[AIB]AIB-WEB. Contributi


Una classificazione per il 21' secolo

Principî e struttura della Classificazione bibliografica Bliss

di Vanda Broughton
(University college London. School of Library, archive and information studies)

traduzione di Claudio Gnoli


Versione dall'originale inglese dell'articolo in croato "Klasifikacija za 21. stoljece : nacela i struktura Blissove bibliografske klasifikacije = A classification for the 21st century : principles and structure of the Bliss bibliographic classification", pubblicato a stampa in "Vjesnik bibliotekara Hrvatske" 44: 2001, 1-4, p. 38-51, fascicolo dedicato all'indicizzazione semantica.

Vanda Broughton è una delle figure di maggior spicco attive nel settore della classificazione a faccette, essendo fra l'altro curatrice della stessa BC2 insieme a Jack Mills. Si ringraziano l'autrice per il suo consenso e Aida Slavic per aver propiziato l'iniziativa. Carlo M. Biancardi, Emanuela Casson, Eugenio Gatto, Rossana Morriello e Alessandro Simonini hanno fornito indicazioni utili su vari dettagli della traduzione.


Sommario

1 : Introduzione
1.1 : La ricerca sulla classificazione nel Regno Unito e il lavoro del Classification research group
1.2 : Il programma di revisione

2 : Struttura e principî della BC2
2.1 : Ordine delle classi principali
2.2 : Ordine all'interno delle classi principali
2.3 : Categorie standard
2.4 : Ordine all'interno delle faccette
2.5 : Ordine tra le faccette, ordine di citazione standard
2.6 : L'ordine di citazione implicito e la tavola invertita
2.7 : Notazione
2.8 : Esempi pratici di costruzione di codici di classe nella BC2

3 : Applicazioni della Classificazione bibliografica Bliss
3.1 : La BC2 in un mondo virtuale
3.2 : Influenza della BC2 sulla pratica di classificazione

Note


1 : Introduzione

A molti fra i lettori saranno note le idee e gli scritti di H. E. Bliss [1] nonché il suo sistema di classificazione, noto come la Classificazione bibliografica Bliss. Questo schema, pubblicato fra il 1935 [2] e il 1953, è stato applicato in svariate biblioteche universitarie, di ricerca e speciali, principalmente in Gran Bretagna e nei paesi del Commonwealth, ed è stato ampiamente apprezzato per il suo approccio scientifico alla conoscenza e alla documentazione, e per i solidi principî teorici che stanno alla base della sua struttura.

Bliss fu uno dei primi teorici della classificazione bibliografica: egli scrisse nel periodo immediatamente precedente a Ranganathan, e stabilì moltissimi principî dell'organizzazione delle conoscenze tuttora considerati importanti, quali il riferimento della classificazione documentaria al consenso accademico e alla garanzia bibliografica, e il principio di gradazione nella specificità. Le caratteristiche della classificazione originaria, ossia l'ordine delle sue classi principali, la presenza di ausiliari sistematici e speciali, l'uso di una mnemonica sistematica e in lettere, le possibilità di sintesi, la flessibilità dei suoi ordinamenti alternativi, e la sua implicita ospitalità a soggetti nuovi, sono qualità altamente auspicabili in una classificazione e tuttora considerate tali.

Nonostante questo la classificazione [di Bliss], dopo un lungo periodo di gestazione, mancò poi di quei meccanismi o supporti finanziari che erano evidentemente necessari per la sua revisione e manutenzione, fin dal momento della pubblicazione degli ultimi volumi. Dopo la morte di Bliss non esisteva alcuna istituzione che fosse chiaramente responsabile del lavoro intellettuale di manutenzione, e la sopravvivenza a lungo termine del sistema appariva improbabile.

A quel tempo in America settentrionale non c'erano utenti della "Bibliographic classification", e H. W. Wilson, l'editore dello schema originale, passò tutti i diritti del sistema all'allora British Bliss classification association, poi Bliss classification association (BCA), che da allora è rimasta detentrice del copyright. La BCA accettò anche l'incarico di manutenzione dello schema e negli anni Cinquanta e Sessanta, sotto la guida di un comitato esecutivo, furono pubblicate numerose revisioni e correzioni di piccola scala attraverso il "Bliss classification bulletin".

Alla fine degli anni Sessanta appariva chiaro che questa revisione graduale (consistente principalmente nell'aggiunta di nuovi concetti) non era adeguata per la continuazione della BC come sistema sostenibile per l'organizzazione bibliografica, e che era necessaria una revisione più ampia e più radicale, sia della struttura dello schema che del dettaglio terminologico.

