aib-logo Associazione Italiana Biblioteche. Seminari

La biblioteca digitale

Roma, 16-17 e 18 marzo 1999
(seminario diviso in tre moduli)


b) Modulo sull'informazione elettronica
Docenti: Patrizia Cotoneschi, Luca Bardi

Materiali didattici di Luca Bardi

Informazione elettronica
Introduzione - Bibliografia selezionata

J. Feather - P. Sturges. International Encyclopedia of Information and Library Science. London : Routledge, 1997.
The markets for electronic information services in the european economic area : supply, demand and information Infrastructure : European Report of the Member States' Study / Information Market Observatory. Luxembourg : European Commission - DG XIII/E, 1996.
P.A. Bruck. The content challenge: Electronic Publishing and the new content industries. In Future perspectives in electronic publishing. Frankfurt Bookfair, 1997.
M. Oyala. The life-cycle of business information. "Database" 19(3) June/July 1996, p. 79-81.
P. Hernon. Information life cycle : its place in the management of US government information resources. "Government Information Quarterly". 11 (2) 1994, pp. 143-170.

Informazione elettronica
Interoperabilità: standard e metadata

Informazione elettronica
Diritti e strategie - Approfondimenti


Informazione elettronica
Diritti e strategie - Letteratura professionale italiana

A. Scolari. Nel Labirinto delle licenze. "Bollettino AIB", 33 (1993), n. 2, p. 167-175
A.M. Mandillo. La tutela del diritto d'autore in biblioteca: un problema aperto e un accordo possibile. In "Bollettino AIB", 35 (1995), 2, p. 243-247
M. Marandola. Diritto d'autore. Roma: AIB, 1996.
M. Marandola. Il Nuovo diritto d'autore: quale futuro ?. In L'automazione delle biblioteche del Veneto: 9 seminario Angela Vinay : l'irruzione della multimedialità. Venezia, 1997
G. Vitiello. Biblioteche, editoria e diritto d'autore. In "Biblioteche oggi", genn-febbr. 1997, p. 8-15.
C. Revelli. Discussioni sul copyright. In "Biblioteche oggi", dic. 1997, , n.10, p. 46-54.

Informazione elettronica
Diritti e strategie - Letteratura professionale italiana

R. Caffo. Biblioteche e copyright: conferenza internazionale a Roma. In "AIB Notizie", 10 (1998), n. 8, p. 7
R. Caffo. Le biblioteche e la nuova direttiva europea sul copyright alla conferenza di Copenhagen. In "AIB Notizie", 10 (1998), n. 3, p. 6-7
Electronic copyright: nuove iniziative EBLIDA-AIB. In "AIB Notizie", 9 (1997), n. 6, p. 13-16.
L. Bardi. Electronic copyright and digital licensing: where are the pitfalls ?. In "AIB Notizie", 10 (1998), n. 10, p. 11-12

Informazione elettronica
Diritti e strategie - Bibliografia selezionata

M. Marandola. Diritto d'autore. Roma: AIB, 1996
L. Chimienti. Lineamenti del nuovo diritto d'autore : direttive comunitarie e normativa interna. Milano : Giuffrè, 1997
A. Okerson. Copyright or contract ?. In "Library Journal", september (1997), p. 136-139
C. Oppenheim. The legal and regulatory environment for electronic information. London : Infonortics, 1999

Informazione elettronica
Tecnologie per la gestione dei diritti - Link

SIAE
http://www.siae.it/Site2/SiaeMainSite.nsf/html/It_MMLicenza.html

Progetto ECUP
http://www.kaapeli.fi/~eblida/ecup

Progetto Decomate
http://cdservera.blpes.lse.ac.uk/decomate

Progetto IMPRIMATUR
http://www.imprimatur.alcs.co.uk

Progetto CANDLE
http://www.sbu.ac.uk/litc/candle

Progetto ATHENS
http://www.athens.ac.uk

Informazione elettronica
Tecnologie per la gestione dei diritti - Bibliografia selezionata

