Comunicato di sostegno per la Biblioteca di Discipline Umanistiche – Università di Bologna

13/02/2017
Gentili colleghi,
riguardo ai fatti in corso a Bologna presso la Biblioteca di Discipline Umanistiche dell’Università, ci preme esprimere la massima solidarietà dell’AIB ai colleghi bibliotecari direttamente coinvolti nella vicenda. Riteniamo anche importante ripercorrere le tappe che hanno portato a tali gravi eventi.
Sono settimane che il Collettivo Universitario Autonomo (Cua) ha avanzato, in un dialogo sopra le righe che ha coinvolto tutte le cariche d’Ateneo, richieste inaccettabili rispetto all’organizzazione della Biblioteca di Discipline Umanistiche (BDU), diventata bersaglio di una protesta e di una violenza gravissima e da condannare.
A fronte, infatti, dell’impegno del Sistema bibliotecario d’Ateneo di estendere l’apertura serale della BDU, come di altre biblioteche in area Zamboni, fino a mezzanotte, sono stati proposti, da parte di questa associazione studentesca, l’autogestione degli spazi e della sorveglianza, come se la biblioteca fosse un luogo ‘vuoto’ da assegnare, un’aula studio da animare e non un’organizzazione completa di servizi con un ricco patrimonio culturale, gestito da personale competente e specializzato.
I contrasti sono aumentati con il montaggio di un sistema automatico di controllo degli accessi, azione che ha suscitato le proteste del Cua e provocato atti intimidatori nei confronti del Coordinatore gestionale e dei colleghi, strutturati e non, della biblioteca. Pare questo davvero un pretesto per la protesta del Cua, dal momento che:
  • l’accesso tramite badge è già da anni attivo in tante altre biblioteche dell’Università in area Zamboni e non esclude i non studenti, bensì permette a chiunque abbia necessità di utilizzare la biblioteca, di accreditarsi e accedere ai servizi;
  • ha come finalità quella di favorire la tranquillità degli utenti in una zona ‘difficile’, soprattutto di sera, come via Zamboni;
  • permette di sviluppare, nel tempo, un sistema integrato per fornire, in tempo reale, la disponibilità di posti liberi nelle biblioteche e nelle sale studio dell’Ateneo;
  • infine, è un sistema diffuso in tante altre biblioteche di tutto il mondo.

La situazione di tensione e pressione è precipitata mercoledì, quando il Cua ha smontato le vetrate di accesso alla biblioteca e divelto i lettori di badge; e in misura ancora maggiore giovedì pomeriggio, quando la biblioteca è stata occupata dagli studenti, fatti poi sgombrare, dopo alcune ore, dalle forze dell’ordine. Ora la biblioteca è chiusa, i contrasti non risolti, ma il Sistema Bibliotecario d’Ateneo sta già lavorando al fine di mettere la BDU in condizione di riaprire almeno i servizi di prestito e consultazione, in collaborazione con altre biblioteche dell’area Zamboni.

L’AIB è vicina al personale della biblioteca, condanna l’atteggiamento violento e irrispettoso tenuto, in questo frangente, dai manifestanti e auspica che si possa tornare, al più presto, ad aprire un dialogo civile e costruttivo tra le parti.
Enrica Manenti (Presidente dell’AIB nazionale)
Federica Rossi (Presidente dell’AIB Emilia-Romagna) e il Comitato Esecutivo Regionale
Bologna, 13 febbraio 2017