Fare Rete. Reti di conoscenza, reti di cooperazione.

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Treviso, Fondazione Benetton Studi Ricerche

lunedì 8 febbraio 2016

ore 9.30 / 16.30

La Sezione Veneto dell’Associazione Italiana Biblioteche in collaborazione con la Fondazione Benetton Studi Ricerche, il coordinamento dei lettori veneti Leggere per leggere e alcuni sistemi bibliotecari della regione organizzano per l’8 febbraio 2016 a Treviso presso la Fondazione Benetton il convegno: Fare rete.

La parola rete è diventata da alcuni anni centrale nella vita di tutti i giorni. La rete (quella di internet) pervade ormai il nostro quotidiano; fare rete (nelle organizzazioni) sembra un imperativo categorico. Non è semplice, e nemmeno scontato, relazionarsi con il concetto di rete. La giornata vuole approfondire il concetto di rete declinandolo sia dal punto di vista politico che culturale al sistema biblioteca, una delle eccellenze della nostra regione. Sarà quindi l’occasione per fare il punto della situazione e rilanciare strategie anche alla luce delle recenti novità in campo amministrativo e istituzionale.

Con Gianluca Forcolin e Cristiano Corazzari, rispettivamente vice presidente e assessore al territorio, cultura e sicurezza della Regione del Veneto, affronteremo i contenuti della legge sulla riforma degli enti locali come una possibile nuova rete istituzionale e la tanto attesa legge sulla cultura regionale.

Entrambi i testi giuridici portano in campo l’urgente questione delle risorse così da garantirne l’attuazione  e la vitalità.

Marco Tamaro, direttore della Fondazione Benetton Studi Ricerche, parlerà delle buone pratiche di collaborazione tra pubblico e privato; Enrica Manenti, presidente dell’Associazione Italiana Biblioteche, rilancerà il ruolo dell’AIB come rete di professionisti.

Affronteremo i temi:

  • il valore della rete nel mondo dell’economia della conoscenza. Si parla del nostro tempo come dell’Era della conoscenza, ma in realtà è iniziata con la rivoluzione industriale evolvendone e sistematizzandone l’uso produttivo in circa due secoli. Quanto alle definizioni di reti sono le più varie, ma il significato da cui vogliamo partire è quello di rete come legame tra soggetti conoscenti che rendono intelligente la rete stessa, creando un circolo virtuoso e moltiplicativo dell’informazione e della conoscenza nella loro reciproca influenza ed integrazione.

 

  • l’information literacy come fattore di crescita personale e sociale. Le biblioteche da secoli sono attori della filiera della trasmissione della conoscenza registrata, le cui modalità sono cambiate progressivamente. Le biblioteche sono da sempre luoghi di educazione, di autoformazione e di apprendimento. Hanno consentito e consentono ancor oggi la produzione di nuova cultura e di nuovi documenti finalizzati alla “riproduzione” di nuove capacità. Le biblioteche in generale, ma le pubbliche in particolare, possono avere parte attiva nel percorso all’alfabetizzazione informatica e al superamento del digital divide. Quanto le biblioteche possono contribuire alla formazione del cittadino digitale, come previsto anche dal programma dell’Agenzia digitale italiana e dal progetto Coalizione?

 

  • la creazione, l’organizzazione e la gestione di reti di servizi bibliotecari efficaci ed efficienti come punto di partenza e di arrivo. Le biblioteche pubbliche sono spazi educativi e allo stesso tempo ricreativi, punti e presidi di socializzazione. La cooperazione, nella forma di rete fisica e virtuale, può aiutare a contemperare al meglio queste due anime, a gestirne le risorse, sempre più limitate, in un’economia di scala, utilizzando tutti i nodi di trasmissione (le singole biblioteche e i singoli soggetti), così da rispondere ai nuovi bisogni dei cittadini.

 

  • il bibliotecario facilitatore. La facilitazione è un approccio che mette in moto le persone, accende e attiva, cura le negatività, crea le basi di un’intelligenza collettiva. Il bibliotecario aggiunge alle abilità specifiche, quelle di “agente di aiuto” e “mediatore culturale”, che mettono in grado di curare e promuovere una fitta rete di relazioni, interne ed esterne.

Programma

9.30-11.00

Introduzione

La riforma degli enti locali: nuove reti istituzionali?
Gianluca Forcolin, Vice Presidente della Regione del Veneto

Le politiche culturali della Regione del Veneto
Cristiano Corazzari, Assessore al territorio, cultura e sicurezza della Regione del Veneto

Buone prassi di collaborazione pubblico/privato
Marco Tamaro, direttore della Fondazione Benetton Studi Ricerche

L’azione dell’AIB prima e dopo la riforma: la rete che c’è e quella che non c’è
Enrica Manenti, Presidente dell’Associazione Nazionale Biblioteche

moderatore: Giovanni Ponchio, Presidente del Consorzio Biblioteche Padovane Associate


11.00 – 13.00

Relazioni

Reti di conoscenza: nuovi modi di generare valore
Enzo Rullani, Università Ca’ Foscari Venezia

Biblioteche nella “Coalizione”. Biblioteche, information literacy e cittadinanza digitale
Laura Ballestra, Rappresentante AIB Coalizione nazionale sulle competenze digitali di AgID Agenzia Italiana per l’Italia Digitale – Biblioteca LIUC Università Cattaneo

Rete e mercato. Una strada per ricollocare le biblioteche nello sviluppo del Paese
Gianni Stefanini, Consorzio Sistema Bibliotecario Nord Ovest

La complessità è da facilitare. Un crocevia strategico tra cultura, nuove competenze, educazione
Pino De Sario, Università di Pisa

moderatore: Angela Munari, presidente Associazione Italiana Biblioteche-Sezione Veneto


14.00 – 16.00

Workshop

Nel pomeriggio si svolgeranno tre sessione parallele di lavoro su tre distinti temi, due dei quali già affrontati nella mattinata:

[posti non più disponibili] Il bibliotecario facilitatore. Mappe e metodi per gestire il “ponte” con utenti e colleghi. (25 posti)
Pino De Sario, Università di Pisa

[posti non più disponibili] Reti, nodi, connessioni. Quali metodi per conoscere il valore e la forma delle reti e delle loro comunità attraverso i dati? (25 posti)
Marco Goldin, Biblioteca di Martellago

[posti non più disponibili] Rete e mercato. Una strada per ricollocare le biblioteche nello sviluppo del Paese. (25 posti)
Gianni Stefanini, Consorzio Sistema Bibliotecario Nord Ovest


La partecipazione al convegno e ai workshop è gratuita su prenotazione.
Il numero massimo di partecipazione ai workshop è di 25 persone.

ISCRIZIONI CHIUSE (NUMERO MASSIMO POSTI DISPONIBILI RAGGIUNTO)

INFORMAZIONI:

veneto(at)ven.aib.it

Elisa Rubino
rubino(at)aib.it

Angela Munari
a.munari(at)querinistampalia.org

Barbara Poli
b.poli(at)querinistampalia.org

AIB-Sezione Veneto
c/o Fondazione Querini Stampalia onlus
centralino 041/2711411
cell. 340 5788951 (angela munari)
cell. 348 7224399 (barbara poli

 

Resoconto del convegno

08/02/2016 00:00