[AIB-WEB] 49. Congresso nazionale AIB

AIB-WEB | Bibliocom 2002 | AIB-CUR 10 anni dopo

49. Congresso nazionale AIB

AIB2002

Giovedì 17 ottobre 2002
ore 14,30-18,00
Roma EUR, Palazzo dei congressi
Sala Quirinale


Seminario AIB-WEB-5

AIB-CUR 10 anni dopo:
per una storia recente dei bibliotecari italiani attraverso la posta elettronica

a cura della Cnur e della Redazione AIB-WEB


Non solo e-mail:
AIB-CUR come documentazione

di Maurizio di Girolamo ; con la collaborazione di Eugenio Gatto1


Sommario

1. Agosto

Gli iscritti ad AIB-CUR sanno bene che l'estate, e il mese di agosto in particolare, riservano loro le maggiori sorprese quanto ad "atipicità" dei messaggi. Le principali polemiche, ma anche le suggestioni e gli spunti meno legati alla quotidianità del lavoro bibliotecario si ripetono con una certa frequenza in questa stagione che sembrerebbe vedere gran parte dei nostri colleghi al lavoro invece che in vacanza. Spesso questi spunti sono lasciati morire, forse perché il ritorno al lavoro comporta un po' per tutti un brusco risveglio dai sogni estivi, sia da coloro che, al rientro dalle ferie, si trovano a fare i conti con la propria casella di posta elettronica intasata , oltre che con la consueta mole di grane dimenticate troppo in fretta al momento della partenza, sia da coloro che, non essendo andati in vacanza magari contando proprio sul fatto che la maggiore tranquillità e gli uffici vuoti avrebbero permesso loro di occuparsi di cose trascurate durante l'anno, si ritrovano con il rimpianto di non aver mantenuto i buoni propositi cui si aggiunge il rammarico di non aver nemmeno fatto le ferie 2.

Insomma, la lettura settembrina dei messaggi accumulatisi durante l'estate può essere stata per molti di noi superficiale, distratta e comunque non aver comportato l'impulso, così sferzante quando si riceve la posta "in tempo reale"3 , di rispondere di getto e avviare un thread4. A onor del vero, molti spunti di discussione potenzialmente interessanti vengono lasciati cadere in tutti i periodi dell'anno, ma riteniamo che ciò sia fisiologico per molti gruppi di discussione, in special modo, anche se paradossalmente, per quelli molto numerosi5.

Rovistando fra gli archivi di AIB-CUR6, mi sono imbattuto in un messaggio dell'agosto 1999, di cui non nomino l'autore e il titolo un po' perché si tratta appunto di un messaggio indirizzato a un gruppo ben definito, per quanto vasto soprattutto in relazione alla popolazione bibliotecaria di riferimento, e non esplicitamente destinato alla pubblicazione, un po', e forse soprattutto, per solleticare la curiosità di chi legge a rintracciarlo negli archivi AIB-CUR, iscrivendosi al gruppo qualora non lo avesse già fatto...

Di detto messaggio cito soltanto la domanda (retorica?) che mi riguarda direttamente, la cui possibile risposta in un certo senso rappresenta l'argomento del presente intervento7:

[...] Gia`, e "una suddivisione dei compiti, una razionalizzazione delle responsabilita` ,una ""agenzia nazionale"" - (ah!!! Le agenzie nazionali!!!) - che custodisca e cataloghi (altro balzo di Alfredo, il quale, al di la`delle colpe, presumo, il Vasco non conoscesse e non conosca), tutto cio` che "IN RETE" appare (perfino le mailing list, come sostiene il Guerrini (ma ci sei o ci fai, Mauro?! Chi vuoi che se ne importi di cio` che io scrivo a MdG, alias Maurizio di Girolamo, tanto per dire ...).[...]
Come si può facilmente capire da queste poche righe, il messaggio conteneva una serie di riflessioni sulla natura di Internet , sulla volatilità delle informazioni da essa veicolate e sull'opportunità, prima ancora che sui modi, di selezionarle, catalogarle, conservarle. Interrogativi ben noti ai bibliotecari, e forse anche triti e ritriti, ma che, nel 1999, erano molto legati alle aspettative di evoluzione della nostra professione e che anche oggi non hanno ottenuto delle risposte certe.

Ma è quel: "perfino le mailing list", che aveva, allora, attirato, e continua ad attirare, la mia attenzione.

Ha senso considerare un archivio di e-mail degno di memoria, al punto da pensarne una catalogazione sistematica? Dove è lecito porre il confine tra documento nato per essere reso pubblico, se pure in un ambito apparentemente circoscritto8, e semplice comunicazione fra individui, se pure riuniti in una sorta di comunità virtuale?

2. Non solo e-mail

Senza volerci addentrare in (azzardate?) considerazioni sulle caratteristiche di forma e di contenuto della comunicazione elettronica rispetto a quella tradizionale, sulle proprietà informative, comunicative e più in generale culturali, dei gruppi di discussione basati sull'e-mail, ci limiteremo a portare l'esperienza di AIB-CUR quale modello per una diversa considerazione della posta elettronica, almeno di quella propria delle mailing list, da parte di chi la usa.

In principio era comunicazione. Una comunicazione ben strana, che mescolava linguaggi formali, tipici della comunicazione scritta, a stili colloquiali. La mailing list, in misura ancora maggiore della posta privata, pareva costituire una sorta di porto franco, dove era possibile rivolgersi a perfetti sconosciuti come non si oserebbe con amici di lunga data... Ma il valore aggiunto di un gruppo di discussione era, e dovrebbe essere ancora così, costituito dalla condivisione massiccia di informazioni, da cui potevano, ma non necessariamente, sorgere discussioni e approfondimenti. Così, con il passare del tempo, le due principali funzioni di AIB-CUR, comunicazione e informazione, si sono andate differenziando, ritagliandosi spazi diversi all'interno dell'unico contenitore onnicomprensivo. E accanto ai contenuti si sono andati differenziando sempre più il pubblico e il linguaggio.

In AIB-CUR convivono, apparentemente in armoniosa e reciproca indifferenza, coloro i quali intervengono ad ogni occasione per dire la loro, qualsiasi sia l'argomento, con i cosiddetti lurkers9, silenziosi osservatori che tanto mi ricordano i movimenti impercettibili dietro le tende delle finestre di alcuni paesini...10 E, passando dalle persone ai messaggi, possiamo trovare nella medesima "filza" quotidiana informazioni commerciali e annunci di lavoro, richieste di aiuto e segnalazioni di iniziative di settore, provocazioni e approfondimenti. Il valore della gran parte di questa impressionante massa di informazioni11 è limitato nel tempo al momento di invio del messaggio o a un periodo successivo relativamente limitato12.

