AIB. Cnbp. Palla al Centro. Intervento / P.Lucchini

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AIB. Commissione nazionale biblioteche pubbliche

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Palla al "Centro"
Primo incontro nazionale dei Centri servizi per le biblioteche pubbliche Vicenza 2 giugno 2000

Intervento / Patrizia Lucchini

Una rapida illustrazione della situazione della provincia ferrarese:

I Comuni sono 26, compreso il Comune capoluogo che, su una popolazione complessiva di circa 350.000 abitanti, conta su 170.000 abitanti. Gli altri 25 Comuni hanno dimensioni variabili tra i 3.000 ed i 20.000 abitanti (unica eccezione Cento, che he ha circa 30.000).
Nell'economia emiliano romagnola la provincia ferrarese ha rappresentato per anni un anello debole. La situazione è migliorata di recente, con l'incremento del turismo d'arte a Ferrara e la crescita di un tessuto economico di piccola impresa in diverse realtà. Resta tuttavia un livello di disoccupazione superiore a quello della realtà forti dell'E.R.

In campo culturale il territorio sconta da sempre la forza del Comune Capoluogo che, specie nell'ultimo decennio, ha lanciato la città di Ferrara come importante centro di arte e cultura. In campo bibliotecario, tuttavia, l'impegno ormai quindicennale della Provincia ha permesso lo sviluppo di una rete di servizi informativi che pian piano si stanno avvicinando ai sistemi dei cugini emiliani più evoluti.

Alcuni elementi di riflessione sulle cose dette da Branchetti e da me:

La crescita delle funzioni e dei compiti dei Centri Servizi ha fatto emergere problematiche nuove:

Le funzioni dei Centri: nati come strutture centralizzate per la catalogazione delle biblioteche del proprio territorio, hanno assunto negli anni connotazioni diverse, più complesse ed articolate. Intanto, la catalogazione: la creazione di reti e l'utilizzo di Internet ha modificato l'atteggiamento dei Centri, a favore di una riflessione, che ormai appare matura, sui vantaggi di una seria catalogazione derivata. Perché - vorremmo suggerire - non fare fronte comune, come bibliotecari e operatori dei Centri, affinchè anche in Italia si possa fare finalmente affidamento su una Agenzia catalografica seria, affidabile e soprattutto tempestiva nel trattare le novità?
Nel frattempo i Centri hanno sviluppato altre competenze, scaturite da quel primo servizio primario, ma destinate in breve ad assumere propri connotati autonomi: lo sviluppo ed il coordinamento di reti in grado di veicolare non solo dati catalografici, la gestione di servizi come il prestito interbibliotecario ed il trasporto dei documenti, il coordinamento delle politiche di promozione della lettura, la gestione degli interventi formativi (aggiornamento, formazione sul lavoro in genere), il coordinamento degli acquisti, la rilevazione dei dati e la redazione di carte di servizio su vari temi.

Il rapporto tra i Centri e le Biblioteche: se in passato, dunque, le prestazioni dei Centri apparivano volte a sollevare le biblioteche dal compito oneroso (ed eccessivamente specialistico per le piccole biblioteche) della catalogazione, rappresentando per gli Enti serviti sì un vantaggio, non necessariamente un risparmio (per l'amministrazione comunale il costo del bibliotecario resta il medesimo), nel tempo le funzioni, accresciute e ramificate come sopra descritto, hanno fatto dei Centri uno strumento importante, forse non indispensabile, di certo molto più forte rispetto ad alcuni anni fa. A questo proposito, occorre seriamente considerare gli aspetti economici della questione: in altre parole, siamo in grado di valutare l'impatto finanziario a carico dei Centri (la spesa complessiva, compreso ovviamente il personale) e di stabilire fino a che punto, applicando quali tariffe e con quali criteri, i Comuni e gli Enti serviti possano o debbano contribuire a coprire, in parte o per intero, la spesa sostenuta a loro favore?
Il personale: la storia dei Centri ha evidenziato percorsi diversi nelle realtà (incarichi a cooperative, assunzioni di dipendenti, ricorso a mobilità esterna ed interna, ecc.), tuttavia in quasi tutti emerge l'esigenza di potenziare la risorsa umana a favore di una pluralità di funzioni nel tempo consolidatesi (non più soltanto catalografiche, anzi...). Una parentesi: come ricavare dal nuovo contratto degli E.L. spazi per qualificare in senso tecnico il personale dei Centri, a cui l'applicazione di modelli burocratici - amministrativi sta stretta? Si tenga presente che anche la denominazione di "bibliotecario" non pare del tutto adatta a definire i ruoli dei funzionari dei Centri.