C. Oppenheim. Legal issues associated with Electronic Copyright Management Systems.
A. Ramsden. Copyright Management Technologies
B. Tuck. Electronic Copyright Management Systems
Unique identifiers : a brief introduction / by G. Greene and Mark Bide, .
A Guide to using digital object identifiers

Materiali didattici di Patrizia Cotoneschi


Interoperabilità

*Interoperabilità

terminecon molte istanze che impattano sull'efficacia della coesistenza di diverserisorse informative


Livelli di interoperabilità


*Semantica

--standard per la descrizione dei contenuti

*Tecnica

--controllo e indirizzo dello sviluppo standard e formati

*Politica

--possesso risorse, formazione personale, sistemi più complessi

*Intercomunitaria

--sinergie fra istituzioni e le discipline finora separate

*Internazionale

--lingue, organizzazione

Definizionie qualche accenno di terminologia

*Standard
*Protocollo
*Formato

Standard


*Riconoscimento con generale consenso
*Approvazione organismo ufficiale

Obiettivi

--fornire linee guida e specifiche
--uso comune e ripetuto
--miglior livello di soddisfazione
(peraltre definizioni vedi Eurodicautom)

Standard

*standard proprietari
sviluppatie diffusi da produttori privati

*standard aperti

disponibili

standardde facto
standardde jure

Livellidi maturità tecnologica

*Standard de facto

--il prodotto si è imposto sul mercato, ed è riferimento per altriapplicativi e (dati) e cambiamenti dipendono dal fabbricante

*Publicly available specification (PAS)

--produttori leader si consorziano per definire un'interfaccia standard esviluppare prodotti compatibili (X/open IETF Internet Egineering Task Force)

*Standard de jure

--Standard garantiti da organismi ufficiali

*mancanza di prodotti

Stabilitàdegli standard......

*versioni
*servizi a valore aggiunto di alcuni fornitori
*poca chiarezza nelle specifiche
*utilizzo di parti
*CALS programmme del Dipartimento della Difesa US specifica gli standard adattiper la conservazione dell'informazione online
*GEDI Generic Electronic Document Interchange commissione responsabile per lastandardizzazione delle applicazioni elettroniche alla documentazione einformazione Agreement for DD projects

Standardbozze di standard, e.... sogni di standard

*UNIMARC: MAchine Readable Cataloging,
*DC Dublin Core Metadata Element Set
*ANSI/NISO Z39.56-1996 (SICI)
*XML: The Extensible Markup Language
*URC: Uniform Resource Characteristics

Organizzazionidi standardizzazione nel settore dell'elaborazione dati

INTERNAZIONALI

--W3C World Wide Web Consortium - (MIT/LCS-INRIA-KEIO) il principale per la rete
--ISO International Organisation for Standardisation
--IEC the International Electrotechinical Commitee
--ITU The International Telecommunication Union
--NISO National Information Standards Organization

*EUROPEI

--CEN Commité européen de normalisation
--Cenelec Commité européen de normalisation electrotechnique
--ETSI European Telecommunications Standards


Standard
identificazione risorse


*ISBN, ISSN, ISMN Identificatori di standard bibliografici per materiale astampa, possono essere applicati anche alle versioni elettroniche
*SICI Serials Item and Contribution Identifier
*SOIF Summary Object Interchange Format formato di metadata sviluppato inHarvest Architecture. Attraverso una indicizzazione strutturata permette diimpostare richieste strutturate
*DOI Digital Object Identifier sviluppato da Association of American Publisherand CNRI principalmente per la gestione del copyright e del commercio elettronico


Identificatoridi localizzazione

IETFInternet Engineering Task Force

*URI Uniform Resouce Identification termine inclusivo di:

*URL Uniform Resource Locators localizzazione della risorsa
*URN Uniform Resource Names nome della risorsa indipendentemente dalla sualocalizzazione
*URC Uniform Resource Citation o Characteristics descrizione (metadata) dellerisorse informative


PURLPersistent Uniform Resource Locators OCLC
HANDLE

Standardconservazione informazione elettronica


*Supporti magnetici

soprattuttostandard proprietari per

*dischetti ISO/IEC 9529-1(breve tempo)
*cartucce ISO 8462-1
*nastri ISO/IES 3788:1976(10/15 anni)
*Video cassette 8mm ISO/IEC 11319
ISO/IES12246 (2 anni)
*DAT Digital Audio Tape

