[AIB-WEB] Associazione italiana biblioteche. 51. Congresso
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51. Congresso nazionale AIB

AIB2004

Giovedì 28 ottobre 2004
ore 15,00-17,00
Roma EUR, Palazzo dei congressi
Sala Celio


Circolazione ed accesso ai documenti: cooperazione nelle biblioteche scientifiche

Seminario a cura del Gruppo italiano biblioteche di Area Scientifica (GIBAS)


Roberto Di Cintio
Internet Delivery System: un modello di "information management"

Premessa

Il World Wide Web ha modificato le strategie con le quali le Biblioteche offrono i loro servizi: abolendo i muri fisici degli archivi di carta e concretizzando nuovi ambienti informativi nei quali il processo comunicativo evolve attraverso lo scambio di oggetti digitali [1].

Sempre più spesso le mura delle biblioteche fisiche si stanno sgretolando per lasciar spazio al movimento informativo; dunque l'organizzazione di unità fisiche tangibili si estende al di fuori, laddove l’opera del bibliotecario arriva ad organizzare documenti digitali all'interno di spazi virtuali definiti [2].

La circolazione dei documenti è una delle attività fondamentali di ogni biblioteca, e va intesa sia come prestito, locale o interbibliotecario, sia come fornitura di copie di documenti; il primo presuppone una resa, a tempo stabilito, la seconda talvolta richiede un pagamento per il servizio. Per questa seconda attività, se pensiamo al trasferimento di file ed oggetti digitali come un'evoluzione di quello che ancora oggi si definisce col termine di "fornitura di documenti" o attività di document delivery, non possiamo prescindere dalle problematiche non solo tecnologiche anche legislative che tale attività di circolazione dell'informazione comporta.

Partendo dal personale presupposto che l’attività di document delivery debba intendersi come un servizio gratuito che le biblioteche svolgono in seno alla comunità scientifica, si possono principalmente distinguere due differenti tipologie di delivery elettronico:

un sistema basato su un principio p2p (peer to peer) che presuppone l’adozione di interfacce "client", generalmente a pagamento, per la connessione al server "repository" della documentazione richiesta;

un sistema basato su un principio "Open" dove l’informazione richiesta risiede, temporaneamente, su un server Web e l’unica interfaccia necessaria per la visualizzazione della documentazione è un comune browser per la navigazione in Internet.

In quest’ultimo periodo c’è grande fervore per tutto quanto ruota intorno al movimento Open; una dimensione dove, con programmi Open Source basati su protocolli Open URL si costruiscono gli Open Archive, si respira un’effettiva aria di libertà.

Il movimento Open Source

La produzione di sistemi operativi gratuiti, fra i quali possiamo annoverare numerosi derivati di BSD UNIX oltre alle varie distribuzioni di Linux, ha proceduto di pari passo con lo sviluppo di strumenti freeware quali gcc, il compilatore C GNU. Questo sforzo, teso ad offrire il software liberamente a chiunque lo volesse, ha prodotto molti importanti programmi quali, per esempio, Apache, il server Web più utilizzato su Internet, Perl, un linguaggio di scripting di vasto utilizzo e PHP [3], un altro linguaggio che deve la sua popolarità soprattutto alla facilità con la quale consente di scrivere pagine Web dinamiche.

Anche il software dedicato alla gestione di database relazionali (Relational Database Management System, RDBMS) è divenuto col tempo più accessibile. Programmi quali PostgreSQL sono gratuiti e, di recente, Informix e Oracle hanno iniziato ad offrire liberamente i propri programmi per sistemi operativi Linux; dal 1996 anche MySQL [4] è un progetto Open Source, funziona su personal computer ed è portabile, il che consente di utilizzarlo su sistemi operativi commerciali e su qualsiasi tipo di hardware sino ai server aziendali.

Mettendo a confronto i sistemi RDBMS Open Source, MySQL sembra offrire parecchi punti di forza:

Dalla teoria all’applicazione pratica

Un esempio tangibile delle potenzialità degli Open Source appena enunciate risiede nel progetto Internet Delivery System http://www.ge.cnr.it/SDS/ids/, dove tutte le fasi connesse alla gestione documentale sono state appunto realizzate con un sistema RDBMS basato su MySQL e distribuito in Web mediante pagine strutturate con PHP [6].

La terminologia utilizzata per il progetto è sufficientemente esplicativa: internet rappresenta il comune denominatore per l’invio della richiesta mentre il delivery system resta una prerogativa di ciascuna struttura (elettronico, via fax o per posta tradizionale).

Mantenendo lo spirito Open che è alla base della struttura del progetto, Internet Delivery System prevede la trasmissione gratuita di documentazione scientifica, preferenzialmente in formato digitale.

Il modello è stato strutturato per una gestione documentale a 360°; cioè accanto all’automatizzazione delle fasi operative connesse all’attività di document delivery a favore delle biblioteche, vengono parallelamente automatizzate le fasi legate all’attività di document supply, intendendo con questo termine la ricerca e la richiesta di documentazione a favore dell’utenza interna alla biblioteca.

L’architettura del progetto presuppone tre differenti categorie di soggetti partecipanti: un’unità centrale di elaborazione e archiviazione definita IDS-Server, varie postazioni di attività (attualmente 9) definite IDS-Manager ed infine i fruitori dei servizi di delivery e supply (attualmente oltre 800 tra biblioteche e utenti interni) definiti IDS-User.

