Associazione italiana biblioteche
Rapporto annuale 1996
di Luca Bellingeri

1. Premessa

Nel concludere lo scorso anno il Rapporto annuale 1995, sottolineavamo l'assoluta necessità per l'Associazione di un radicale processo di rinnovamento, che, dotando l'AIB di quegli strumenti, anche giuridici, indispensabili al funzionamento di un organismo complesso, consentisse di affrontare in maniera adeguata, e prima di esserne travolta, i molti, diversi e gravosi impegni in cui, sempre di più con il passare del tempo, l'AIB è stata coinvolta.

Allo stesso tempo, proprio in virtù degli impegni presi e dei numerosi successi riscossi, che non consentivano rallentamenti o, peggio, ripensamenti, all'AIB veniva in ogni caso chiesto di procedere sulla strada intrapresa negli ultimi anni, coniugando questa fase di transizione con le abituali attività, nel non facile sforzo, per usare un paragone caro a Tommaso Giordano che a Fasano definì l'AIB una cinquecento lanciata a 100 all'ora, di "cambiare auto in corsa".

Questo in estrema sintesi è stato appunto lo sforzo compiuto nel corso degli ultimi dodici mesi: da un lato, il non facile compito di mettere mano a una riforma dello statuto che, tenendo conto degli orientamenti emersi fra i soci e dei non pochi vincoli di natura giuridica e legale esistenti, consentisse tuttavia di dotare l'AIB di una "carta costituzionale" adeguata alle sue nuove esigenze e tale da permettere l'avvio di quel processo di rinnovamento cui si accennava; dall'altro, la necessità di proseguire, e se possibile incrementare, le normali attività, confermando il trend positivo registrato in questi ultimi anni.

Del nuovo statuto, presentato, discusso e approvato nel corso dell'Assemblea dei soci di Trieste, e dei diversi passaggi che ne hanno contraddistinto il cammino torneremo a parlare più avanti (infra, 3.2). Ciò che qui ci preme sottolineare è invece il sostanziale consolidamento di molte delle note positive già registrate negli scorsi anni, a conferma di una raggiunta stabilità nelle principali iniziative dell'Associazione, che ci consente di guardare al futuro con sufficiente ottimismo.

In primo luogo mi riferisco al numero complessivo dei nostri soci, che, dopo aver superato anche nel 1995, per il secondo anno consecutivo, la quota di tremila, sono anche quest'anno, seppur di poco, ulteriormente aumentati, avendo raggiunto la cifra di 3066, massimo storico assoluto nelle nostre iscrizioni (infra, 2). Il dato più rilevante, tuttavia, al di là di questi piccoli spostamenti, in sé non necessariamente indicativi del reale stato di salute dell'AIB, legati come sono a fattori spesso del tutto accidentali, è dato dalla sostanziale stabilità finalmente riscontrabile nelle iscrizioni di questi ultimi anni. A partire dal 1992, e per la prima volta forse nella nostra storia, il numero complessivo dei soci è infatti rimasto in questi cinque anni pressoché costante, con oscillazioni annue inferiori al 3%, confermando l'esistenza di un nucleo ormai sufficientemente consolidato ed esteso di soci per i quali l'iscrizione all'AIB non rappresenta più un fatto casuale o meramente utilitaristico, ma una piacevole consuetudine.

Il secondo dato assai confortante è rappresentato dal bilancio consuntivo 1995, che, anche in questo caso per il secondo anno consecutivo, si è chiuso con un saldo attivo di circa 125 milioni, frutto di un lungo lavoro, in atto ormai da alcuni anni, di contenimento delle spese e incremento delle entrate che finalmente, dopo aver dato i suoi primi risultati lo scorso anno, sembra aver raggiunto l'obiettivo di garantire una certa tranquillità e stabilità alle attività dell'AIB. Il dato, già estremamente positivo in sé, se si pensa alle difficili condizioni economiche in cui per anni si è stati costretti a operare, risulta ancor più significativo considerando che anche il bilancio di cassa 1995 ha registrato un residuo superiore ai cento milioni, che lo stesso andamento positivo può essere ipotizzato, quando saremo in possesso dei dati definitivi, per il 1996 e che, a differenza di quanto avvenuto nel 1994 quando l'intero saldo attivo è stato assorbito dal mancato versamento di quanto dovuto da parte della società Albatros, in questa occasione non di attivo virtuale si tratta ma di risorse reali, presenti nelle casse dell'Associazione e utilizzabili per le sue molteplici iniziative.

Infine, ma anche su questo torneremo più avanti (infra, 5.3), particolarmente positiva è risultata anche nell'anno appena trascorso l'azione dell'AIB nell'ambito dei progetti comunitari, in particolare per quanto riguarda le attività IMPACT, che in più occasioni hanno riscosso il pieno apprezzamento della Comunità, rafforzando così quel ruolo internazionale che lentamente ma costantemente l'Associazione ha conseguito negli ultimi anni e garantendo sempre nuove opportunità di intervento e collaborazione per il futuro.

Poche le novità per quanto riguarda questo Rapporto, giunto ormai alla quinta "edizione" e divenuto un appuntamento abituale per i soci presenti al Congresso e, successivamente, per il lettori del "Bollettino". Realizzato dal Segretario nazionale con la collaborazione di tutte le principali componenti dell'AIB, anche quest'anno oltre a una parte di dati, notizie e cifre relativi alle attività della segreteria nazionale e dell'Associazione nel suo complesso è dunque possibile trovarvi notizie relative alle attività delle Sezioni regionali, delle Commissioni nazionali, dei Gruppi di studio e di IMPACT, in modo che con un unico sguardo possano essere abbracciate tutte le diverse realtà, territoriali, scientifiche, tipologiche, in cui si articola l'attività dell'Associazione. Ancora una volta preme dunque sottolineare come lacune o mancanze siano da imputarsi esclusivamente ai rispettivi responsabili della struttura che, nonostante ripetuti solleciti, non hanno ritenuto di rispondere nei tempi stabiliti all'invito loro rivolto in tal senso dalla segreteria nazionale.

Come in passato il Rapporto è inoltre corredato da grafici e tabelle e da due brevi schede, consuntiva e di previsione, sull'andamento economico dell'Associazione.


2. Soci e iscrizioni

3066, questo il numero complessivo dei nostri soci al 31 dicembre 1996, suddivisi in 792 enti e 2274 persone, con un lievissimo incremento dell'1,55% rispetto all'anno precedente, e un sia pur minimo miglioramento anche rispetto al 1994, quando, lo ricordiamo, con 3064 iscrizioni era stato toccato il massimo storico dell'Associazione. Il numero delle iscrizioni sembra dunque essersi finalmente stabilizzato oltre quota 3000. Per quanto riguarda la ripartizione fra le diverse categorie di socio, mentre sono rimaste pressoché invariate quelle delle persone, sono leggermente aumentate le iscrizioni degli enti con un'incidenza sul totale dei soci che comunque rimane di poco superiore al 25% del totale.

Se dunque, come accennavamo già lo scorso anno, sembra solo parzialmente essersi ridotto quel fenomeno di turn-over fra i soci (sono ancora 686, pari a oltre un quinto del totale, gli iscritti dello scorso anno che non hanno ritenuto di rinnovare la propria quota per il 1996), dopo un lungo periodo di andamenti altalenanti nel numero di iscrizioni l'AIB sembra tuttavia aver finalmente raggiunto negli ultimi anni una sostanziale stabilità nei propri soci, con un'oscillazione media annua inferiore al 3% del totale (Tab. 1 e Fig. 1), del tutto fisiologica in un organismo così vasto e complesso e in cui, oltre tutto, spesso l'iscrizione nasce da puri motivi occasionali, quali l'interesse per un corso di aggiornamento, una determinata pubblicazione o il tema del Congresso. Ciò non significa che da parte di quanti operano, soprattutto nelle sezioni regionali, per la promozione delle iscrizioni, assorbire in modo più organico nell'Associazione quei molti soci fluttuanti che appaiono e scompaiono quasi ogni anno non debba continuare a rappresentare uno dei principali obiettivi per il futuro. Non vi è dubbio, però, che diverso è dovere ogni anno ricostituire gran parte della propria base associativa, senza poter contare su alcuna certezza, o muovere, al contrario, da uno stabile e consolidato nucleo di base, concentrando tutti i propri sforzi nell'ampliamento di quella fatidica quota 3000 che, dopo aver costituito per tanti anni l'obiettivo cui puntare, potrebbe finalmente rappresentare la base da cui partire.

Tab. 1: Numero degli iscritti dal 1980

n. soci var. %
1980 1489 -
1981 1749 +17,46
1982 2193 +25,38
1983 2321 +5,83
1984 2917 +25,67
1985 2188 -24,99
1986 2220 +1,46
1987 2113 -4,81
1988 1682 -20,39
1989 2637 +56,77
1990 3021 +14,56
1991 2692 -10,89
1992 2922 +8,54
1993 2977 +1,88
1994 3064 +2,92
1995 3017 -1,47
1996 3066 +1,55

Tornando alle cifre in nostro possesso sulle iscrizioni 1996, un'analisi scorporata dei dati mostra tuttavia come l'andamento più che positivo delle iscrizioni totali non trovi piena rispondenza nella situazione delle singole sezioni, dove a risultati davvero eccellenti, con incrementi notevolissimi nel numero dei soci, si contrappongono, seppur isolatamente, flessioni anche abbastanza considerevoli: se infatti delle 18 sezioni regionali esistenti al 1º gennaio scorso, 10 hanno registrato un incremento nel numero dei loro soci e due sono rimaste pressoché invariate, solo una sezione ha registrato una flessione inferiore al 5%, due un calo inferiore o pari al 10% degli iscritti, altre due una contrazione intorno al 15% e una riduzione di quasi il 20%. Fra queste la Sicilia, dove il protrarsi nei primi mesi dell'anno delle conseguenze della grave crisi verificatasi nel corso del 1995, che aveva portato alle dimissioni di quasi tutto il Comitato esecutivo regionale, ha inevitabilmente causato, nonostante i notevoli sforzi dei colleghi attualmente impegnati nella difficile gestione della sezione, una ulteriore contrazione nel numero dei soci, scesi di oltre il 10% rispetto al 1995 e quasi dimezzati rispetto agli anni precedenti.

Fra le sezioni in crescita, a conferma dell'andamento complessivo più che positivo, l'incremento è stato in generale assai sostenuto: in tre soli casi infatti l'aumento è stato inferiore al 5%, in uno è stato vicino al 10%, in tre pari o superiore al 15% e in un caso al 20%. Eccellente, infine, la situazione delle sezioni Sardegna e Calabria, che hanno registrato, rispettivamente, una crescita nel numero dei loro soci pari addirittura al 29% e al 44% (Tab. 2). Una prima sommaria analisi di tali cifre sembra inoltre mostrare, come già lo scorso anno, un generalizzato incremento dei soci nelle sezioni dell'Italia meridionale, pur nel quadro di un sostanziale maggior equilibrio fra tutte le regioni.

Occorre inoltre sottolineare come, rispetto ai dati del 1995, due sezioni (Puglia e Basilicata) siano per il secondo anno consecutivo in crescita nel numero dei loro soci e due (Friuli e Sardegna) presentino un andamento positivo addirittura da cinque anni, con un sostanziale raddoppio degli iscritti rispetto al 1991. Ben quattro sezioni (Liguria, Friuli-Venezia Giulia, Umbria e Sardegna) hanno superato nel 1996 ogni precedente record nel numero di iscrizioni. Per converso, la sola Sezione Veneto mostra per il secondo anno consecutivo un andamento negativo nelle iscrizioni, mentre la Sicilia, anche per i motivi prima ricordati, vede ridursi il numero di iscrizioni per il terzo anno consecutivo, scendendo a uno dei livelli più bassi mai raggiunti nella sua storia.

Invariato infine il numero delle delegazioni provinciali.

Tab. 2: Situazione soci per sezione

persone enti totale var.% 1995
Piemonte 123 (103) 34 (33) 157 (136) +15,44
Lombardia 165 (156) 92 (90) 257 (246) + 4,47
Liguria 152 (141) 37 (14) 189 (155) +21,94
Veneto 113 (127) 73 (75) 186 (202) - 7,92
Trentino 94 (124) 33 (33) 127 (157) -19,11
Friuli 114 (98) 47 (44) 161 (142) +13,38
Emilia 138 (150) 72 (62) 210 (212) - 0,94
Toscana 234 (221) 68 (74) 302 (295) + 2,40
Marche 47 (54) 31 (38) 78 (92) -15,22
Lazio 395 (413) 106 (110) 501 (523) - 4,20
Umbria 59 (55) 17 (11) 76 (66) +15,15
Abruzzo 69 (70) 10 (10) 79 (80) - 1,26
Campania 115 (135) 28 (25) 143 (160) -10,62
Puglia 88 (87) 26 (24) 114 (111) + 2,70
Basilicata 57 (52) 2 (2) 59 (54) + 9,26
Calabria 56 (47) 19 (5) 75 (52) +44,23
Sicilia 108 (125) 47 (55) 155 (180) -14,03
Sardegna 147 (116) 51 (38) 198 (154) +28,57

3. Le attività del Nazionale

3.1. Gli aspetti organizzativi

Pur sottoposta a un carico di lavoro sempre crescente, a seguito del notevole incremento delle attività dell'Associazione registrato negli ultimi anni, grazie all'impegno e alla dedizione di tutto il personale anche nel 1996 la Segreteria nazionale è riuscita a svolgere con la tradizionale precisione e puntualità i propri numerosi compiti di carattere gestionale e organizzativo.

