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Le biblioteche nella società dell'informazione

di Maria Sicco


L'età dell'elettronica e delle innovazioni tecnologiche sta creando una società dell'informazione alla quale tutti i cittadini devono avere diritto di accesso. In questo quadro le biblioteche possono occupare un ruolo di rilievo, proponendosi come gestori di centri di riferimento.
L'organizzazione delle biblioteche deve quindi cambiare radicalmente i sistemi di archiviazione dei documenti e l'accesso alle informazioni, per poter offrire a tutti i cittadini, anche quelli in situazione svantaggiata, nuove possibilità di servizi legati non soltanto alle risorse interne e di rete, ma rivolti anche all'educazione permanente e a distanza.
Il call for proposal pubblicato sulla "GUCE" del 17 dicembre 1996, relativo al programma Applicazioni telematiche, presenta un settore dedicato in particolare alla Telematica per le biblioteche. Le linee di azione di questo bando sono rivolte per l'appunto alla realizzazione dei nuovi servizi richiesti alle biblioteche e allo sviluppo di nuove tecniche di interconnessione in rete, digitalizzazione, fornitura di documenti elettronici, educazione a distanza, ecc. Sarà molto importante la partecipazione delle biblioteche a questo programma in quanto le aiuterà a fornirsi di nuove strutture tecnologiche. In questa occasione, inoltre, le biblioteche saranno incoraggiate a cercare nuove alleanze fra loro, con gli editori e con nuovi partner nell'ambito delle telecomunicazioni e della gestione dell'informazione.
La Commissione europea ritiene essenziale il ruolo di pubblico servizio fornito dalle biblioteche che permette di dare a tutti i cittadini i medesimi diritti e le medesime possibilità nell'uso delle nuove tecnologie rivolte alla promozione culturale. A questo proposito il Parlamento europeo ha richiesto la pubblicazione di un Libro verde sul ruolo delle biblioteche nella societˆ dell'informazione.
Si prospetta negli anni a venire un risveglio di interesse nelle biblioteche europee dovuto proprio alla loro partecipazione ai progetti del III e IV Programma quadro che le hanno incoraggiate a lavorare insieme per creare una rete di accesso alla documentazione in loro possesso e alle risorse in rete. Di qui l'importanza della creazione di una infrastruttura telematica che preveda le biblioteche quali punti nodali sia nel contesto locale che in quello internazionale. Anche dalla partecipazione delle piccole e medie imprese al programma telematico ci si aspetta una vivacizzazione del mercato e delle offerte di hardware in questo ambito.
All'interno del call for proposal 1996 una promozione particolare è stata attuata con l'intento di aumentare la partecipazione delle biblioteche pubbliche alla presentazione di progetti e coinvolgerle sempre più nelle nuove attività tecnologiche. L'Azione concertata Publica ha studiato a lungo le possibilità di inserimento delle biblioteche pubbliche nella società dell'informazione e ha fornito strumenti di supporto per la loro partecipazione al bando.
Un'altra Azione concertata, COBRA, si è preoccupata invece della cooperazione fra le biblioteche nazionali europee, incoraggiando anche lo sviluppo di un loro proficuo dialogo con gli editori per migliorare e accrescere l'utilizzo delle bibliografie nazionali e soprattutto per sviluppare una politica relativa all'archiviazione del materiale in forma elettronica.
Nell'ambito dei problemi relativi al copyright l'Azione concertata ECUP si è occupata di discutere i problemi dei servizi di informazione elettronici e delle relative licenze d'uso, preoccupandosi di rinforzare le posizioni delle biblioteche rispetto alle richieste di copyright.
Altre Azioni concertate si sono occupate di cooperazione in rete, suddivisione delle risorse, rapporti con l'editoria e accesso ai documenti musicali.
Nel futuro delle biblioteche una parte importante l'avranno certamente i servizi di digitalizzazione; alcuni progetti in corso già sono riferiti alla creazione di archivi digitali e all'interno delle nuove linee di azione del bando si trovano temi dedicati a questi problemi.
Una importante innovazione nella politica di valorizzazione delle biblioteche da parte della Commissione europea è quella che ha visto iniziare rapporti più stretti di collaborazione con i paesi dell'Europa centrale e dell'Europa dell'est che possono essere anche ricercati come partner per i nuovi progetti.