Dimensione territoriale: in alcune realtà (nelle nostre, per es.) pare di notare che la dimensione provinciale cominci ad essere troppo modesta ed insufficiente a rappresentare e risolvere questioni di carattere biblioteconomico e comunicativo. Alcune provincie dell'Emilia R. già da tempo si pongono il problema di creare una sorta di coordinamento che vada oltre l'ambito provinciale in campo catalografico: per es. coordinamento utenti Sebina Produx, oppure condivisione di banche dati e cataloghi. D'altra parte, lo sviluppo di Internet ha marcato con forza la necessità di creare cataloghi sempre più integrati, dotati di interfacce comuni, ecc. (vedi sviluppo di OPAC e MetaOPAC). Un discorso analogo può valere per periodici, risorse elettroniche, letteratura grigia, per i quali appare obsoleto il modello della struttura provinciale o intercomunale chiusa e autosufficiente (sic!).

Questione dell'assetto istituzionale: in altre parole le procedure amministrative dell'ente locale sembrano andare strette nei confronti di competenze dei Centri, sempre piu' legate a modelli di comportamento di carattere privatistico (es. questione dei movimenti di denaro tra enti per prestazioni di servizio, necessità di snellire al massimo gli atti e le procedure, ecc.). Sarebbe interessante capire fino a che punto l'Istituzione ha rappresentato una soluzione.

Il problema delle risorse finanziarie: queste devono crescere, assecondando lo sviluppo dei Centri e di un rapporto tra questi e le biblioteche. L'eventuale penuria di risorse, o anche solo un mancato incremento delle stesse (possibilità tutt'altro che remota) penalizzerebbe pesantemente i percorsi di sviluppo dei Centri, anche perché è noto che nelle politiche di tipo culturale anche un modesto calo di risorse finanziarie produce forti arretramenti; vale a dire: occorre lavorare e spendere molto per far decollare un sistema, basta molto poco per affossarlo velocemente.
Un'altra esperienza, che riteniamo interessante, di lavoro comune tra operatori dei Centri, riguarda l'elaborazione di un modello comune di rilevazione dei servizi bibliotecari. (Qui parlare delle 4 nostre realtà provinciali e di come si è arrivati a costruire insieme un questionario da cui si spera di arrivare a definire: indicatori, standard di qualità, programmi di pianificazione delle risorse, in un'ottica di permanente confronto tra le situazioni delle 4 province).

Le prospettive future: a questo punto pare quasi inevitabile provare a prefigurare gli scenari di sviluppo dei Centri e del loro rapporto con i sistemi bibliotecari.
Intanto le funzioni: oltre a quelle delineate, molte altre se ne possono affiancare (creazione e gestione di siti Internet con flussi informativi coordinati dai Centri, pianificazione delle risorse condivise, in accordo con le Biblioteche, anche mirata al raggiungimento degli standard di qualità, ecc.), in un quadro di crescita e di razionalizzazione delle funzioni, che va pensato e seriamente elaborato.
Fino ad oggi, i ritmi e le direzioni di sviluppo sono spesso scaturiti da movimenti spontanei, assecondati me non sempre governati avendo a mente gli obiettivi di lungo periodo. Oggi la situazione impone di riflettere e discutere insieme su finalità, obiettivi di medio periodo e strumenti per raggiungerli, mettendo a fuoco il percorso e le modalità.
Ultima considerazione: la Legge Reg.le 18/2000 dell'Emilia R. riconosce ai Centri ed alle Province un ruolo significativo nella programmazione dei servizi, in sintonia con gli orientamenti regionali, da qui le realtà dell'E. R. dovranno partire per costruire un percorso comune, nel quale le affinità dei Centri vengano esaltate e le forme di collaborazione sempre più sostenute .