Venne così formulato un programma per questa revisione sostanziale, sotto la direzione di Jack Mills e con sede presso la School of Librarianship del Polytechnic (poi University) of North London. Il lavoro di revisione cominciò nel 1967, svolto principalmente da Jack Mills aiutato da un assistente di ricerca, ma con apporti considerevoli da molte parti interessate.

 

1.1 : La ricerca sulla classificazione nel Regno Unito e il lavoro del Classification research group

In questo periodo, in tutto il settore della classificazione e dell'information retrieval era stata svolta una notevole mole di lavoro di ricerca e sviluppo da parte di diversi bibliotecari e documentalisti britannici, e tra gli anni Cinquanta e gli anni Settanta in questo campo furono pubblicati molti lavori significativi [3]. Cuore di molte di queste attività fu il Classification research group (CRG), al quale appartenevano molte delle migliori menti dell'epoca, e che funzionava come un forum per la discussione delle idee, riguardanti soprattutto la costruzione di classificazioni a faccette per svariate aree disciplinari.

In questo contesto, il progetto di revisione della BC appariva un'occasione ideale per incorporare in una grande classificazione generale molti dei principî teorici della scuola dell'analisi a faccette; infatti chiunque in quel momento fosse impegnato nello sviluppo di uno schema di classificazione non avrebbe potuto ignorare gli schiaccianti argomenti che l'analisi a faccette aveva per fungere da base teorica di qualsiasi sistema moderno.

Di conseguenza, la seconda edizione della Classificazione bibliografica di Bliss (BC2) venne largamente identificata con il "nuovo schema di classificazione generale", a lungo prefigurato dal CRG, e destinato a incorporare principî teorici e struttura in un modo mai realizzato prima da alcun sistema universale di classificazione (con l'eccezione della Classificazione Colon di Ranganathan).

Pur mantenendo e conservando le caratteristiche centrali della classificazione originale (BC1) e l'infrastruttura generale di quel sistema -- l'ordine delle classi principali, l'ordine grossolano all'interno delle classi, la notazione in lettere e la mnemonica principale -- le nuove tavole incorporavano tutti gli aspetti della moderna teoria della classificazione -- una rigorosa e logica analisi in faccette e loro schiere costituenti, l'imposizione di un ordine di citazione coerente e prevedibile per mezzo di una tavola invertita, una capacità teoricamente illimitata di sintetizzare soggetti composti, e l'uso di una notazione retroattiva, che risparmia la necessità di indicatori di faccetta e semplifica notevolmente il processo di costruzione del codice di classe.

 

1.2 : Il programma di revisione

Nei primi anni del progetto venne svolto molto lavoro preliminare in termini di analisi del vocabolario, definizione di metodologie e sperimentazione delle tavole provvisorie. Tutte le tavole furono prodotte in forma di "penultima bozza" e fatte circolare tra i membri della BCA ed altre parti interessate, al fine di raccogliere commenti e apportare ulteriori revisioni prima della preparazione per la pubblicazione.

Un testo pronto per la fotocomposizione, in formato A3 su due colonne, venne preparato alla School utilizzando una macchina per scrivere IBM a palla da golf (la tecnologia di quell'epoca). Questa venne ridotta fotograficamente ad A4 dagli editori, i Butterworth, che erano responsabili anche della legatura e della distribuzione. Le prime tavole complete apparvero nel 1977 (Introduzione e Ausiliari sistematici) e furono seguite da vicino dalle classi Religione, Assistenza sociale, Psicologia, Istruzione e Scienze mediche. Da allora sono stati pubblicati anche ulteriori volumi per Matematica, Filosofia, Sociologia, Politica, Diritto, Economia e finanza, e di recente Scienze generali e Fisica. Il lavoro attuale è dedicato alle aree di Chimica, Tecnologia, Belle arti e Archeologia, per le quali sono state sviluppate tavole provvisorie dal Cambridge Bliss user group (CAMBUG) e dallo staff della Haddon library for archaeology and anthropology, pubblicate sul "Bliss classification bulletin" [4].

Sebbene sia concepita come uno schema generale adatto a grandi collezioni di documenti, a familiarizzare con la BC2 sono state soprattutto biblioteche speciali. Il nuovo schema offre un livello di dettaglio nella terminologia e una possibilità di sintesi tali da essere particolarmente adatti a collezioni di documenti altamente specializzati, e per alcune discipline non esistono altri linguaggi di indicizzazione paragonabili, né generali né speciali. Ciò è vero in particolare per l'Assistenza sociale e gli argomenti correlati, in cui l'adozione della BC2 è stata particolarmente ampia.

Uno sviluppo recente è stato costituito dall'adozione della BC2 da parte di diverse collezioni universitarie di medie dimensioni all'Università di Cambridge [5], fatto che ha implicazioni considerevoli per il futuro dello schema [6].