Tuttavia sarebbe oltremodo ingeneroso bollare come effimero ogni contenuto informativo di AIB-CUR, sia per quanto riguarda le discussioni vere e proprie sia per quanto riguarda segnalazioni e contributi di altro genere. Solo una verifica a posteriori delle consultazioni e dei prestiti può in qualche modo indicare l'efficacia di una collezione di una biblioteca ma può anche accadere che vengano acquisite opere pur nella consapevolezza che non saranno utilizzate a breve.

In maniera analoga, non è detto che molte delle informazioni circolate in AIB- CUR non possano avere in un futuro più o meno immediato un valore per un particolare utente, non fosse altro che quello di testimonianza storica di un periodo e di una professione13. Quel che è certo è che così come non si potrebbe definire biblioteca un insieme di libri, indipendentemente dal loro numero, disposti su degli scaffali senza alcun criterio comprensibile a un utente14, e così come solo la presenza di un catalogo potrebbe rendere accessibile la biblioteca stessa in maniera ottimale, allo stesso modo gli archivi di AIB-CUR, come quelli delle altre mailing list del resto, sarebbero di fatto inutilizzabili se non fossero organizzati e se non se ne permettesse una ricerca più complessa della semplice ricerca per parola.

3. Dal deposito allo scaffale aperto

La preoccupazione dell'effettiva reperibilità dei messaggi arretrati è stata sempre costante nella segreteria tecnica15 di AIB-CUR.

Fino al dicembre 1999 l'unico modo di accedere e interrogare gli archivi arretrati era la posta elettronica. Era possibile richiedere l'invio automatico di documenti e messaggi attraverso le funzioni di LISTSERV. La procedura, per quanto abbondantemente documentata a cura della segreteria tecnica non era, ne' si poteva presumere che lo fosse, di immediata comprensione e applicazione16. Basti pensare che per ottenere una serie di messaggi che soddisfacessero una data condizione era necessario inviare a LISTSERV una o più e-mail contenenti comandi, la cui interpretazione da parte del server comportava l'avvio di una corrispondenza utente- macchina, sempre per via postale, che spesso non portava i risultati sperati [dall'utente]17.

In primo luogo infatti si dovevano inviare i comandi, uno per riga, contenenti i criteri di ricerca, possibilmente associati a istruzioni che ordinassero i risultati, e successivamente, a partire da questi ultimi, si doveva indirizzare a LISTSERV un nuovo messaggio contenente le istruzioni del precedente, cui si aggiungevano quelle per il recupero dei testi dei messaggi18.

Tuttavia, la semplice interrogazione degli archivi fatta direttamente dall'utente, per quanto complessa e strutturata, in maniera analoga a quanto avviene in un'interrogazione di un OPAC o una base dati cercando "in tutto il testo", difficilmente può riservare risultati del tutto soddisfacenti e il rischio di rumore e di scarsa pertinenza dei documenti trovati è sempre dietro l'angolo.

Inoltre, se ricerche basate su criteri cronologici sono, per la loro semplicità19, esaustive nelle risposte, quando si passa a criteri la cui applicazione deve tener conto della qualità dei dati da interrogare e della conoscenza della struttura e del contenuto degli archivi da parte di chi interroga, le cose si complicano inevitabilmente20.

Se consideriamo che, a differenza degli OPAC cui siamo abituati, un archivio postale presenta soltanto pochi "campi" indicizzabili o ricercabili, in genere coincidenti con le più significative etichette dei messaggi21, e che raramente il contenuto di questi "campi" è formalizzato o strutturato in qualche maniera, possiamo comprendere come le preoccupazioni di chi ha gestito AIB-CUR fin dalle sue origini siano state quelle di "educare" i partecipanti al gruppo di discussione all'uso di convenzioni nel testo che facilitassero un eventuale successivo recupero dei messaggi.

Ma di questo parleremo dopo.

Tornando all'interrogazione degli archivi, abbiamo ricordato come nel dicembre del 1999 la nuova versione di LISTSERV ha permesso, grazie ad un più sofisticato sistema di Information Retrieval integrato e soprattutto grazie all'introduzione dell'interfaccia Web, di aggiungere funzionalità che avrebbero facilitato l'accesso ai messaggi archiviati22.

Per proseguire con le similitudini bibliotecarie, potremmo descrivere questo cambiamento come quello di una biblioteca che, improvvisamente, mette a scaffale aperto l'intero posseduto, per anni raccolto in depositi, che, per quanto ben ordinati, comportavano alcune difficoltà di accesso da parte degli utenti23.

Aumentando la familiarità degli utenti con il Web24, anche l'accessibilità agli archivi di AIB-CUR ne risultava favorita25: la possibilità ricercare messaggi per parola nel testo, anche attraverso troncamenti e uso di operatori, per autore, per titolo, di filtrarli per data, di ordinarli per autore/mittente, per titolo/subject, per data e per thread, il tutto all'interno di un ambiente ipertestuale che facilita la navigazione fra i messaggi attraverso link, permette quotidianamente agli iscritti di recuperare messaggi transitati in lista di cui hanno solo un vago ricordo o di scoprire se un certo argomento sia stato già affrontato26.

La consultazione degli archivi delle mailing list attraverso il Web è ormai diffusa, e l'aspetto di "presentazione" di questi servizi può generare una certa confusione negli utenti. Non è infatti immediatamente comprensibile cosa differenzi un elenco di messaggi e-mail su Web da un thread di un newsgroup, anche'esso con interfaccia Web o da altri strumenti che integrano diverse funzionalità, come ad esempio Forum e Conference27.

4. Mailing list "da bibliotecari"?

Una corretta compilazione del subject da parte di chi scrive, non solo ad AIB- CUR ma anche nella corrispondenza privata, dovrebbe stare alla base di quella che potremmo definire "buona educazione postale".

A maggior ragione sarebbe lecito, almeno a mio avviso, "pretendere" un certa attenzione a questo particolare elemento della "busta elettronica"28 da chi fa delle convenzioni formali una competenza di base della sua professione29. L'attenzione nei confronti di questi aspetti da parte della segreteria tecnica e di Eugenio Gatto in particolare, si può dire nasca con la lista stessa. Parafrasando una nota espressione dello stesso Gatto30, potremmo definire AIB-CUR come mailing list "da" oltre che "di" e "per" bibliotecari.

La prima comparsa di titoli formalizzati31 risale al 1996. Si trattava di "RICERCA: Titolo", prefisso usato per i messaggi contenenti richieste di informazioni bibliografiche. A questa sono seguite suddivisioni quali "AGENDA:", "OFFERTA:", "LAVORO:", "AIB:", "INTERBIB:", "DFP:", ormai ben note a chi frequenta AIB-CUR, che all'occorrenza possono essere più d'una, ad es. "AGENDA: AIB:".