Come in passato, la segreteria ha dunque provveduto alla gestione automatizzata dell'archivio soci, degli abbonati ai periodici e degli enti e associazioni con i quali avvengono scambi di pubblicazioni, alla stampa e diffusione dei bollini 1997, alle attività di supporto ai lavori del Comitato esecutivo, del Consiglio nazionale dei Presidenti regionali, delle Commissioni, dei Gruppi e dei Presidenti regionali, al complesso calcolo del dare e avere fra sezioni e nazionale relativo al 1995, alla richiesta di contributi pubblici per le diverse attività dell'AIB, oltre alle normali attività di segreteria e di informazione ai soci. È inoltre proseguita l'attività di supporto, sia organizzativo che contabile, necessaria per la partecipazione dell'AIB ai progetti comunitari PROLIB/IT3 e NAP-IMPACT e allo studio Biblioteche pubbliche e società dell'informazione, che si è spesso rivelata assai onerosa e contabilmente complessa, come ben sa chiunque abbia partecipato a progetti europei.

Arturo Ferrari, tesoriere dell'AIB, ha inoltre provveduto a fornire aiuti e informazioni alle Sezioni nell'utilizzo del programma di gestione automatizzata dei movimenti contabili, ha tenuto i rapporti con il commercialista dell'Associazione e, in collaborazione con chi scrive, quelli con lo studio legale incaricato di tutelare gli interessi dell'AIB nella vicenda Albatros.

Per quanto concerne i compiti più di recente aggiuntisi alle competenze della Segreteria, è stata curata la redazione, la correzione delle bozze e l'impaginazione dell'Agenda del bibliotecario, da quest'anno, in base al nuovo accordo con la concessionaria pubblicitaria, a costo zero per l'AIB e con in più una partecipazione del 20% sugli eventuali utili; è inoltre proseguito, in collaborazione con la Sezione Lazio, il lavoro di redazione e impaginazione della newsletter "AIB notizie" e, al fine di incrementare le risorse dell'Associazione, quello di vendita diretta delle pubblicazioni e dei gadgets ai soci, anche attraverso la partecipazione con stand dell'AIB a fiere, congressi, convegni e seminari svoltisi nell'arco del 1996. Dall'inizio del mese di settembre, infine, gran parte della struttura della Segreteria è stata assorbita per oltre due mesi dalle numerose attività organizzative connesse con il Congresso annuale di Trieste e con la 10ª edizione di Bibliotexpo.

Numerosi i cambiamenti intervenuti nella composizione della Segreteria nel corso dell'anno: a Luciana Tosto, Arturo Ferrari, Barbara Morganti, Maria Teresa Natale, Roberta Ferrari e Luigi Francione, impegnati con diverse funzioni nelle varie attività, dall'inizio dell'anno, al fine di fronteggiare gli accresciuti impegni della Segreteria, si è aggiunta Ilaria Brancatisano, incaricata di coadiuvare la signora Tosto nella gestione soci e di curare la vendita delle pubblicazioni. Dalla scorsa estate inoltre Roberta Ferrari, preziosa bibliotecaria dell'Associazione, ha lasciato la Segreteria per un nuovo, e ci auguriamo migliore, lavoro. Al suo posto Ilaria Brancatisano, che è stata sostituita nei compiti di segreteria da Irene Zagra. Negli ultimi mesi dell'anno, infine, anche Barbara Morganti, chiamata a un nuovo impegno lavorativo, ha dovuto lasciare lo staff, sostituita, seppur solo temporaneamente, da Antonella Recchini.

Come negli scorsi anni, l'orario di apertura della Segreteria ha coperto l'intero arco della giornata in quasi tutti i giorni della settimana. Salvo improvvisi impegni fuori sede, è stata infatti garantita una presenza costante dal lunedì al giovedì dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 14,30 alle ore 18,30 e il venerdì e sabato nella sola mattinata. Per consentire una più rapida e completa circolazione di tutte le informazioni riguardanti l'Associazione, l'AIB, che già da circa un anno utilizzava, sia pur con molti ritardi e alcuni problemi, un sito Web, da alcune settimane, grazie anche all'impegno e all'interessamento di alcuni soci, dispone inoltre di un nuovo sito con dominio AIB all'indirizzo http://www.aib.it, che oltre a garantire una maggior visibilità alle iniziative dell'Associazione potrà costituire un interessante presupposto per molte altre iniziative future. Per la prima volta, infine, grazie all'organizzazione e alla disponibilità del personale, la Segreteria è rimasta chiusa per ferie solamente nelle due settimane a ridosso del Ferragosto.

3.2. La riforma dello Statuto

Sulla base delle indicazioni emerse durante l'Assemblea generale di Brescia, l'intera struttura dell'Associazione si è impegnata, nel corso dell'anno, nell'elaborazione di un nuovo testo di statuto da sottoporre alla discussione e al voto dei soci in occasione del Congresso di Trieste.

Seguendo il calendario di massima concordato nel novembre 1995, infatti, nel mese di gennaio è stato presentato ai Presidenti regionali un primo documento programmatico, contenente i principi di massima cui il nuovo statuto avrebbe dovuto ispirarsi. Tale documento, opportunamente modificato in base alle indicazioni emerse in seno al Consiglio dei Presidenti, è stato successivamente presentato e dibattuto nelle diverse assemblee regionali e, su questa base, ulteriormente limato e modificato. Le conclusioni di questa prima fase del lavoro sono state nuovamente sottoposte al giudizio dei Presidenti regionali all'inizio del mese di giugno e solo a questo punto è stato possibile avviare la vera e propria stesura dell'articolato, affidata, sulla base di precise indicazioni fornite dagli organi dell'AIB, a due professionisti, esperti della materia.

Il testo del nuovo statuto, precedentemente fatto circolare fra tutti i Presidenti, è stato quindi, nello scorso mese di ottobre, esaminato e approvato dal Consiglio nazionale e, con alcune ulteriori minime modifiche, pubblicato su "AIB notizie" di ottobre, in modo da consentire a tutti i soci di venirne a conoscenza e di poterne ampiamente discutere in seno alle assemblee regionali che si sono tenute in tutte le sezioni. Nel corso dell'Assemblea generale di Trieste si è quindi proceduto, dopo una nuova discussione e la votazione di alcuni emendamenti, al voto finale che ha così consentito all'Associazione di adottare, dopo sedici anni dal precedente, un nuovo statuto.

Il nuovo testo potrà forse sembrare, a chi si aspettava modifiche radicali, scarsamente innovativo rispetto allo statuto vigente. Molte delle riforme annunciate, o di cui si è ampiamente discusso in questi due anni, sono progressivamente venute meno, o per lo scarso interesse mostrato dai soci per alcune delle tematiche proposte, come nel caso del ruolo delle componenti tipologiche in seno all'Associazione, o per vincoli giuridici e normativi che hanno di fatto impedito di introdurre determinate modifiche, come l'esclusione dei soci ente dal diritto di voto attivo, che avrebbero comportato gravose conseguenze sul piano tributario e fiscale. Lo stesso atteggiamento generale dei soci, riscontrato in molte delle assemblee regionali, si è in sostanza rivelato scarsamente interessato alle questioni di natura statutaria e, ci sia consentito, in generale poco incline all'adozione di soluzioni profondamente innovative, che mutassero radicalmente l'anima e la struttura della nostra Associazione. E tuttavia, la necessità di adeguare il nostro statuto alle norme del codice civile, garantendo a chi si impegni a diverso titolo nelle attività dell'AIB la necessaria tranquillità d'azione, e di creare i necessari presupposti per poter finalmente vedere riconosciuta la personalità giuridica all'Associazione, con quanto di positivo tale riconoscimento potrebbe comportare per la nostra azione futura, rendevano assolutamente indispensabile giungere rapidamente alla formulazione di un nuovo testo, concludendo quel lungo cammino avviato, almeno nelle intenzioni, dalla relazione tenuta da Tommaso Giordano al Congresso di Fasano del 1993.

Il nuovo statuto intende appunto rispondere a questi due obiettivi, consentendo allo stesso tempo di adeguare la struttura interna dell'AIB a quelle mutate esigenze funzionali emerse in questi ultimi anni che, come più volte sottolineato, anche dal sottoscritto, non trovavano più la necessaria corrispondenza nelle norme che regolavano la vita dell'Associazione. Sicuramente molto altro, e molto di meglio, si sarebbe potuto fare. Nulla esclude, peraltro, che in un futuro anche prossimo questo nuovo statuto possa essere oggetto di un'ulteriore, anche radicale, opera di revisione e modifica. Frattanto, però, in attesa di nuove e migliori riforme future, lo sforzo compiuto è stato quello di garantire un presente che consenta all'Associazione e ai suoi soci di operare e progredire nel modo migliore.

Il sovrapporsi della discussione e approvazione del nuovo statuto con la scadenza delle cariche sociali e la necessità, prima di procedere a nuove elezioni, di dotare l'AIB di alcuni nuovi regolamenti, primi fra tutti quelli elettorale e contabile-amministrativo hanno infine comportato la necessità di prevedere un lieve slittamento nelle elezioni per il rinnovo delle cariche. Come stabilito in occasione del Congresso di Trieste, le votazioni, precedute da una nuova Assemblea generale dei soci e dall'approvazione dei nuovi regolamenti, avranno pertanto luogo nel giugno del 1997, con una necessaria prorogatio delle attuali cariche di alcuni mesi.

3.3. I rapporti istituzionali

Molteplici sono stati anche per il 1996 i rapporti che l'Associazione ha tenuto, ai più alti livelli, con tutti i referenti politici e istituzionali coinvolti nel mondo dell'informazione e delle biblioteche.

Come in passato, rappresentanti dell'AIB hanno fatto parte della Commissione per la promozione del libro italiano all'estero e della Commissione per la diffusione della lettura in Italia presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, nonché della Commissione costituita presso l'Ufficio del delegato italiano per gli accordi di proprietà intellettuale presso il Ministero degli esteri con lo scopo di valutare l'impatto delle nuove normative internazionali e comunitarie sul copyright sulla legislazione italiana. L'Associazione è stata inoltre chiamata a partecipare ai lavori della Commissione italiana Unesco, mentre è proseguita la proficua collaborazione avviata negli scorsi anni con l'Osservatorio dei programmi internazionali per le biblioteche.

Costanti rapporti sono stati tenuti come sempre con l'Ufficio centrale per i beni librari del Ministero per i beni culturali, con il suo direttore generale Francesco Sicilia, e con le associazioni professionali di archivisti e storici dell'arte di quel Ministero, insieme alle quali è stato organizzato nello scorso mese di ottobre un seminario sulla riforma del Ministero, al quale ha preso parte anche il ministro Veltroni. Su invito del sottosegretario La Volpe, l'AIB è stata inoltre invitata a collaborare a un progetto per il rilancio delle biblioteche pubbliche nelle regioni meridionali, volto a sensibilizzare le amministrazioni locali e a diffondere anche in Italia le mediateche, mentre proprio in questi mesi dovrebbe avviarsi un progetto, promosso dall'Ufficio centrale, sull'editoria elettronica e le biblioteche che, come già fu per il progetto EDIFICARE, basandosi su una stretta collaborazione fra editori e istituti bibliotecari, dovrebbe consentire una migliore disponibilità e una maggiore circolazione delle informazioni su tale genere di materiale documentario.

Proseguendo nelle iniziative previste dal Protocollo d'intesa fra il Ministero per i beni culturali e il Ministero per la pubblica istruzione con lo scopo di avvicinare gli studenti alla lettura e alla cultura del libro, mentre continua il progetto "A scuola di biblioteca", finalizzato all'organizzazione di corsi, incontri, esercitazioni nelle biblioteche delle scuole al fine di sensibilizzare gli studenti e formare gli insegnanti all'uso della biblioteca, è attualmente in corso di elaborazione un nuovo progetto, "Re LeaR", che dovrebbe quanto prima venire presentato nell'ambito delle iniziative comunitarie collegate al programma SOCRATES e che vede attivamente impegnata la Commissione biblioteche scolastiche. Scopo del progetto la formazione, attraverso il ricorso a prodotti multimediali per l'apprendimento a distanza, di insegnanti chiamati a sviluppare, anche con il ricorso alle tecnologie più avanzate e alla multimedialità, le biblioteche scolastiche.