Supporto ottico

*CD-DA 1980 Red book standard
*CD-ROM 1983 Yellow book standard
ISO9660 - ISO 12246 (10/20 anni)
*CD-I Interactive Green Book based on Yellow Book Mode2
*CD-R Recordable 1988 - Orange Book part II (10/20 anni)
*CD-RW Rewritable Erasable Optical Disk 1994 - Orange Book part III (10/20 anni)
*DVD Digital Video/Versatile Disc (8-15 volte più capaci)

Protocollo


*Regole standard che governano le funzioni di comunicazione di rete descrivendo

--i formati di un messaggio
--il modo in cui viene scambiato con gli altri computer
--

Standardper ILL e DD

Ladiffusione del formato elettronico cambierà ILL in EDD
*ISO ILL 10160 e ISO ILL 10161 (non diffuso)
*Z39.50 ITEM ORDER che consente di trasportare messaggi ISO ILL 10160/1
*HTTP
*EDI Electronic Data Interchange
*STMP
*Formati DD dal GEDI agreement

--TIFF, JPEG, PDF
--

Standardricerca e recupero su basi dati

*Z39.50 : ANSI/NISO Information Retrieval standard Z39.50-1995, versione 1996inclusa nella ISO 23950

*SQL:

--ISO/IEC 9075:1992 Information Technology-Database language
--ANSI X3.135-1992 Database Language SQL - Structured Query Language

SQLè un linguaggio standard interattivo e di programmazione per databaserelazionale sebbene sia ANSI e ISO standard molti prodotti per database losupportano con estenzioni propritarie (INFORMIX, DATABASE ORACLE)

Checos'è Z39.50

Z39.50 American National Standard Z39.50 Information Retrieval ServiceDefinition and Protocol Specification for Library Applications
ISO23950
*NISO standard che specifica un protocollo applicativo OSI
*Standard composto di specifiche per collegamento di databases con diversiInformation Retrieval Systems

*Obiettivo è la decodifica del messaggio richiesto per far comunicare duesistemi nella ricerca e recupero dell'informazione
*Interoperabilità nella definizione di diversi profili

Standard
codificacaratteri

*ISO646 ASCII - standard a 7 bit non tratta i caratteri speciali

*ISO/IEC 8859-1 (ISO Latin 1) è la più usata della ISO /IEC 8859-N(N=1-9) per tutte le lingue europee

*ISO/IEC 10646 UCS (UNICODE) Universal Charact Set disegnato per permetterel'utilizzo della maggior parte dei caratteri utilizzati , usando 2 byte (UCS-2)o (UCS-4)
Ancorapoco usato, verrà supportato dall' XLM


Formatidocumento

*Formati plain text

--ISO 646 ASCII - standard a 7 bit non tratta i caratteri speciali(testo=sequenza di caratteri) ASCII esteso permette di descrivere caratterispeciali in una tabella limitata

*Formati proprietari di formattazione

--Wordperfect, Pagemaker, Ventura, Word
--RTF Rich Text Format formato portabile di Microsoft
--LaTeX/TeX per matematica e affini

*Formati descrizione pagina

--PostScript standard per la descrizione della pagina di Adobe è usato perinviare o stampare testi con il loro layout.
--PDF Portable Document Format permette ai documenti di essere visualizzati supiattaforme diverse

Iformati delle riviste elettroniche

*Le prime e forse qualcuna ancora ASCII
*La maggior parte utilizzano HTML (ritenuto solo di passaggio) o PDF
*Postscript
*LaTeX
*SGML ancora in fase di valutazione - adottato da alcuni progetti americani(CLIC, Infobike, Superjournal)

Formati
Documenticon informazione strutturata

SGML
StandardGeneralised Mark up Language

*HTML Hypertext Mark-up Language elementi ed entità (tags e attibuti)definiti
*XLM EXtensible Markup Language non definiti
*PROPRIETARY FORMATS standards de facto largamente diffusi in ambiente Windows

--OLE Object Linkin Embedding Microsoft (interazione tra Excel e Word)
--

SGMLe DTD

*SGML considera un documento come un'insieme di elementi posti in posizionegerarchica e ne definisce la struttura tramite la definizione della DocumentType Definition.
*La specifica formale della struttura di un documento SGML si compone di uninsieme di dichiarazioni espresse secondo un'apposita sintassi DTD.
* Le dichiarazioni definiscono gli elementi cioè le unità testualiche vengono considerati elementi strutturali.

