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AIB. Commissione nazionale biblioteche scolastiche

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Sintesi relazione riunione CNBS Bibliocom 2002

di Paolo Odasso

La CNBS tra maggio 2001 (momento del suo insediamento) ed ottobre 2002 ha cercato, nei limiti delle sue deboli forze, di svolgere un doppio lavoro: analisi e orientamento. Analisi sulla situazione delle BBSS in Italia, orientamento per le BBSS. Sul piano dell’analisi la CNBS ha sottolineato che negli anni ’97-2001 c’è stata una svolta nella politica del Ministero sulle BBSS. Dal laissez-faire all’intervento attivo. Svolta giudicata, nonostante alcuni evidenti limiti, nel complesso positiva. In particolare perché ha favorito la crescita della consapevolezza del ruolo della biblioteca scolastica nella scuola ed ha fatto diventare fenomeno con dimensioni di massa esperienze che prima erano di pochissime scuole. È emerso infatti che oltre il 30% delle scuole italiane si è voluta impegnare con precisi progetti per trasformare dei "giacimenti di risorse informative" in laboratori dove - a vari livelli - dei soggetti (docenti e studenti) svolgono delle attività informative-formative sia che le risorse siano acquisite o prodotte o semplicemente accessibili.

Sul piano dell’orientamento la CNBS - proprio per aiutare docenti e scuole di fronte a questi nuovi compiti di progettazione - ha cercato di dare un contributo in particolare per quanto riguarda la messa a fuoco dell’oggetto preliminare: la missione della BS. Si è cioè aiutato le scuole a definire la specificità dei loro compiti in rapporto ad un altri tipi di biblioteca. Si sono aiutate le scuole a definire le relazioni di cooperazione con il resto del sistema bibliotecario sia sul territorio (ILL, DD) sia a livello nazionale ad es. per quanto riguarda la catalogazione derivata dalla BNI. Aiutate le scuole a distinguere le finalità come premessa necessaria per stabilire poi nella chiarezza dei ruoli delle relazioni di cooperazione con il resto del sistema bibliotecario. In particolare si è sottolineato che la BS, salvo limitatissimi casi di supplenza, non può permettersi il lusso di sprecare le sue già scarse risorse per competere con la biblioteca di pubblica lettura: la sua finalità non si esaurisce nell’aumento dei numeri dei prestiti e neanche del miglioramento del servizio di reference dato che il suo compito deve essere eminentemente formativo. Lo deve tanto più, quanto più la BS vuole - come deve – essere un’attiva componente delle attività didattiche della scuola e non un suo corpo marginale (ad es. con le letture extra per il tempo libero) cioè estraneo alle attività curriculari. Per questo si è sottolineato che un ruolo centrale sul piano formativo è quello che la BS può svolgere per favorire il potenziamento delle abilità di ricerca, di modalità di apprendimento che integrino la lezione frontale nella prospettiva del lifelong learning. Biblioteca scolastica intesa quindi come laboratorio di formazione delle abilità di ricerca degli studenti (ad es. nelle information problem solving skills) ma anche come luogo di documentazione dell’attività di ricerca, dell’ innovazione di processo e di prodotto dei docenti. La BS se ambisce ad essere riconosciuta come co-essenziale alla vita della scuola deve infatti essere anche e soprattutto un luogo dove si documenta la capacità dei docenti di essere non solo trasmettitori di una conoscenza elaborata altrove, ma produttori essi stessi di una conoscenza ex-novo. Quale conoscenza? Quella relativa alla mediazione tra saperi formali e soggetti. Quella relativa alla produzione di senso nella relazione tra discipline e soggetti. Su questi aspetti, qui accennati in forma schematica, in ogni caso si rinvia alla relazione più analitica su menzionata ed alle precedenti relazioni (anno 2001 e relazione di Alghero) della CNBS.