La formalizzazione dei titoli, espediente apparentemente di semplice applicazione, risponde a due particolari esigenze, entrambe ben presenti ai gestori di AIB-CUR fin da quando la lista muoveva i suoi primi passi. Oggi, dopo dieci anni e con la crescita esponenziale delle dimensioni di iscritti e messaggi, appare evidente come tale intuizione sia stata particolarmente felice.

La standardizzazione della scrittura permette innanzi tutto a LISTSERV di attribuire i singoli messaggi alle suddivisioni di AIB-CUR sopra menzionate. Non si tratta di pignoleria fine a se' stessa: l'attribuzione di un messaggio a una suddivisione permette che gli iscritti possano impostare filtri che escludano la ricezione di messaggi non ritenuti di interesse32.

La seconda applicazione di questa tecnica, che qui ci interessa di più, è data dalla semplicità del recupero dei messaggi così contrassegnati, sia attraverso il sistema di information retrieval collegato a LISTSERV, sia a fini di compilazione di rubriche e documenti.

Naturalmente, come chi si occupa di catalogazione e indicizzazione [non solo elettronica] può ben comprendere, il tutto funziona se vengono rispettate le norme formali [punteggiatura] e se la classificazione del singolo messaggio all'interno di una suddivisione viene fatta a ragion veduta. Uno degli aspetti caratteristici di AIB-CUR, che ne fanno, a mio avviso, un'iniziativa rara, se non unica, nel suo genere, è dato dalla valenza "pedagogica" delle tecniche adottate.

La formalizzazione infatti non è esclusiva prerogativa di pochi e volonterosi colleghi, come i membri delle sub-redazioni AIB-WEB che curano servizi e rubriche come AIB-CUR LAVORO o DFP33, ne' viene esclusivamente applicata a posteriori, anche se soprattutto per i messaggi destinati a essere parte di rubriche questo intervento redazionale è massiccio34, da parte della segreteria tecnica.

Attraverso un processo di imitazione che si diffonde progressivamente, sono sempre più numerosi gli iscritti ad AIB-CUR che curano gli aspetti formali dei loro messaggi, e così le segnalazioni di eventi, di opportunità di lavoro, e le ricerche di informazioni bibliografiche, tanto per nominare solo alcuni ambiti di interesse che sono circoscritti alle suddivisioni formali sopra ricordate, risultano sempre più precise e di conseguenza facilmente individuabili e recuperabili.

5. Selezione, catalogazione e... classificazione

Se la formalizzazione dei titoli ha comportato senza dubbio una prima razionalizzazione nella gestione degli archivi AIB-CUR, l'intervento bibliotecario in questo campo non poteva fermarsi a questo stadio "descrittivo".

La qualità dei messaggi di una mailing list, la loro utilità presente e futura, possono essere molto diverse e mutare nel corso del tempo. Come si è già detto, gran parte dei messaggi sono di attualità, e non potrebbe essere altrimenti vista la natura del mezzo utilizzato per diffonderli, tuttavia all'interno della grande massa dei contributi si possono individuare carteggi che per il gran numero di messaggi sul medesimo argomento o per il loro specifico valore professionale rischierebbero l'oblio se abbandonati nel mare magnum degli archivi retrospettivi, per quanto facilmente interrogabili, come si è visto.

Questi carteggi, assieme a guide, rubriche e cataloghi sono nel corso degli anni andati ad alimentare i cosiddetti Documenti associati a AIB-CUR35. Si deve alla paziente opera di Eugenio Gatto la selezione, catalogazione e classificazione dei documenti, e in alcuni casi la loro stessa redazione36.

Possiamo, molto semplicisticamente, distinguere i documenti strumentali all'uso della lista e al recupero di altri documenti, dai documenti derivati dalla lista stessa o comunque ad essa associati in qualche misura.

Fra i primi si devono annoverare tutte le guide e i documenti introduttivi37, i cataloghi cronologici38 e quelli di interesse per i gruppi di segreteria39. I secondi comprendono le rubriche41. Il "corpo" della scheda descrittiva si presenta come pseudo-ISBD, e presenta il titolo, l'indicazione di responsabilità, gli elementi della pubblicazione, una descrizione sommaria del contenuto, l'indicazione di eventuali documenti correlati e altre note redazionali. Es.:



--- AIB-CUR D9606A   [1996-06-07. - 150 righe, 8'200 caratteri]
------------------------------------------------------------------------

AIB-CUR, breve storia di una comunita` telematica / Gabriele Gatti,
Elisabetta Di Benedetto.

Siena, 1996-06-07.

Destinato alla pubblicazione su "AIB notizie", 1996, n. 7.

Dal punto di vista redazionale i Documenti AIB-CUR aderiscono pienamente, e non potrebbe essere altrimenti, alle convenzioni adottate in AIB-CUR stessa: l'uso "povero" della tastiera, che in altre parole equivale all'adozione dello standard ISO 646 per quanto riguarda i caratteri, (ISO 8859-1 per documenti editi più recentemente), la soppressione dei segni diacritici in corso di parola e la loro trasformazione in semplici acuti e gravi in fine di parola, e infine la lunghezza massima delle righe posta a 72 caratteri, ne garantiscono la piena accessibilità e leggibilità anche da parte di chi non dispone di particolare strumentazione [hardware e software].

A questo punto, se le tecniche per creare aspettativa hanno funzionato e chi mi ascolta [o legge] non si è ancora addormentato, qualcuno si dovrebbe domandare quali sono questi Documenti AIB-CUR, la cui preparazione richiede tanta cura da parte della segreteria tecnica.

Abbiamo detto che i carteggi ritenuti più interessanti (oltre che riferiti a filoni abbastanza individuabili e localizzati) sono stati raccolti in documenti. Vediamone alcuni:

Non è lo scopo di questo intervento analizzare il contenuto dei documenti. Una simile ricerca, che mi auguro prima o poi venga fatta, permetterebbe di ripercorrere 10 anni della nostra professione "vista dall'interno"42. Accanto alla letteratura professionale, ritengo che AIB-CUR possa essere considerata una fonte autorevole per chiunque voglia svolgere ricerche storiche in ambito biblioteconomico, ma, e in misura ancora maggiore della letteratura stessa, possa offrire anche notevoli spunti per un'analisi sociologica di un ambiente professionale fra i più "vivaci"43. Una simile operazione andrebbe sicuramente oltre i confini della nostra professione, e non solo in termini promozionali o di marketing44.

Accanto ai carteggi, troviamo fra i Documenti AIB-CUR, alcuni testi che in AIB- CUR non sono mai transitati, ma che rivestono una certa importanza per gli iscritti al punto da essere resi loro disponibili sotto questa forma. Come gli altri documenti, sono rintracciabili a partire dai cataloghi45 [anch'essi, evidentemente, documenti AIB-CUR].