Servizi centralizzati

REGGIO EMILIA

FERRARA

Centro provinciale di catalogazione

Nato nel 1992

Oggi cataloga 13.300 documenti per 32 biblioteche, costa per l'anno 2000 94.000.000 (2 persone 30-32 ore/sett.)

90% recupero catalogazione

Centro Provinciale di Catalogazione

Nato nel 1993

Oggi cataloga 11.000 documenti circa per 26 biblioteche; costa per l'anno 2000 sugli 80.000.000 (2 persone 36 ore l'una).

Difficile quantificare il recupero catalogazione.

Assistenza informatica

1999

Serviti 33 comuni

Costo per anno 2.000 £ 43.500.000

Garantita ass. telefonica e un max di 3 interventi sul posto annui.

Assistenza informatica

1999

Serviti 24 Comuni + 2 convenzionate

Costo per anno 2.000 £. 45.000.000.

Garantita tele-assistenza e nuove releases del sw S. Produx

Catalogo Unico

Dal 1994

Aggiornato ogni due mesi. E' costituito dalla somma dei cataloghi delle 49 biblioteche aderenti al sistema.

Catalogo Unico

Dal 1993.

Il catalogo, implementato esclusivamente dalle catalogazioni del Centro, viene aggiornato in tempo reale dalle nuove notizie create.

Cercalibri

Dal 1995

Servizio telefonico e via web di ricerca bibliografica.

Negli ultimi 3 anni ha effettuato oltre 20.000 ricerche bibliografiche.

Nel 1999 sono state effettuate 7900 ricerche.

Il costo del servizio è di £ 47.000.000 (per l'operatrice del servizio) più il costo delle attrezzature (1 pc, 1 segr.tel) e la spesa per 1 linea tel.

Costo medio di una ricerca è di £ 6.300

Interlibro

Dalla metà del '99

Servizio prima telefonico e poi telematico di ricerca bibliografica e di prenotazione del documento, successivamente trasportato alle biblioteche settimanalmente. Nei primi 6 mesi del servizio sono state effettuati circa 8-900 prestiti.

Il costo annuo a regime è di £. 30.000.000. Il trasporto è appaltato ad una ditta esterna che mette a disposizione autista e automezzo. Il rapporto della ditta e' comunque sempre direttamente con il Centro di Catalogazione o con l'Ufficio Biblioteche della Provincia.

Prestito interbibliotecario

Dal 1995

Oltre 7.000 i prestiti tra le biblioteche effettuati nel 1999. Il dato dei primi mesi 2000 indica un ulteriore incremento (nell'ordine del 50%) del servizio sul '99.

Il servizio, in appalto, costa circa 50.000.000: trasporto, distribuzione, prelievo fisico dei documenti nella biblioteca del comune capoluogo.

Costo di un prestito intebibliotecario (1999): £ 6.700

Prestito Interbibliotecario

A monte dell'Interlibro sta la prenotazione del documento che, a regime, avverrà tramite l'OPAC Sebina e potrà essere effettuato direttamente dall'utente, con pochi semplici comandi.

Il costo della personalizzazione del software - di circa 40 milioni - è stato sostenuto dalla Regione, per motivi di utilità non solo ferrarese.

Acquisto coordinato di banche dati elettroniche.