Le novità ed i problemi di oggi

In questo momento chiunque si occupi di BBSS in tutta Italia ha di fronte a sé una situazione così schematicamente riassumibile. Il Ministero non eroga più finanziamenti, non offre più formazione, non indica se e che cosa intende fare delle biblioteche e centri di documentazione scolastici. I fondi che permettono la vita o la morte delle BBSS sono oggi in gran parte nelle mani delle Direzioni Regionali o delle istituzioni scolastiche autonome. Le BBSS devono riguadagnare visibilità e legittimità dentro la scuole e fuori della scuola tra i decisori. Devono tornare ad impegnarsi per essere riconosciute come uno dei motori-chiave della didattica e dell’apprendimento. Questo dover ricominciare da capo una battaglia che sembrava vinta getta molti bibliotecari scolastici nello sconforto e nella voglia di abbandonare tutto. Ciononostante rimangono in vita molte esperienze positive. Alcune vanno anche oltre le esperienze più avanzate di questi ultimi anni. Le relazioni dei referenti regionali della Commissione scuole dell’AIB ne documentano alcune.

Il fronte principale di azione è oggi in ogni caso in gran parte a livello locale e regionale. Ciò non significa che non rimanga una dimensione nazionale dei problemi. Quale? Ne indichiamo alcuni, senza alcuna gerarchia d’importanza. Uno di questi è il fronte della politica della documentazione che investe per la prima volta in forma istituzionale congiuntamente INDIRE (ex-BDP), i 20 IRRE (ex IRRSAE), e le 20 DGR (Direzione Generale Regionale). Tale politica della documentazione - va tenuto presente - riguarda direttamente ed indirettamente anche le BBSS (io i CREMS secondo l’INDIRE). Le riguarda sia per gli strumenti di lavoro proposti dal Ministero a livello locale (WINIRIDE E DIDATTICA) e remoto (GOLD) sia per le iniziative di incentivazione e di formazione del personale che dovrà svolgere il lavoro del documentalista.

Un altro fronte nazionale permane poi anche sul versante delle iniziative relative al nodo della lettura. Il Ministero è intervenuto su questa problematica alla Fiera del Libro di Torino, si sa che sono in piedi dei progetti. Il tema è presente anche nell’ambito dell’Educazione degli Adulti. I progetti e le iniziative su questo settore – che peraltro riguarda la scuola in quanto tale e non necessariamente la biblioteca - sono stati rilanciati con le riflessioni critiche susseguite alle varie indagini internazionali, (OCSE-PISA, IEA).

Un altro fronte nazionale rimane poi sul versante del personale. Sospesa fino a chissà quando l’ipotesi del protocollo d’intesa MPI-AIB per mancata risposta all’AIB da parte del Ministero. Con l’Osservatorio del lavoro la CNBS poi seguirà l’evoluzione dei nuovi contratti di lavoro del personale della scuola, dove si torna a parlare di ipotesi di differenziazione del personale che vanno sino alla riproposizione delle funzioni-figure di sistema.

Un aspetto particolare di questa problematica é quello relativo all’azzeramento dell’esperienza del personale ex art.113 con la legge finanziaria in corso di approvazione. Tale personale, come noto, è molto diversificato al suo interno. Pur con i limiti dovuti al fatto che non è riconosciuto parte integrante degli organi della scuola che programmano attività didattica tale personale è stato ed è tuttora in molte scuole l’unica garanzia di apertura e di uso attivo della biblioteca nella scuola.

Un altro aspetto di questa problematica del personale è quello relativo ai progetti ministeriali di formazione del personale nell’ambito delle nuove tecnologie. Tra fine 2002 ed inizio 2003 il MIUR prenderà delle decisioni in termini di investimenti e formazione di grande rilevanza. Sulla ECDL (patente europea del computer) il progetto di formazione e differenziazione del personale toccherà sino a 160.000 docenti. Non può e non deve essere considerato non pertinente dalla CNBS. Anzi. Se il problema del riconoscimento del ruolo della BS nella scuola italiana è tornato il problema numero uno e se questo riconoscimento è legato al fatto che la BS deve essere e farsi percepire come uno degli strumenti con cui la scuola italiana potrà affrontare la sfide culturali e politiche che le pone la società dell’informazione (dal digital divide al pieno esercizio della cittadinanza nella società della conoscenza), allora il problema della BS e delle nuove tecnologie sono esattamente due facce della stessa medaglia. Esattamente come sono due facce della stessa medaglia competenze logiche e competenze tecnologiche, capacità di accesso ed uso esperto dell’informazione da un lato e capacità di uso competente delle nuove tecnologie dall’altro, consapevolezza delle potenzialità dei mezzi tecnici e padronanza del senso che questi possono e devono avere in relazione al loro uso nell’apprendimento.