Si tratta di documenti, inviati da iscritti o recuperati da altre fonti, il cui reperimento poteva risultare difficoltoso, soprattutto in anni in cui la "pubblicazione" sul Web era ancora poco praticata46. Per questi motivi il numero dei documenti tende a ridursi con il passare degli anni, anche se non ad esaurirsi. La semplicità e l'accessibilità della forma [in poche parole si tratta di "solo testo"], non comportano da parte degli autori e dei redattori la necessità di conoscere le tecniche, anche le più semplici, per la pubblicazione su Web.

Ma scorriamo anche in questo caso alcuni dei titoli presenti:

Come si può vedere, si tratta di un cospicuo archivio di testi, alcuni dei quali pubblicati successivamente anche in altre forme47, altri più strettamente legati alla vita di AIB-CUR, ma non per questo privi di interesse per i non iscritti48.

6. Regalo di compleanno

In maniera del tutto analoga a quanto visto per l'interrogazione degli archivi, possiamo facilmente comprendere come anche questi documenti rischierebbero di essere "dimenticati" e scarsamente utilizzati a causa della scarsa visibilità e della macchinosità dei sistemi per il loro recupero.

Infatti, senza ripetere qui le considerazioni già fatte, è innegabile che la possibilità di individuare i documenti esclusivamente a partire da cataloghi annuali, se pure rintracciabili su AIB-WEB49, costruiti secondo logiche sostanzialmente banalmente inventariali e "cartacee", mal si adatta con la flessibilità offerta attualmente dall'interfaccia Web.

L'accorpamento del catalogo dei documenti con l'archivio dei messaggi avrebbe dato modo di sfruttare le due possibilità di LISTSERV che abbiamo sopra descritto: la ricerca via Web e il controllo di accesso50. In vista di questo possibile sviluppo, fin dal 1999 Eugenio Gatto aveva "arricchito" la descrizione dei documenti contenenti i carteggi, di un indice degli interventi, messo in testa al documento, numerato in maniera conforme all'intero archivio AIB-CUR, nella prospettiva di poter usare quei numeri come rinvii ai messaggi veri e propri.

Con l'accesso via Web questa possibilità si sarebbe potuta facilmente realizzare, mediante la costruzione di URL validi per l'accesso ai documenti51, a partire dagli indici.

Di fatto questi indici altro non sono che le intere schede descrittive dei documenti, che si comportano come gli altri messaggi AIB-CUR, e "occupano" i primi numeri dell'archivio, lasciati appositamente vuoti su LISTSERV per questa funzione. Si tratta dunque di "pseudo-messaggi", definiti, a differenza dei messaggi veri e propri, come multipart/mixed al fine di rendere utilizzabile la loro parte HTML52.

Al fine di rintracciare rapidamente questi indici, si è fatto ricorso alla tecnica dei titoli formalizzati. E' stata dunque introdotta una nuova suddivisione, il cui prefisso, "DOC:" appunto, precede i titoli delle "schede" [pseudo-messaggi] contenenti gli indici dei documenti.

Questo "marchingegno", senz'altro più complicato da descrivere che da usare, è il vero e proprio "regalo di compleanno" di Eugenio Gatto ad AIB-CUR in occasione del decennale.

Riepilogando, a una semplice ricerca negli archivi, per "DOC:" nell'indice derivato dai SUBJECT, LISTSERV risponde con un elenco53 di cui ciascuna voce si presenta in questo modo:


000049  95/03/16  00:00  63  DOC: Citazione bibliografica di fonti elettroniche : carteggio AIB-CUR
1995-01/03. -- (AIB-CUR L9501A)

Il numero di archivio, in questo caso 000049, è attivabile e rimanda alla "scheda breve, strutturata come l'esempio seguente:


Date: 16 Mar 1995 00:00
From: Segreteria tecnica AIB-CUR 
Subject: DOC: Citazione bibliografica di fonti elettroniche : carteggio
 AIB-CUR 1995-01/03. -- (AIB-CUR L9501A)
Content-type: multipart/mixed;

--- AIB-CUR L9501A   [1995-03-16 (020821). -- 790 righe]
------------------------------------------------------------------------

Citazione bibliografica di fonti elettroniche : carteggio AIB-CUR
1995-01/03.

Documenti correlati: Citare Internet / Riccardo Ridi. -- (Documenti
AIB-CUR ;  AIB-CUR D9504B).

--- Attivare "[text/html]", qui sotto, per avere
    l'indice, e i comandi per l'accesso al documento.

[text/html]

Come si può notare, si tratta di un vero e proprio messaggio di posta elettronica, che differisce dagli altri solo per il fatto... di non essere mai stato spedito alla lista!

Il passaggio successivo è rappresentato dall'accesso alla "scheda completa" che comprende l'indice del carteggio vero e proprio. Il link per questa funzione è attivabile dal rinvio "[text/html]" posto in fondo alla "scheda breve". Ecco, come si presenta la scheda completa del documento di esempio:


--- AIB-CUR L9501A   [1995-03-16 (020821). -- 790 righe]
------------------------------------------------------------------------

Citazione bibliografica di fonti elettroniche : carteggio AIB-CUR
1995-01/03.

Documenti correlati: Citare Internet / Riccardo Ridi. -- (Documenti
AIB-CUR ; AIB-CUR D9504B).

------------------------------------------------------------------------

Prelievo per posta dell'intero documento. L'indice numerico che segue
rinvia ai singoli messaggi nelle filze d'archivio AIB-CUR.
(Ambedue i tipi d'accesso sono riservati agli iscritti).

###
02190 Come citare testi reperibili in linea su Internet /  Riccardo
      Ridi. -- 1994-12-21 (distr. 1995-01-04)
02193 citazione elettronica / Marzia Vaccari. -- 1995-01-04
02194 Citare testi Internet / Eugenio Gatto. -- 1995-01-05
02196 = / Ridi. -- 1995-01-09
02207 = / Andrea Damini. -- 1995-01-17
02227 APPUNTI SULLE CITAZIONI INTERNET / Alessandro Corsi. -- 1995-01-19
02447 Citare Internet / Damini. -- 1995-03-03
02455 Citare Internet (transoceanico) / Gatto. -- 1995-03-06
      * Citing Electronic Resources-Miniconference-NYC / Nancy Steele a
      LIBPLN-L@UKANVM.BITNET. -- 1995-03-03

NOTA. I carteggi selettivi riproducono i messaggi originali, con modesti
interventi editoriali per migliore leggibilita` (re-impaginazione,
correzione di grafie anomale per cause meccaniche, soppressione di parti
irrilevanti).

Il meccanismo per il recupero dei singoli messaggi che compongono il carteggio è identico a quello precedente: il numero che precede il titolo di ogni intervento è il numero di archivio di AIB-CUR e costituisce il collegamento ipertestuale al messaggio vero e proprio. Al lettore attento che provasse a navigare un po' fra indici, documenti, carteggi e messaggi non sfuggirebbe una particolarità, se non altro per questioni "cromatiche": se i messaggi archiviati da LISTSERV si trovano "fisicamente" sul server al Cineca, le "schede complete" relative ai documenti (e i documenti stessi, quando pubblicamente accessibili) sono ospitati da AIB-WEB54.