2 : Struttura e principî della BC2

 

2.1 : Ordine delle classi principali

L'ordine delle classi principali segue quello dello schema originale di Bliss; è stato considerato da molti l'ordine migliore e più conveniente fra tutti i sistemi di classificazione generali, basato com'è sia su principî filosofici che sul consenso accademico (ossia la percezione delle relazioni tra discipline e tra soggetti dal punto di vista accademico, aderente alla ricerca universitaria).

L'ordine segue una successione evolutiva logica (spesso considerata coerente con la teoria dei livelli di integrazione [7]) che inizia con la matematica e le scienze fisiche, procede con le scienze biologiche, con una crescente complessità degli organismi, fino all'uomo, rappresentato da antropologia, medicina e psicologia. Lo studio della società, la sociologia, è connesso a diversi aspetti dell'attività sociale umana: l'istruzione, la religione, la politica, il diritto, il commercio e la tecnologia, e il tutto è completato dalle attività superiori dell'uomo: la musica, le arti e la letteratura, culminando naturalmente in bibliografia e biblioteconomia. Oltre al fatto che questa successione ha una progressione naturale, l'ordine produce dei raggruppamenti di soggetti corrispondenti alla ricerca universitaria e anch'essi naturali: scienze fisiche e biologiche, scienze mediche, scienze sociali, commercio e industria, e arti.


A-AL	Filosofia
AM-AX	Matematica
AY	Scienza in generale
B/D	Scienze fisiche
B		Fisica
C		Chimica
D		Astronomia e scienze della Terra
E/G	Scienze biologiche  
E		Biologia generale e microbiologia
F		Botanica  
G		Zoologia  
H/I	Scienze dell'uomo
HA 		Antropologia
HB/HZ		Medicina
I		Psicologia e psichiatria
J	Istruzione
K	Sociologia
L/O	Storia e discipline ausiliarie della storia
P	Religione
Q	Assistenza sociale
R	Politica e pubblica amministrazione
S	Diritto
T	Economia, finanza, gestione delle imprese
U	Tecnologia, industria, fabbricazione
V	Belle arti: arte, architettura, musica
W/Y	Lingue e letteratura
Z	Bibliografia

 

2.2 : Ordine all'interno delle classi principali

L'ordine all'interno delle classi principali è determinato dall'applicazione di rigorose tecniche di analisi a faccette. Il vocabolario del soggetto, come viene determinato raccogliendo termini tratti da documentazione corrente, è analizzato in una serie di faccette corrispondenti alle categorie dell'ordine di citazione standard.

L'ordine di citazione standard, così come le categorie che vi sono impiegate, può essere considerato uno sviluppo delle categorie di Ranganathan (Personalità, Materia, Energia, Spazio e Tempo) [8]. Negli anni Sessanta vennero compiuti svariati tentativi di raffinare questa analisi di base, principalmente per quanto riguarda le relazioni fra concetti [9]. Nell'àmbito del CRG il lavoro si concentrò invece sull'identificazione di categorie più specifiche, e infatti l'inclusione di categorie come Oggetto, Tipo, Parte, Proprietà (equivalenti a diverse tornate e livelli della faccetta P della Colon) facilitò notevolmente l'esercizio dell'analisi categoriale. Come si può vedere nei lavori di Vickery [10], D. J. Foskett [11], Langridge [12], Mills [13] e altri, l'insieme di categorie fondamentali fu espanso dalle originarie cinque di Ranganathan a un potenziale massimo di tredici. La gamma completa di categorie è usata probabilmente soltanto nei soggetti tecnologici, e in alcune discipline (in particolare arti e discipline umanistiche) si trovano variazioni all'ordine di citazione standard; ciononostante, questo progresso teorico si è rivelato di inestimabile valore nell'esercizio pratico della costruzione e dello sviluppo di tavole con l'utilizzo dell'analisi a faccette.

 

2.3 : Categorie standard

Le categorie standard utilizzate per l'analisi dei termini nel lavoro di revisione della BC2 sono le seguenti:

Queste tredici categorie sono state trovate adeguate a trattare il vocabolario di un ampio spettro di soggetti (sebbene per un dato soggetto solitamente si possa identificare un numero minore di categorie).

Quando nell'àmbito di un soggetto viene identificata una data categoria, i suoi membri costituiscono una faccetta in quel soggetto, es. la categoria di Oggetti o entità in zoologia è nota come faccetta Organismi, la categoria dei Processi in patologia è la faccetta Malattia.

