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AIB. Commissione nazionale biblioteche e servizi nazionali. Verbale 30 marzo 2004

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Verbale della riunione del 30 marzo 2004, Roma

La riunione si è svolta presso l’Ufficio Giornali della BNCR. Erano presenti Isolina Baldi, Valeria Boscolo, Anna Maria Mandillo, Marzia Miele, Paola Puglisi; assente giustificata Gloria Cirocchi.
Prestito a pagamento:
Anna Maria Mandillo ha aggiornato la Commissione sulla questione del prestito a pagamento, seguita finora dall’esecutivo AIB e in particolare dall’Osservatorio legislativo, affiancati dalle iniziative condotte dalla Biblioteca di Cologno Monzese.
Si premette che il DDL presentato il 3 marzo al Senato dal sen. Passigli (n. 2813) è del tutto inadeguato e verosimilmente non andrà avanti (farebbe carico all’utente di 0,50 Euro per ogni libro preso in prestito). L’idea di fondo è che questa tassa debba restare a monte delle biblioteche e dei loro utenti, per principio, e perché comunque la sua applicazione in biblioteca sarebbe ingestibile dal punto di vista procedurale. La questione è stata discussa dal Comitato consultivo permanente sul diritto d’autore, si è preso atto della posizione degli editori che esigono comunque una forma di pagamento, e si è ipotizzata la costituzione di un fondo ad hoc con l’intervento di fondazioni bancarie; d’altra parte in questo contesto le fondazioni non sembrano gli interlocutori più appropriati, meglio potrebbero esserlo a livello regionale. E’ stata bocciata invece l’ipotesi di creare un fondo allo scopo di incrementare gli acquisti di libri da parte delle biblioteche. Il 25 marzo la questione è stata affrontata da un tavolo cui sedevano il Ministero per i beni e le attività culturali , Università e ricerca, CRUI, rappresentanti degli enti locali e AIB, con l’ipotesi di escludere dal pagamento le biblioteche scolastiche e universitarie: ciò andrebbe però a scapito di quelle pubbliche e risulterebbe per altri versi iniquo, e non sarebbe opportuno “dividere il fronte” sulla tipologia delle biblioteche. Un’altra ipotesi potrebbe prevedere una percentuale destinata a compensare il diritto di (ipotetico) prestito nel contratto stipulato tra editore e autore (e l’autore potrebbe anche espressamente rinunciarvi…).
La difficoltà sta comunque nell’individuare una norma valida e applicabile a livello nazionale, in assenza di una organica legge sul libro in Italia; e si è visto quanto sia problematico demandare tutta la gestione alla SIAE. La Commissione ritiene di supportare, a richiesta, la linea di azione già intrapresa dall’Osservatorio legislativo, evitando duplicazioni di sforzi: nell’immediato, Marzia Miele si occuperà di integrare la documentazione raccolta finora da Anna Maria Mandillo.

Deposito legale:
E’ stato trasmesso al Senato in data 11 marzo, con alcune modifiche poco significative, il DDL di riforma del deposito legale (Atto Senato 894-B), e sembra ci sia la volontà di approvarlo in tempi brevi. Questo DDL ha perso quasi ogni traccia delle stesure precedenti cui aveva contribuito l’AIB, e verrebbe a configurare una soluzione di assoluta indeterminatezza e inadeguatezza. Era stato sottoposto alla Direzione generale un documento (elaborato da un Gruppo di studio BNCR) che proponeva di modificare almeno l’art. 1 c. 4, ma la proposta non è stata presa in considerazione. Si sperava che il nuovo testo avrebbe preso atto della complessità della produzione editoriale contemporanea non solo enumerando le molteplici categorie di documenti soggetti al deposito, ma anche intervenendo ad organizzare e razionalizzare la gestione di questi da parte di una pluralità di istituti in cooperazione tra loro, in vista di un’effettiva completezza e di una reale accessibilità del cosiddetto archivio nazionale delle pubblicazioni. Purtroppo il DDL non tiene conto di questa necessità, appesantisce il ruolo delle due biblioteche nazionali centrali, e nulla precisa quanto alla funzione di archivio regionale e agli archivi per particolari categorie di documenti. Si presenta perciò l’esigenza di intervenire, se il testo supererà anche l’esame del Senato, in sede di stesura del relativo regolamento al fine di prevedere opportune forme di cooperazione con altri istituti relativamente alla documentazione di particolari categorie di materiali, e alla documentazione della produzione editoriale a livello regionale di cui all’art. 2, punto d). Sarebbe poi quanto mai opportuno reintrodurre la Commissione per il deposito legale (che non darebbe adito ad alcun onere per lo Stato). P. Puglisi sottolinea in particolare l’esigenza, per il materiale di natura periodica o con profilo di materiale minore e/o d’interesse esclusivamente locale, di realizzare un modello di conservazione a più livelli, basato sulla cooperazione delle biblioteche nazionali con altre istituzioni operanti sul territorio. Si riconosce che alcune biblioteche già naturalmente tendono a tale compito, ad es. quelle depositarie della “terza copia”, o che curano la raccolta locale. I problemi sarebbero istituzionalizzare e coordinare queste raccolte, evitare duplicazioni, verificare cosa cambierebbe cambiando il soggetto depositante (dallo stampatore all’editore), verificare che la funzione di archivio territoriale si accordi con la natura e i fondi delle biblioteche. M. Miele propone di lavorare su queste tematiche, partendo dall’elenco attuale delle biblioteche depositarie della “terza copia”, per individuare tutti gli istituti che potrebbero essere coinvolti in relazione al profilo territoriale e a quello tipologico. Si potrebbero individuare gli interlocutori presso gli enti locali anche alla luce delle recenti Linee di politica bibliotecaria per le autonomie. A.M. Mandillo sottolinea anche il problema del deposito dei documenti digitali, off-line e in rete, che andrebbe gestito sulla base di accordi con gli! editori: I. Baldi, poiché la BNCF ha avuto significative esperienze in proposito, si occuperà di raccogliere documentazione su questo aspetto, anche con esempio stranieri (es. l’accordo tra la Biblioteca reale olandese ed Elzevier).