Appare chiara l'importanza di una numerosa e qualificata partecipazione di tutti i paesi europei alla presentazione di nuovi progetti telematici; infatti soltanto un lavoro comune nell'ambito delle nuove opportunità tecnologiche permetterà la formazione di una infrastruttura di biblioteche che in Europa sia in grado di fungere da interfaccia per il cittadino rispetto alla fruizione delle risorse informative esistenti.
Per svolgere in Italia una efficace azione di diffusione e promozione del call for proposals 1996, l'Osservatorio dei programmi internazionali per le biblioteche del Ministero per i beni culturali e ambientali - che funge da National Focal Point per il Programma Biblioteche - in accordo e con la collaborazione della Associazione italiana biblioteche, ha organizzato a Roma il 6 e 7 febbraio 1997 una giornata informativa e un seminario su "Come preparare una proposta di progetto".
Sia la giornata che il seminario hanno avuto un notevole successo di adesioni da parte di biblioteche, università, enti locali, istituti culturali e imprese di ogni parte d'Italia, segno questo dell'interesse che sempre gravita attorno alle iniziative comunitarie.
La giornata si è proposta come obiettivo primario di far conoscere le linee di azione e le tematiche proposte dal bando. Impegno svolto con grande competenza e abbondanza di esemplificazioni da George Stork della DGXIII/E-4. Si è voluto inoltre dare una particolare evidenza alla partecipazione delle biblioteche pubbliche ai programmi comunitari, facendo illustrare la questione da Rossella Caffo che ha anche fornito informazioni sui risultati di un apposito workshop tenutosi il 10 gennaio scorso al Lussemburgo nell'ambito della presentazione ufficiale del call e in accordo con l'Azione concertata Publica.
Si è cercato di dare un quadro completo delle attività comunitarie dedicate alle biblioteche, con una panoramica sul IV Programma quadro per la Ricerca e lo sviluppo tecnologico da parte di Giovanna Merola e un excursus sulle più importanti Azioni concertate che in questo periodo hanno affiancato con attività di studi e ricerche i lavori dei vari progetti, a cura di Maria Carla Sotgiu.
I lavori della giornata erano stati aperti da Marco Causi, Consigliere economico del Ministro per i beni culturali e ambientali, che ha illustrato le politiche che il Ministero intende portare avanti per un efficace e armonico utilizzo dei finanziamenti comunitari in ambito culturale. Intervento che ha dimostrato l'interesse del Ministero per una gestione coordinata di tutte le iniziative in atto, volta ad ottimizzarne i risultati.
E' stato inoltre presentato, a cura di Maria Luisa Ricciardi, un altro importante programma comunitario: INFO2000, che si propone di promuovere i contenuti multimediali per le aziende, le amministrazioni e i cittadini nella società europea dell'informazione, offrendo anch'esso molte possibilità di partecipazione da parte delle biblioteche.
In conclusione sono stati presentati tre progetti europei a partecipazione italiana: OLUIT, BAMBI e CASA, dedicati rispettivamente alla ricerca di accessi amichevoli per l'utenza, a nuove possibilità di visualizzazione e studio dei manoscritti su PC, alla creazione di una base di dati europea di periodici.
Nella giornata dedicata al seminario, curato da Aurelio Aghemo, Giorgio Dori, Ornella Foglieni e Susanna Peruginelli, si è cercato di prospettare chiaramente a quanti vogliano presentare una proposta di progetto, tutte le problematiche legate all'ideazione del progetto stesso, alla possibilità di validazione da parte della Commissione, alle complesse implicazioni amministrative della gestione del consorzio e delle varie fasi di attuazione dei lavori. In particolare sono state illustrate e chiarite le difficoltà tecniche, e soprattutto pratiche, della stesura materiale di una proposta.
Ci si augura una numerosa e qualificata partecipazione da parte di biblioteche e altre istituzioni italiane, con la speranza di un successo che permetta di continuare il proficuo scambio di esperienze con gli altri paesi europei che finora ha dato soddisfacenti frutti nell'ambito di nuovi servizi di biblioteca e ha senz'altro accresciuto la conoscenza scientifica e tecnologica degli addetti ai lavori.


SICCO, Maria. Le biblioteche nell'età dell'informazione. «AIB Notizie», 9 (1997), n. 2, p. 1-2.
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Copyright AIB, ultimo aggiornamento: 1997-03-04 , a cura di: Andreas Zanzoni