 

2.4 : Ordine all'interno delle faccette

All'interno di una particolare faccetta può avvenire un ulteriore raggruppamento dei termini, a seconda di diversi attributi o caratteristiche. Per esempio, nell'àmbito della sociologia la faccetta Persone può essere divisa in gruppi caratterizzati per Età (bambini, adolescenti, anziani), per Genere (maschi, femmine), per Origine etnica (afro-caraibici, caucasici, aborigeni), o da una gamma di altre proprietà. Questi raggruppamenti sono chiamati schiere [inglese array], e la proprietà che li definisce è chiamata un principio di divisione.

L'ulteriore disposizione all'interno delle schiere (ordine all'interno della schiera) solitamente non è basata su alcun principio specifico, sebbene talvolta siano applicabili degli ordini ovvi (quali sequenze cronologiche, di sviluppo o spaziali). Di solito l'ordine all'interno delle schiere, ed anche fra schiere, non è soggetto ad alcuna regola teorica, bensì viene deciso pragmaticamente.

 

2.5 : Ordine tra le faccette, ordine di citazione standard

Le categorie standard vengono citate nell'ordine dato sopra, di Oggetto - Tipo - Parte ecc.; il che significa che un soggetto composto, che consista di termini tratti da più di una categoria, li combinerà in tale ordine. Un esempio ipotetico dalla zoologia può essere come segue:

titolo:

Differenziazione di cellule del tronco cerebrale nel ratto bruno
analisi concettuale:
differenziazione -- cellule -- tronco cerebrale -- ratto bruno
categorie: differenziazione (Processo) cellule (Materiali) tronco cerebrale (Parti) ratto (Oggetto) ratto bruno (Tipo)
ordine di citazione standard:
Oggetto -- Tipo -- Parte -- Materiale -- Processo
stringa di citazione:
ratto -- ratto bruno -- tronco cerebrale -- cellule -- differenziazione

Questo processo può essere applicato parimenti alle discipline umanistiche e sociali; per esempio:

titolo:

Regalità sacrificale nel Vicino Oriente antico
analisi concettuale:
re -- sacrificio -- religione -- Vicino Oriente -- antico
categorie: sacrificio (Operazione) re (Agente) religione (Sistema) semitica (Tipo) antica (Proprietà)
ordine di citazione standard:
Sistema -- Tipo -- Proprietà -- Operazione -- Agente
stringa di citazione:
religione -- semitica -- antica -- sacrificio -- re

 

2.6 : L'ordine di citazione implicito e la tavola invertita

Nella pratica, per l'indicizzatore il processo di costruire stringhe di citazione è notevolmente semplificato per effetto di alcuni principî impiegati nella costruzione delle tavole.

Al fine di conservare sia l'ordine di citazione che la sequenza "il generale prima dello specifico", le faccette sono elencate o tabulate in ordine rovesciato rispetto a quello di citazione -- la classica "tavola invertita". In chimica, per esempio, si possono identificare le seguenti faccette generiche:

Sostanze chimiche (Entità)
Composti secondo varie caratteristiche (Tipi)
Elementi (Parti)
Molecole, atomi, particelle subatomiche (Costituenti/Materiali)
Reazioni chimiche (Processi)
Analisi e sintesi chimica (Operazioni)
Attrezzatura (Agenti)

Chiaramente, l'aspetto più "specifico" della chimica sono le sostanze chimiche, i composti stessi, così essi dovrebbero apparire alla fine della classe, mentre all'inizio verranno nozioni più "generali" come attrezzature di laboratorio e procedure; ciò si ottiene "invertendo" la tavola ed elencando le diverse faccette nell'ordine di citazione rovesciato, nel modo seguente (leggermente espanso):

Attrezzatura
Analisi e sintesi chimica
Reazioni chimiche
	fotochimica
		attività ottica
	elettrochimica
Materia chimica
	atomi e molecole
	particelle atomiche e altri costituenti
Sostanze chimiche
	gli elementi
	composti
		chimica inorganica
		chimica organica
			composti lineari, alifatici
			composti ciclici
				eterocicli

Le stringhe di citazione possono così essere costruite combinando concetti nell'ordine rovesciato rispetto a quello con cui appaiono nella tavola, senza bisogno di considerare le faccette a cui essi appartengono, poiché la struttura a faccette e l'ordine di citazione sono impliciti nelle tavole. Un esempio può essere:

titolo:

Attività ottica di eterocicli azotati osservati per mezzo del microscopio elettronico
sequenza rovesciata dei termini:
eterocicli -- azoto -- attività ottica -- osservazione -- microscopio elettronico

La stringa risultante è la stringa di citazione corretta per quel soggetto, cosicché per l'indicizzatore si elimina il passaggio costituito dall'identificazione delle faccette.

