L'Associazione ha un nuovo statuto. L'Assemblea generale
dei soci che si è svolta a Trieste il 28 novembre ha avuto
l'importante compito di discutere ed approvare il testo che era
stato preventivamente proposto ai soci attraverso le pagine del
n. 9 di AIB notizie. L'approvazione dello statuto rappresenta
un importante risultato perché mira alla realizzazione
di alcuni importanti obiettivi tra cui quello di porre le condizioni
necessarie ed indispensabili per il riconoscimento giuridico dell'Associazione,
quello di dare una definizione più chiara degli organi
dell'AIB, quello di conferire, aderendo alle norme del codice
civile, maggiore chiarezza e speditezza alla sua azione e di tutelare
quanti a vario titolo e a vari livelli si impegnano per l'Associazione.
L'iter di elaborazione dello statuto è iniziato
con l'importante lavoro del gruppo per le riforme statutarie,
presentato durante la Conferenza di organizzazione tenuta a Roma
nel 1994. In quel documento venivano esaminati e presentati i
temi più importanti che animavano il dibattito interno
sulla fisionomia, gli obiettivi, gli sviluppi futuri dell'Associazione,
in particolare il peso e l'importanza delle rappresentanze delle
varie tipologie di biblioteche, la maggiore caratterizzazione
in senso professionale dell'Associazione, il delicato problema
dei rapporti centro-periferia, la struttura amministrativa e gestionale.
Abbiamo voluto sottoporre al dibattito dei soci i problemi di
maggiore rilievo proprio perché desideravamo che
il nuovo eventuale assetto da dare all'Associazione rispondesse
il più possibile alle esigenze e alle aspettative dei soci.
Per stimolare il dibattito e raccogliere le eventuali indicazioni
abbiamo cercato di attivare tutti i canali a disposizione, in
particolare le pagine di AIB notizie e le Assemblee regionali,
più volte convocate con le riforme statutarie tra i punti
all'ordine del giorno.
Il risultato di queste consultazioni ha portato in
luce l'estrema cautela dei soci nel considerare e valutare cambiamenti
radicali. Il nuovo statuto non presenta quindi quelle grandi innovazioni
che alcuni si sarebbero aspettati. Rappresenta tuttavia un importante
passo avanti, una tappa significativa nello sviluppo dell'Associazione,
altre ne potranno seguire secondo un percorso che rimane aperto
verso ulteriori evoluzioni.
Preziosa e molto positiva è stata la collaborazione
dei presidenti regionali, tanto che uno dei risultati più
significativi dell'iter dello statuto è stato proprio l'avere
definito un nuovo metodo di lavoro insieme tra il Comitato esecutivo
nazionale e i presidenti regionali.
Vorremmo infine dedicare una considerazione all'Assemblea
generale e a tutti i soci presenti che hanno dimostrato grande
equilibrio nel valutare e capire il significato del nuovo statuto
per la vita dell'Associazione. Tutti erano consapevoli di partecipare
a un evento importante, tutti hanno dimostrato interesse, voglia
di migliorare il testo, ma soprattutto una grande pazienza nel
rimanere fino alla fine, fino a quando, votati tutti gli emendamenti
presentati, si è proceduto alla votazione finale in un
clima che esprimeva insieme stanchezza, emozione e soddisfazione.
L'AIB ha un nuovo statuto e il presidente, il CEN
e i presidenti regionali ringraziano i soci, anche quelli che,
pur non condividendo in tutto il testo proposto, non hanno comunque
fatto mancare il loro appoggio, li ringraziano tutti per la partecipazione
e l'adesione a questo importante progetto che oggi è realtà.