XLM
EXtensible Markup Language

*Versione light di SGML
*Sistema orientato alla definizione della struttura gerarchica
*Contenuto e presentazione sono separati
*Insieme di marcatori che servono per delimitare annotazioni e commenti ad untesto
*eXtensible = linguaggio di contrassegni personalizzati = nuovi linguaggi

RDF
Resource Description Framework


Modeland Syntax specification as a W3C Recommendation
"TheWeb is quickly becoming the world's fastest growing repository of data,"explained Tim Berners-Lee, W3C director.
"RDFprovides the necessary foundation and infrastructure to support the descriptionand management of this data.
RDFcan transform the Web into a more useful and powerful information resource."

RDF
Resource Description Framework

*Attività di diverse comunità che lavorano sui metadata
*Creazione architettura robusta e flessibile per supportare metadata in rete
*Raccomandazioni per uno standard che regoli il formato delle meta informazioniusando grafi etichettati riguardanti il contenuto di siti
*Riconoscimento da agenti software
*Scambio con databases con campi diversi
*Evoluzione del PICS ((Platform for Internet Content Selection) nato in 3WC percontrollare accesso ai siti vietati ai minori.


Checosa sono i metadata?
(definizione UKOLN)

Datisui dati

Tuttidi dati usati per aiutare l'identificazione, la descrizione
lalocalizzazione di
risorseelettroniche in rete

Metadatais data about data. Increasingly the term refers to any data used to aid theidentification, description and location of networked electronic resources. Inthis context there now exists a variety of metadata formats from the basicproprietary records used in global internet search services, through acontinuum encompassing simple attribute/value records such as the ROADStemplates used in eLib subject services, the more structured TEI and MARCformats, and at the richest level detailed formats such as CIMI and EADtypically applied to archival material


Evoluzione
del concetto di metadata

*2 accezioni del significato
*Formati bibliografici strutturati e costruiti su regole di catalogazionerigorose (MARC, CIMI)

*Elementi minimi anche destrutturati e se possibile ricavati dalla codifica deldocumento stesso (intestazione TEI, IAFA DC)

Achi interessano i metadata?

*Tradizionali tutori del sapere

--biblioteche
--archivi

*Gestori dell'informazione di rete

--Sviluppo di collezioni su web
--Consorzio WWW

*Gestori delle risorse di rete

--Motori di ricerca
--Servizi di directory


DUBLINCORE


Abbreviazione di Dublin Metadata Core Element Set
Metadata definiti dal OCLC/NCSA Metadata Workshop in March 1995..
Semplice descrizione risorse di rete a sintassi indipendente di 15 elementi conqualificatori
Applicazioni di metadata DC nelle intestazioni dei documenti strutturati


Comenasce Dublin Core


*Chicago WWW conf. 1994
*OCLC/NCSAmetadata Work 1995
*OCLC/UKOLN Warwick Works 1996
*W3C workshop 1996
*CNI/OCLC Worshop 1996
*DC-4 Camberra 1997
*DC-5 Helsinki 1997
*CCE Metadata Workshop 1997
*DC-7 Washington 1998
*CCE Metadata Workshop 1998

Caratteristichefondamentali del Dublin Core

*Ogni elemento è opzionale
*Ogni elemento è ripetibile
*Sintassi indipendente
*Estendibile (la descrizione si può arricchire)
*Interdisciplinare (interoperabilità semantica)
*Internazionale (10 lingue in aumento)