Una battuta di arresto, legata alle vicende politiche dell'ultimo anno, va invece registrata sul versante dell'impegno parlamentare dell'AIB. Lo scioglimento anticipato della scorsa legislatura, le conseguenti elezioni e l'attesa per la costituzione del nuovo governo hanno di fatto bloccato ogni iniziativa per alcuni mesi, vanificando gran parte del lavoro svolto nello scorso anno. Solo di recente, è ripreso alla Camera il cammino della nuova legge sul deposito legale degli stampati, già approvata dal Senato nella scorsa legislatura, mentre sembra essere stato definitivamente abbandonato, per essere sostituito da altri provvedimenti di cui però al momento non si conoscono gli esatti contenuti, il disegno di legge sull'autonomia di alcuni istituti del Ministero per i beni culturali, fra i quali le due Biblioteche nazionali centrali. Negative, per il momento, anche le notizie relative al tormentato iter della legge per l'istituzione dell'albo professionale, che non sembra trovare il sostegno del Ministero Veltroni, mentre, anche a seguito dell'interessamento mostrato dal sottosegretario La Volpe, da alcune settimane è ripreso, all'interno dell'Associazione, il lavoro sulla legge quadro per le biblioteche che, qualora, come sembra, venisse presentata dallo stesso governo, potrebbe avere buone possibilità di essere approvata in tempi relativamente brevi ovviando, seppur indirettamente, alla mancata istituzione dell'albo.

Nessuno spiraglio, invece, per quanto riguarda la possibilità di partecipazione dei colleghi dipendenti dal Ministero per i beni culturali ai lavori del Congresso. Come più volte ricordato nei rapporti degli scorsi anni, da tempo a questi colleghi viene di fatto impedito di partecipare a questo importante momento di vita associativa e di aggiornamento professionale. Oltre a dover integralmente sostenere le spese necessarie alla partecipazione, non essendo prevista la possibilità di fruire dell'indennità di missione, come invece avviene per colleghi dipendenti da altre amministrazioni, in base a una disposizione dell'allora ministro Ronchey, è infatti previsto l'obbligo di recuperare integralmente i giorni trascorsi al Congresso. Interessato della questione nell'imminenza dei lavori di Trieste, il sottosegretario La Volpe, nell'esprimere il proprio stupore per una tale disposizione, ha inutilmente tentato di intervenire per garantire anche ai bibliotecari dei beni culturali una libera partecipazione al Congresso della loro Associazione professionale.

3.4. I rapporti con l'estero e i progetti comunitari

3.4.1. I rapporti con l'estero
Anche nel 1996, come già dicevamo nella premessa, l'AIB ha continuato a sviluppare, accrescere e consolidare le sue attività internazionali, che ormai costituiscono uno dei momenti salienti nell'impegno dell'Associazione.

Nel quadro delle azioni e dei programmi di sensibilizzazione promossi da Eblida, al cui interno la posizione assunta dall'AIB può ormai definirsi di tutto rilievo, va innanzitutto ricordato il position paper sui diritti degli utenti nel campo delle pubblicazioni elettroniche, messo a punto nell'ambito del progetto European Copyright User Platform (ECUP), svolto da Eblida con il finanziamento della CE e presentato a Roma nel gennaio 1995 nel corso del seminario sul copyright. Alla discussione di tale testo sarà dedicato un seminario di due giorni che si svolgerà a Milano nella primavera, mentre per maggiori informazioni sulle iniziative realizzate nel corso dell'anno sui temi legati alla complessa questione del diritto d'autore si rinvia alla scheda del gruppo di lavoro relativo (v. infra, 5.2). Nel dicembre 1995, inoltre, l'AIB ha ospitato a Roma la riunione del Board di Eblida.

In attesa del rinnovo delle cariche sociali Tommaso Giordano, membro del Comitato esecutivo, ha assunto anche la carica di Tesoriere onorario, mentre Aurelio Aghemo continua a rappresentare l'AIB nell'Associazione europea.

Per quanto riguarda la partecipazione italiana all'IFLA, pur persistendo i gravi problemi essenzialmente di natura economica, già più volte segnalati, che impediscono una partecipazione adeguata dei bibliotecari italiani ai lavori di questo organismo, l'AIB è riuscita, come sempre in questi ultimi anni, a essere presente con un proprio rappresentante al Congresso di Pechino dello scorso agosto. Grazie anche al contributo della Regione Lombardia, che si è in parte fatta carico delle spese, Ornella Foglieni, designata lo scorso anno a rappresentare l'Associazione nella sezione "Formazione", ha infatti potuto seguire i lavori, riportandone un'ampia documentazione, disponibile presso la sede nazionale dell'AIB.

Unica nota dolente legata alla presenza nell'IFLA il costo dell'iscrizione annuale, il cui importo è progressivamente cresciuto, fino a superare i dieci milioni di lire. Per un'associazione come la nostra, dove l'impiego di ogni risorsa deve essere attentamente valutato, un tale impegno finisce, con il passare del tempo, per divenire sempre più gravoso. Ci auguriamo di poter continuare, anche in futuro, a farvi fronte.

L'AIB aderisce infine alla FID, dove però, almeno finora, l'impegno e la partecipazione sono stati nel complesso assai ridotti.

3.4.2. I progetti comunitari
Attiva come sempre è stata la partecipazione dell'Associazione ai programmi della CEE, che hanno visto l'AIB impegnata in iniziative e settori diversi. Nell'ambito dei progetti sviluppati nel quadro del Piano di azione per le biblioteche, l'Associazione, dopo aver positivamente concluso il progetto PROLIB/IT3, volto a diffondere in Italia informazioni sui risultati raggiunti dal Programma Biblioteche della CEE e sui progetti italiani approvati nei tre anni, e a favorire la partecipazione di enti e biblioteche italiane al primo Call for proposals lanciato nel quadro del programma comunitario Telematics Applications, nel dicembre scorso, proseguendo nella fruttuosa collaborazione con l'Osservatorio dei programmi internazionali per le biblioteche, ha presentato un nuovo progetto di sensibilizzazione e sostegno per quanti intendano partecipare alle iniziative comunitarie e di diffusione dell'informazione relativa, in occasione del nuovo Call che, lanciato a dicembre, scadrà il 15 aprile 1997.

Intensissima, come sempre, soprattutto grazie alla competenza, la professionalità e l'estrema disponibilità di Maria Luisa Ricciardi, e ricca di riconoscimenti l'attività svolta dall'AIB nel quadro del programma IMPACT, nel cui ambito numerose sono state le iniziative di aggiornamento. In vista del nuovo programma comunitario INFO2000, sullo sviluppo dell'industria dei contenuti multimediali, l'AIB, unitamente agli altri NAP italiani (ENEA e Pitagora s.p.a.), si è inoltre adoperata per la costituzione del Consorzio MITO, di cui la CE ha accolto la proposta di progetto per la costituzione della rete MIDAS-NET (per più ampie informazioni, oltre alle pagine che mensilmente "AIB notizie" dedica a questo tema, cfr. infra, 5.3).

Nella scorsa primavera si è invece concluso, con pieno successo, il progetto pilota, coordinato da colleghi danesi e al quale hanno partecipato anche inglesi e tedeschi, relativo allo studio delle applicazioni telematiche nelle biblioteche pubbliche, per il quale l'Associazione ha fornito un monitoraggio a campione della situazione attualmente esistente in Italia.

Nello scorso mese di luglio, inoltre, ha preso avvio il progetto "Nuova economia del libro", presentato nel quadro del programma comunitario ADAPT e finanziato con i fondi strutturali (per maggiori informazioni si veda l'articolo di Rossella Caffo, I bibliotecari insieme agli editori nella "Nuova economia del libro", apparso sul numero di ottobre della nostra newsletter). Il progetto, coordinato dall'Ufficio centrale per i beni librari del Ministero per i beni culturali e al quale, oltre all'Associazione, partecipa come partner regionale la Sezione Toscana, si propone di favorire lo sviluppo di una nuova economia del libro, fondata sulla cooperazione fra tutti gli operatori del settore, attraverso una gamma di iniziative volte da un lato a sviluppare una maggior consapevolezza sulle applicazioni delle nuove tecnologie dell'informazione al mercato editoriale e dall'altro a offrire una serie di azioni di formazione qualificata, rivolte a tutti gli operatori del mondo del libro (editori, stampatori, distributori, librai, bibliotecari).

Attualmente in corso di elaborazione, infine, il progetto "Re LeaR", per il quale si rinvia a quanto già detto in precedenza (supra, 3.3).

3.5. Editoria e stampa periodica dell'Associazione

Positivo, anche nel 1996, il bilancio complessivo dell'attività editoriale dell'AIB, arricchitasi negli ultimi mesi di numerosi nuovi titoli, apparsi sia nelle diverse collane, che autonomamente.

Buoni, in copie vendute e in ricavi netti, anche i risultati conseguiti nel 1995 sotto il profilo economico, solo di pochissimo inferiori a quelli dell'anno precedente, quando tuttavia era ancora molto forte l'incidenza nelle vendite della 20ª edizione Dewey. Molto positiva si è rivelata come sempre l'attività di vendita diretta ai soci delle nostre pubblicazioni, curata dalle diverse sezioni e dalla Segreteria, e tutto lascia sperare che risultati analoghi possano essere raggiunti anche nel prossimo anno. Come sempre, oltre che dall'interesse dei nuovi titoli inseriti in catalogo, ciò dipenderà in gran parte dall'impegno di tutti nel promuovere e diffondere, anche attraverso presentazioni pubbliche e un'adeguata pubblicità, le nostre pubblicazioni.

3.5.1. Il "Bollettino AIB"
Anche quest'anno la rivista ha ospitato numerosi studi e interventi su temi di grande interesse e attualità. Il numero che è stato presentato in occasione del Congresso di Trieste, ad esempio, era in gran parte dedicato, in sintonia con i temi trattati in quell'occasione, alla biblioteca pubblica, e in particolare ai legami con la comunità locale, alle nuove forme di gestione, alle reti civiche e alla funzione sociale del servizio, ma nel corso dell'anno si è parlato anche, per ricordare solo alcuni degli argomenti trattati, del nuovo regolamento delle biblioteche statali, della cooperazione fra università e territorio, dei servizi di business information, del prestito interbibliotecario, della conversione retrospettiva, degli standard, della storia passata dell'Associazione.

Particolarmente significativa per la funzione di informazione e documentazione della rivista è stata anche la tempestiva pubblicazione, nel primo numero dell'anno, di BIB 1(1995), la Bibliografia italiana delle biblioteche, basata, con integrazioni aggiunte e correzioni, sulla rubrica Letteratura professionale italiana e diffusa annualmente e gratuitamente su floppy disk. Nel 1996 le schede della LPI hanno superato il numero di mille e numerose saranno anche le integrazioni retrospettive, per le quali è allo studio la possibilità, sempre con la collaborazione informatica della H&T di Firenze, di giungere in tempi rapidi alla diffusione di un nuovo prodotto cumulativo.

Positiva anche l'ulteriore crescita nel numero dei collaboratori, ormai giunti alla ragguardevole cifra di quasi 200. Una trentina le nuove firme solo di quest'anno e numerosi soci hanno già risposto con entusiasmo all'invito apparso su AIB-CUR per recensire le molte pubblicazioni, soprattutto straniere, che puntualmente vengono inviate in redazione e che servono poi ad alimentare, fra l'altro, la biblioteca dell'Associazione.

Da ricordare, infine, BollettinoDewey, il primo fascicolo di correzioni e aggiunte all'edizione italiana della CDD apparso nell'ultimo numero del 1995, nel quale si trova anche un bilancio di Alberto Petrucciani (Quattro anni, sedici numeri...) dei primi quattro anni del "Bollettino" nella sua nuova veste, al quale si rinvia per maggiori informazioni sulla vita più recente della nostra rivista scientifica.

3.5.2. "AIB notizie"
La principale novità che ha caratterizzato la produzione della newsletter nel corso dell'anno è senz'altro rappresentata dal rinnovamento della sua veste editoriale, sia da un punto di vista grafico, che dal punto di vista dei contenuti, suddivisi con maggior ordine di quanto non fosse in passato nelle diverse rubriche. La nuova copertina, il cui colore rimane ora invariato per tutta la durata dell'anno, ospita anche il sommario del fascicolo.

Seguendo uno schema sostanzialmente fisso, la nuova struttura del notiziario prevede quindi un editoriale, alcuni articoli ordinati nei differenti contenitori ("Il resoconto", "L'opinione", "L'iniziativa", "Il caso", "Il documento", "Il ricordo", "Progetti europei", "L'esperienza"), le rubriche più o meno fisse ("Eblida informa", "Internet flash", "On disc", "Biblioteche e reti"), l'informazione sulle attività dell'AIB ("Attività delle sezioni - notizie dalle regioni", "Attività delle Commissioni e dei Gruppi di lavoro", "Programma IMPACT", "AIB-CUR tam-tam", "La biblioteca dell'AIB") e alcune notizie di carattere generale ("Di tutto un po'", suddiviso in "Agenda", "Dicono di noi", "Call for papers", "Abbiamo ricevuto", "Mostre" e "In breve").

I numeri sono usciti con regolarità, anche se negli ultimi mesi dell'anno si è andato accumulando un lieve ritardo sulla tradizionale chiusura del numero nei primi giorni del mese, mentre purtroppo ancora una volta dobbiamo segnalare, specie in alcune zone del paese, pesanti ritardi nei tempi di recapito postale.

