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AIB. Commissione nazionale biblioteche scolastiche ed educazione

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Verbale della riunione del 14 settembre 1999

La riunione si è tenuta nella sede dell'AIB dalle ore 14.00 alle 17.00. Erano presenti Marina Bolletti, Maria Rita Boccanera, Claudio Bianchi, Lisa Palandri. Assenti Gianni Fagotto e Giacomo Bottino, che si eranogiustificati, e Renata Caligiuri.
La discussione si è incentrata dapprima sulla questione dei biblitoecari scolastici dell'ABBA di Brescia, proposta da Claudio Bianchi. La questione delle difficoltà in cui si dibattono i colleghi viene dibattuta e si dscide di stendere una lettera di solidarietà che qui di seguito si allega, da far firmare (nota dell'estensore del presente verbale: la lettera è poi stata inviata al Presidente Poggiali per la richiesta di firma)

Stimabile Presidente della Provincia di Brescia,
un recente provvedimento legislativo impone il passaggio di tutto il personale non docente delle scuole dagli Enti Locali allo Stato. Tra gli effetti di tale provvedimento vi è la sparizione della figura del bibliotecario scolastico professionale, destinato ad essere convertito a mansioni di tipo amministrativo.
A Brescia, visto il particolare livello di inquadramento contrattuale, è possibile evitare di creare una situazione che avrebbe gravi ripercussioni sul piano culturale.
L'Associazione Italiana Biblioteche, e in particolare questa Commissione, hanno in questi ultimi 10 anni seguito, condiviso e diffuso in tutto il territorio nazionale i progetti legati alla formazione di studenti capaci di accedere in modo consapevole ed autonomo alle fonti di informazione. Tra questi hanno avuto e continuano ad avere valore di modello sul piano nazionale quelli prodotti dai bibliotecari scolastici bresciani (valga per tutti l'esempio del progetto "Abbabourg" dell'I.T.C. "Abba" di Brescia). Tali iniziative di inovazione hanno avuto importanti riconoscimenti sul piano istituzionale (Università di Padova, Biblioteca di Documentazione Pedagogica di Firenze, Ministero della Pubblica Istruzione, Ministero per i Beni Culturali) e su quello professionale (Associazione Italiana Biblioteche, Associazione Italiana Editori).
Queste sono state rese possibili dall'alto livello di professionalità maturato dai bibliotecari scolastici di Brescia, che ha consentito di creare una forte sinergia sul piano metodologico-didattico con la professionalità docente per realizzare una reale innovazione.
Rivolgiamo quindi un pressante appello a codesta Amministrazione affinché continui a garantire un servizio professionale
di biblioteche scolastiche.
Questa soluzione consentirà di proseguire un'esperienza formativa riconosciuta come centrale nel difficile processo di rinnovamento della scuola italiana.
Restiamo a Sua completa disposizione per ulteriori approfondimenti.

Si è poi passati all'esame della questione del Protocollo d'intesa tra il MPI e l'AIB, la cui bozza, inviata in maggio al Presidente Poggiali, è ritornata da lui con un inquadramento generale, che viene discusso. Ne consegue la stesura di un documento di risposta da inviare al presidente e a tutto il CEN, approvata all'unanimità, che qui si allega.

