, che dal 9 luglio circola ogni giorno nei Comuni modenesi dell’Area Nord colpiti dal sisma. Il bibliobus proviene dalla biblioteca di Cervia che lo ha gentilmente trasferito da noi per l’estate, rispondendo, anzi, addirittura precedendo un appello del Centro di documentazione di Modena, l’istituzione della Provincia che supporta la ripresa e la ricostruzione dei servizi bibliotecari.
La biblioteca itinerante è una splendida risorsa, che consente di far incontrare lettori e libri, prevalentemente romanzi e novità per ragazzi e adulti, tutti donati, con uno straordinario spirito di solidarietà, da case editrici, librerie, biblioteche e associazioni.
L’esigenza di riattivare per la comunità finalese le opportunità culturali, di istruzione e di informazione rende però sempre più urgente la costruzione di una sede provvisoria, in attesa della definitiva, che, affiancata dalla piccola dotazione libraria del bibliobus, ripristini il servizio, rendendo disponibili una maggior quantità di patrimonio per tutte le fasce d’età e almeno una parte delle risorse necessarie per accedere alle fonti informative tradizionali e digitali.
I libri, i dvd, gli audiolibri devono uscire al più presto dagli scatoloni in cui sono ora ricoverati e le postazioni informatiche devono essere di nuovo utilizzabili per contatti e ricerche; dicendo ciò pensiamo di interpretare il desiderio di molti e speriamo di coinvolgere e avvicinare altri ancora.

Il Comune di Finale conta più di 16.000 abitanti, nell’anno 2011 la biblioteca ha effettuato 21.030 prestiti e ha registrato 3300 accessi a internet. Gli utenti iscritti a Finale sono più di 4000. La biblioteca afferisce al sistema bibliotecario dei comuni Modenesi dell’Area Nord e, come gli altri servizi del territorio, conta anche numerosi utenti remoti, iscritti in altre biblioteche ma fruitori dei servizi finalesi.
I dati, in continua crescita, confermano il gradimento delle offerte da parte dei cittadini: nel 2004 i prestiti erano 7359, nel 2011 risultano quadruplicati.
Nella home page del sito della nostra biblioteca: www.biblioteca.comunefinale.net compare una citazione tratta dalle “Memorie di Adriano” di Marguerite Yourcenar: “Fondare biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro un inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire.”. Si tratta di un brano eloquente. L’auspicio ora è quello di rifondare e riaprire le sezioni in cui il patrimonio antico e moderno della Biblioteca di Finale era stato ordinato e organizzato negli ultimi anni per essere noto a tutti e facilmente accessibile.
Patrimonio e attività
La biblioteca di Finale possiede complessivamente circa 35000 volumi, dei quali 27736 catalogati, la cui descrizione è quindi visibile online http://opacsol.cedoc.mo.it/SebinaOpac/Opac .
Il patrimonio è suddiviso in varie sezioni ed è costituito da un fondo antico di circa 1800 opere, delle quali 22 sono edizioni del ‘500.
A questo nucleo si aggiunge il fondo della Biblioteca Popolare di Finale Emilia, che raccoglie 390 volumi di narrativa e saggistica della prima biblioteca pubblica sorta a Finale nel 1910. Il primo bibliotecario, Ciro Castelfranchi, docente della Scuola Tecnica finalese, curò la formazione, la crescita e la gestione della biblioteca fino al 1938, ossia fino all’emanazione delle Leggi razziali.
Altra interessante raccolta è quella locale che raccoglie circa 600 opere antiche, moderne e manoscritte relative alla storia, alla tradizione e alla produzione letteraria e artistica di Finale e del territorio finalese.
Molto intensa è la nostra attività con le scuole di ogni ordine e grado, dalle materne alle superiori. Nell’anno scolastico 2011/2012 le bibliotecarie hanno incontrato più di 40 classi, svolgendo complessivamente 50 incontri. Per ogni fascia d’età sono stati predisposti format presentati agli insegnanti e realizzati in biblioteca con le classi.
Da due mesi, dopo le forti scosse che hanno reso inagibile la sede della biblioteca, si cerca di lavorare per avviare una ricostruzione, per la quale risulta però indispensabile l’aiuto e la collaborazione di tutti.
Serviranno anche pareti e scaffali per offrire, come è giusto e normale, strumenti di consolazione, crescita e libertà ad ogni persona.
Ringraziamo perciò l’Associazione LIBERA, che ci supporta generosamente e che ci accompagnerà nel complesso percorso di rinascita (v. http://www.libera.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1)

Il progetto concordato con LIBERA prevede varie fasi, che ci auguriamo di realizzare:

Fase 1:

  • collocazione della Biblioteca in un prefabbricato di 150 mq., regalato da una ditta del Trentino Alto Adige (autunno 2012);
  • arredamento della sede provvisoria;
  • dotazione della stessa con un fondo librario sulle tematiche della legalità;
  • costruzione della nuova sede della Biblioteca comunale.

Fase 2:

  • costruzione del percorso sulla legalità, insieme alle scuole di Finale Emilia e al loro corpo docenti (in particolare, con il Liceo scientifico) nonché alla Biblioteca (autunno 2012);
  • attuazione del percorso sull’educazione alla legalità;
  • partecipazione dei giovani ai campi della legalità (estate 2013).

Grazie mille a LIBERA!

Antonietta Furini

10 agosto 2012