Nonostante un certo rinnovamento nelle persone che nel corso dell'anno hanno collaborato, il contributo di molte sezioni regionali, così come quello di alcune Commissioni e Gruppi di lavoro, continua nel complesso a essere insufficiente e anche per quanto riguarda i corrispondenti regionali, individuati alla fine dello scorso anno affinché garantissero almeno le notizie più interessanti dalle sezioni, non tutti hanno risposto adeguatamente all'incarico loro affidato.

Per concludere, come molti soci avranno già notato, a seguito di una nuova disposizione postale, che non consente più l'invio di fascicoli con doppia numerazione, il numero che viene riportato sui singoli fascicoli non necessariamente corrisponde al mese di pubblicazione.

Positivo infine il ricavato pubblicitario, stazionario sia come fatturato che come numero di inserzionisti, rispetto allo scorso anno, quando, grazie anche al numero speciale pubblicato in occasione del Congresso di Brescia, si ottenne un sensibile aumento.

3.5.3. L'editoria tradizionale
Mentre proseguono i contatti con gli editori americani per ottenere l'autorizzazione necessaria alla traduzione italiana della ormai prossima 21ª edizione della Dewey che, grazie alla collaborazione fra AIB, Editrice Bibliografica e IF, verrà pubblicata sia in edizione cartacea che su supporto elettronico, numerosi, come dicevamo, sono stati i titoli apparsi nell'anno appena trascorso.

Dopo la pubblicazione, alla fine del 1995, degli atti del XXXIX Congresso AIB, svoltosi a Selva di Fasano nel 1993, Le nuove frontiere della biblioteca: cambiamento, professionalità, servizi, a cura di Angelo Sante Trisciuzzi, nello scorso autunno è uscito Guida alle fonti d'informazione della biblioteconomia, di Alberto Petrucciani e Riccardo Ridi, prima guida bibliografica italiana alla letteratura biblioteconomica e interessante esempio di sinergia fra le diverse attività dell'Associazione (in particolare "Bollettino", corsi e pubblicazioni). In occasione del Congresso, a testimonianza della continuità e dell'impegno dell'Associazione nel settore editoriale, è stata inoltre presentata la Guida all'indicizzazione per soggetto, frutto dell'importante lavoro condotto in questi anni dal Gruppo di ricerca sull'indicizzazione per soggetto (GRIS), a conferma degli stretti legami esistenti fra le pubblicazioni dell'AIB e le sue molteplici attività scientifiche.

Per la primavera prossima, infine, è prevista la pubblicazione del volume degli Atti del XLI Congresso AIB, tenutosi a Brescia nel novembre 1995 e dedicato al tema Bibliotecari: ruolo e formazione di una professione per l'informazione, la comunicazione, la ricerca.

Da ricordare infine le pagine introduttive dell'Agenda del bibliotecario 1997, quest'anno più numerose e nutrite che in passato.

3.5.4. L'"Enciclopedia tascabile", i "Rapporti AIB" e le "Note informative"
Per quanto riguarda la collana "Enciclopedia tascabile", diretta da Luigi Crocetti, due i nuovi titoli apparsi nel 1996, Diritto d'autore, di Marco Marandola (ET; 9) ed Ex libris, di Egisto Bragaglia (ET; 10), portando a dieci il numero complessivo di volumetti finora pubblicati. Numerosi sono inoltre i titoli in programma per il prossimo anno già assegnati o in corso di assegnazione.

Per le "Note informative", la nuova collana guidata da Vilma Alberani, che pare riscuotere un notevole successo fra i nostri soci per il suo taglio estremamente operativo, nel corso dell'anno sono stati pubblicati Consigli pratici per l'utilizzazione di Internet in biblioteca, di Maurella Della Seta (numero 3), Il riassunto analitico (numero 4) e Abbreviazioni, acronimi e simboli (numero 5), entrambi di Paola Ferrari, Come creare gli indici di una pubblicazione con l'ausilio del personal computer, di Paola De Castro Pietrangeli (numero 6), Cataloghi di biblioteche e cataloghi collettivi italiani in Internet, di Donatella Gentili (numero 7) e infine Consigli pratici per allestire una mostra bibliografica, di Simonetta Buttò e Franco Toni (numero 8).

Per una gestione efficace della comunicazione, di Rosa Pina Frazzica (numero 8) è invece il solo volume apparso nella collana "Rapporti AIB", per la quale tuttavia nel corso del 1996 sono state presentate numerose proposte di pubblicazione.

3.6. Le attività di formazione e aggiornamento

Proseguendo nell'impegno di creare un sempre maggior collegamento fra istituzioni universitarie e mondo del lavoro, rappresentando le esigenze di formazione della professione, dopo l'incontro con i docenti universitari di materie biblioteconomiche dello scorso anno, il 19 aprile 1996 si è svolto a Viterbo, su iniziativa di AIB, ANAI e Facoltà di Conservazione dei beni culturali della Tuscia, il convegno "Il mestiere dell'archivista e del bibliotecario: formazione per due professioni", volto fra l'altro a delineare e individuare, come recitava il titolo della tavola rotonda svoltasi in quell'occasione, nuove proposte per la formazione di archivisti e bibliotecari.

Otto i corsi di aggiornamento professionale organizzati direttamente dalla Segreteria nazionale nell'ultimo anno, sulla base del programma, presentato ai soci in occasione del Congresso di Brescia, predisposto da Vilma Alberani e Rossella Caffo. A Per una gestione efficace della comunicazione, docente Rosa Pina Frazzica, svoltosi a Roma nel novembre 1995, hanno infatti fatto seguito:

- Internet. Nuovi protocolli, nuovi servizi. Strumenti e tecniche per la navigazione. Roma, 11-12 gennaio 1996, docente Stefano Lariccia. Il corso è stato organizzato in collaborazione con Pitagora s.p.a. e Infocamere. Partecipanti: 11;

- HTML Basic. Corso introduttivo alla redazione di ipertesti telematici. Roma, 25-26 gennaio 1996, docente Stefano Lariccia. Il corso, organizzato in collaborazione con Pitagora s.p.a. e Infocamere, si proponeva di illustrare le tecniche di redazione e progettazione di documenti ipertestuali. Partecipanti: 14;

- L'informazione elettronica nelle discipline economico-giuridiche. Siena, 29 febbraio-1º marzo 1996, docenti Lucia Maffei, Elisabetta Di Benedetto, Gabriele Gatti, Giovanni Capuzzello. Il corso è stato organizzato in collaborazione con la Biblioteca Circolo giuridico, la Biblioteca centrale della Facoltà di Economia e il Servizio SCRIBO dell'Università degli studi di Siena. Partecipanti: 28;

- Strumenti e metodi per il calcolo degli indicatori di rendimento nelle biblioteche pubbliche di ente locale. Milano, 18-20 marzo 1996, docenti Ornella Foglieni, David Fuegi, Nick Moore, Giovanni Solimine. Il corso si è proposto lo scopo di presentare alcune metodologie per il calcolo degli indicatori di rendimento elaborati all'interno di progetti promossi da organismi internazionali e comunitari. Partecipanti: 41;

- La valutazione dell'efficacia delle biblioteche universitarie e di ricerca. Roma, 27-29 maggio 1996, docenti John Blagden, Giovanni Di Domenico, Giovanni Solimine. Partecipanti: 25;

- Corso UNIMARC. Roma, 5-6 giugno 1996, docente Giovanni Bergamin. Il corso è stato organizzato in collaborazione con la Biblioteca di storia moderna e contemporanea e con la Sezione Liguria dell'AIB. Partecipanti: 14;

- Le fonti d'informazione della biblioteconomia e scienza dell'informazione: analisi e utilizzazione. Roma, 22-23 ottobre 1996, docenti Alberto Petrucciani e Riccardo Ridi. Il corso prevedeva anche dimostrazioni in linea. Partecipanti: 40.

Caratteristica di tutti questi corsi, come ricordiamo, è quella di essere "chiavi in mano", adatti cioè a essere ripetuti e esportati, così come già è avvenuto, in tutte le sezioni che ne facciano richiesta. In questo modo è possibile razionalizzare l'attività e lo sforzo dell'AIB, evitando che in più luoghi, spesso negli stessi mesi, vengano inutilmente spese risorse umane e finanziarie per organizzare eventi troppo spesso assai simili fra loro.

Tutti i corsi ricordati, inoltre, sono rientrati nell'ambito delle attività IMPACT, consentendo così di ottenere anche un contributo dalla Comunità.

Considerato il notevole successo dell'iniziativa (oltre 200 complessivamente i partecipanti, senza considerare i numerosi soci costretti a rinunciare per esaurimento dei posti disponibili) in occasione del Congresso di Trieste è stato presentato il calendario dei corsi previsti per il 1997.

3.7. Promozione e immagine dell'Associazione

Mentre prosegue la produzione e vendita di alcuni piccoli gadgets (magliette, penne, accendini, ombrelli), che oltre a costituire un'ulteriore, seppur limitata, fonte di introiti per l'Associazione, possono utilmente essere utilizzati a fini promozionali e per diffondere maggiormente l'immagine AIB nel mondo delle biblioteche, notevole successo sembra aver riscosso l'iniziativa, presentata a Brescia, di produrre finalmente un distintivo dell'Associazione, che consenta a quanti lo vogliano di rendere immediatamente riconoscibile la loro appartenenza all'AIB. In considerazione della particolare struttura che ha ospitato i lavori del Congresso di Trieste, si è reso inoltre necessario ideare e produrre una bandiera dell'AIB, che, come avviene solitamente in altri Congressi, consentisse immediatamente, prima ancora di entrare nell'edificio congressuale, di individuare la sede dei lavori. L'iniziativa ha riscosso notevole interesse da parte dei soci presenti, e numerose sezioni hanno chiesto di poter avere bandiere simili da poter esporre in occasione di manifestazioni e incontri regionali.

3.8. Congresso, convegni, seminari, esposizioni

Quasi seicento iscritti, oltre cinquanta espositori, un bilancio chiusosi con un attivo di circa cento milioni, un'intensa partecipazione dei soci presenti ai temi più propriamente associativi trattati nel corso dell'Assemblea generale dei soci, un grande interesse per i lavori scientifici e per i contenuti dell'Expo: questi in sintesi i dati relativi al Congresso 1995.

Positiva anche l'esperienza di collaborazione con la nuova concessionaria Publicom. Anche se i dati economici di Bibliotexpo non sono stati del tutto soddisfacenti (il bilancio dell'esposizione si è infatti chiuso con un lievissimo passivo, suddiviso equamente fra AIB e concessionaria, dovuto peraltro essenzialmente agli alti costi della struttura congressuale di Brescia e della società incaricata di curare l'aspetto organizzativo e alberghiero del Congresso e a una certa inesperienza iniziale della società, che ha causato qualche lieve disguido nell'organizzazione), l'impressione ricavata dai commenti dei molti soci e degli espositori presenti al XLI Congresso è stata senz'altro positiva e tutto lascia pensare che, alla luce dell'esperienza maturata lo scorso anno, l'andamento delle edizioni future non possa che migliorare ulteriormente.

Una prima conferma è del resto venuta dal Congresso 1996, dove, grazie anche alla preziosa collaborazione delle colleghe triestine e alla sede che ci ha ospitato, una delle più prestigiose, confortevoli e funzionali degli ultimi anni, abbiamo registrato un ulteriore aumento nel numero degli espositori, giunti complessivamente a superare il numero di 90. Per la prima volta, inoltre, l'Unione Europea e il Ministero per i beni culturali hanno allestito propri stand a Bibliotexpo, mentre il numero degli iscritti, per il terzo anno consecutivo pari o superiore ai seicento, ha confermato il grande interesse riscosso nel mondo delle biblioteche e dell'informazione dal nostro appuntamento annuale.

Per quanto riguarda i principali appuntamenti espositivi del 1996, come già negli scorsi anni rilevante è stata la presenza dell'AIB al Salone del libro di Torino, dove come sempre, oltre a aver allestito un proprio stand, utile non solo a fini commerciali, ma soprattutto come presenza e possibilità di essere conosciuti e apprezzati da più ampi settori del mondo del libro, anche in questa occasione sono state organizzate, a cura della Sezione Piemonte, della Commissione nazionale Università e ricerca e della Commissione Biblioteche scolastiche, numerose iniziative, per le quali si rimanda alla scheda della Sezione Piemonte (cfr. infra, 4.1). Stand dell'Associazione sono inoltre stati allestiti dalla Segreteria nazionale in occasione di alcuni convegni scientifici tenutisi a Roma e del Convegno di Viterbo, mentre la Commissione nazionale Biblioteche pubbliche, in collaborazione con la Sezione Emilia Romagna, ha curato lo stand AIB alla Fiera del libro per ragazzi di Bologna. Grazie all'impegno delle Sezioni Puglia, Campania e Sicilia, l'AIB è stata inoltre presente alla Fiera del Levante di Bari, a "Galassia Gutenberg" e alla Fiera del Mediterraneo in occasione della manifestazione "Medilibro 96". Uno stand dei tre NAP italiani è stato infine allestito in occasione della manifestazione Edimedia, svoltasi a Roma nello scorso mese di marzo.