L'interazione fra posta e Web non si limita quindi alla possibilità di interrogare archivi postali attraverso una diversa interfaccia, ma, grazie all'ipertestualità, consente di offrire un servizio basato su continui "intrecci" fra documenti e indici posti in luoghi diversi.

Ma c'è un'altra caratteristica che rende particolare questa applicazione, anche se a prima vista potrebbe apparire come caotica e fuorviante.

Abbiamo visto come le "schede brevi" dei documenti non siano altro che pseudo-messaggi di posta elettronica. In questa veste non possono far altro che rispondere, come i messaggi "autentici", alle interrogazioni provenienti dal sistema di Information Retrieval gestito da LISTSERV.

Può accadere, anzi dovrebbe in via ordinaria, che una ricerca per parola presenti come risultati sia i singoli messaggi, sia le "schede brevi" che contengono le parole cercate.

Dal momento che i risultati di queste ricerche vengono presentati in ordine di "numero di sistema", e dal momento che i numeri più bassi sono "occupati" dai Documenti AIB-CUR, va da se' che questi ultimi verranno presentati in una posizione più favorevole rispetto ai messaggi ordinari. Se consideriamo poi che questi documenti, a differenza dei messaggi ordinari, sono frutto di un'attività "bibliotecaria" di selezione, catalogazione e classificazione e quindi possiamo ragionevolmente considerarli qualitativamente più attendibili degli altri, ecco che ci troviamo di fronte a una sorta di "relevance ranking", a prima vista automatica, in realtà corrispondente ad una precisa scelta del "bibliotecario".

7. Ma non finisce qui...

Accanto ai documenti veri e propri che, come abbiamo visto, sono principalmente rivolti agli iscritti e conservano una funzione divulgativa, vi è poi la vera e propria documentazione di lavoro ad uso della segreteria tecnica, vero e proprio strumento di gestione dell'intera mailing list55.

Questa altrettanto ingente e ben più complessa mole di materiale è raccolta su AIB-WEB, di cui costituisce uno dei rami più rigorosi e tecnicamente avanzati, grazie alla continua sperimentazione sulle possibili intersezioni fra posta elettronica e Web56.

Questo ramo, apparentemente simile agli altri rami di AIB-WEB, almeno dal punto di vista della struttura logica e dell'uso di convenzioni formali per la definizione dei files, a una lettura più attenta si dimostra particolarmente complesso e nasconde al suo interno una serie di risorse di grande utilità, anche al di fuori del contesto "postale".

Non è questa la sede, ne' chi scrive ne avrebbe la capacità, per addentrarci in argomenti più squisitamente legati al funzionamento della lista dal punto di vista tecnico. Tuttavia pensiamo di non sbagliare se riteniamo che non siano pochi coloro che per un motivo o per l'altro siano incappati nei "messaggi semi-automatici" o "cartoline prestampate" che dir si voglia da parte della segreteria tecnica.

Ebbene, per i più curiosi, tutti questi messaggi sono rigorosamente classificati e disponibili per il prelievo postale attraverso la pagina di AIB-WEB già citata, e la sola lettura del catalogo che li comprende [AIB-CUR MAILTPL57] rende l'idea della cura della segreteria tecnica nella gestione della lista. Accanto a questi template, possiamo poi trovare una serie di norme e manuali tecnici per la gestione delle mailing list [MLM CATALOGO].

Questo breve cenno alla documentazione di lavoro AIB-CUR presente su AIB- WEB, dove convive con altrettanto corposa documentazione per la gestione di AIB- WEB stesso, mi permette di fare una considerazione conclusiva di tipo più generale.

Come si è visto, non solo i documenti rivolti genericamente "al pubblico" ma anche quelli più strettamente "di lavoro" sono liberamente accessibili attraverso AIB- WEB . In questo caso il termine "documentazione" è indissolubilmente legato ai termini "trasparenza" e "condivisione".

In molte delle realtà lavorative che ho conosciuto direttamente questi tre termini non sono così connessi fra loro, come sarebbe lecito attendersi, e non è semplice, nonostante i buoni propositi, applicare nell'attività quotidiana i concetti che stanno alla base di AIB-WEB.

E i risultati negativi, in termini di frustrazione individuale e di inefficienza dell'organizzazione, si vedono. Purtroppo.


