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L'apprendimento nella biblioteca universitaria
Teaching in Academic Libraries
Firenze, 7 e 8 settembre 1998

Corsi rivolti all'utenza


Insegnando ai docenti = Teaching to teachers / Paola Bigatti [*]

Nella primavera del 1998 sono stati organizzati, dalla Biblioteca Centrale della Facoltà di Medicina Veterinaria di Torino, una serie di brevi "tutorial" per l'istruzione degli utenti nell'utilizzo dei repertori bibliografici su CD-rom presenti in Biblioteca.

I corsi erano focalizzati, in particolare, sull'apprendimento dell'uso del VET-CD e del BEAST-CD, repertori pubblicati dal CAB (Commonwealth Agricultural Bureau) e contenenti gran parte della letteratura mondiale di interesse veterinario, con archivi che partono dal 1973. Entrambi i database sono interrogabili per parole chiave col software di ricerca Winspirs (ambiente Windows).

I corsi sono stati rivolti al personale docente della Facoltà, in senso molto ampio, così da includere anche ricercatori, dottorandi e borsisti. Dato il successo dell'iniziativa, e su richiesta diretta degli interessati, sono stati coinvolti anche i tecnici laureati che partecipano all' attività di ricerca.

L'ideazione e l'organizzazione dei tutorial ha comportato, innanzitutto, un'analisi della situazione esistente in biblioteca, circa le ricerche bibliografiche su CD-ROM. I bibliotecari hanno dovuto infatti prendere atto della quantità sempre crescente di persone che richiedevano il servizio di ricerca bibliografica su supporto ottico - pur esistendo, in biblioteca, anche le versioni cartacee di tali repertori - e questo per ovvie ragioni di rapidità e completezza dell'informazione ottenuta. Le ricerche venivano di norma svolte direttamente dal personale bibliotecario, (un funzionario di biblioteca full-time, un collaboratore di biblioteca part-time ed un addetto di cooperativa part-time) previo appuntamento.

Constatata la difficoltà di continuare ad erogare il servizio con le stesse modalità per mancanza di tempo e di personale, si è deciso di optare per l'organizzazione di corsi snelli ed agili. Alcuni docenti, infatti, avevano auspicato la possibilità di rendersi più autonomi nell'utilizzo dei nuovi strumenti informatici. Altri avevano già compiuto questo passo, ma avrebbero desiderato conoscenze più specifiche delle tecniche di ricerca che i software consentivano. Un altro punto a favore dell'iniziativa era dato infine dalla prospettiva di un imminente cablaggio dell'edificio che ospita la Facoltà di Veterinaria, il che avrebbe permesso l'acquisto dei repertori bibliografici citati nella versione in rete, consultabili non più solo dalla biblioteca, ma da qualunque workstation collegata alla LAN.

In primo luogo era, in questa fase, necessaria la messa a punto di una metodologia di organizzazione.

Si è definito come obbiettivo da raggiungere una prima istruzione agli utenti che più spesso si avvalevano di questo servizio (i docenti) mediante corsi di breve durata, che fornissero le conoscenze di base per effettuare autonomamente una ricerca.

Sono state poi verificate le risorse effettivamente disponibili per la realizzazione del progetto: non disponevamo di un'aula multimediale e solo due persone potevano occuparsi di questa attività didattica. Avendo in dotazione due PC nuovi, posizionati in uno dei locali più ampi della biblioteca, si è deciso per l'utilizzo di questi ultimi per effettuare le lezioni, che, naturalmente, andavano limitate ad un numero massimo di 5 persone. La lezione sarebbe stata svolta da un bibliotecario con una presentazione diretta del programma da utilizzare, mentre un collega effettuava la medesima dimostrazione sull'altro PC disponibile.

La prima stesura del programma ha comportato invece qualche difficoltà: non sapevamo ancora esattamente che tipo di "pubblico" avrebbe aderito ai corsi, ed eravamo ben coscienti delle differenze di conoscenze informatiche che discriminavano i nostri potenziali discenti. D'altro canto era evidente la difficoltà, se non l'impossibilità, di prevedere corsi differenziati in base al livello di competenze informatiche: chi lavora in ambito universitario sa che spesso il rapporto coi docenti comporta un'abile miscela di competenza, fermezza e savoir faire. Non era nostra intenzione scoraggiare nessuno urtandone la suscettibilità con una "classe differenziale"! Si è quindi optato per un programma di livello intermedio, che non deludesse i più esperti e non "umiliasse" chi si accostava per la prima volta ad uno strumento di ricerca bibliografica non tradizionale: naturalmente si è data per scontata una conoscenza seppur minima dell'ambiente Windows e dell'uso del mouse.