 

2.7 : Notazione

Il processo meccanico di sintesi dei codici di classe è ulteriormente facilitato dalla notazione dello schema. L'originaria notazione in lettere della BC1 è stata conservata nella struttura generale, in quanto le notazioni in lettere presentano diversi vantaggi. La base notazionale è grande, e utilizzando lettere si possono ottenere codici di classe più corti [14]. Si può inoltre utilizzare proficuamente la mnemonica letterale, ossia la creazione di corrispondenze fra lettere nella terminologia e lettere nella notazione, es. C per "chimica", CE per "elettrochimica".

Nella BC2 la notazione è utilizzata in un modo più sofisticato, così da effettuare la sintesi dei codici di classe senza bisogno di indicatori di faccetta. Tale dispositivo, ossia la notazione retroattiva, è, come l'ordine di citazione, incorporato nella tavola, e consolida ulteriormente i processi meccanici di costruzione dei numeri di classe.

Il dispositivo opera riservando blocchi di notazione sotto ciascuna classe all'addizione diretta di qualsiasi classe precedente. Non è richiesto alcun indicatore di faccetta né dispositivo di collegamento, poiché il conflitto notazionale viene evitato dall'assegnazione appropriata della notazione da parte del compilatore della tavola. L'indicizzatore si limita a sommare i codici notazionali per gli elementi costituenti della sua analisi concettuale; poiché questo, per definizione, dev'essere fatto secondo l'ordine alfabetico rovesciato, ciò serve anche a correggere qualsiasi errore che l'utente commettesse nell'ordine di citazione. In pratica l'indicizzatore ha solo bisogno di stabilire la notazione per i concetti individuali nel soggetto contenuto in un documento, e combinarli in ordine rovesciato, affinché sia generato il codice di classe, senza che gli sia necessario considerare le faccette rappresentate, né l'ordine di citazione.

 

2.8 : Esempi pratici di costruzione di codici di classe nella BC2

La sintesi dei codici di classe è ottenuta nella BC2 per mezzo di due metodi. Nella maggior parte dei casi è utilizzata direttamente la costruzione retroattiva del numero, come dimostrato sotto negli esempi 1 e 2. Occasionalmente, laddove vi è grande pressione sulla notazione (per effetto semplicemente della dimensione del vocabolario), questa può essere alleggerita dall'introduzione di un intercalatore; si tratta di un "appiglio" al quale agganciare numeri sintetizzati; un esempio dell'utilizzo dell'intercalatore è dato nell'esempio 3.

 

Esempio 1

La normale costruzione retroattiva di numeri di classe entro una classe principale comporta l'addizione diretta di notazione per un termine elencato precedentemente nelle tavole, eliminando dal termine aggiunto la lettera della classe principale.

B	fisica
B7H		visualizzazione e rappresentazione
BAF		interazioni energetiche e forze
BF			onde
BFT				diffusione
BJ			magnetismo
BM		particelle

Tutte le classi che precedono BM possono essere aggiunte direttamente a tale classe, eliminando la lettera iniziale B:

BM7 H	visualizzazione di particelle
BMF T	diffusione di particelle

 

Esempio 2

Quando le classi hanno più di un carattere in comune (come spesso avviene nel caso di termini posti nella stessa schiera) essi possono essere tutti eliminati al momento di combinare la notazione:

BRL	proprietà ottiche della materia
BRL FD		frequenza
BRL L			luminosità, brillantezza
BRL M		colore

BRL MFD	frequenza del colore
BRL ML	brillantezza del colore

Qui, tutte le lettere comuni BRL sono eliminate al momento di aggiungere BRL FD e BRL L alla classe BRL M.

 

Esempio 3

In alcuni punti sono impiegati gli intercalatori, allo scopo di estendere la capacità della notazione. In tali casi viene aggiunta della notazione ad una specifica lettera base, invece che direttamente. Per esempio:

BB	meccanica
BBB T		energia cinetica
BDC		velocità
BDM		moto circolare
BF		onde, movimento ondulatorio
* aggiungere a BFA le lettere A/DR che seguono B BFA BBT energia cinetica delle onde BFA DC velocità delle onde BFA DM moto circolare delle onde

Qui le classi precedenti sono aggiunte all'intercalatore -A, invece che direttamente alla classe BF. L'uso degli intercalatori è sempre reso esplicito da istruzioni nella tavola, e non dovrebbe essere usato se non in ottemperanza ad esse.


3 : Applicazioni della Classificazione bibliografica Bliss

La BC2 è primariamente un sistema per la classificazione bibliografica (con b e c minuscole); in altre parole, è uno strumento per l'organizzazione di documenti e surrogati di documenti sulla base del loro contenuto di soggetto. L'applicazione più comune di ciò consiste attualmente nella gestione e nella sistemazione di collezioni di documenti reali, ovvero biblioteche, e di loro surrogati, ovvero cataloghi.