Principi dell’IFLA per la cura e il trattamento dei materiali di biblioteca:
P. Puglisi informa la Commissione dei passi intrapresi dall’AIB nei confronti dei colleghi di Bari che hanno tradotto il documento: quest’ultimo verrebbe pubblicato dall’AIB con un’introduzione mirata al contesto nazionale, con una bibliografia di riferimento di area italiana ed eventualmente altri documenti (norme UNI, ecc.). Dell’argomento si occuperebbe soprattutto G. Cirocchi. La Commissione concorda anche sull’eventualità di accogliere tra i componenti uno dei due colleghi di Bari. P. Puglisi organizzerà al più presto un incontro con loro.

Incontri di Empoli e Firenze:
I. Baldi riferisce su due incontri cui ha partecipato, Vincere facendo rete di Empoli sulle esperienze di cooperazione delle biblioteche di area toscana, in evoluzione verso il Centro Rete Regionale (CeReRe) in fase di progettazione esecutiva. Sono state illustrate anche altre esperienze regionali, tutte positive e spesso all’avanguardia. E’ emerso dall’incontro la necessità di centralizzare alcuni servizi e comunque di stabilire sempre protocolli accurati per la cooperazione. Il resoconto del dibattito fiorentino su Quanto sono pubbliche le biblioteche italiane, centrato sulla accessibilità dei documenti delle biblioteche pubbliche e sulla trasparenza dei regolamenti bibliotecari, ripropone la mancanza di una legge quadro sulle biblioteche, peraltro ormai improponibile alla luce della riforma al titolo V della Costituzione e della programmata devolution. Il dibattito ha riproposto, secondo I. Baldi, l’importanza della comunicazione delle biblioteche verso l’esterno.

A proposito di comunicazione, G. Cirocchi si occuperà di aggiornare la pagina web della Commissione: si decide di rendere pubblici attraverso di essa il programma, e mano a mano a mano tutti i lavori della Commissione.
Conclusioni: si concorda con M. Miele nel voler dare alla Commissione un carattere operativo e di volta in volta finalizzato ad intervenire concretamente su singoli problemi, piuttosto che tendenzialmente di studio. Perciò, fermo restando che i molteplici temi intorno a cui si articola il programma andranno costantemente monitorati – in particolare si conta su V. Boscolo per SBN – ci si attiverà al momento soprattutto riguardo al deposito legale e alla pubblicazione del documento IFLA, e sul prestito in accordo e a supporto dell’Osservatorio legislazione. Per la pubblicazione si penserà ad una giornata di studio dedicata alla sua presentazione, mentre uno spazio a Bibliocom, che va prenotato entro il 30 giugno, sarà dedicato ad un incontro sul deposito legale, da articolarsi a seconda dell’iter del DDL a quella data. Una prossima riunione della Commissione si terrà prima del 30 giugno, anche per meglio definire i contenuti di questo evento. Giuliana Zagra, direttore di AIB notizie, ci fa sapere che avremo a disposizione della Commissione, per una data da definirsi, un inserto di quattro pagine, e ne potremo discutere allora.


Copyright AIB 2004-06-16, a cura di Gloria Cirocchi
URL: http://www.aib/it/aib/commiss/cnsbnt/verbal09.htm


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