Una volta appurata un'approvazione di massima del progetto dalla maggior parte delle persone contattate informalmente, si è proceduto alla pubblicizzazione dell'iniziativa: questa doveva essere attenta e capillare. Una lettera è stata indirizzata a tutti i docenti, ricercatori, dottorandi e borsisti informandoli della nuova attività didattica della biblioteca e cogliendo, nel contempo, l'occasione per illustrare e pubblicizzare tutti i servizi disponibili per il pubblico e di cui i docenti non erano ancora al corrente. Un'altra lettera è stata inviata al Consiglio di Facoltà perché fosse a conoscenza dell'iniziativa e per consentirne una presentazione ufficiale.

Ricevute le adesioni al corso, per il quale avevamo allegato alla lettera un modulo d' iscrizione, si è proceduto a ridefinire il programma in modo più dettagliato e più adeguato agli iscritti che avrebbero preso parte ai tutorial. Un numero di utenti assai maggiore rispetto a quello da noi previsto inizialmente ha aderito all'iniziativa, costringendoci ad organizzare i corsi a cadenza settimanale anziché quindicinale, come proposto nella lettera di presentazione. La povertà dei mezzi tecnici ed umani a disposizione ha avuto, in questo caso, il vantaggio di consentire una notevole flessibilità organizzativa: i corsi erano svolti e gestiti dalla biblioteca, non esisteva difficoltà dunque ad aumentare la frequenza delle lezioni o a reimpostarne i contenuti in base ai nostri reali interlocutori.

La lezione del tutorial prevedeva, come abbiamo accennato, una presenza massima di 5 persone; la durata della lezione teorica, con dimostrazione a video da parte del bibliotecario, era di un'ora e mezza. Seguiva un'esercitazione pratica in cui venivano messi a disposizione dei partecipanti 3 personal computer su cui svolgere per prova ricerche di loro interesse, guidati e assistiti dai bibliotecari che avevano tenuto il corso.

I contenuti del programma della lezione teorica erano i seguenti:

• una prima parte, introduttiva, verteva sui repertori bibliografici su disco ottico presenti in biblioteca, quale tipo di informazione ricercarvi, vantaggi e limiti della ricerca automatizzata. Veniva poi presentato in generale il programma di interrogazione del database, come avviarlo, come terminare una sessione di ricerca.

• una seconda parte, più tecnica, guidava all'apprendimento di una ricerca semplice, illustrava i parametri di ricerca validi da digitare nella finestra di dialogo, l'uso del troncamento delle parole par ampliare il range delle riposte ottenibili, l'uso delle cosiddette wildcards, e, soprattutto, si soffermava in dettaglio sull'utilizzo degli operatori booleani (and, or, not, with, near). La dimostrazione si avvaleva perlopiù degli esempi concreti proposti dai partecipanti. Seguiva una presentazione di alcune utility del programma quali l'index ed il thesaurus, e la possibilità di salvare le proprie strategie di ricerca in una propria search history rieseguibile successivamente.

• Gli utenti venivano infine istruiti su come selezionare e manipolare i records bibliografici "catturati", come stamparli o salvarli su dischetto.

Valutazione e conclusioni:

I corsi, così organizzati, si sono quindi tenuti, con cadenza settimanale, dalla metà di aprile alla fine di giugno di quest'anno, coinvolgendo 54 persone. Una piccola riflessione sui numeri può risultare significativa e anticipare alcune valutazioni. La comunicazione dell'iniziativa era stata spedita in tutto a 107 persone, di cui 17 docenti ordinari, 20 associati, 35 ricercatori, 9 tra borsisti post-dottorato e personale a contratto, 20 dottorandi, 4 tecnici, 2 specializzandi. Su un totale di 107 hanno consegnato in biblioteca la propria scheda di adesione 54 persone (circa il 50% del totale), di cui hanno infine effettivamente preso parte alle lezioni 47 persone (l'85 % degli iscritti) essendoci state alcune assenze. Gli iscritti, divisi per categorie, sono stati: 4 docenti ordinari, 8 associati, 18 ricercatori, 8 borsisti, 10 dottorandi, 4 tecnici, 2 specializzandi.

Come si può evincere raffrontando i totali dei convocati per categoria e i totali di iscritti per categoria, l'iniziativa ha avuto un buon successo fra i ricercatori (il 51% dei quali ha aderito al corso) e un discreto successo fra gli associati (40% di adesioni). Una risposta meno significativa - come del resto era prevedibile, essendo interlocutori più difficili da raggiungere - è venuta dai professori ordinari con il 23 % di adesioni. Più sorprendente, invece, pur non essendo così bassa in termini assoluti ci è parsa la percentuale dei dottorandi che hanno partecipato al corso: il 50% del totale. La percentuale di adesioni fra tecnici, borsisti e specializzandi è stata, invece, la più alta in assoluto, aggirandosi tra l'88% ed il 100%.