La BC2 è utilizzata per organizzare un certo numero di biblioteche, soprattutto biblioteche speciali e di ricerca nelle scienze sociali e in aree affini [15]. Di recente è stata anche applicata a un certo numero di biblioteche universitarie di medie dimensioni all'Università di Cambridge [16]. In esse è accolta favorevolmente grazie ai suoi solidi principî teorici, alla logica trasparente e alla predicibilità della struttura, e alla stretta corrispondenza fra la sua struttura generale e il modo in cui è concepita negli ambienti accademici la costituzione dei soggetti. Le collezioni speciali la stimano per il vocabolario dettagliato (ineguagliato anche rispetto a molti schemi speciali), per la capacità di sintesi di soggetti composti, e per la flessibilità incorporata nel suo schema, che offre numerosi trattamenti e collocazioni alternativi (permettendo un notevole grado di personalizzazione) ed è intrinsecamente ospitale nei confronti di nuovi soggetti e nuove combinazioni di concetti.

Tuttavia la sistemazione fisica dei libri (e il relativo ordinamento delle voci nei cataloghi e nelle bibliografie), per quanto sia importante, non è l'unica possibile applicazione del sistema. L'uso della BC2 come fondamento per la costruzione di un tesauro è stato già documentato, e dalle voci più autorevoli [17]. (Questa procedura è oggi utilizzata come metodologia standard per la compilazione di tesauri presso la School of Librarianship dello University college di Londra.) La BC2 è anche particolarmente adatta alla generazione di intestazioni per soggetto [18], essendo confrontabile nella sua struttura concettuale e nell'uso delle relazioni sia al sistema di indicizzazione PRECIS [19], utilizzato per molti anni nella British national bibliography, che ai principi di intestazione per soggetto inclusi nel British technology index [20]. Inoltre lo schema può essere usato non soltanto in modo pre-coordinato, così come si è detto, ma anche in modo post-coordinato, come fonte di parole-chiave e di descrittori per un'organizzazione automatica dei soggetti [21].

Altri esempi recenti di applicazioni innovative della BC2 comprendono il suo uso come fonte di descrittori per una base-dati per la gestione di informazioni sull'occupazione [22].

 

3.1 : La BC2 in un mondo virtuale

Esistono numerosi esempi di applicazione di classificazioni ed altri linguaggi di indicizzazione convenzionali all'organizzazione di risorse sul Web [23]. Fino a poco tempo fa, queste applicazioni erano rimaste in gran parte confinate all'uso dello schema di classificazione nel suo ruolo convenzionale di dispositivo di ordinamento; un certo numero di schemi generali sono stati utilizzati per sistemare le risorse all'interno di siti [24], nello stesso modo in cui quegli schemi sono utilizzati per ordinare i libri sugli scaffali.

Tuttavia, progetti più recenti hanno cominciato a guardare alle strutture di conoscenza incorporate nelle classificazioni come strumenti per gestire relazioni semantiche e strutturali nella ricerca e nel recupero. Molti motori di ricerca utilizzano strutture tassonomiche e ontologiche per integrare la ricerca per parole-chiave; tali strutture sono rozze in confronto alle sofisticate reti linguistiche e filosofiche rappresentate nelle classificazioni, e alcuni progetti recenti hanno studiato come queste ultime possano assistere nei processi di raccolta di risorse, di indicizzazione automatica e di moderazione delle strategie di ricerca [25].

Appare chiaro che in qualsiasi impresa di questo genere l'altamente strutturata, rigorosamente logica e predicibile BC2, con il suo vocabolario dettagliato e le sofisticate relazioni semantiche e sintattiche, dovrebbe essere un contendente da prima linea.

Una proposta di ricerca attuale presso la School of Librarianship dello University college London [26] mira a considerare il ruolo della classificazione come fonte di vocabolario controllato e di relazioni esplicitamente definite, che potrebbero essere sfruttati nella strutturazione di stringhe di ricerca per il recupero di materiale di àmbito universitario dal World Wide Web. La BC2 costituirebbe l'elemento centrale in un linguaggio controllato (mappato anche rispetto alla CDU e alla CDD), incorporato nel software di formulazione delle ricerche allo scopo di migliorare la formulazione delle espressioni di ricerca. La BC2 è stata scelta per fornire la "spina dorsale" di questo linguaggio di controllo, proprio per quell'integrità di principî e di struttura che la distingue dalle altre classificazioni, sviluppate su principî più pragmatici e meno stringentemente logici.