Note

1) Ringrazio Eugenio Gatto per la revisione, integrazione e correzione del presente intervento. Ma ancora di più lo ringrazio per quanto mi ha saputo insegnare in 10 anni di vita di AIB-CUR.
2) Chi non si è dato dello stupido almeno una volta, per non aver settato a NOMAIL la propria iscrizione ad AIB-CUR o ad altre liste?
3) Naturalmente questa definizione va presa con le pinze, trattandosi di comunicazione asincrona come la posta elettronica: in questo caso ci si riferisce alla modalità di ricezione standard, in contrapposizione, ad esempio, a quella cosiddetta DIGEST [raccolte giornaliere].
4) Uso qui, consapevolmente, il termine inglese perché di uso corrente fra chi frequenta mailing list e newsgroup […ancora inglese!], in luogo dell'italiano "carteggio" usato, come si vedrà, dalla segreteria tecnica per connotare una particolare categoria di documenti.
5) Ad oggi risultano iscritti ad AIB-CUR quasi 3.200 indirizzi di posta elettronica, per la maggior parte corrispondenti a persone fisiche. I potenziali lettori dei messaggi di AIB-CUR sono sicuramente in numero superiore, se si considerano gli indirizzi di struttura che abitualmente smistano i messaggi a più destinatari e i lettori delle rubriche AIB-WEB ad accesso pubblico [AGENDA e LAVORO tipicamente].
6) Gli archivi sono interrogabili via Web dagli iscritti a partire da <http://list.cineca.it/archives/aib-cur.html>.
7) Un visione più "memorialistica" del "fenomeno AIB-CUR" è fornita in Maurizio di Girolamo, AIB-CUR, 10 anni dopo. «AIB Notizie», 14 (2002), n. 7, p. 7-9.
8) In realtà, la dimensione temporale di un gruppo di discussione finisce per oltrepassare ampiamente quella spaziale. Un messaggio indirizzato alla lista negli anni pionieristici, quando gli iscritti non superavano alcune decine, può raggiungere nel corso degli anni migliaia di lettori senza per questo essere reso effettivamente pubblico, semplicemente grazie alla possibilità di ogni nuovo iscritto di consultare gli archivi retrospettivi.
9) Su circa 3'200 persone, nell'ultimo anno quasi 2'400 NON hanno mandato messaggi in AIB-CUR: 3/4 di silenziosi (... comprendendo coloro che ancora non erano iscritti).
10) La "piazza" di AIB-CUR è descritta in maniera particolarmente colorita in un messaggio transitato nel settembre 1994, dal titolo [nel testo e non nel subject] "Dalla finestra con tendina".
11) I dati numerici sono riferiti alla chiusura 2002-09. I dati sull'occupazione di spazio si ottengono dal comando (a LISTSERV) INDEX AIB-CUR, e somma; i conteggi da interrogazione degli archivi. In 124 mesi (9206-0209) 19'442 messaggi, per un totale di 35,9 Moct occupati su disco; 2'221 mess. negli ultimi 12 mesi (0110-0209), mediamente quindi ora 185 mess./mese; 4,2 Moct su disco. Gli iscritti (chiusura 0209) corrispondevano a 3'199 persone (3'316 iscritti). 300 in piu` di un anno prima (0109); quindi mediamente ora 25 nuovi iscritti al mese. Che vuol dire che atttualmente si distribuiscono (se tutti ricevessero a messaggi singoli) 613'000 "pezzi" al mese (=3'316*185). Il massimo di messaggi, mediamente 250 mess./mese, si e` avuto nel periodo 9904/9910. Negli ultimi 12 mesi (0110/0209) i messaggi (2'221) provenivano da 813 diversi indirizzi. Il massimo di "varietà di provenienze" è risultato in 0107 (1'067 indirizzi, per i 2'956 messaggi di quei 12 mesi).
12) Nel caso delle rubriche AIB-WEB che costituiscono i più apprezzati sottoprodotti di AIB-CUR, quali AGENDA e LAVORO, il periodo di permanenza delle segnalazioni sul Web ne indica la validità in termini di uso efficace.
13) Per limitarci alle rubriche sopra menzionate, AGENDA e LAVORO costituiscono una pressoché esaustiva fonte informativa per chi volesse analizzare gli eventi di tipo professionale che hanno avuto luogo in Italia negli ultimi otto anni, o dare uno sguardo sul mercato del lavoro del nostro settore negli ultimi quattro anni. In particolare su AIB-CUR LAVORO si veda Maurizio di Girolamo, Dietro le quinte di "AIB-CUR LAVORO", In: Seminario AIB-WEB 2: l'evoluzione della specie: dagli OPAC al MetaOPAC, Roma, 18 maggio 1999. <https://www.aib.it/aib/lav/d9905a.htm>, 1999.
14) In realtà nel corso della mia vita lavorativa in università ho spesso incontrato professori e utenti in genere che avrebbero sottoscritto molto volentieri questa definizione di biblioteca, vantandone come merito più evidente la totale assenza dei bibliotecari e delle loro strane norme.
15) Per struttura e funzioni dei gruppi di segreteria rimando alla Documentazione AIB-CUR presente su AIB-WEB <https://www.aib.it/aib/aibcur/aibcur.htm3>. La segreteria tecnica attualmente costituita da Eugenio Gatto e Alessandro Corsi, risponde all'indirizzo <ac-tecn@aib.it>.
16) Le istruzioni per il recupero selettivo per via postale sono ancora disponibili su AIB-WEB <https://www.aib.it/aib/aibcur/g-interr.txt>, anche se la stessa segreteria tecnica suggerisce l'uso delle nuove tecniche di interrogazione attraverso l'interfaccia Web, rese possibili grazie all'adozione di un nuovo LISTSERV, nel dicembre 1999 appunto.
17) Per quanto confezionati nel modo più chiaro possibile, i messaggi automatici provenienti da LISTSERV potevano risultare poco amichevoli per chi interrogava. Non stupisce dunque la rinuncia a proseguire nelle ricerche da parte degli utenti meno attenti nella composizione dei messaggi e nella lettura delle risposte o semplicemente con meno tempo a disposizione per queste attività.
18) I problemi posti dalla cosiddetta interrogazione disconnessa dovrebbero essere ben noti a chi si occupi di OPAC Web, che per la sua natura non permette, se non attraverso "trucchi" di vario genere, la realizzazione di una connessione stabile fra utente e server, con il risultato che l'OPAC "dimentica" facilmente l'interrogazione precedente. La similitudine con il sistema postale, anche se a prima vista può sembrare tecnicamente aberrante, rende tuttavia più comprensibili questi problemi.
19) La ricerca basata sulla data dei messaggi , per quanto si debba tener conto che la posta elettronica viaggia a velocità variabili e può capitare che arrivi prima un messaggio partito dopo un altro, fornisce risultati sicuramente più affidabili ma di minore utilità: anche nei nostri OPAC la data viene usata spesso come filtro per selezionare i risultati di ricerche precedenti, raramente come primo e unico canale di ricerca.
20) Anche una ricerca apparentemente semplice come quella di un messaggio di un certo autore spedito in un certo periodo può nascondere insidie impreviste. La descrizione di una strategia di ricerca, effettuata per via postale ma non per questo diversa da un'analoga ricerca svolta in un qualsiasi archivio elettronico mediante un qualunque sistema di Information Retrieval, mirante a recuperare un messaggio di un certo autore in un certo periodo riguardante un certo argomento, esemplificata nel documento sopra ricordato <https://www.aib.it/aib/aibcur/g-interr.txt>, evidenzia efficacemente i problemi legati a questo tipo di ricerche in questo particolare tipo di archivi.
