AIB. Commissione nazionale biblioteche scolastiche ed educazione | |
La riunione si è tenuta nella sede dell'AIB dalle ore 14.00 alle
17.00. Erano presenti Marina Bolletti, Maria Rita Boccanera, Claudio Bianchi,
Lisa Palandri. Assenti Gianni Fagotto e Giacomo Bottino, che si eranogiustificati,
e Renata Caligiuri.
La discussione si è incentrata dapprima sulla questione dei biblitoecari
scolastici dell'ABBA di Brescia, proposta da Claudio Bianchi. La questione
delle difficoltà in cui si dibattono i colleghi viene dibattuta e
si dscide di stendere una lettera di solidarietà che qui di seguito
si allega, da far firmare (nota dell'estensore del presente verbale: la
lettera è poi stata inviata al Presidente Poggiali per la richiesta
di firma)
Stimabile Presidente della Provincia di Brescia,
un recente provvedimento legislativo impone il passaggio di
tutto il personale non docente delle scuole dagli Enti Locali allo Stato. Tra
gli effetti di tale provvedimento vi è la sparizione della figura del
bibliotecario scolastico professionale, destinato ad essere convertito
a mansioni di tipo amministrativo.
A Brescia, visto il
particolare livello di inquadramento contrattuale, è possibile evitare di creare
una situazione che avrebbe gravi
ripercussioni sul piano culturale.
L'Associazione Italiana Biblioteche, e in particolare questa
Commissione, hanno in questi ultimi 10 anni seguito, condiviso e diffuso in
tutto il territorio nazionale i progetti legati alla formazione di studenti
capaci di accedere in modo consapevole ed autonomo alle fonti di informazione.
Tra questi hanno avuto e continuano ad avere valore di modello sul piano
nazionale quelli prodotti dai bibliotecari scolastici bresciani (valga per tutti
l'esempio del progetto "Abbabourg" dell'I.T.C. "Abba" di Brescia). Tali
iniziative di inovazione hanno avuto importanti riconoscimenti sul piano
istituzionale (Università di Padova, Biblioteca di Documentazione Pedagogica di
Firenze, Ministero della Pubblica Istruzione, Ministero per i Beni Culturali) e
su quello professionale (Associazione Italiana Biblioteche, Associazione
Italiana
Editori).
Queste sono state rese possibili
dall'alto livello di professionalità maturato dai bibliotecari scolastici di
Brescia, che ha consentito di creare una forte sinergia sul piano
metodologico-didattico con la
professionalità docente per realizzare una reale innovazione.
Rivolgiamo quindi un pressante appello a codesta Amministrazione affinché
continui a garantire un servizio professionale
di biblioteche scolastiche.
Questa soluzione consentirà di proseguire un'esperienza
formativa
riconosciuta come centrale nel difficile processo di rinnovamento della
scuola italiana.
Restiamo a Sua completa
disposizione per ulteriori
approfondimenti.
Si è poi passati all'esame della questione del Protocollo d'intesa tra il MPI e l'AIB, la cui bozza, inviata in maggio al Presidente Poggiali, è ritornata da lui con un inquadramento generale, che viene discusso. Ne consegue la stesura di un documento di risposta da inviare al presidente e a tutto il CEN, approvata all'unanimità, che qui si allega.
Caro Presidente,
ho portato alla riunione della Commissione (che, come sai, si è svolta
a Roma il 14 u.s.) il testo del protocollo da te inviatomi: dopo averne
discusso abbiamo concordato le osservazioni e le richieste che qui di seguito
ti elenco. Della questione ho poi accennato anche in sede di riunione dell'Osservatorio,
trattandosi di problema che coinvolge da vicino la professione del biblitoecario:
ne ho ricavato un incoraggiamento a stendere queste due note di chiarimento,
che qui riporto, e che fanno anche parte integrante del verbale della Commissione.
Le estendo, per la dovuta conoscenza anche all'indirizzo dell'Associazione
e al CEN.
A titolo di breve ricapitolazione, ricordo che stiamo parlando di una bozza
di protocollo da stipularsi tra l'Associazione e il Ministero della Pubblica
Istruzione, da te inviatomi il 10 settembre, e che qui allego. Detto protocollo
contiene nell'ultima parte (ALLEGATO 1) un testo che ti avevo inviato io
stessa il 24 maggio, accompagnato da una lettera che qui allego, e che avevamo
concordato con la Commissione. Nel nostro documento si propone sostanzialmente
una bozza di accordo con il MPI sulla questione delle Biblioteche scolastiche
e del personale ad esse addetto, oltre alla salvaguardia di alcune strutture
"di eccellenza" attualmente in fase di grave difficoltà.