 

3.2 : Influenza della BC2 sulla pratica di classificazione

È chiaro anche che il contributo principale della BC2, oggigiorno, non sta tanto nella sua adozione da parte di singole istituzioni, quanto nell'influenza che ha avuto sullo sviluppo della teoria della classificazione, e nel conseguente impatto di quest'ultima sugli altri grandi schemi [27]. La maggior parte degli altri sistemi considera ora necessario un certo grado di faccettazione nello sviluppo delle nuove tavole [28], e i vantaggi nelle prestazioni di recupero di sistemi altamente strutturati e logici sul modello della BC2 difficilmente possono essere trascurati. La graduale diffusione della struttura a faccette attraverso un numero crescente di linguaggi di recupero dev'essere dovuta almeno in una certa misura alla percepita superiorità di questo approccio, e sembra probabile che le tavole della BC2 finora pubblicate abbiano fornito un modello per la costruzione dei moderni linguaggi di recupero, che è ora ampiamente considerato come l'archetipo dello schema del 21esimo secolo.


Note

1. Oltre alla stessa "Bibliographic classification", Bliss scrisse diverse opere teoriche sulla classificazione, principalmente "The organization of knowledge and the system of the sciences" New York: H. W. Wilson, 1929, e "Organization of knowledge in libraries" New York: H. W. Wilson, 1933.

2. "A system of bibliographic classification" pubblicato nel 1935 forniva uno schizzo della classificazione, sebbene il volume 1 dello schema completo non venne pubblicato fino al 1940.

3. Titoli significativi pubblicati in questo periodo includono:

e un numero molto cospicuo di articoli e resoconti sui principi della teoria della classificazione.

4. Russell, L. and Lane, H., Archaeology at the Haddon library, "Bliss classification bulletin" 41: 1999.

5. Una discussione sull'adozione della BC2 a Cambridge si può trovare in: Attar, K., Blissful perceptions: BC2 or not in Cambridge, "Bliss classification bulletin" 42: 2000.

6. Lo schema è stato adottato da un certo numero di biblioteche, sia di college che di dipartimento, all'interno dell'Università; poiché tutte queste biblioteche inviano registrazioni catalografiche al Cambridge union list, accessibile pubblicamente attraverso l'OPAC web della biblioteca universitaria <http://www.lib.cam.ac.uk>, esiste ora una cospicua base-dati di registrazioni bibliografiche interrogabili e scaricabili che contengono dati di classificazione BC2. Ciò riequilibra la situazione favorevole ad altri schemi intellettualmente meno rigorosi che offrono il vantaggio di servizi di catalogazione centralizzati.

7. La teoria dei livelli di integrazione, inizialmente proposta da Joseph Needham nelle scienze biologiche, e sviluppata successivamente da Feibleman, suggerisce che i grandi sistemi consistono di livelli di organizzazione, ciascuno dei quali fa da base per il livello successivo. Questa teoria ha trovato un'ampia applicazione nelle scienze del comportamento, ed è stata anche applicata dal CRG all'organizzazione della conoscenza al livello più generale, principalmente nell'ordinamento delle discipline o classi principali, nella classificazione documentaria. Una discussione dell'uso della teoria dei livelli di integrazione da parte del CRG si può trovare in: Spiteri, Louise, The Classification research group and the theory of integrative levels, "Katharine Sharp review" 1995 [<http://alexia.lis.uiuc.edu/review/summer1995/spiteri.html>].

8. Ranganathan, S. R. "Colon classification: 6th edition". Bombay: Asia publishing house, 1960, p. 1.20-1.28.

9. Gli attori principali nell'Europa continentale furono Pages, Gardin e altri, e nel Regno Unito J. E. L. Farradane; i teorici di questa scuola si concentrarono sull'espressione delle relazioni fra termini, utilizzando indicatori di ruolo, ovvero indicatori relazionali, con una notazione significativa ed espressiva, in contrasto con la scuola britannica, che guardava piuttosto all'ordine tra le faccette (ordine di citazione) per indicare ruoli funzionali; una sintesi della gamma di indicatori relazionali o operatori è contenuta in Perrault, J. M., Categories and relators, "Rev. int. docum." 32: 1965, n. 4, p. 136-144 [ripubblicato in "Knowledge organization" 21: 1994, n. 4, p. 189-198].

10. Vickery, B. C. "Classification and indexing in science and technology". London: Butterworth, 1958.

11. Foskett, D. J. "Classification and indexing in the social sciences". London: Butterworth, 1963.

12. Langridge, D. W. "Classification and indexing in the humanities". London: Butterworth, 1976.

13. Mills, J. "A modern outline of library classification". London: Chapman and Hall, 1960.

14. Poiché esistono 26 lettere, una combinazione di due caratteri offre 26 x 26 classi (= 676), contro 100 per le cifre; al livello di quattro caratteri, che è quello più frequentemente utilizzato per una sistemazione grossolana dei libri, la differenza è 456 976 contro 10 000. Chiaramente quindi è possibile fornire una profondità di classificazione molto maggiore a parità di risorse notazionali.