Per i seminari e le manifestazioni organizzati direttamente dalle sezioni regionali o alle quali esse abbiano preso parte e per le iniziative collegate alle attività NAP-IMPACT, si rinvia ai relativi paragrafi (cfr. infra, 4.1 e 5.3).

3.9. La biblioteca

Grazie all'impegno di Roberta Ferrari che, chiamata a svolgere un nuovo lavoro, ha lasciato l'AIB con rammarico di noi tutti nella scorsa estate, e successivamente di Ilaria Brancatisano, la biblioteca dell'Associazione continua a svolgere una funzione indispensabile per l'aggiornamento professionale dei soci e di quanti, docenti e studenti, operano nel campo della biblioteconomia.

Anche durante il corso del 1996 è stata confermata la tendenza a una sempre maggiore frequentazione e a un più ampio utilizzo della biblioteca dell'AIB da parte dei soci: infatti, non solo si è registrato un aumento dell'utenza rispetto agli anni passati, accompagnato da un parallelo incremento nel numero dei prestiti, ma sono state numerose anche le richieste di informazioni bibliografiche, di document delivery e di prestito esterno espresse da utenti fuori sede, soddisfatte tramite fax, servizio postale e posta elettronica.

Il patrimonio della biblioteca, circa 6000 volumi monografici e 100 periodici correnti, continua a essere tradizionalmente incrementato, per la parte monografica, dai volumi ricevuti in dono o inviati per recensione al "Bollettino"; nel 1996 sono stati così ingressati circa 150 nuovi volumi.

Presso la biblioteca è inoltre possibile consultare le banche dati e i CD-ROM installati nell'ambito delle attività NAP, alle quali si rimanda (infra, 5.3) per maggiori particolari.

Nella scorsa primavera è stata inoltre aggiornata la versione del Tinlib, il software che gestisce il patrimonio librario della biblioteca.

Infine è stato ripreso il progetto di collaborazione tra biblioteche romane che hanno fondi di biblioteconomia, coordinato dal Centro Sistema bibliotecario della Provincia di Roma, progetto al quale l'AIB partecipa attivamente.

Dalla scorsa estate, come abbiamo già detto, Roberta Ferrari è stata sostituita da Ilaria Brancatisano, in precedenza incaricata della gestione delle pubblicazioni e di coadiuvare Luciana Tosto nelle attività di segreteria. Appunto al fine di consentire alla "nuova arrivata" di acquisire quelle conoscenze che uno studio solo teorico non avrebbe consentito, da qualche mese Elsa Renzi, nostra affezionata socia, già responsabile dell'ufficio soggetto della Biblioteca nazionale centrale di Roma, che qui vogliamo pubblicamente ringraziare per l'amicizia e la disponibilità mostrate, si è offerta di seguire e indirizzare Ilaria nella non facile attività di soggettazione dei volumi della biblioteca.


4. Le attività delle sezioni regionali

Accanto alle molte iniziative degli organi centrali dell'Associazione, intensa come sempre è stata l'attività delle sezioni regionali, impegnate, oltre che nella consueta gestione dei soci, nella campagna per le iscrizioni, che come abbiamo visto in alcuni casi ha ottenuto risultati ragguardevoli, e nei necessari adempimenti contabili e amministrativi, in una vasta e articolata serie di manifestazioni sui temi più rilevanti per la professione, il cui esame comparato consente anche, come negli scorsi anni, di verificare quali siano stati nell'anno appena trascorso gli argomenti e i settori per i quali più vivo si è rivelato l'interesse dei nostri soci. Un particolare impegno è stato inoltre dedicato da tutte le sezioni all'esame e alla discussione delle successive bozze del nuovo statuto, elaborate nel corso dell'anno in vista del Congresso di Trieste.

4.1. Convegni, seminari, conferenze e manifestazioni

Come sempre numerose sono state le iniziative svoltesi nel 1996 incentrate su ruolo, funzioni e prospettive delle diverse tipologie di biblioteca, anche con riferimento alle nuove opportunità offerte dal costante progresso tecnologico e al tema dei servizi al pubblico. Fra le principali ricordiamo i convegni "I servizi al pubblico nell'era di transizione alla biblioteca elettronica" (Piemonte in collaborazione con la Commissione Biblioteche statali), "Educare alla ricerca: il ruolo della biblioteca scolastica" (Piemonte e Commissione Biblioteche scolastiche), "L'integrazione possibile" e "Il futuro è arrivato troppo presto? Internet, biblioteche e accesso alle risorse informative" (Sardegna), la giornata di studio "La biblioteca pubblica in una realtà medio piccola: ruolo, funzioni, servizi e strumenti (Toscana in collaborazione con la Regione e il Comune di Bibbiena), la tavola rotonda "Biblioteca pubblica e nuove forme istituzionali" (Emilia Romagna), e i seminari e incontri sulle reti civiche (Liguria, in collaborazione con la Regione, e Toscana, in collaborazione con Regione e Comune di Prato), su "Obiettivo: diffusione lettura. Biblioteche ed editori per ragazzi in Lombardia" (Lombardia con la Regione) e su "Biblioteca servizio pubblico locale" (Sardegna).

Particolare interesse hanno riscosso nell'anno passato i temi più strettamente legati alla professione, trattati nel corso dei convegni "I bibliotecari universitari sulla soglia della biblioteca universale: dibattito sulla ridefinizione professionale" (Piemonte e Commissione Università), "Senza confini... Formazione e azione educativa del bibliotecario scolastico" (Veneto e Università di Padova), e "020... non basta più: letture per il bibliotecario del Duemila" (Veneto e Fondazione Querini Stampalia), nella giornata su "A che punto è la biblioteconomia" (Umbria), in una tavola rotonda sulle attuali prospettive professionali e occupazionali (Piemonte), in alcuni incontri sulle privatizzazioni nelle biblioteche e sui soci operatori privati (Toscana) e infine attraverso la costituzione di un gruppo di studio regionale su formazione e riconoscimento professionale (Piemonte).

Temi più specificamente tecnici, professionali e gestionali sono invece stati affrontati nell'ambito di seminari e incontri sullo standard UNIMARC (Lombardia e Regione), sull'automazione (Veneto e Querini Stampalia), sull'informazione in biblioteca (Trentino Alto Adige), su Internet (Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna), sul prestito interbibliotecario online (Umbria e Università per stranieri), sul libro elettronico (Campania), sul futuro della lettura (Toscana e Campania), sul libro antico (Liguria in collaborazione con la Regione e Veneto in collaborazione con la Società Dante Alighieri e la Biblioteca Marciana) e sulla valutazione dei servizi (Veneto).

Seminari e convegni dedicati al diritto d'autore (Lombardia e Liguria), al Manifesto Unesco sulle biblioteche pubbliche (Lombardia) e alle fonti per la storia locale (Trentino Alto Adige) completano il quadro delle principali iniziative congressuali e seminariali promosse dalle sezioni regionali, o almeno da quelle che hanno ritenuto di comunicare le attività svolte nel corso del 1996.

Stand dell'AIB, come già negli anni passati, sono stati allestiti in occasione del Salone del libro di Torino (Piemonte), della Fiera del libro per ragazzi (Commissione nazionale Biblioteche pubbliche), di Galassia Gutenberg (Campania), di Expolibro (Puglia) e di Medilibro (Sicilia). La Sezione Lombardia ha organizzato la 4ª Giornata delle biblioteche lombarde e la Sezione Emilia Romagna la 6ª edizione del Premio Ghostbusters/Bertoldo, oltre a numerose altre iniziative di carattere più latamente culturale.

Numerose come sempre, infine, le presentazioni di volumi e le conferenze di specifico interesse per la professione.

4.2. Corsi e incontri

Ricco anche quest'anno il panorama dei corsi organizzati dalle sezioni, sia su temi tradizionali, sia su aspetti legati all'utilizzo delle nuove tecnologie o a questioni di carattere gestionale e legislativo. Fra i primi ricordiamo un corso di base per operatori addetti al servizio al pubblico (Friuli Venezia Giulia-Delegazione di Trieste), corsi sulla soggettazione e indicizzazione (Friuli, Umbria e Puglia), sulla 20ª edizione Dewey (Puglia), sui servizi di reference (Lazio), sull'animazione in biblioteca (Friuli) e sulla promozione della lettura (Emilia Romagna).

Per quanto concerne l'utilizzo delle nuove tecnologie, particolare spazio è stato dato all'uso di Internet in biblioteca (Friuli, Emilia, Lazio, Umbria e Puglia), ma corsi sono stati organizzati anche su informatica e lavoro in biblioteca (Trentino), SBN (Lombardia), le reti (Lazio) e la gestione informatizzata dei periodici (Friuli).

Fra i temi di natura più strettamente normativa e gestionale vanno infine ricordati la misurazione (Lombardia), il diritto d'autore (Emilia e Lazio) e il nuovo regolamento delle biblioteche pubbliche statali (Lazio), oltre ad alcuni corsi di carattere generale sull'amministrazione delle biblioteche pubbliche (Friuli ed Emilia).

4.3. Attività editoriale e di ricerca

Ampia e articolata l'attività delle sezioni anche in questo campo. Fra le molte inziative ricordiamo l'impegno di alcuni soci della Sezione Piemonte nella redazione della Letteratura professionale per il "Bollettino AIB" e della Sezione Lazio in quella di "AIB notizie", la pubblicazione dei notiziari regionali "Vedi anche" (Liguria), "AIB Campania" (Campania) e "Bibelot" (Toscana) e l'attivazione del sito Internet della Sezione Emilia. Numerose anche le monografie pubblicate nel corso dell'anno, da Deposito obbligatorio nelle biblioteche: servizio culturale o vessazione economica? (Piemonte), ai volumi Una raccolta ligure per la storia antica, parte seconda: manuali, saggi, classici della Biblioteca Luca De Regibus e La musica dei libri. Opere musicali dei secoli XIII-XIX della Biblioteca universitaria genovese. Catalogo (Liguria), da Catalogazione retrospettiva: esperienze nelle biblioteche del Lazio (Lazio), a Biblioteche in Basilicata: quale futuro? (Basilicata), attualmente in corso di stampa.

Nel settore della ricerca la Sezione Friuli ha continuato a curare l'aggiornamento della biblioteca professionale presso la Biblioteca civica di Udine, la Sezione Piemonte ha aderito in qualità di partner al progetto RIBES, presentato nell'ambito del Programma comunitario "Leonardo da Vinci", la Toscana ha proseguito l'indagine conoscitiva sulle biblioteche pubbliche toscane, avviata in collaborazione con la Regione, oltre a partecipare al progetto "Nuova economia del libro" (cfr. supra, 3.4.2) e infine la Campania, membro del gruppo di sensibilizzazione di questo stesso progetto, ha anche collaborato con i NAP italiani per la diffusione di informazioni sul progetto INFO2000.

Intensa come sempre, infine, è stata l'attività, in varie sezioni, di gruppi di studio e di lavoro regionali.

4.4. Iniziative politiche e legislative

Intenso, infine, l'impegno dei colleghi delle sezioni regionali su temi più propriamente politici. In primo piano, in molte regioni, come sempre, la stesura, o riscrittura delle leggi regionali sulle biblioteche, alla cui elaborazione hanno spesso preso attivamente parte molte sezioni dell'AIB. Interventi dell'Associazione sono inoltre stati richiesti in merito al trasferimento della Biblioteca civica di Padova e all'assestamento del bilancio regionale (Veneto), al monitoraggio dei servizi offerti dalle biblioteche della Provincia di Bologna (Emilia, che ha anche costituito un Osservatorio per i servizi bibliotecari), alla progettazione e predisposizione di corsi di base per operatori di biblioteca (Campania); costante l'impegno della Sezione Trentino per giungere a una rapida applicazione della legge provinciale trentina sulle biblioteche, mentre proficui rapporti sono stati avviati dalla Sezione Sardegna con l'Amministrazione provinciale di Oristano e con la Regione. Come già negli scorsi anni, è infine proseguito l'impegno del Veneto in favore della Biblioteca nazionale universitaria di Sarajevo.


