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Conservare il Novecento: la stampa periodica


Fiorella Romano
(Direzione generale per i beni librari e gli istituti culturali)

La qualità estremamente scadente della carta, propria di tutta la produzione a stampa a partire dalla metà dell'Ottocento, costituisce una forte minaccia di perdita d'informazione, di cui si è finalmente preso coscienza.
I periodici, in particolare i giornali, ai quali è affidata tanta parte della memoria della nostra storia più recente, rappresentano una categoria ancor più a rischio in relazione all'estrema fragilità di un supporto destinato, per sua natura, ad essere fruito e consumato in breve tempo.
La necessità di garantire da un lato una più corretta conservazione dei giornali, nella loro "fisicità", dall'altro una loro più ampia ed agile fruizione, ha dato vita ad una serie di iniziative che mirano alla costituzione di un'Emeroteca nazionale, progetto sicuramente ambizioso che richiede un ampio sforzo di cooperazione.

La Direzione generale per i beni librari e gli istituti culturali ha pertanto istituito un gruppo di. lavoro cui ha affidato il compito di indicare, tra le testate possedute dalle biblioteche pubbliche statali, quelle ritenute maggiormente significative, a far data dall'Unità d'Italia, nonché la loro consistenza e il loro stato di conservazione e di riproduzione (microfilmatura e/o digitalizzazione) al fine di individuare il primo nucleo costitutivo di tale Emeroteca.
Va subito premesso che per Emeroteca nazionale non vuole intendersi una collezione sterminata di giornali ubicata in un unico luogo fisico, ma una totalità di collezioni emerografiche variamente diffuse ed articolate sul territorio e collegate in rete così da costituire un'unità virtuale.
Del gruppo, fanno parte rappresentanti dell'ICCU (Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche, della BNCR (Biblioteca nazionale centrale di Roma), della BNCF (Biblioteca nazionale centrale di Firenze), della Biblioteca nazionale Braidense di Milano e della Biblioteca nazionale di Napoli.
Ma è chiaro che un progetto così complesso, andrà via via interessando, oltre che le altre biblioteche pubbliche statali, anche tutte le biblioteche in grado di fornire un contributo significativo e ciò naturalmente col coinvolgimento delle Regioni.

L'indagine è stata in prima istanza focalizzata sulla stampa quotidiana a partire dall'anno 1861, individuando le procedure per l'estrapolazione, dall'Indice SBN e dalle banche dati locali, delle varie testate.
Una procedura, fatta realizzare dall'ICCU, ha consentito di produrre una lista di circa 3000 testate.
Vari progetti in fieri consentiranno di qui a poco di avere un panorama ancora più esteso.
Procedendo ad un'integrazione e omogeneizzazione dei dati, si potrà quindi pervenire, con impiego di risorse umane e tecnologiche adeguate, ad un vero e proprio Catalogo unico dei quotidiani italiani dal 1861.
E' questo solo uno degli obiettivi. Accanto alla verifica delle consistenze cartacee, va condotta, infatti, quella delle testate microfilmate e della qualità dei microfilm.
In questa prima fase si è intanto provveduto a individuare 50 testate, ritenute particolarmente significative anche sotto il profilo della distribuzione geografico-territoriale, su cui, in via sperimentale, è stata condotta una ricognizione delle consistenze nelle biblioteche coinvolte nonché delle testate già riprodotte in microfilm.

Accanto a questo lavoro si sta provvedendo a monitorare la situazione internazionale per quanto concerne i progetti di microfilmatura e digitalizzazione con particolare riguardo alla stampa periodica e "l'approccio ibrido" sembra a tutt'oggi la formula più atta a garantire entrambe le funzioni di conservazione (microfilm) e fruizione/accesso (digitalizzazione) che nessuna delle due procedure, da sola riuscirebbe a garantire al meglio.
Per quanto concerne la digitalizzazione, valgono, ovviamente i criteri messi a punto nell'ambito della Commissione per la conservazione del patrimonio librario nazionale, confluiti in un documento, che la Direzione generale per i beni librari e gli istituti culturali ha provveduto a diffondere.
Più recentemente, a Padova, la III Conferenza nazionale delle biblioteche, dedicata alla Biblioteca digitale, ha lanciato un forte messaggio circa la necessità di un'estesa cooperazione per un'azione coordinata in tale direzione.


Copyright AIB 2001-04-18, ultimo aggiornamento 2001-04-21 a cura di Vittorio Ponzani
URL: https://www.aib.it/aib/cen/conv01-t4.htm

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