Per quello che concerne invece la valutazione della reale efficacia avuta dal corso, intesa come acquisizione, da parte degli utenti, della capacità di effettuare autonomamente ricerche bibliografiche riteniamo sia ancora troppo presto per azzardarne una. Indubbiamente, già a partire dalle prime lezioni, molti dei partecipanti ai moduli si sono recati in biblioteca per svolgere le proprie ricerche personalmente, con il notevole vantaggio, sottolineato da loro stessi, di non doversi più prenotare per ottenere il servizio, e con un evidente, oggettivo aumento dell' accessibilità delle risorse della biblioteca.

Nel questionario distribuito agli utenti che hanno partecipato al corso sono state proposte inoltre alcune domande volte a stabilire valutazioni sull'efficacia e sulle modalità organizzative delle lezioni.

I questiti erano i seguenti:

1. Il corso al quale ha partecipato è concretamente servito ad incrementare le sue conoscenze nel campo dell'utilizzo delle banche dati su CD-rom?

SI NO

Se ha risposto SI: quali sono le nuove conoscenze che le pare di aver acquisito nell'uso del programma? A) contenuti e struttura del database b) uso degli operatori di ricerca c) gestione ed utilizzo dei riecords

2. Avrebbe preferito articolare il corso in più di una lezione?

SI

a) Per diluire maggiormente i concetti b) Per riservare maggior tempo ad esercitazioni individuali sul programma

NO

3. Come propone di migliorare, per il futuro, l'organizzazione del corso?

a) diminuire il numero di partecipanti per singola lezione (ad es. non più di tre)

b) adattare, per quanto possibile, alle esigenze individuali gli orari del corso

c) mettere a disposizione degli utenti un'aula multimediale

4. Le pare utile la stesura di una breve dispensa che riassuma il contenuto del corso?

SI NO

Se ha risposto SI: avrebbe preferito ricevere tale dispensa prima dello svolgimento del corso?

SI NO

5. Frequentare questo breve corso di ricerca bibliografica su CD-rom ha costituito un'occasione per conoscere meglio i servizi offerti dalla biblioteca e le competenze del suo personale?

SI NO

6. A quali altri settori della ricerca bibliografica dedicherebbe un corso di orientamento?

a) aggiornamenti nella ricerca bibliografica su CD-ROM

b) utilizzo delle banche dati in rete

Alla prima domanda la totalità degli intervistati ha risposto positivamente, articolando la risposta in questo senso: il 46% ha dichiarato di aver soprattutto appreso l'utilizzo degli operatori logici, il 36% di aver acquisito la capacità di gestire meglio i record catturati. Solo il 18% sostiene di aver conosciuto meglio i contenuti e la struttura del database.

Il 57% degli utenti avrebbe preferito che il corso si svolgesse in più di una lezione, soprattutto (l'87% delle risposte era b) per riservare più tempo alle esercitazioni individuali. Il restante 43% ha ritenuto sufficiente una lezione.

Circa la possibilità di migliorare l'organizzazione del corso il 44% ha suggerito di diminuire il numero di partecipanti alle lezioni, il 19% di adattare di più i tutorial alle esigenze individuali, mentre il 37% ha valutato importante la possibilità di avere a disposizione un'aula multimediale con un terminale per ogni utente.

Il 90% degli intervistati considera utile una dispensa scritta sui contenuti del corso, e di questi, il 72% avrebbe preferito averla a disposizione già prima dello svolgimento della lezione. Il restante 10% non si è dichiarato interessato ad avere supporti scritti.

Per gran parte degli utenti che hanno risposto al questionario (90%) il corso ha costituito un'occasione per conoscere meglio la biblioteca, il personale ed i servizi offerti.

Infine, molti utenti (con un'alta percentuale di risposte in tal senso: 84%) si augura che venga presto organizzato un corso che guidi all'utilizzo delle "banche dati in rete" (intendendo con questa espressione le risorse bibliografiche presenti su Internet, ad es. PubMed), mentre solo il 18% dedicherebbe altri tutorial agli aggiornamenti di corsi sulla ricerca bibliografica su CD-ROM.



* Paola Bigatti - Biblioteca Centrale della Facoltà di Medicina Veterinaria - Università degli Studi di Torino



Copyright AIB 1998-09-30, a cura di Serafina Spinelli

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