21) In realtà gli unici elementi dei messaggi di posta elettronica indicizzabili con una certa efficacia sono il FROM che contiene il mittente del messaggio, il SUBJECT, che dovrebbe esprimerne l'oggetto e il DATE per la cronologia; da queste intestazioni vengono costruiti appositi indici per la selezione rapida. Per quanto riguarda la ricerca testuale invece LISTSERV considera insieme sia lo header (le varie "buste" e intestazioni postali) sia il testo vero e proprio del messaggio (body).
22) Uno dei vantaggi, spesso poco considerato, della disponibilità di archivi retrospettivi consultabili con facilità è quello di poter tranquillamente rinunciare ad archiviare localmente i messaggi delle liste. Per quanto mi riguarda, questa possibilità offertami da AIB-CUR è sufficiente a giustificare la permanenza nel gruppo di discussione. Per rendersi conto di tale fortuna che tocca agli iscritti ad AIB-CUR basta pensare, prima o poi è capitato a tutti, ai problemi di organizzazione della propria corrispondenza in locale, soprattutto quando, per cambio del PC o peggio per guasti improvvisi, si perde il contenuto del proprio hard disk [e non mi venite a parlare di backup… chissà perché non sono mai aggiornati come vorremmo, quando ci sono…].
23) La corrispondenza con LISTSERV descritta sopra potrebbe in qualche modo ricordare le transazioni utente -> addetto alla distribuzione -> magazzino -> utente, proprie delle biblioteche a magazzino, con tutti gli intoppi che si possono verificare in un qualsiasi momento dell'intero flusso.
24) Purtroppo, a mio avviso, il sempre maggiore utilizzo del Web, con tutte le sue innegabili facilitazioni, ha comportato una progressiva riduzione delle abilità nell'uso di altri strumenti, in primo luogo della posta elettronica. Se di per se' la semplificazione costituisce l'obiettivo della tecnologia [è il sistema che gestisce la complessità, semplificando la vita all'utente], essa può portare in alcuni casi la riduzione dell'attenzione da parte dell'utente e il disinteresse nei confronti di una più consapevole padronanza degli strumenti che usa.
25) Non siamo attualmente in possesso di dati relativi alle interrogazioni WWW. Per quanto riguarda il distributore automatico per via postale, sono stati distribuiti fino ad ora 6.492 files (4.049 documenti e 2.363 arretrati).
26) Un altro indubbio vantaggio dell'interfaccia Web è rappresentato dalla possibilità di iscriversi ad AIB-CUR… senza ricevere un solo messaggio di posta elettronica [c.d. iscrizione NOMAIL]. Questa soluzione, apparentemente paradossale, può favorire, ad esempio, chi si assenti per periodi più o meno lunghi e voglia comunque seguire la lista. Per queste funzioni è molto utile la raccolta dei messaggi per filze mensili, accessibili dalla già citata pagina ospitata sul server CINECA <http://list.cineca.it/archives/aib-cur.html>, da cui si può anche gestire la propria iscrizione attraverso la compilazione di un modulo Web. E' bene ricordare che tutte queste funzioni erano possibili anche attraverso la posta, anche se, come abbiamo visto, in maniera un po' meno "amichevole".
27) Se in questo caso si potrebbe obiettare che poco importa all'utente di conoscere la tecnologia che sta dietro questi servizi, per altre forme di contaminazione, più o meno volutamente celata, presenti sul Web, le conseguenze per l'utente possono essere ben più gravi. Si pensi soltanto alla difficoltà di distinguere fra un servizio Web basato su un indice automatico per parola e uno basato su directories compilate da staff di indicizzatori: spesso la presentazione di questi servizi è identica, entrambi offrono una ricerca diretta per termini e entrambi offrono liste ordinate, ma i risultati delle ricerche sono ben diversi.
28) Anche la "firma" nel testo può presentare dei problemi se non correttamente compilata. Non sempre infatti l'indirizzo e-mail presente nella "busta" [FROM o SENDER] viene visualizzato correttamente dai client di posta e la ripetizione di tale elemento nel testo del messaggio, nella semplice forma Nome Cognome è di sicuro aiuto all'identificazione del mittente e all'attribuzione della responsabilita' di quanto scritto. Per questo e per altri importanti aspetti legati agli indirizzi si veda <https://www.aib.it/aib/aibcur/wac25.htm3>.
29) ISBD, soggetti, classi, fino ad arrivare ai metadati; in altre parole tutto quanto l'armamentario che tanto gelosamente vantiamo come nostra competenza esclusiva e che tanto ci rende "strani" agli occhi degli utenti.
30) Questa espressione, usata da Gatto a proposito di AIB-WEB, condensa una serie di concetti vissuti come "valore" e spesso "ostentati" con orgoglio dalla redazione AIB-WEB per descrivere il proprio lavoro. Su AIB-WEB come applicazione di criteri e tecniche "da bibliotecari" si veda il recente contributo di Claudio Gnoli. WWW da bibliotecari:tradizione documentaria applicata alla Rete nell'esperienza di AIB-WEB, Bollettino AIB, 2002 <https://www.aib.it/aib/boll/2002/02-1-043.htm>.
31) Per una trattazione sistematica di questa particolare convenzione si veda <https://www.aib.it/aib/aibcur/wac272.htm3>.
32) Non è necessario ricorrere a filtri sul proprio client di posta per selezionare i messaggi. Per LISTSERV infatti le suddivisioni corrispondono a dei TOPICS, per i quali si può definire l'attivazione e la disattivazione dell'iscrizione in maniera selettiva, agendo con semplici comandi [SET] di configurazione. Come detto sopra, il controllo della propria iscrizione può avvenire via Web in maniera semplice e immediata. Per questi aspetti si veda <https://www.aib.it/aib/aibcur/wac273.htm3>. In passato a più riprese è stata formulata da parte di alcuni la richiesta di smembrare AIB-CUR in diverse liste, tipicamente più specifiche e settoriali, che facilitassero la partecipazione a chi fosse interessato solo ad alcuni aspetti della professione bibliotecaria. Ebbene in qualche modo la suddivisione può identificare in modo abbastanza preciso l'ambito di un singolo messaggio, isolandolo dal restante flusso di messaggi della lista nel suo complesso.
33) Naturalmente in questi casi le convenzioni formali sono accentuate e non si limitano al titolo, ma riguardano l'intero corpo dei messaggi.
34) Gli interventi correttivi più numerosi, in considerazione del numero di messaggi relativi a tale suddivisione e dell'importanza della precisione di questo tipo di segnalazioni, pena la loro inutilità, riguardano "AGENDA:". Questa suddivisione appare per la prima volta nel 1997 e rappresenta il primo e più seguito tentativo di connessione fra AIB- CUR e AIB-WEB. AIB-CUR AGENDA infatti raccoglie su AIB-WEB in stretto ordine cronologico le segnalazioni di eventi di interesse professionale, di prossimo svolgimento. Dal 1998 questa rubrica avrà un seguito, AIB-CUR LAVORO, basato sulla stessa tecnica oltre che sugli stessi presupposti teorici.
35) Punto di partenza in AIB-WEB per questo particolare aspetto di AIB-CUR è <https://www.aib.it/aib/aibcur/gac5.htm3>.
36) In particolare ci riferiamo qui ai cataloghi, alle guide e ai documenti introduttivi.
37) Le principali guide sono AIB-CUR WELCOME, che descrive AIB-CUR e il suo funzionamento e viene inviata automaticamente ai nuovi iscritti, DOCUM GUIDA, che descrive la struttura dei documenti e le tecniche per il loro prelievo e INTERR GUIDA, che descrive le modalità di interrogazione degli archivi.
