Le classificazioni bibliografiche e la Classificazione Decimale Dewey

 

Sezione Italia

 Sede centrale dell’Istituzione Biblioteche di Roma

Via Ulisse Aldrovandi 16 – Roma

Venerdì 20 aprile, ore 10-16

Venerdì 20 aprile, dalle ore 10.00 alle ore 16.00, nell’ambito del ciclo di incontri “EUREKA! in biblioteca. Il bello della scienza a portata di mano” promosso dall’Istituzione Biblioteche di Roma, la sezione Lazio dell’Associazione italiana biblioteche, in collaborazione con ISKO Italia, organizza una giornata seminariale sui temi delle classificazioni bibliografiche, con una particolare attenzione alla Classificazione Decimale Dewey.

Docente

Carlo Bianchini (Università di Pavia, sede di Cremona; ISKO Italia)

Presentazione del seminario

Il programma della giornata rielabora, in forma breve, i contenuti del seminario organizzato dal Dipartimento di musicologia e beni culturali dell’Università di Pavia (sede di Cremona), dal Dipartimento di studi umanistici e del patrimonio culturale dell’Università di Udine e da ISKO Italia con il patrocinio di AIB Friuli Venezia Giulia: http://www.iskoi.org/doc/seminclass.htm

Obiettivo del seminario è quello di fornire le conoscenze di base sulle classificazioni bibliografiche, le loro caratteristiche e le loro funzioni e mettere a confronto tra classificazioni bibliografiche enumerative e analitico-sintetiche, prendendo come esempi rispettivamente la Classificazione Decimale Dewey (23. ed.) e la Classificazione Colon (6. ed.), evidenziando i vantaggi che derivano ai sistemi di classificazione e al classificatore dal ricorso al meccanismo delle faccette.

La Classificazione Decimale Dewey — ideata da Melvil Dewey (1851-1931) alla fine del XIX secolo — è la classificazione bibliografica più diffusa al mondo ed è utilizzata in più di 138 paesi e in oltre 60 bibliografie nazionali (compresa la Bibliografia nazionale italiana). I numeri di classificazione Dewey si trovano anche in SBN, il Servizio bibliotecario nazionale. Una parte considerevole del suo successo si deve all’adozione della notazione decimale (da cui prende parte del nome), in quanto capace di rendere il sistema di classificazione ospitale, ovvero in grado di inserire nuovi soggetti senza modificare la posizione dei soggetti prossimi. La notazione decimale ha anche consentito di trasformare la CDD in un diffuso sistema di collocazione relativa delle risorse negli scaffali della biblioteca.

L’efficacia della soluzione del conflitto tra il raggruppamento per soggetto e l’ospitalità della notazione, che caratterizzava le classificazioni bibliografiche precedenti, ha permesso alla CDD di diffondersi molto rapidamente in tutto il mondo, anche grazie ai numerosi aggiornamenti (la CDD conta 23 edizioni, l’ultima delle quali accessibile solo in linea e 14 edizioni ridotte).

La Classificazione Colon è stata la prima classificazione analitico-sintetica a faccette, ideata da S.R. Ranganathan nel 1933 per superare alcuni limiti che caratterizzavano le classificazioni enumerative nella rappresentazione precisa di soggetti di risorse specialistiche pubblicate agli inizi del secolo XX.

Il suo interesse non è di carattere storico: la sua concezione la rende uno strumento utile anche oggi, in particolare in due ambiti: da un lato per l’organizzazione efficace delle risorse a scaffale di biblioteche di piccole dimensioni, in cui sia difficile reperire le forze necessarie per l’allestimento di un moderno catalogo elettronico (one-person library); dall’altro per la formazione e l’aggiornamento del bibliotecario che si occupa di catalogazione semantica, perché l’uso della Classificazione Colon stimola e facilita l’analisi concettuale che costituisce la fase iniziale dell’indicizzazione semantica mediante qualsiasi linguaggio documentario (inclusi la Classificazione Decimale Dewey e, soprattutto, il Nuovo soggettario della BNCF). La stretta affinità tra la struttura logica della Classificazione Colon e il Nuovo soggettario, che infatti si ispira esplicitamente agli studi teorici di Ranganathan, rende molto facile la formulazione dei numeri di classificazione Colon al catalogatore che già usa il Nuovo soggettario.

Obiettivi del seminario

Il seminario ha l’obiettivo di presentare le principali caratteristiche delle classificazioni bibliografiche, la distinzione tra classificazioni enumerative e analitico-sintetiche e le basi per la costruzione di numeri di libro.

Programma

  1. Le classificazioni bibliografiche
  2. Principali caratteristiche della Classificazione Decimale Dewey
  3. Principali caratteristiche della Classificazione Colon
  4. Il processo di classificazione
  5. Numero di libro (Book Number)

Organizzazione del seminario

Durata: 6 ore (3 mattutine, 3 pomeridiane)

Lezioni frontali in aula attrezzata alternate a esercitazioni pratiche progressive

Destinatari

L’incontro si rivolge in generale a chi si interessa di classificazione e organizzazione della conoscenza, ma anche a chi desidera gestire una biblioteca di piccole dimensioni e con pochi fondi e attrezzature per la loro gestione (one-person library).

La partecipazione è libera e gratuita, previa registrazione, scrivendo a promozionedellalettura(at)bibliotechediroma.it e indicando nome e cognome ed ente di appartenenza.

Al termine dell’incontro sarà rilasciato un attestato di partecipazione a coloro che ne faranno richiesta.