5. Le attività delle Commissioni e dei Gruppi di studio. Le attività IMPACT

5.1. Le Commissioni nazionali

Molteplici le attività svolte dalle Commissioni nazionali nel corso dell'anno. Fra le principali:
- la Commissione nazionale Biblioteche pubbliche, continuando a lavorare secondo le linee di azione già individuate negli anni precedenti, si è impegnata sui temi dei nuovi modelli gestionali e amministrativi per le biblioteche, della revisione delle leggi regionali e della misurazione e valutazione, seguendo le principali esperienze in corso nel settore e partecipando a diverse iniziative. In particolare, oltre ad aver dato il patrocinio a incontri e convegni, la Commissione con i suoi componenti ha preso parte a numerosi seminari regionali e al 1º Convegno nazionale degli Assessori alla cultura, svoltosi a L'Aquila il 20 e 21 giugno; sul fascicolo del "Bollettino AIB" distribuito al Congresso è stato pubblicato, a cura di Teresa Sardanelli, un dossier relativo a esperienze innovative di gestione in servizi di biblioteca di ente locale; come già in passato, sono stati curati i rapporti con ANCI e CISPEL. Susanna Giaccai, inoltre, è stata nominata referente della Commissione per l'ambito CEE e, dopo aver contribuito alla redazione di due studi su biblioteche pubbliche e società dell'informazione, ha partecipato con un intervento al Workshop su Public libraries in the information society, svoltosi a Lussemburgo l'8 di luglio. Componenti della Commissione hanno inoltre preso attivamente parte ai lavori del Gruppo Gestione e valutazione (v. infra, 5.2), mentre, per quanto concerne le leggi regionali, concluso il lavoro del gruppo appositamente costituito, tutto il materiale raccolto è attualmente in rielaborazione e verrà presentato nel corso della giornata di studio sulla legislazione del prossimo aprile;
- la Commissione nazionale Biblioteche statali ha dedicato gran parte dei suoi lavori al nuovo Regolamento delle statali e all'art. 38 del CCNL. In particolare, numerosi sono stati gli interventi sia in occasione di convegni e seminari che sulla stampa periodica dell'Associazione e sulla lista AIB-CUR sul nuovo Regolamento, con particolare riferimento al problema del pagamento dei servizi di informazione bibliografica; a questi stessi temi è stato inoltre dedicato il convegno svoltosi durante la giornata AIB del Salone del libro di Torino (v. supra, 4.1). La Commissione è inoltre più volte intervenuta sulle problematiche connesse con l'art. 38, impegnandosi, anche sulla base delle indicazioni del CEN, a mantenere viva l'attenzione sull'attività della Commissione per la revisione dell'ordinamento dell'ARAN;
- la Commissione nazionale Biblioteche scolastiche ha proseguito nell'opera di diffusione delle Linee guida; a tale scopo sono stati anche avviati contatti, al momento senza risultati, affinché l'Ufficio Studi del MPI prendesse in considerazione gli standard indicati, adottandoli a livello centrale e diffondendoli a livello locale. È inoltre proseguita l'attività di aggiornamento e monitoraggio della normativa; in tale ambito è stata positivamente accolta la richiesta di emendamenti al disegno di legge n. 2136/95 (Senato) sull'edilizia scolastica. Per quanto concerne le iniziative istituzionali, mentre permangono forti perplessità sul "Piano nazionale per la promozione della lettura" che, per il conseguimento delle sue finalità, avrebbe dovuto prevedere una fase preliminare di attivazione effettiva delle biblioteche scolastiche, sembra procedere positivamente l'Accordo di programma MPI-MBCA, nel cui ambito la Commissione ha collaborato fattivamente alla stesura dei progetti "A scuola di biblioteca" e "Re LeaR". La Commissione ha inoltre continuato a prestare la propria opera di collaborazione a varie iniziative, fra cui corsi e seminari di aggiornamento, il convegno svoltosi nell'ambito del Salone del libro e un convegno internazionale di studio sul ruolo e sulla formazione del bibliotecario scolastico in Italia e in Europa, svoltosi a Padova nello scorso dicembre. Infine, la Commissione auspica la costituzione di una banca dati del materiale sulle biblioteche scolastiche e sta lavorando alla traduzione delle linee guida sulla formazione del bibliotecario scolastico emanate dall'IFLA nel 1995.

Non mi è infine possibile riferire su quanto realizzato dalla Commissione Università e ricerca, in quanto il coordinatore non ha ritenuto necessario fornire i dati richiesti.

5.2. I Gruppi di studio

Sei i gruppi di studio attivi nel corso del 1996.
- Il Gruppo Gestione e valutazione nel 1996 ha effettuato una nuova indagine su un campione di 60 biblioteche, scelte tra quelle che già avevano preso parte all'indagine svolta nel 1994; lo scopo era non solo quello di aggiornare i dati precedentemente raccolti, ma di sperimentare la rilevazione per campione di alcuni fenomeni, quali il flusso dei visitatori e delle transazioni informative, di solito non rilevati dalle biblioteche pubbliche. È stata pertanto predisposta la relativa modulistica e sono state individuate tre settimane nell'arco dell'anno in cui effettuare la rilevazione, che si è conclusa nel mese di luglio. Si è poi proceduto alla normalizzazione dei dati raccolti, alla proiezione dei dati dell'indagine campionaria e all'elaborazione di numerosi indicatori. Entro la fine del 1996 verranno individuati, sulla base dei dati raccolti e della suddivisione delle biblioteche in fasce, gli standard obiettivo da proporre alle biblioteche come metro per l'autovalutazione e agli enti territoriali per un confronto qualitativo. Il "pacchetto" che verrà proposto al termine del lavoro proporrà così un sistema standard per il monitoraggio delle biblioteche pubbliche ispirato alla più affermata manualistica internazionale. Il Gruppo ha inoltre assicurato la rappresentanza dell'AIB in seno alla Commissione UNI-DIAM Sc8 (Statistica bibliotecaria) e ha organizzato due seminari con la partecipazione di esperti inglesi.
- Il Gruppo Libro antico nel corso del 1996 si è impegnato nel perfezionamento del pacchetto di formazione per i catalogatori SBNA, già presentato al congresso di Brescia, formulando anche un'ipotesi di costo per un corso indirizzato a un massimo di quindici partecipanti. Inoltre il gruppo sta seguendo e coordinando per l'Italia due progetti dello Standing committee Rare books and manuscripts dell'IFLA, relativi rispettivamente a sales catalogues e library stamps. Per entrambi è già cominciata una raccolta di dati che ha coinvolto numerose biblioteche italiane, molte delle quali hanno risposto positivamente e i dati sono stati già consegnati al coordinatore di entrambi i progetti.
- Il Gruppo Copyright, sulla base del progetto ECUP per la sensibilizzazione dei bibliotecari sui problemi del diritto d'autore, al quale l'AIB ha aderito nel 1995, ha realizzato nel corso del 1996 una serie di attività, incentrate essenzialmente su conferenze, volte a stimolare la discussione fra i bibliotecari, corsi, per garantire una preparazione più approfondita di un ristretto numero di bibliotecari su alcuni punti del diritto d'autore particolarmente importanti, partecipazione a grandi eventi internazionali. Un esperto italiano è stato inoltre nominato nel gruppo consultivo di Eblida specializzato in diritto d'autore, mentre un componente del gruppo ha partecipato ad alcune riunioni consultive presso alti organi istituzionali. Per rispondere all'esigenza di un breve manuale a uso esclusivo dei bibliotecari, che fornisse concrete soluzioni per la gestione quotidiana del diritto d'autore, è stato inoltre pubblicato il volume Diritto d'autore nella collana "Enciclopedia tascabile" (v. supra, 3.5.4). Sono infine al vaglio altre importanti iniziative, fra cui l'organizzazione di un seminario per la presentazione dei risultati di ECUP (v. supra, 3.4.1).
- Il Gruppo Pubblicazioni ufficiali, costituitosi alla fine del 1995, ha incentrato la propria attività sul problema della definizione di pubblicazione ufficiale. Esiste infatti una definizione ufficiale dell'IFLA che è molto ampia e che sostanzialmente rinvia l'ufficialità del documento all'ufficialità dell'ente che ne è responsabile, vi sono poi una serie di definizioni "normative", che invece tendono a individuare il contenuto di ufficialità di un documento e talvolta elencano una serie di categorie di documenti e vi è, infine, la prassi delle bibliografie nazionali di pubblicazioni ufficiali, dove l'orientamento è oscillante. Un secondo problema è rappresentato dall'identificazione degli enti produttori. L'incertezza nella delimitazione dei confini della pubblica amministrazione rende preferibile adottare il metodo enumerativo (o per comparti), che del resto caratterizza tutta la più recente legislazione italiana, e non solo italiana. Esiste infine il problema della quantificazione delle pubblicazioni ufficiali italiane. I dati raccolti confermano, come ovvio, una situazione a piramide per la quale il numero di pubblicazioni è direttamente proporzionale al numero degli enti produttori, quindi crescente dal centro alla periferia. Più sorprendente appare la ristrettezza del vertice della piramide, cioè il numero relativamente limitato di pubblicazioni delle istituzioni centrali. Parallelamente alla discussione di questi problemi di fondo sono stati raccolti molti materiali, che confluiranno in un dossier di documentazione da inviare a una serie di esperti per richiedere un parere. Sulla base di questo materiale e dei pareri raccolti si pensa di organizzare, nel corso del 1997, un seminario sulle pubblicazioni ufficiali. Particolare attenzione è stata posta, infine, al disegno di legge di riforma del diritto di stampa, che prevede norme specifiche per il deposito delle pubblicazioni ufficiali. Anche al fine di raccogliere informazioni sull'attuabilità di tali norme, è stata inviata una lettera a tutte le biblioteche dei consigli regionali chiedendo alcuni dati sul numero delle pubblicazioni ufficiali edite e una valutazione sul merito delle norme previste. Le risposte sono in fase di elaborazione.
- Il Gruppo Letteratura grigia si è ricostituito nel 1996, per un approfondimento delle tematiche relative alla LG, già affrontate in precedenti studi e ricerche, con particolare riferimento a: a) studio per una nuova definizione del concetto di LG di fronte all'impatto delle nuove tecnologie, propedeutico per ogni altra attività, in quanto soltanto avendo ben chiari i limiti e i confini di questa letteratura è possibile intraprendere ulteriori ricerche; b) analisi bibliometrica per la valutazione della presenza di letteratura grigia nelle basi di dati specializzate. Saranno analizzati repertori appartenenti a settori disciplinari diversi; c) standardizzazione di documenti di LG attraverso l'applicazione e lo sviluppo di norme nazionali e internazionali. È prevista la partecipazione ai lavori dell'ISO per la revisione della norma ISO 5966 sulla presentazione dei rapporti scientifici e tecnici; il gruppo si attiverà per promuovere la diffusione del nuovo standard ISO 10444 sull'ISRN (International Standard Technical Report Number), la cui traduzione in italiano è in corso di approvazione da parte dell'UNI. È prevista inoltre un'attività di standardizzazione per la produzione delle tesi di laurea; d) ricerca della presenza in Internet di documenti di LG in testo completo. La metodologia di ricerca è in corso di definizione, data la vastità delle problematiche da affrontare; e) analisi dei contributi presentati al 1º e 2º Congresso nazionale sulla LG. Il confronto tra i due congressi, svoltisi a Roma nel 1992 e nel 1996, dovrebbe consentire di avere una visione generale dell'evoluzione nei metodi di trattamento e di gestione della LG in Italia; f) studi in corso di definizione. È stata prevista, ma non ancora programmaticamente definita, la possibilità di creare un sistema italiano di riferimento per la LG, prendendo in considerazione le strutture per la LG già operanti sul territorio nazionale. Un altro progetto di studio si riferisce alla proposta di legge sul deposito obbligatorio: dovrebbe essere attentamente vagliata l'opportunità di includere o meno la letteratura grigia nella proposta di legge; g) elaborazione di strumenti informativi. I risultati delle ricerche svolte saranno divulgati attraverso i canali più idonei della letteratura convenzionale e non.
- Il Gruppo Citazioni bibliografiche si è costituito nel giugno 1996 per lo studio delle norme citazionali. L'intento è quello di fornire i necessari orientamenti e le indicazioni sulle forme di citazioni più coerenti ed economiche, a seconda sia del tipo di testo da citare (fonti normative giuridiche, pubblicazioni di carattere tecnico-scientifico, materiali non librari, ecc.), sia della sua sede di pubblicazione (riviste, atti di convegno, opere collettive, monografie). Il gruppo ha finora preso visione della bibliografia fondamentale di riferimento, e in particolare delle indicazioni contenute nelle norme ufficiali (ISO e UNI) e nei più diffusi manuali di stile (APA style, Chicago style, ecc.), e ha provveduto a compiere una selezione degli articoli scientifici più significativi, anche con riferimento alla citazione di documenti disponibili solo in forma elettronica. Il gruppo ha inoltre concordato sulla opportunità di dare luogo alla pubblicazione della ricerca che sta conducendo, strutturando gli interventi in modo da fornire indicazioni sulle varie forme di citazione usate.

5.3. Le attività IMPACT

Il 21 aprile 1996 scadeva l'Addendum 4 del contratto stipulato nell'aprile 1995 dall'AIB con la DG XIII della CE nell'ambito del programma IMPACT per attività di sensibilizzazione nazionale alle esigenze di sviluppo del mercato dell'informazione elettronica, che prevedeva una spesa di 183.000 ECU con un contributo effettivo per l'Associazione di 119.000 ECU.