38) I cataloghi annuali retrospettivi e il catalogo corrente contengono le "schede" analitiche di ogni documento prelevabile dagli archivi.
39) In particolare MLM CATALOGO, che contiene documenti di lavoro sui sistemi per la gestione della discussione per posta elettronica, e AC-TECN CATALOGO che contiene modelli di messaggi abitualmente usati dalla segreteria tecnica per l'ordinaria [e straordinaria] gestione della lista.
40) Di AIB-CUR AGENDA e AIB-CUR LAVORO si è già ampiamente parlato; AIB-CUR DFP è costituito dalle segnalazioni di aggiornamento del repertorio Documentazione di fonte pubblica in rete su AIB-WEB; AIB-CUR STAT contiene dati statistici su AIB-CUR [dati numerici correnti e complessivi, grafico degli iscritti e messaggi degli ultimi due mesi, dati mensili su iscritti e messaggi e movimento mensile delle iscrizioni, si trattava di rubrica aggiornata quasi tutti i mesi, attualmente ferma da circa un anno].
41) L'analogia con la prassi bibliotecaria è ribadita in ogni occasione dallo stesso Gatto. Per quanto riguarda i nomi dei documenti, ad esempio, in DOCUM GUIDA si descrive la prima parte del nome come "collezione" e la seconda come "numero di collocazione", in cui <>. Possiamo qui aggiungere che a una più attenta osservazione si possono individuare ulteriori elementi codificati in maniera significativa, come ad esempio la lettera che precede le quattro cifre della data, che varia a seconda della categoria cui il documento appartiene: D(ocumento) esterno alla discussione, L(ista), cioè carteggio di AIB-CUR, Q(questionario), e così via. Le lettere dell'alfabeto successive identificano documenti diversi con la stessa data.
42) C'è poi un altro particolare aspetto per così dire meta-professionale, che può emergere dall'esame dei carteggi. Ci riferiamo al funzionamento stesso del gruppo di discussione, alle sue dinamiche, alla risoluzione o meno dei conflitti. Tutti argomenti che, prendendo spunto da AIB-CUR, abitualmente vengono approfonditi nel gruppo di segreteria allargata, che risponde all'indirizzo .
43) Dalla semplice lettura dei titoli sopra elencati ritengo si possa percepire, anche da parte di chi non frequenti AIB- CUR, come il rigore scientifico [L9709B ] conviva con le suggestioni tecnologiche [L9705B], e gli approfondimenti socio-culturali [L9707B], il tutto ben condito da una buona dose di ironia [L9809A ] e leggerezza [L9908A].
44) Un primo tentativo, pur all'interno dello stesso ambiente bibliotecario, di "esportazione" dei temi caratteristici di AIB- CUR fuori dall'ambito della mailing list è rappresentato dalla rubrica su AIB Notizie AIB-CUR TAM TAM curata da Vittorio Ponzani.
45) In realtà, come vedremo fra poco, il recupero attraverso i cataloghi, che avviene in maniera del tutto simile al recupero descritto per la ricerca negli archivi prima del 1999, non è più l'unico possibile.
46) Non dimentichiamo che i primi documenti AIB-CUR risalgono al 1993, e che il recupero per via postale era all'epoca quello più facilmente realizzabile per chi avesse un semplice collegamento il linea commutata. Una ragione dell'origine del distributore automatico (funzione tra quelle ordinarie anche di LISTSERV) è storicamente stata la necessità di provvedere alla distribuzione di testi di una certa lunghezza, per i quali la contemporanea distribuzione a tappeto a tutti gli iscritti sarebbe stata quanto meno controproducente (per i protocolli usati dalle macchine per la tramissione della posta): cosa che vale tuttora, anche in un'epoca in cui non ci facciamo troppi problemi a spedirci per posta (privata: uno a uno, non uno a 3'200) allegati di dimensioni anche imponenti.
47) Pensiamo soltanto ai contributi di Riccardo Ridi, poi divenuti articoli e libri di successo.
48) I due questionari [1994/1997] realizzati a cura di Elisabetta Di Benedetto e Gabriele Gatti, restano i tentativi più significativi di analisi quantitativa del "fenomeno AIB-CUR".
49) Ricordiamo la pagina di accesso: <https://www.aib.it/aib/aibcur/gac5.htm3>,
50) Come abbiamo ricordato, l'accesso agli archivi AIB-CUR è limitato agli iscritti. L'interfaccia Web permette l'autenticazione mediante invio di password abbinata a una login che corrisponde all'indirizzo e-mail dell'iscritto.
51) La costruzione degli URL a partire dai numeri d'archivio di LISTSERV è relativamente semplice e meccanica. Senza dubbio si tratta di un caso in cui è corretto tradurre "file" in "filza": gli archivi tenuti da LISTSERV sono la semplice successione dei messaggi (intestazioni (le più importanti soltanto) e testo), in una chilometrica filza (mensile, per AIB-CUR). E` quindi quel che ampollosamente si può chiamare SUTRS (simple unstructured text record syntax): successione di righe di testo; in realtà qualcosa di più (chi mai ha visto un testo "veramente" non strutturato?): una riga riconoscibile fa da separatore tra un messaggio e l'altro. Facile a quel punto costruire un "indice fisico" di puri numeretti che dica "il messaggio numero X comincia a riga Y della filza Z"; tra indice e dati c'è il rapporto che c'è tra MASTER e XREF in pressoché qualunque database di quelli che conosciamo: il "cross reference" è l'indice primario per l'accesso, e su di esso più o meno nascostamente si basano quelli secondari (che sono invece quelli che usiamo esplicitamente, per autore, titolo, data &c).
52) Attualmente il messaggio viene distribuito su due livelli: inizialmente si accede a una "scheda breve" da cui si passa a una eventuale "scheda analitica" che contiene i link veri e propri ai messaggi del carteggio. La cosa dipende da una limitazione del LISTSERV correntemente disponibile (superata con la prossima versione), che non è in grado di mostrare direttamente tramite l'interfaccia WWW messaggi in codifica "text/html" (cosa che vale anche per i messaggi degli iscritti che occasionalmente succede siano distribuiti in quel modo).
53) Attualmente sono stati "catalogati" in questa forma 52 documenti.
54) Il classico "verdino AIB-WEB" ci viene in soccorso quando siamo incerti sulla dislocazione, logica prima ancora che fisica, dei documenti.
55) Questo particolare ramo di AIB-WEB è interrogabile a partire da <https://www.aib.it/aib/aibcur/c-ac-tecn.htm3>.
56) Il riferimento a Ranganathan, "A library is a growing organism", se si adatta a tutto AIB-WEB, a maggior ragione contraddistingue questo ramo, e non a caso è citato nella nota alla pagina capostipite del ramo <https://www.aib.it/aib/aib-cur/aibcur.htm3>
57) Si tratta della versione modificata dei template, ossia dei messaggi standard, di LISTSERV. Va da se' che le modifiche rispecchiano esigenze di personalizzazione dello strumento tali da trasformarlo radicalmente rispetto allo standard.
58) Non dimentichiamo che tutti i rami AIB-WEB sono percorribili "a ritroso" con la tecnica di "accorciamento dell'URL" e presentano tutti i files, anche quelli obsoleti, senza alcun mascheramento.



Copyright AIB, ultimo aggiornamento 2002-10-20 a cura di Maurizio di Girolamo
URL: https://www.aib.it/aib/congr/c49/digirolamo.htm



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