[AIB]

AIB. Commissione nazionale servizi bibliotecari nazionali e tutela


CONSERVARE IL '900
Ferrara, 25-26 marzo 2000

Riprodurre o restaurare / Luigi Parola

Abstract

Non sempre le due operazioni sono alternative, quando, come si sta facendo per le Teche della Rai, il riprodurre è un cambiamento di supporto, dalla pellicola o dal nastro al file informatico, è spesso necessario un intervento sull'originale: quantomeno di pulizia, di lavaggio o di rifacimento delle giunte.

La Rai ha un problema d'archivio tipico di tutte le grandi aziende, legato ai documenti amministrativi ed a quei documenti che si potrebbero definire prodotti parziali, opere dell'ingegno (proposte, scalette, testi, copioni e sceneggiature, foto….), che sono legati alle varie fasi di lavorazione del prodotto definitivo: la trasmissione radiofonica o televisiva. C'è, inoltre, un archivio, che potremmo definire, di produzione perché utilizzato per la realizzazione di nuovi programmi o per la vendita (le possibilità di accesso per la ricerca scientifica sono per ora ancora limitate): le varie teche che conservano le trasmissioni andate in onda, i dischi utilizzati e parte del girato e del registrato.

L'uso, ormai sempre più corrente in tutti i settori della produzione, dell'informatica modifica radicalmente i criteri ed i modi di produzione e di conservazione. Ad esempio nel giro di pochi anni la produzione radiofonica sarà completamente informatizzata; già adesso, come in tutti gli uffici, i documenti preparatori sono prodotti con il computer. Ci perdiamo così le varianti, ma la conservazione dei file definitivi diventa però più semplice e meno costosa, anche l'eventuale conversione in caso di cambiamento di standard è un'operazione semplice e poco dispendiosa.

Il catalogo multimediale in via d'allestimento, collegato alla digitalizzazione delle trasmissioni, renderà, nei prossimi anni, più semplice e veloce l'accesso all'informazione ed anche al prodotto.

L'evoluzione tecnologica, legata a cospicui investimenti di software e di hardware, ha portato ad una drastica riduzione dei costi unitari dei supporti e delle loro tecniche di conservazione. Un file, per quanto pesante, occupa uno spazio infimo di memoria e la compressione dei dati, con l'aggiornamento dei mezzi di comunicazione, permetterà una sempre più veloce e precisa circolazione e fruizione di dati e prodotti a dei costi notevolmente inferiori.

Anche se non sembra esistano ancora garanzie di stabilità, sul medio periodo (dieci/quindici anni), per supporti di tipo CD-Rom, le tecniche di conservazione e la facile riproducibilità permettono di ipotizzare un continuo aumento di file prodotti: video, audio o testuali; una loro gestione e trasmissione, d'alta qualità e semplificata; una conservazione e una riproduzione non, o poco, degradabile sul lungo periodo. In breve i costi degli impianti saranno così alti e, credo ancora per alcuni anni, la velocità d'invecchiamento sarà tale, che per renderli economici si cercherà di aumentare sempre più la produttività, speriamo non a scapito della qualità.


 Copyright AIB 2000-03-21, a cura di Elena Boretti
URL: https://www.aib.it/aib/commiss/cnsbnt/parola.htm


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