Due passi in biblioteca: visita alle biblioteche romane
Biblioteca Casanatense

L’AIB Lazio promuove per gli associati regionali un ciclo di visite guidate gratuite presso biblioteche dall’interessante valore storico e culturale sul territorio di Roma.

Gli incontri, della durata di poco meno di due ore, hanno lo scopo di illustrare i servizi e le risorse documentario-informative di preziose biblioteche che arricchiscono il panorama bibliotecario romano. Le visite alle biblioteche offrono agli associati AIB del Lazio l’opportunità di conoscere il patrimonio, le iniziative e i progetti culturali di biblioteche che, in contesti prestigiosi e senza dubbio affascinanti, coniugano cultura e servizi, storia e innovazione.

Possono partecipare all’incontro gli associati, amici persona, amici studenti e amici enti (1 solo dipendente per ogni ente) in regola con la quota 2015.

Per motivi organizzativi si prega di comunicare la propria adesione all’incontro entro il 20 maggio 2015 via posta elettronica a laz-corsi(at)laz.aib.it indicando nell’oggetto “Due passi in biblioteca: Biblioteca Casanatense” specificando che, ai sensi del d.lgs. 30 giugno 2003, n. 196, si autorizza il trattamento dei propri dati personali, limitatamente alle finalità del seminario. Indicare anche un recapito telefonico per eventuali comunicazioni urgenti. La sezione Lazio si riserva il diritto di annullare l’incontro per motivi indipendenti dalla propria volontà.

5. incontro

Biblioteca Casanatense

casanatense

Data: 26 maggio 2015

Orario visita: 16:30-18:00

Indirizzo: via S. Ignazio 52

Max 20 persone

Prenotazione obbligatoria entro il 20 maggio 2015

Brochure Visita Biblioteca Casanatense

 

La Biblioteca Casanatense

La Storia

La Casanatense deve la sua nascita al cardinale Girolamo Casanate (1620-1700), che con testamento dispose il lascito, ai domenicani del convento di S. Maria sopra Minerva di Roma, della sua raccolta libraria, ricca di oltre 20.000 volumi e di cospicue rendite per l’istituzione e il futuro incremento della biblioteca, che sarebbe stata intitolata a suo nome. I domenicani incaricano l’architetto Borioni di progettare un edificio nell’area del chiostro del convento: il risultato fu una sala di vaste dimensioni e di grande eleganza, con un doppio ordine di scaffalature lungo le pareti per accogliere i volumi, scandito ancora oggi da cartigli lignei sui quali sono leggibili le indicazioni delle diverse scienze e discipline.

La Casanatense fu inaugurata il 3 novembre 1701 e ben presto divenne una delle più importanti e fornite biblioteche del tempo, grazie a una capillare rete di contatti nei principali centri del mercato librario europeo e a un’attenta cura biblioteconomica, di cui testimonianza è il catalogo alfabetico di Audiffredi, che la diresse dal 1759 al 1794. Nel 1884 la proprietà della Casanatense passò definitivamente allo Stato italiano secondo le disposizioni previste dalla legge sulla soppressione delle corporazioni religiose (1873). Oggi è una delle biblioteche pubbliche statali appartenenti al Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo.

Il Patrimonio

La Biblioteca possiede circa 400.000 volumi (manoscritti, incunaboli, stampati), dei quali circa 60.000 sono ancora oggi contenuti nell’antico Salone monumentale. All’interno di questo patrimonio librario sono presenti oltre 120.000 volumi a stampa, pubblicati a partire dal 1501 fino al 1830. Le circa 13.000 edizioni del XVI secolo sono oggi tutte catalogate secondo lo standard ISBDA e reperibili nell’ OPAC della Biblioteca. La varietà e la pluralità di interessi che vanno al di fuori del nucleo originario biblico-teologico e storico-giuridico contraddistinse sin dall’inizio il carattere della Biblioteca Casanatense. Durante il primo secolo di amministrazione domenicana le figure dei prefetti Agnani, Schiara e Audiffredi fecero della Biblioteca un istituto di fama europea, tale da primeggiare fino al 1794 tra le biblioteche romane. Passata allo Stato, le varie direzioni che si susseguirono, hanno continuato una politica di acquisizione che cerca sia nel mercato antiquario edizioni rare o di pregio sia sulle edizioni dal 1830 ai giorni nostri un continuo aggiornamento sulla linea dei percorsi tematici segnati dai Padri Domenicani.