Caro Presidente,
ho portato alla riunione della Commissione (che, come sai, si è svolta a Roma il 14 u.s.) il testo del protocollo da te inviatomi: dopo averne discusso abbiamo concordato le osservazioni e le richieste che qui di seguito ti elenco. Della questione ho poi accennato anche in sede di riunione dell'Osservatorio, trattandosi di problema che coinvolge da vicino la professione del biblitoecario: ne ho ricavato un incoraggiamento a stendere queste due note di chiarimento, che qui riporto, e che fanno anche parte integrante del verbale della Commissione. Le estendo, per la dovuta conoscenza anche all'indirizzo dell'Associazione e al CEN.
A titolo di breve ricapitolazione, ricordo che stiamo parlando di una bozza di protocollo da stipularsi tra l'Associazione e il Ministero della Pubblica Istruzione, da te inviatomi il 10 settembre, e che qui allego. Detto protocollo contiene nell'ultima parte (ALLEGATO 1) un testo che ti avevo inviato io stessa il 24 maggio, accompagnato da una lettera che qui allego, e che avevamo concordato con la Commissione. Nel nostro documento si propone sostanzialmente una bozza di accordo con il MPI sulla questione delle Biblioteche scolastiche e del personale ad esse addetto, oltre alla salvaguardia di alcune strutture "di eccellenza" attualmente in fase di grave difficoltà. Le nostre proposte ci sembrano minime ma concrete, e sicuramente possibili da affrontare in sede di discussione con il Ministro, visti anche gli attuali segnali di movimento presenti nel settore: cito solo brevemente "A scuola di Biblioteca", la costituzione di una commissione per il promesso stanziamento di fondi per le biblioteche scolastiche, pronunciamenti e documenti vari da parte di ispettori e dello stesso Ministro, i nuovi contratti di lavoro per il personale della scuola, l'avvio dei processi di riforma, ecc.
Il nostro testo quindi intendeva intervenire su un'annosa questione prioritaria, che riteniamo però ormai venuta a maturazione e pronta per essere discussa, (soprattutto da parte dell'Associazione, che nella sua proposta di Legge quadro la inserisce a pieno titolo): la mancata fondazione in Italia delle biblioteche scolastiche e la relativa mancata istituzione della figura del bibliotecario scolastico. E cioè l'assenza della struttura di base del Sistema bibliotecario nazionale, e la mancanza scandalosa, in un paese che si vuole allineare alle analoghe conquiste europee, di una parte fondamentale dell'apprendimento cui ogni cittadino avrebbe diritto nella scuola: del luogo in cui ogni forma di documentazione e informazione necessaria al lavoro didattico e di ricerca dovrebbe venire raccolta, riordinata, distribuita, in relazione ai bisogni della lettura e dello studio degli utenti, in primis dei giovani studenti, e poi dei loro docenti. Del luogo inoltre dove dovrebbero essere impartiti ai giovani gli elementi di base delle abilità di cercare le informazioni e di utilizzarle proficuamente per la propia crescita culturale e maturazione individuale.
La nostra preoccupazione è che nella proposta di protocollo da te formulata questa grande questione viene inserita in una cornice molto allargata, contenente altre proposte di genere completamente diverso. I CREDITI FORMATIVI, NATI PER LEGGERE, LEGGERE E' FONDAMENTALE, ADOTTA UNA BIBLIOTECA, BIBLIOTECHE ISTITUZIONI DELLA PACE, PIANO D'AZIONE MEDIATECA 2000: su tutti questi punti, i cui titoli riporto così come me li hai inviati, e che tu accomuni con le B.S., non sappiamo abbastanza per poterci esprimere, tranne quanto abbiamo potuto leggere su vari progetti e sulle liste di discussione. Si tratta di proposte sicuramente molto interessanti, alcune delle quali vanno però ben oltre le competenze del MPI; altre sono ancora all'abbozzo. Ma quello che noi diciamo è che non si dovrebbe appiattire la questione delle biblioteche scolastiche su altre operazioni di settore, relative alla promozione della lettura o all'educazione al piacere del leggere, bensì sarebbe necessario farne oggetto di una precisa trattativa. Quello che dovremmo, secondo noi, chiedere prima di ogni altra cosa al MPI è la fondazione delle biblioteche scolastiche e l'inizio dell'itinerario normativo necessario per dare loro adeguato personale.
Crediamo quindi che sia necessario rivedere e aggiornare la bozza di protocollo adeguandola semplicemente a questa proposta, e poi iniziare subito la trattativa con il Ministro. Tra l'altro, occorrerà rivedere anche alcuni punti del nostro testo, aggiornandoli alle azioni intercorse da maggio ad oggi da parte del Ministero: mi riferisco in particolare al lavoro di una Commissione nazionale (di cui noi non facciamo parte come AIB: ricordi che te ne ho parlato a Roma?), che ha elaborato già un testo di riferimento per la distribuzione alle scuole dei fondi stanziati. Inoltre riteniamo che l'Associazione avrebbe un ruolo fondamentale da svolgere come consulente in sede di formazione del personale scolastico da adibire alla biblioteca (corsi, concorsi, ecc.), cui il MPI sta già facendo cenno nei suoi documenti: e questo ruolo andrebbe presto rivendicato.
Per fare un buon lavoro (e tempestivo, se non si vogliono perdere ulteriori treni), proponiamo al più presto possibile un incontro della Commissione Biblioteche scolastiche con te e col CEN, nella forma che ti parrà migliore: potremmo concordare le cose da scrivere e le operazioni da svolgere.
Resto in attesa di una tua risposta al più presto possibile.
Marina Bolletti
Padova, 28/9/99

Si discute poi del documento MPI che è annunciato da tempo, riguardante la distribuzione dei fondi alle Biblioteche scolastiche. Ne è circolata una serie di bozze non ufficiali, ma il documento vero e proprio non è ancora uscito. Se ne discute scambiando informazioni e pareri. Si resta in attesa deli ulteriori sviluppi.

Sono infine scambiate informazioni sui progetti di lavoro di ciascuno, e si elabora un'intesa di massima per quanto riguarda le future azioni della Commissione, in particolare in relazione alle risposte che verranno dal CEN.

La seduta è chiusa alle ore 17.00

Ha esteso questo verbale: Marina Bolletti



Copyright AIB 1999-11-08 a cura di Elena Boretti
URL: https://www.aib.it/aib/commiss/cnbse/verbal06.htm

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