È in ogni caso il fronte locale e regionale quello su cui – prioritariamente – la CNBS si impegnerà come studio, come costruzione di relazioni e lavoro. Di qui presumibilmente arriveranno i prossimi possibili finanziamenti per le BBSS. Di qui le probabili risorse affinché le esperienze preziose che sono state costruite in questi anni, in termini di attività, di risultati, di professionalizzazione del personale non vadano disperse. Le relazioni dei referenti regionali della Commissione Biblioteche scolastiche dell’AIB che integrano questa relazione devono servire proprio a questo scambio di esperienze. Scambio di esperienze in orizzontale. In sostituzione delle circolari ministeriali che in verticale calavano sulle scuole.

Naturalmente in questo nuovo quadro non è sufficiente continuare a muoversi come nella passata legislatura. Occorre un salto di qualità. La questione a questo punto non è fare proclami in cui si dice che la BS è utile e che la scuola deve riconoscere questa utilità. Quasi fosse un atto di fede. Occorre invece "mostrare" nei risultati che essa è utile. Chi nelle scuole gestisce la biblioteca è costretto dalle difficoltà del momento a riguadagnare visibilità e legittimità. Per ottenere cioè deve esporsi. Assumere degli impegni ed esporsi al giudizio. Deve dichiarare - come se facesse un piano dell’offerta formativa della BS - gli obiettivi che vuole e può raggiungere. Obiettivi in termini di motivazione, progressi cognitivi, processi di autonomizzazione dei soggetti, processi di interazione/comunicazione/ ecc. ecc. Nel fare ciò la BS non può non entrare in relazione con i docenti e con la loro programmazione didattica. La ricerca di questa relazione non è più un’opzione, una possibilità. È una necessità. La CNBS, in quanto associazione di bibliotecari, non può farsi tentare dalla semplice difesa dell’esistente. Un’ottica "corporativa" che difendesse il valore della BS in quanto tale a prescindere dalla valutazione della qualità delle azioni didattiche che in essa si svolgono e dalla rendicontazione verso utenti e terzi, è oggi perdente. Se non si sanno assumere impegni versi gli altri è difficile convincere il decisore a collocare la BS nella sua agenda, nei termini in cui essa merita. Non è un problema di valore assoluto, ma di valori relativi. Un problema di scelte alternative tra risorse scarse. Per questo la CNBS, come Commissione scientifica, intende mettere a disposizione di chi gestisce le BBSS le riflessioni sulla valutazione dell’impatto dei centri risorse e della BS sull’apprendimento. Su questo terreno non ci sono esperienze in Italia o comunque non sono così note da fungere da suggerimento e modello per altre Occorre conoscere, studiare riflettere criticamente (non cioè imitare pedissequamente ma rielaborare e contestualizzare) quanto si dice e scrive a livello internazionale. La problematica è emersa e si è diffusa in questi ultimi anni, - a partire dagli USA - per poi estendersi ad altri paesi di lingua inglese. Un’informazione più analitica ed approfondita verrà a messa a disposizione nei prossimi mesi. Come prima anticipazione si può dire che in tale lavoro si indicheranno delle ipotesi su cui costruire modelli operativi, framework per identificare – tramite indagini con studenti, docenti, e bibliotecari - degli indicatori ed aiutare cosi le BBSS nel complesso processo di certificazione della loro funzione sulla qualità dell’apprendimento

La parte conclusiva del testo – valutazione dell’impatto dei centri risorse sull’apprendimento - verrà trattata più distesamente nel prossimo numero di Biblioteche Scolastiche


Copyright AIB 2002-12-11, a cura di Elena Boretti
URL: https://www.aib.it/aib/commiss/cnbse/odasso03.htm

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