Selezione di 60 esperti del patrimonio culturale

On.le Dario Franceschini
Ministro dei Beni e delle attività
culturali e del turismo

Onorevole Ministro,

l’Associazione Italiana Biblioteche, che mi onoro di rappresentare, interviene in merito alla “Procedura di selezione a contratto determinato per  la durata di 9 mesi di 60 esperti per il patrimonio culturale” e, più in generale, alle procedure concorsuali poste in essere negli ultimi anni e previste a breve termine.
Fermamente convinti che l’opera di tutela, gestione e fruizione dei beni culturali debba essere garantita da personale professionalizzato, selezionato attraverso procedure libere da fattori occasionali e contingenti, evidenziamo come ancora una volta vengano riproposti schemi noncuranti delle competenze, esperienze e conoscenze maturate nel tempo.
Le scelte operate generano preoccupazione per il preannunciato Concorso straordinario per il reclutamento di 500 professionisti a tempo indeterminato. Temiamo la possibilità che l’operazione possa uniformarsi alle vecchie regole, già applicate nei concorsi precedenti, senza modificare la composizione degli organici, determinata nel DM 6 agosto 2015, già segnalata a più voci come lacunosa e incoerente.
Sosteniamo con forza che i 500 nuovi professionisti debbano essere selezionati con modalità che, non facendo riferimento al solo titolo di studio, tengano conto sia del cursus professionale maturato dagli operatori culturali, sia del cammino percorso dal mondo delle associazioni delle professioni culturali negli ultimi dieci anni, che ha accolto e fatto propri i concetti di conoscenza, abilità e competenza e ha visto il suo punto di forza nell’approvazione della Legge 4/2013.
L’AIB, che rappresenta i professionisti del settore bibliotecario italiano, ha messo a punto un sistema di attestazione, ai sensi della Legge 4/2013, che prevede una valutazione dei requisiti di conoscenza, abilità e competenza necessari per esercitare la professione bibliotecaria e si basa sulla Norma UNI n. 11535-2014 “Figura professionale del bibliotecario”.
In definitiva auspichiamo la realizzazione di un’azione che, tenendo conto delle risorse precedentemente impegnate, garantisca la tutela, la valorizzazione ed il consolidamento che il nostro vasto Patrimonio culturale merita.
L’AIB, rivendicando il proprio ruolo di associazione rappresentativa della professione bibliotecaria, si rende anche in questa occasione disponibile a fornire il proprio contributo.

L’occasione è gradita per inviarLe i miei migliori saluti.
Enrica Manenti
Presidente AIB

Roma, 1 febbraio 2016
Prot. n. 16/2016