Le nostre proposte ci sembrano minime ma concrete, e sicuramente possibili
da affrontare in sede di discussione con il Ministro, visti anche gli attuali
segnali di movimento presenti nel settore: cito solo brevemente "A
scuola di Biblioteca", la costituzione di una commissione per il promesso
stanziamento di fondi per le biblioteche scolastiche, pronunciamenti e documenti
vari da parte di ispettori e dello stesso Ministro, i nuovi contratti di
lavoro per il personale della scuola, l'avvio dei processi di riforma, ecc.
Il nostro testo quindi intendeva intervenire su un'annosa questione prioritaria,
che riteniamo però ormai venuta a maturazione e pronta per essere
discussa, (soprattutto da parte dell'Associazione, che nella sua proposta
di Legge quadro la inserisce a pieno titolo): la mancata fondazione in Italia
delle biblioteche scolastiche e la relativa mancata istituzione della figura
del bibliotecario scolastico. E cioè l'assenza della struttura di
base del Sistema bibliotecario nazionale, e la mancanza scandalosa, in un
paese che si vuole allineare alle analoghe conquiste europee, di una parte
fondamentale dell'apprendimento cui ogni cittadino avrebbe diritto nella
scuola: del luogo in cui ogni forma di documentazione e informazione necessaria
al lavoro didattico e di ricerca dovrebbe venire raccolta, riordinata, distribuita,
in relazione ai bisogni della lettura e dello studio degli utenti, in primis
dei giovani studenti, e poi dei loro docenti. Del luogo inoltre dove dovrebbero
essere impartiti ai giovani gli elementi di base delle abilità di
cercare le informazioni e di utilizzarle proficuamente per la propia crescita
culturale e maturazione individuale.
La nostra preoccupazione è che nella proposta di protocollo da te
formulata questa grande questione viene inserita in una cornice molto allargata,
contenente altre proposte di genere completamente diverso. I CREDITI FORMATIVI,
NATI PER LEGGERE, LEGGERE E' FONDAMENTALE, ADOTTA UNA BIBLIOTECA, BIBLIOTECHE
ISTITUZIONI DELLA PACE, PIANO D'AZIONE MEDIATECA 2000: su tutti questi punti,
i cui titoli riporto così come me li hai inviati, e che tu accomuni
con le B.S., non sappiamo abbastanza per poterci esprimere, tranne quanto
abbiamo potuto leggere su vari progetti e sulle liste di discussione. Si
tratta di proposte sicuramente molto interessanti, alcune delle quali vanno
però ben oltre le competenze del MPI; altre sono ancora all'abbozzo.
Ma quello che noi diciamo è che non si dovrebbe appiattire la questione
delle biblioteche scolastiche su altre operazioni di settore, relative alla
promozione della lettura o all'educazione al piacere del leggere, bensì
sarebbe necessario farne oggetto di una precisa trattativa. Quello che dovremmo,
secondo noi, chiedere prima di ogni altra cosa al MPI è la fondazione
delle biblioteche scolastiche e l'inizio dell'itinerario normativo necessario
per dare loro adeguato personale.
Crediamo quindi che sia necessario rivedere e aggiornare la bozza di protocollo
adeguandola semplicemente a questa proposta, e poi iniziare subito la trattativa
con il Ministro. Tra l'altro, occorrerà rivedere anche alcuni punti
del nostro testo, aggiornandoli alle azioni intercorse da maggio ad oggi
da parte del Ministero: mi riferisco in particolare al lavoro di una Commissione
nazionale (di cui noi non facciamo parte come AIB: ricordi che te ne ho
parlato a Roma?), che ha elaborato già un testo di riferimento per
la distribuzione alle scuole dei fondi stanziati. Inoltre riteniamo che
l'Associazione avrebbe un ruolo fondamentale da svolgere come consulente
in sede di formazione del personale scolastico da adibire alla biblioteca
(corsi, concorsi, ecc.), cui il MPI sta già facendo cenno nei suoi
documenti: e questo ruolo andrebbe presto rivendicato.
Per fare un buon lavoro (e tempestivo, se non si vogliono perdere ulteriori
treni), proponiamo al più presto possibile un incontro della Commissione
Biblioteche scolastiche con te e col CEN, nella forma che ti parrà
migliore: potremmo concordare le cose da scrivere e le operazioni da svolgere.
Resto in attesa di una tua risposta al più presto possibile.
Marina Bolletti
Padova, 28/9/99
Si discute poi del documento MPI che è annunciato da tempo, riguardante la distribuzione dei fondi alle Biblioteche scolastiche. Ne è circolata una serie di bozze non ufficiali, ma il documento vero e proprio non è ancora uscito. Se ne discute scambiando informazioni e pareri. Si resta in attesa deli ulteriori sviluppi.
Sono infine scambiate informazioni sui progetti di lavoro di ciascuno,
e si elabora un'intesa di massima per quanto riguarda le future azioni della
Commissione, in particolare in relazione alle risposte che verranno dal
CEN.
La seduta è chiusa alle ore
17.00
Ha esteso questo verbale: Marina Bolletti