Occorreva tuttavia sostenere il lancio del nuovo programma comunitario INFO2000 sullo sviluppo dell'industria dei contenuti multimediali nonché il lancio dei relativi inviti a presentare proposte di progetti. A tale scopo, la DG XIII-E ha chiesto alla Commissione e ottenuto nuovi fondi per sostenere le attività di supporto svolte con tanta riconosciuta efficacia dalla rete europea dei NAP. Ciò ha portato alla sottoscrizione di un ulteriore contratto NAP con decorrenza dall'11 luglio 1996 e scadenza al 31 marzo 1997; per l'AIB la previsione di spesa è di 168.900 ECU a fronte di un contributo del 65%, previsto in 109.975 ECU. C'è stato comunque un intervallo di circa tre mesi fra la scadenza del vecchio contratto e la decorrenza di quello nuovo, in cui l'AIB ha continuato a svolgere le proprie attività di National Awareness Partner senza contributi, proprio per non determinare soluzioni di continuità dannose per l'immagine della DG XIII, dell'AIB stessa e soprattutto per l'utenza.

I compiti da svolgere prevedono come in precedenza la distribuzione di materiale informativo, l'organizzazione di eventi di sensibilizzazione alle iniziative della DG XIII-E in materia di società dell'informazione, con particolare riguardo al nuovo programma INFO2000, oltre alle necessarie azioni di coordinamento e amministrazione delle attività.

È stata così distribuita, soprattutto in occasione di fiere e altre manifestazioni con partecipazione AIB, una grande quantità di materiale INFO2000 ed ECHO; sono state fornite informazioni sul programma e le inerenti attività dell'Associazione tramite il "Bollettino AIB", la pubblicazione di due pagine NAP su ciascun numero di "AIB notizie" e la comunicazione delle stesse e altre informazioni su AIB-CUR. Per ovviare alle lentezze di collaborazione verificatesi con il precedente host, si è poi promossa sotto il segno "NAP" l'apertura di un nuovo sito Web con dominio AIB.

Per l'attuazione del secondo punto, l'Associazione ha presentato, grazie anche al fondamentale supporto delle sezioni regionali e alla collaborazione degli altri NAP italiani (ENEA e Pitagora s.p.a.), le iniziative IMPACT/INFO2000 in 25 diverse manifestazioni. Di queste ultime fa parte il ciclo di 8 corsi specialistici di cui si è già parlato (supra, 3.6).

Si possono ravvisare degli indicatori di successo delle attività NAP nei seguenti risultati: a) l'Ufficio delle pubblicazioni ufficiali CE, che partecipa a una fiera all'anno in Italia, nel 1996 ha aperto il proprio stand a Bibliotexpo anziché, come era tradizione, allo SMAU; b) il lancio del programma INFO2000, realizzato dalla DG XIII della CE il 22 marzo 1996 a Roma, nell'ambito della Conferenza Edimedia, ha registrato la presenza di oltre 600 partecipanti; c) le Giornate informative, organizzate congiuntamente dai tre NAP italiani a Torino, Bologna, Napoli e Milano il 24, 25, 26 e 27 giugno in occasione del lancio dei primi due Call for proposals di INFO2000, hanno registrato una presenza complessiva di 430 operatori economici. A conferma dell'ottimo lavoro di divulgazione e promozione dei NAP e del grado di interesse suscitato nel pubblico, il numero delle proposte di progetto presentate dall'Italia è stato il più elevato dell'Unione Europea.

Per quanto attiene al coordinamento, infine, oltre a tenersi in stretto contatto con il Central Support Team della DG XIII-E e a partecipare a tutte le riunioni di lavoro, Maria Luisa Ricciardi, responsabile AIB per le attività IMPACT, si è adoperata per la partecipazione dell'AIB, unitamente agli altri NAP italiani, al Consorzio MITO, di cui la CE ha accolto la proposta di progetto per la rete MIDAS-NET in INFO2000.


6. Risorse economiche e gestione finanziaria

6.1. Il bilancio consuntivo

Anno estremamente positivo, come già dicevamo nella premessa, per le finanze dell'Associazione che, per il secondo anno consecutivo, ha chiuso il bilancio consuntivo 1995 con un notevole avanzo di gestione, quest'anno pari a lire 125.374.886, di oltre 30 milioni, quindi, superiore a quello dell'anno precedente. Andamento positivo, del resto, che non può più sorprendere, se consideriamo che già da tre anni le attività economiche dell'AIB segnavano un netto miglioramento e, come avevo avuto modo di sottolineare nei precedenti rapporti annuali, l'apparente perdita di esercizio del 1992 e 1993 in realtà era stata causata solamente dalla necessità di coprire costi relativi a esercizi precedenti.

Il dato più rilevante che emerge da una prima analisi del bilancio è tuttavia rappresentato ancora una volta dal costante, e assai marcato, incremento del "fatturato" dell'Associazione negli ultimi esercizi, passato in soli cinque anni dai 524 milioni del 1991 ai 1012 di quest'anno, con un aumento superiore al 93%. Parallelamente, le uscite sono passate dai 526 milioni del 1991 agli 886 dello scorso anno, con una crescita contenuta al 68% e un conseguente miglioramento della situazione economica globale (Fig. 2).

Se tuttavia limitiamo l'analisi ai dati degli ultimi due anni, vedremo come a un incremento pari al 32% delle entrate, passate dai 764 milioni del 1994 agli attuali 1.012, corrisponda una crescita assolutamente equivalente nelle uscite, dove i 668 milioni del 1994 sono diventati 886 nello scorso anno, con un incremento anch'esso pari al 32%. L'esercizio finanziario 1995 può dunque rappresentare l'inizio di un nuovo ciclo economico nella vita dell'Associazione, in cui, come dicevo presentando il bilancio consuntivo in occasione dell'Assemblea svoltasi a Viterbo nella primavera 1995, sia possibile coniugare una sana gestione delle nostre attività con una necessaria politica di investimenti, volti non solamente a incrementare le risorse economiche dell'AIB, ma anche a sostenere iniziative e progetti che altrimenti non avrebbero possibilità di esecuzione. Conclusa la fase dei "sacrifici", resisi necessari per recuperare una situazione economica assai difficile e tale da pregiudicare notevolmente molte delle possibilità dell'AIB, e conseguito il risultato che chi scrive si era posto come obiettivo primario della propria azione, di ottenere dapprima il pareggio e quindi un avanzo di gestione nei conti dell'Associazione, è ora possibile, seppur con tutta la cautela che simili operazioni comportano e non rinunciando a un'oculata gestione delle risorse, guardare con maggior ottimismo al futuro, destinando parte degli introiti anche ad attività e programmi non necessariamente economicamente vantaggiosi e per ciò stesso fatalmente accantonati negli ultimi anni.

Come già sottolineavo lo scorso anno, una tale crescita in termini non solo qualitativi ma anche quantitativi delle attività dell'AIB pone tuttavia anche dei seri problemi di organizzazione e gestione dell'intera struttura. Se solo fino a pochi anni fa la gestione, anche contabile e amministrativa, dell'Associazione poteva essere improntata a uno stile familiare, senza eccessivi formalismi o regole, l'attuale dimensione raggiunta dai movimenti economici dell'AIB che hanno ormai superato la soglia del miliardo annuo impedisce ogni approssimazione o faciloneria, pena conseguenze molto gravi di natura fiscale e, addirittura, penale. Ne consegue la necessità assolutamente imprescindibile di un attento, puntuale, rigoroso rispetto delle regole e delle scadenze imposte dalla normativa e la conseguente esigenza che quanti a vario titolo gestiscono denaro in nome e per conto dell'Associazione collaborino attivamente al rispetto di tali norme. Spiace quindi dover sottolineare come, ad alcuni anni dai primi sforzi compiuti in questa direzione, ancora alcune sezioni regionali non rispettino termini, procedure e scadenze, esponendo a seri pericoli l'intera Associazione, e lo stesso programma di gestione automatizzata della contabilità non sempre venga utilizzato adeguatamente da molti colleghi. Senza voler drammatizzare la situazione, ritengo tuttavia assolutamente necessario un serio impegno di tutti in questa direzione e per questo motivo tutto il Comitato esecutivo, anche su consiglio del Collegio sindacale e del commercialista dell'AIB, ha ritenuto assolutamente indispensabile varare al più presto un preciso regolamento contabile e amministrativo che preveda, ove necessario, anche forme di sanzione per chi, nonostante tutto, persista nell'ignorare tali adempimenti. L'ultimo impegno che gli attuali organi hanno perciò assunto, una volta conclusa la procedura per la riforma dello statuto e prima dello svolgimento delle prossime elezioni, è stato quello di provvedere in tempi brevi alla stesura, insieme a quello elettorale, di tale regolamento, da sottoporre all'approvazione dei soci in occasione dell'Assemblea del prossimo aprile, in modo che quanti avranno nei prossimi anni la responsabilità gestionale dell'Associazione possano contare su norme e strumenti precisi che consentano quella serenità e tranquillità di azione che non sempre, finora, è stata possibile.

Per quanto concerne il riscontro con quanto previsto nel bilancio preventivo 1995, approvato nell'aprile 1994, a conferma del notevole, e per certi versi imprevisto, incremento registrato dalle attività economiche dell'Associazione e della conseguente impossibilità, giunti a questo punto, di impostare un serio strumento di programmazione della vita economica dell'AIB con tanti mesi di anticipo, a differenza di quanto avvenuto negli scorsi anni occorre registrare un sostanziale scollamento fra i dati previsti e quelli poi effettivamente realizzatisi. Rispetto a un volume previsto di 750 milioni, sia in entrata che in uscita, e a una conseguente chiusura in pareggio dei conti AIB, le entrate hanno infatti registrato un incremento superiore al 25% e le uscite uno superiore al 18%, con un attivo pari al 12,5% del fatturato, all'epoca non preventivabile.

Passando a esaminare più in dettaglio le singole voci del bilancio, il maggior incremento riscontrabile nelle entrate è senz'altro legato alla voce Contributi, il cui importo complessivo è passato dai circa 180 milioni del 1994 agli oltre 526 dello scorso anno. Tale differenza, se in parte è dovuta a una diversa classificazione delle voci (molti contributi locali nel 1994 erano stati inseriti nella voce Altri ricavi, scesa lo scorso anno da 63 a 7 milioni), è per il resto essenzialmente legata ai maggiori contributi ricevuti per il Congresso di Brescia rispetto a quello di Roma dell'anno precedente (70 milioni contro gli 11 del 1994), a un sostanziale aumento dei contributi degli enti locali, legati alle iniziative delle sezioni, e soprattutto a un notevole incremento dei contributi per le attività IMPACT (passati da 17 a 148 milioni). Pressoché invariate tutte le altre voci, salvo un lieve, ulteriore, incremento nella pubblicità di "AIB notizie" (26 milioni rispetto ai 20 dell'anno precedente) e una debole contrazione nelle iscrizioni al Congresso (scese da 54 a 45 milioni) e nei ricavi dei corsi di formazione (63 milioni contro i 72 del 1994).

Per quanto concerne le uscite, i maggiori incrementi si sono registrati nelle spese di amministrazione (in specie a seguito del notevole aumento dell'affitto della sede nazionale, conseguente alla rivalutazione dei canoni effettuata dall'UTE, e del pagamento del condono fiscale), comunque pari nel loro complesso al solo 12% dell'intero bilancio, nelle spese postali (per il rincaro delle tariffe) e in quelle collegate alle attività IMPACT e all'organizzazione di seminari e corsi di formazione (aumenti, questi ultimi, del tutto ovvi e conseguenti al corrispondente incremento dei relativi contributi). Sostanzialmente invariate le spese per le iscrizioni internazionali, per l'acquisto di attrezzature, per la gestione delle diverse attività, per il Congresso e le altre mostre e esposizioni, per le altre iniziative e per il pagamento IVA. Una lieve contrazione si è registrata, infine, nell'acquisto di pubblicazioni, mentre invariato in termini assoluti è rimasto l'impegno per le spese tipografiche, con una conseguente ulteriore contrazione, in valore percentuale, rispetto agli anni precedenti (Tab. 3).

Per completezza di informazione ricordiamo infine che anche il bilancio di cassa, utile per comprendere i reali movimenti economici effettuati nel corso dell'anno, per il secondo anno consecutivo si è chiuso nel 1995 in attivo, con un avanzo di lire 101.850.486, e un "fatturato" effettivo assai vicino al miliardo di lire.

Tab. 3: Incidenza dei principali costi sul bilancio AIB

1991 1992 1993 1994 1995 1996*
Spese amministrative 10,92% 8,19% 10,82% 15,04% 13,60% 19,00%
Spese gestione attività 7,69% 10,51% 11,96% 17,77% 16,00% 16,35%
Spese tipografiche 44,84% 36,01% 33,33% 21,11% 25,33% 16,24%
Altro 36,55% 45,29% 43,89% 46,08% 45,07% 48,30%

* I dati relativi al 1996 sono basati sul relativo bilancio preventivo e come tali suscettibili di variazioni.