15ELEMENTI DC

          CONTENUTO             PROPRIETA'            INSTANZA                               Title               Creator               date                                  Subject              Publisher             type                                Description            Contributor           format                                 Source              Rights                identifier                            Language                                                                         Relation                                                                         Coverage                                                              

Il contenuto dei 15 elementi DC

ETICHETTA         SIGNIFICATO                                                                            Title             Nome dato alla risorsa dal Creator o Publisher                                         Creator           Organizzazione o persona con responsabilità primaria del contenuto intellettuale       Subject           Argomenti parole chiave e frasi che descrivono il contenuto es: classificazione        Description       Descrizione del contenuto                                                              Publisher         Entità che fornisce accesso alla risorsa                                               Contributors      Organizzazioni o persone con responsabilità secondaria rispetto al Creator                   Date        Data della messa a disposizione della risorsa                                                Type        Homepage, pre-print                                                                         Format       Tetxt, html, jpeg                                                                         Identifier                  Stringa o numero che identifica la risorsa es: URL,ISSN,URN                    Source                       Opera da cui la risorsa deriva es: versione cartacea                       Language                        Codice a tre caratteri della lingua del contenuto                        Relation                             Esprime le relazioni con altre risorse                              Coverage                                 Localizzazione spazio-temporale                             Rights            Riferimenti a copyright o server che fornisce il dato                                  



QUALIFICATORI

*due tipi di qualificatori

*scheme= specifica il contesto di interpretazione su standard esterni

--vacabolario controllato
>>classificazione DDC (scheme=DDC 20)

*type=raffina la semantica di un elemento

--regole di codifica
>>ISO 8601 per data
>>ISO 639/1 per la lingua

*ogni campo ha qualificatore accettato

ProgettoEuler

*Progetto Europeo 1998 nel quadro di "Telematics for Libraries"
*Accesso integrato a specifiche risorse informative in rete
*Biblioteca digitale di matematica con integrazione delle eterogenee risorsegià esistenti

-- basi dati bibliografiche, OPACS, riviste elettroniche, archivi di pre-prints ,letteratura grigia e risorse Internet controllate,

*Unico punto d'accesso utilizzando un'unica interfaccia disponibile sul WWW.
*Descrizione di tali eterogenee risorse basata su DC
*Protocollo Z39.50


ProgettoEuler

Caratteristiche principali

*Costi distribuiti
*Qualità distribuita
*Libertà di standard

--DC
--Z39.50
--Tecnologia Internet

*Riutilizzo
*Ampio pubblico

--gateways WWW
--funzionalità HTML e JavaScript

DUBLIN CORE ESTESO NEL PROGETTO EULER

I 15 elementi del DUBLIN CORE sono stati estesi seguendo due modalità

Potenzialità di specifica dell' attibuto qualifier

Ø Il campo SUBJECT è stato definito secondo le seguenticlassificazioni:

Classificazione DCD Decimal Classification Dewey

Clssificazione MSC Mathematics Subject Classification

Soggettario della LSCH Library of Congress Subject Headings

Classificazione CCS Computing Clssification Systems

Ø Il campo IDENTIFIER con i seguenti localizzatori:

ISSN

ISBN

URN

URL

Sono state inseriti alcuni campi ex-novo che rispondono a necessitàemerse all'interno del sistema EULER non previsti nei 15 elementi del DublinCore ad esempio:

Euler.Record Creator

Euler.Event Name

Euler.Delivery

DATABASE O WEB
RECORD

DublinCore

Z39.50

Z39.50in Euler

*Standard di riferimento per interoperabilità della ricerca e recuperonella comunità bibliotecaria
*Flessibile

--possibilità sviluppo sub-standards che disegnano le singole applicazioni(diversi server Z39.50)
--parte dello Z39.50 lista attributi
--GILS - GRS1 formato gerarchico per Z39.50
--CROSS-DOMAIN ATTRIBUTE SET standard disegnato con DC come riferimento per ladefinizione dei client - standard non ancora stabile

*EULER Z39.50
*standard caratteri UNICODE e ISO 8859-1



Programma del seminario

Copyright AIB 1999-03-15, ultimo aggiornamento 1999-12-14, a cura di Ilaria Brancatisano
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