15. Esempi di utilizzatori della BC2 includono la biblioteca Tavistock and Portman (per le scienze psicologiche e del comportamento), Barnardo's, il National institute for social work, la Disabled living foundation, la biblioteca Haddon (biblioteca di Antropologia e archeologia dell'Università di Cambridge).

16. Biblioteche dei college Fitzwilliam, King's, Queen's, Sidney Sussex e Jesus.

17. Aitchison, J., Bliss and the thesaurus: the Bibliographic classification of H. E. Bliss as a source of thesaurus terms and structure, "Journal of documentation" 42: 1986, 3.

18. È utilizzata in questo modo da alcune delle biblioteche di college a Cambridge, che preferiscono usare le intestazioni della BC2 invece di sistemi pubblicati come i Library of Congress subject headings.

19. Austin, D. J., op. cit.

20. Coates, E. J., op. cit.

21. Un'esposizione dettagliata dell'uso della BC2 per la generazione di intestazioni per soggetto, parole-chiave, termini di tesauro e applicazioni post-coordinate si può trovare nell'introduzione alla Bliss bibliographic classification Class Q: Social welfare, 1994, revision by Chris Peddle.

22. MacLeod, Marion, Jobs for all, "Bliss classification bulletin" 41: 1999.

23. Il progetto dell'Unione Europea di telematica per la ricerca DESIRE ha investigato l'utilizzo di un certo numero di classificazioni bibliografiche esistenti per la gestione di risorse su Internet, in modo particolare in siti di smistamento e portali. Il risultato delle loro indagini può essere consultato a <http://www.surfnet.nl/innovatie/desire1/deliver/WP3/D32-3.html>.

24. L'applicazione della CDU al sito britannico di risorse sull'istruzione superiore NISS è visibile a <http://www.niss.ac.uk> [poi HERO <http://www.hero.ac.uk/>], inoltre questo schema è alla base dell'ordinamento del Social science information gateway <http://www.sosig.ac.uk>, pur non essendo visibile all'utente. La Dewey è utilizzata per organizzare siti quali School's online resources for teachers (SORT), a <http://www.campus.ort.org/Library/frame.asp?Page=info.asp> [inattivo a gennaio 2004], LaTrobe university: Bendigo, a <http://library.bendigo.latrobe.edu.au/irs/webcat/ddcindex.htm>, e la Biblioteca nazionale del Canada <http://www.nlc-bnc.ca/caninfo/ecaninfo.htm>.

25. Il progetto SCORPION (dettagli a <http://www.oclc.org>) sta indagando il potenziale della Classificazione decimale Dewey per una indicizzazione automatica di diversi tipi; un esempio è il lavoro di Pollitt nella decostruzione dei numeri CDD, come riportato in: Enhanced view-based searching through the decomposition of DDC codes, "Proceedings of the 6th international conference of ISKO: Toronto, July 2000". Ulteriori informazioni su questo lavoro sono accessibili anche a <http://www.hud.ac.uk/schools/cedar/dewey/Dewey.htm> [poi <http://poseidon.hud.ac.uk/external/research/CeDAR/dewey/Dewey.htm>].

26. Proposta di ricerca non pubblicata sottoposta all'Arts and humanities research board, novembre 2000 [vedere il progetto FATKS <http://www.ucl.ac.uk/fatks/>].

27. Ciò è particolarmente vero della CDD. McIlwaine, I. and Williamson, N.: "A feasibility study on the restructuring of the UDC into a full faceted classification system", International society for knowledge organization conference: Copenhagen 1994, esamina l'uso della BC2 come fonte di struttura analitica a faccette e di vocabolario da incorporare nelle nuove revisioni della UDC. Questo tema è sviluppato ulteriormente in McIlwaine, I.: UDC centenary: the present state and future prospects, "Knowledge organization" 22: 1995, 2.

28. La recente revisione della classe 780 Musica della CDD (Dewey decimal classification 20th edition. New York: Forest press) mostra una marcata struttura a faccette nella sua nuova tavola; anche documentazione recente sulla LCC discute il concetto di faccette, sebbene questo forse non avvenga con lo stesso significato che si intende nel Regno Unito.
 


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2004-01-26, testo originale di Vanda Broughton, a cura di Claudio Gnoli. Ultimo aggiornamento 2010-02-21
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