6.2. Il bilancio preventivo

Al fine di rendere il bilancio preventivo un vero strumento di pianificazione delle attività dell'AIB per l'anno seguente, il CEN, su proposta di chi scrive e sentito il Collegio sindacale, ha stabilito a partire da quest'anno di spostare la data della compilazione del bilancio, e la relativa approvazione, all'Assemblea di primavera, quando cioè con maggior facilità è possibile, soprattutto nelle sezioni, prevedere voci di entrata e di uscita dell'esercizio successivo. Ne consegue che, a differenza di quanto avveniva negli anni passati, non è possibile in questo Rapporto commentare dettagliatamente il preventivo per il prossimo anno. Il necessario anticipo con cui occorreva stendere questo fondamentale strumento di lavoro, imponeva infatti, soprattutto in questi ultimi anni, quando, come abbiamo visto, la portata delle attività economiche dell'AIB ha assunto dimensioni prima inaspettate, ampi margini di incertezza per tutte quelle attività che non dipendono esclusivamente dalla volontà di chi opera nell'Associazione. È il caso ad esempio dei corsi di aggiornamento e formazione finanziati con contributi pubblici o comunitari, per i quali è impossibile, con tanti mesi di anticipo, sapere con certezza se verranno realizzati o meno. Questo dato, in passato scarsamente rilevante per una valutazione globale del bilancio dell'Associazione, ha assunto invece, come abbiamo visto anche nel consuntivo 1995 e nel raffronto con il relativo preventivo, notevole peso nell'andamento complessivo delle nostre finanze, rischiando così di vanificare ogni ragionevole ipotesi di previsione.

Ma come sarà allora, dal punto di vista economico, il 1997 per l'Associazione? Sarà possibile consolidare ulteriormente i risultati fin qui raggiunti, consentendo quella politica di investimenti, cui prima accennavo, o ci dovremo aspettare un momento di stasi, dopo alcuni anni consecutivi fortemente positivi? Quali le entrate destinate a rafforzarsi e quali quelle in contrazione? Quali uscite limitare e quali incentivare? Quale politica seguire nella programmazione delle attività future?

Difficile, se non impossibile, fornire una risposta a queste domande in assenza di un bilancio definito, e tuttavia, sulla base dell'andamento di questi anni e di alcuni segnali fin d'ora percepibili, qualche valutazione generale ritengo sia possibile e necessario comunque proporla:
- il costante, e sostanziale, miglioramento nelle finanze dell'Associazione, riscontrato in questi ultimi anni, dovrebbe consentire di guardare anche al futuro con sufficiente ottimismo;
- la notevole incidenza dei contributi, in specie comunitari, sulle entrate dell'AIB, se da un lato non può non rappresentare un motivo di soddisfazione, per l'implicito riconoscimento alle attività fin qui svolte, costituisce tuttavia al tempo stesso un punto debole nelle nostre finanze, facendo dipendere in misura eccessiva il buon andamento economico dell'Associazione da un elemento per sua stessa natura aleatorio e, probabilmente, destinato a ridursi progressivamente nel corso dei prossimi anni;
- risulta pertanto necessario puntare a un buon andamento economico dell'AIB che miri a ottenere un avanzo di gestione, prescindendo da tali contributi, che dovrebbero al massimo rappresentare, nel caso continuino a essere erogati, un piacevole "di più";
- a tale scopo occorre accentuare la resa economica delle attività più proprie, e indipendenti, dell'Associazione, quali le iscrizioni, la vendita delle pubblicazioni, i corsi, la raccolta pubblicitaria, il Congresso;
- occorre allo stesso tempo non perdere di vista l'obiettivo, fin qui perseguito, di ridurre, dove possibile, le spese, valutando con attenzione le offerte di società e fornitori e avendo sempre presente che non è solo l'AIB ad avere bisogno di partner commerciali, ma è vero anche il contrario, e che quindi è spesso possibile spuntare condizioni assai più favorevoli del previsto;
- allo stesso tempo è necessario aver sempre presente che talune spese, quali quelle legate alla struttura e all'organizzazione dell'AIB, rappresentano la base stessa di ogni altra attività, e devono quindi essere adeguatamente rafforzate;
- perché tutto ciò non risulti esclusivamente fine a se stesso, è infine necessario non dimenticare quali sono, o dovrebbero essere, gli scopi dell'Associazione e trovare quindi il modo di conciliare le giuste esigenze gestionali ed economiche con una politica di investimenti, che, ad esempio, consenta anche alle sezioni più deboli di svolgere il loro ruolo sul territorio, attirando l'attenzione sull'AIB e consentendo, con l'allargamento della base associativa, il loro stesso rafforzamento.

Solo tenendo presenti questi semplici punti l'attuale, positivo, andamento economico dell'AIB potrà ulteriormente rafforzarsi e, soprattutto, riverberarsi positivamente, sull'intera attività dell'Associazione.


7. Conclusioni

Si conclude così anche questo quinto Rapporto annuale dell'Associazione e come ogni anno, nel raccogliere dati, cifre, informazioni, anche chi scrive non può nascondere di aver provato un certo stupore nel constatare quante e quali attività si sia riusciti, pur con poche forze, a realizzare. Oltre tremila soci, un fatturato superiore al miliardo di lire, diciotto sezioni regionali, quattro commissioni nazionali, sei gruppi di lavoro, sei progetti europei appena conclusi, in corso o in fase di presentazione, decine di corsi di formazione e aggiornamento, altrettante manifestazioni, convegni, conferenze, molteplici attività collegate con l'azione IMPACT, una presenza costante alle manifestazioni fieristiche più rilevanti sul territorio nazionale, un Congresso annuale collegato con la maggior esposizione di prodotti e servizi per le biblioteche, un periodico trimestrale di carattere scientifico e un notiziario mensile, tredici pubblicazioni edite nel corso dell'anno, senza considerare molteplici altre attività di carattere istituzionale, connesse con il suo ruolo professionale. Questi in sintesi i numeri dell'AIB nel 1996.

Ma come ogni anno, insieme a una certa, giustificata, soddisfazione, questi numeri non possono non provocare, in chi nell'Associazione creda e operi, un vago turbamento e un senso di preoccupazione, legati alla sostanziale fragilità delle basi su cui tutto ciò comunque continua a poggiare, nonostante i notevoli sforzi compiuti negli ultimi anni per adeguare l'Associazione ai nuovi e più gravosi compiti cui era chiamata.

Certo molto è stato fatto, tanto da rendere per certi versi quasi irriconoscibile l'attuale struttura e organizzazione dell'AIB rispetto a solo pochi anni fa. Si è provveduto a rafforzare, negli uomini e nelle attrezzature, la segreteria nazionale, in precedenza tutta incentrata su due sole persone che, senza l'ausilio di un computer, un fax o una macchina fotocopiatrice, riuscivano, miracolosamente, a gestire l'Associazione. Ci si è quindi preoccupati di organizzare e, in qualche misura, regolamentare l'impegno e l'attività di quanti, a vario titolo, sono coinvolti nella gestione dell'AIB, fornendo precise regole per la conduzione economica delle sezioni, un programma informatizzato di contabilità, indicazioni chiare per la compilazione dei bilanci preventivi e consuntivi. Ci si è infine sforzati, ed è storia degli ultimi mesi, di dotare l'Associazione di un sistema di regole e norme di base, il nuovo statuto e i regolamenti che dovranno essere emanati nelle prossime settimane, che, tenendo presenti quelli che sono i dettati più generali del codice civile, consentano una più razionale organizzazione e un migliore funzionamento dell'intera struttura.

Gli strumenti, in altre parole, adesso ci sono, sufficienti, se non ad allontanare ogni preoccupazione dal futuro dell'AIB, quanto meno ad affrontarlo con maggiore serenità e tranquillità di quanto non fosse in passato. Adesso però occorre adeguare la mentalità di tutti noi, impegnati a condurre faticosamente la nostra Associazione, a questa nuova realtà che lentamente, impercettibilmente, siamo riusciti a creare in questi anni. Occorre, allora, che quelle regole e quegli adempimenti pensati a pura tutela di chi lavora per l'AIB non vengano vissuti come inutili, o peggio dannosi, freni e legami all'autonomia di ciascuno, e quindi passivamente subiti o, se possibile, ostacolati con ritardi, inadempienze, imprecisioni, ma sentiti come componente assolutamente necessaria, e quindi irrinunciabile, di quel più ampio processo di crescita che ha investito l'Associazione in questi anni. E appunto per rispondere adeguatamente ai molti mutamenti che questo processo sta comportando nel modo stesso di lavorare all'interno dell'AIB, occorre anche che quanti, a vario titolo, saranno chiamati nel prossimo triennio a far parte degli organi dell'Associazione abbiano fin d'ora presente l'assoluta necessità di garantire un impegno e una disponibilità che, compatibilmente con il proprio lavoro, consenta tuttavia di ripartire il più equamente possibile le numerose incombenze, anche di carattere squisitamente pratico, che la gestione di un settore dell'AIB comporta. A questo obiettivo, del resto, intende rispondere anche l'ampliamento nel numero di componenti del Comitato esecutivo nazionale previsto dal nuovo statuto, nella speranza che risulti in tal modo più agevole quella ripartizione di responsabilità, incarichi e competenze che non sempre, potendo contare su un numero più ristretto di membri, è finora risultata possibile.

Rimangono ancora i soliti doverosi ringraziamenti a quanti, nelle Sezioni, nelle Commissioni, nei Gruppi, in ogni altro ambito di intervento dell'AIB, hanno prestato la loro collaborazione nel corso dell'anno, con l'impegno e la disponibilità di sempre.

Come già lo scorso anno, mi sia consentito un particolare ringraziamento all'infaticabile Maria Luisa Ricciardi, alla quale dobbiamo le molteplici attività intraprese in ambito IMPACT, grazie alle quali, come già ricordato, oltre a un sostanzioso contributo economico, l'Associazione ha ottenuto particolari riconoscimenti dalla Comunità, rafforzando così ulteriormente il proprio prestigio in ambito europeo.

Come sempre, infine, un ringraziamento speciale, particolarmente sentito da chi scrive, a quanti lavorano presso la Segreteria nazionale, insostituibile supporto all'attività di CEN, Commissioni, Sezioni e, naturalmente, del Segretario. Un grazie di cuore dunque in primo luogo a Roberta Ferrari, infaticabile addetta alla biblioteca e disegnatore ufficiale dell'Associazione (suo, dopo quelli del Congresso di Roma e di Brescia, anche il progetto grafico del Congresso di Trieste), e a Barbara Morganti, alle quali auguriamo i riconoscimenti e l'apprezzamento che hanno ampiamente mostrato di meritare anche nel loro nuovo posto di lavoro. Un saluto augurale a Ilaria Brancatisano, che nel corso dell'anno è passata dalla segreteria alla biblioteca con identica disponibilità ed efficienza, e a Irene Zagra, che in segreteria l'ha sostituita. Un ringraziamento sentito a Luigi Francione, che ha svolto con la consueta puntualità e precisione il compito di magazziniere e spedizioniere.

Ad Arturo Ferrari, elemento sempre più indispensabile nelle diverse attività della segreteria, attento tesoriere, prezioso collaboratore nell'organizzazione dei Congressi, a Luciana Tosto, insostituibile e impagabile coordinatrice della segreteria e prezioso punto di riferimento per chiunque si rivolga alla sede nazionale e a Maria Teresa Natale, infaticabile e generosa redattrice del "Bollettino" e di "AIB notizie" e curatrice dell'Agenda del bibliotecario, sempre disponibile per ogni esigenza della segreteria, ancora una volta la riconoscenza mia personale e di tutta l'Associazione per la dedizione e l'impegno profusi, in ogni momento, a favore dell'AIB.

Giunge così al termine anche questo Rapporto, l'ultimo curato da chi scrive. Seppur non previsto dallo statuto, personalmente ho sempre ritenuto opportuno, infatti, applicare anche per il Segretario la norma che prevede, per le sole cariche elettive, che non si possa venire riconfermati per più di due mandati consecutivi, condizione che per il sottoscritto si verificherà con la fine ormai prossima del mandato in corso, con il quale si concluderà dunque, dopo oltre sei anni, la mia esperienza, per molti aspetti assai positiva, di segretario nazionale. Mi sia consentito dunque di approfittare di queste ultimissime righe per esprimere un sentito e affettuoso ringraziamento ai due Presidenti, Tommaso Giordano e Rossella Caffo, con i quali ho avuto il piacere di lavorare in questi anni. Diversissimi, nei modi, nella storia personale, nel carattere, fra loro, ma entrambi accomunati dall'impegno e dalla dedizione per l'AIB, in questi anni di collaborazione intensa, spesso quotidiana, sempre ho trovato in loro un sostegno e un aiuto nei momenti più difficili o complessi della nostra attività, in un rapporto di stima e affetto reciproci, rapidamente trasformatisi in vera amicizia, quali non sempre, o forse sarebbe meglio dire assai di rado, è possibile trovare e non solo in ambito professionale.

Fra i momenti e i ricordi più piacevoli di questo periodo, infine, va senza dubbio ricordato l'aver potuto conoscere direttamente e apprezzare Gualda Massimi, la nostra dolcissima socia d'onore mancata nello scorso mese di luglio, alla quale tutta l'Associazione deve, io credo, molto di quanto è stato realizzato nella storia, recente e non, dell'AIB.