IDS-Server Rappresenta il fulcro dell’intero progetto ed è caratterizzato da 2 PC interconnessi: sul primo (Pentium IV 2800 MHz, 1536 Mb SDRAM PC400, 100 Gb HD Serial ATA) sono installati i server MySQL e PHP, sul secondo (Pentium IV 1700 MHz, 512 Mb SDRAM PC133, 32 Gb HD SCSI) vengono temporaneamente ospitati i documenti digitali prodotti dagli IDS-Manager e conseguentemente fruibili da parte degli IDS-User. Per quanto attiene al formato del documento digitale è stato adottato come standard il formato PDF (Portable Document Format). Su entrambi PC è inoltre installato un server Web.

IDS-Manager Sono le biblioteche che erogano i servizi di document delivery e supply. Per la loro partecipazione al progetto l’unica condizione necessaria è la connessione ad Internet con l’attribuzione di un indirizzo IP (Internet Protocol) statico. Le strutture IDS-Manager sono al momento: 2 Istituti presso l’Area della Ricerca di Padova, 4 Istituti presso l’Area della Ricerca di Pisa, la Biblioteca dell’Area della Ricerca di Roma Montelibretti, la Biblioteca dell’Area della Ricerca di Potenza ed il Servizio di Documentazione Scientifica dell’Area della Ricerca di Genova.

IDS-User Sono le biblioteche che richiedono il servizio di document delivery da parte degli IDS-Manager e gli utenti interni alle strutture sopra elencate nella sezione IDS-Manager. Anche per questa tipologia di soggetti l’unica condizione necessaria è la connessione ad Internet con indirizzo IP statico.

Quali sono le fasi che caratterizzano il progetto? Principalmente quattro:

Oltre alla fornitura di documentazione scientifica, principio fondamentale del progetto, Internet Delivery System offre una serie di servizi aggiuntivi.

Riflessioni conclusive

Il progetto Internet Delivery System si attiene alle vigenti normative sul diritto d'autore con particolare riferimento all'ultimo decreto legislativo n. 68 del 9 aprile 2003 sull'Attuazione della Direttiva 2001/29/CE sull'armonizzazione di taluni aspetti del Diritto d'Autore e dei diritti connessi nella società dell’informazione focalizzando l'attenzione sui comma che possono essere messi in relazione con le attività di fornitura di documenti scientifici da parte delle biblioteche

La nuova normativa sul diritto d'autore prevede all'Art.1 comma 1 che "il diritto esclusivo di riprodurre ha per oggetto la moltiplicazione in copie diretta o indiretta, temporanea o permanente, in tutto o in parte dell'opera, in qualunque modo o forma, come la copiatura a mano, la stampa, la litografia, l'incisione, la fotografia, la fonografia, la cinematografia ed ogni altro procedimento di riproduzione", quindi con questa nuova formulazione che si da al concetto di riproduzione viene posta alla pari la copia cartacea e quella elettronica

Ma la nuova normativa sul diritto d'autore prevede anche delle eccezioni:

- Art. 68-bis Comma 1:

Salvo quanto disposto in ordine alla responsabilità dei prestatori intermediari dalla normativa in materia di commercio elettronico, sono esentati dal diritto di riproduzione gli atti di riproduzione temporanea privi di rilievo economico proprio che sono transitori o accessori e parte integrante ed essenziale di un procedimento tecnologico, eseguiti all'unico scopo di consentire la trasmissione in rete tra terzi con l'intervento di un intermediario, o un utilizzo legittimo di un'opera o di altri materiali.

- Art. 68-bis Comma 3:

Fermo restando il divieto di riproduzione di spartiti e partiture musicali, è consentita, nei limiti del quindici per cento di ciascun volume o fascicolo di periodico, escluse le pagine di pubblicità, la riproduzione per uso personale di opere dell'ingegno effettuata mediante fotocopia, xerocopia o sistema analogo

- Art. 68 Comma 2:

È libera la fotocopia di opere esistenti nelle biblioteche accessibili al pubblico o in quelle scolastiche, nei musei pubblici o negli archivi pubblici, effettuata dai predetti organismi per i propri servizi, senza alcun vantaggio economico o commerciale diretto o indiretto.

Oltre che per la filosofia con la quale è nato il progetto Internet Delivery System e cioè l'essere al servizio della diffusione dell'informazione per la ricerca scientifica e tecnologica, dal progetto non si ricava un guadagno quindi esso è privo di rilievo economico e per tale motivo rientra nelle eccezioni all'attuale normativa.


Riferimenti bibliografici

[1] Antonella De Robbio. La biblioteca nel web, il web nella biblioteca. «Bibliotime», vol.II n.2 (1999).
[2] Roberta Maggi e Roberto Di Cintio. Una proposta di library automation. «Biblioteche Oggi», vol.XVIII n.3 pp:20-25 (2000).
[3] Wankyu Choi, Allan Kent, Chris Lea, Ganesh Prasad, Chris Ullman, Jon Blank e Sean Cazzell. PHP 4 Guida per lo sviluppatore. Ulrico Hoepli, 678 p. (2001).
[4] Paul DuBois. MySQL. Pearson Education Italia, 1221 p. (2004).
[5] Assunta Arte, Roberta Maggi, Gisella Menichelli e Roberto Di Cintio. A web-based document delivery system for scientific information management in Italian research libraries. «Interlending & Document Supply», vol.31 n.2 pp:111-116 (2003).
[6] Jay Greenspan e Brad Bulger. Sviluppare applicazioni per database con MySQL/PHP. Apogeo s.r.l., 532 p. (2001).


Copyright AIB 2005-03, ultimo aggiornamento 2005-03-16 a cura di Gabriele Mazzitelli
URL: https://www.aib.it/aib/congr/c51/dicintio.htm

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