Progetto '99 in fase di realizzazione. L'obiettivo è il coordinamento negli acquisiti di un numero significativo di banche dati e del loro utilizzo su scala provinciale. Nove le realtà coinvolte (le maggiori); ogni biblioteca si specializza nell'utilizzo e nella ricerca di risorse in specifici settori, garantendo però a tutto il territorio provinciale la copertura informativa per i settori di competenza. Una sorta di unica biblioteca, distribuita fisicamente sul territorio, in grado di offrire competenze specialistiche su molti settori.

Costo del progetto relativamente all'acquisto delle banche dati: 50.000.000 di cui 50% a carico della Provincia)

Progetti di promozione della lettura:

la Provincia ha recentemente coordinato e gestito in collaborazione con i Comuni progetti di promozione della lettura, di carattere itinerante (v. Mostra "Scienza in Gioco" di libri scientifici per ragazzi)

Servizi in fase di progettazione:

Centro per l'attivazione dei prestiti interbibliotecari nazionali e internazionali

Magazzino unico dei materiali scartati (smusi)

In collaborazione con la biblioteca del Comune capoluogo.

Coordinamento degli acquisti:

è allo studio l'ipotesi di gestire come Centro anche gli acquisti coordinati tra le biblioteche, allo scopo di ottimizzare gli incrementi delle raccolte ed il prestito tra biblioteche differenziate nei patrimoni per specifiche vocazioni.

Altre forme di servizi alle biblioteche:

Aggiornamento e formazione professionale

Misurazione e valutazione dei servizi:

dal 1996 i dati sono raccolti in forma sistematica ed elaborati secondo standard nazionali.

Dal 2000 modulo unico con Ferrara, Bologna e Parma.

Altre forme di servizi alle biblioteche:

Aggiornamento e formazione professionale: si traduce in un corso di aggiornamento annuo su temi di interesse dei bibliotecari del territorio.

Svolto dal 1993 in forma sistematica.

Misurazione e valutazione dei servizi:

svolto in forma sistematica dal 1994, secondo una modulistica uniforme ed affine a quella delle provincie di R. Emilia, Bologna, Parma.

Conseguente alla misurazione, dal 1997: piano triennale di sviluppo delle biblioteche tramite meccanismi incentivanti e premianti per quelli che raggiungono determinati standard obiettivo.

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Servizi centralizzati
REGGIO EMILIA	FERRARA
Centro provinciale di catalogazione Nato nel 1992 Oggi cataloga 13.300 documenti per 32 biblioteche, costa per l'anno 2000 94.000.000 (2 persone 30-32 ore/sett.) 90% recupero catalogazione	Centro Provinciale di Catalogazione Nato nel 1993 Oggi cataloga 11.000 documenti circa per 26 biblioteche; costa per l'anno 2000 sugli 80.000.000 (2 persone 36 ore l'una). Difficile quantificare il recupero catalogazione.
Assistenza informatica 1999 Serviti 33 comuni Costo per anno 2.000 £ 43.500.000 Garantita ass. telefonica e un max di 3 interventi sul posto annui.	Assistenza informatica 1999 Serviti 24 Comuni + 2 convenzionate Costo per anno 2.000 £. 45.000.000. Garantita tele-assistenza e nuove releases del sw S. Produx
Catalogo Unico Dal 1994 Aggiornato ogni due mesi. E' costituito dalla somma dei cataloghi delle 49 biblioteche aderenti al sistema.	Catalogo Unico Dal 1993. Il catalogo, implementato esclusivamente dalle catalogazioni del Centro, viene aggiornato in tempo reale dalle nuove notizie create.
Cercalibri Dal 1995 Servizio telefonico e via web di ricerca bibliografica. Negli ultimi 3 anni ha effettuato oltre 20.000 ricerche bibliografiche. Nel 1999 sono state effettuate 7900 ricerche. Il costo del servizio è di £ 47.000.000 (per l'operatrice del servizio) più il costo delle attrezzature (1 pc, 1 segr.tel) e la spesa per 1 linea tel. Costo medio di una ricerca è di £ 6.300	Interlibro Dalla metà del '99 Servizio prima telefonico e poi telematico di ricerca bibliografica e di prenotazione del documento, successivamente trasportato alle biblioteche settimanalmente. Nei primi 6 mesi del servizio sono state effettuati circa 8-900 prestiti. Il costo annuo a regime è di £. 30.000.000. Il trasporto è appaltato ad una ditta esterna che mette a disposizione autista e automezzo. Il rapporto della ditta e' comunque sempre direttamente con il Centro di Catalogazione o con l'Ufficio Biblioteche della Provincia.
Prestito interbibliotecario Dal 1995 Oltre 7.000 i prestiti tra le biblioteche effettuati nel 1999. Il dato dei primi mesi 2000 indica un ulteriore incremento (nell'ordine del 50%) del servizio sul '99. Il servizio, in appalto, costa circa 50.000.000: trasporto, distribuzione, prelievo fisico dei documenti nella biblioteca del comune capoluogo. Costo di un prestito intebibliotecario (1999): £ 6.700	Prestito Interbibliotecario A monte dell'Interlibro sta la prenotazione del documento che, a regime, avverrà tramite l'OPAC Sebina e potrà essere effettuato direttamente dall'utente, con pochi semplici comandi. Il costo della personalizzazione del software - di circa 40 milioni - è stato sostenuto dalla Regione, per motivi di utilità non solo ferrarese.
Acquisto coordinato di banche dati elettroniche. Progetto '99 in fase di realizzazione. L'obiettivo è il coordinamento negli acquisiti di un numero significativo di banche dati e del loro utilizzo su scala provinciale. Nove le realtà coinvolte (le maggiori); ogni biblioteca si specializza nell'utilizzo e nella ricerca di risorse in specifici settori, garantendo però a tutto il territorio provinciale la copertura informativa per i settori di competenza. Una sorta di unica biblioteca, distribuita fisicamente sul territorio, in grado di offrire competenze specialistiche su molti settori. Costo del progetto relativamente all'acquisto delle banche dati: 50.000.000 di cui 50% a carico della Provincia)	Progetti di promozione della lettura: la Provincia ha recentemente coordinato e gestito in collaborazione con i Comuni progetti di promozione della lettura, di carattere itinerante (v. Mostra "Scienza in Gioco" di libri scientifici per ragazzi)
Servizi in fase di progettazione: Centro per l'attivazione dei prestiti interbibliotecari nazionali e internazionali Magazzino unico dei materiali scartati (smusi) In collaborazione con la biblioteca del Comune capoluogo.	Coordinamento degli acquisti: è allo studio l'ipotesi di gestire come Centro anche gli acquisti coordinati tra le biblioteche, allo scopo di ottimizzare gli incrementi delle raccolte ed il prestito tra biblioteche differenziate nei patrimoni per specifiche vocazioni.
Altre forme di servizi alle biblioteche: Aggiornamento e formazione professionale Misurazione e valutazione dei servizi: dal 1996 i dati sono raccolti in forma sistematica ed elaborati secondo standard nazionali. Dal 2000 modulo unico con Ferrara, Bologna e Parma.	Altre forme di servizi alle biblioteche: Aggiornamento e formazione professionale: si traduce in un corso di aggiornamento annuo su temi di interesse dei bibliotecari del territorio. Svolto dal 1993 in forma sistematica. Misurazione e valutazione dei servizi: svolto in forma sistematica dal 1994, secondo una modulistica uniforme ed affine a quella delle provincie di R. Emilia, Bologna, Parma. Conseguente alla misurazione, dal 1997: piano triennale di sviluppo delle biblioteche tramite meccanismi incentivanti e premianti per quelli che raggiungono determinati standard obiettivo.