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Prospettive dei new media per i giovani e il mercato del lavoro.
Il programma INFO2000 e i nodi Midas-net in Italia

di Ornella Falangola


Un processo lungo e faticoso quello verso l'Europa unita, che passerà attraverso le inevitabili contraddizioni connesse alla difficile integrazione di specificità territoriali, diversità storico-culturali, particolarità socio-economiche. Un processo, comunque, già avviato, che pone innumerevoli problematiche strutturali e normative nello scenario imminente di una società globale, dove le nuove tecnologie e i servizi dell'informazione condizioneranno fortemente la vitalità economica e sociale della nascente Europa.
L'informazione è, infatti, sempre più, in tutto il mondo, un fattore di efficienza e produttività aziendale e uno strumento di ottimizzazione funzionale delle nostre democrazie e quindi della crescita progressiva del mercato unico.
E' per questo che la Comunità europea ha intrapreso una serie di azioni coordinate, mirate alla creazione di una fiorente industria dell'informazione, spostando il punto di forza del proprio mercato dagli strumenti - avanzatissimi nel concorrenziale mercato d'oltreoceano - ai "contenuti", di cui è ricchissimo - testi, suoni, dati, immagini e loro combinazioni multimediali in formato analogico o digitale. Tali azioni sono state concertate dalla Commissione comunitaria di settore - la DG XIII-E - con la programmazione e la gestione di alcuni progetti specifici, volti a favorire, tramite la sensibilizzazione dei potenziali attori e il trasferimento delle esperienze fra gli Stati membri, lo sviluppo di una industria editoriale, fortemente orientata verso le nuove tecnologie della comunicazione.
INFO2000 è uno di questi programmi, finalizzato a promuovere contenuti multimediali per le aziende, le amministrazioni e i cittadini nella società europea dell'informazione. Se ne è parlato a Napoli, durante le manifestazioni di Galassia Gutenberg, in occasione di una tavola rotonda su "Prospettive dei new media per i giovani e il mercato del lavoro. Il programma INFO2000 e i nodi Midas-net in Italia", conclusasi con la comunicazione di Maria Sicco, responsabile dell'Osservatorio per i progetti europei, sul Programma Applicazioni telematiche per le biblioteche e sul relativo bando di gara.
Nel corso della tavola rotonda si è ribadita la necessità di creare una nuova cultura dell'accesso ai dati attraverso la formazione tecnologica di tutti i soggetti del mercato, dal produttore all'utente finale.
A questi obiettivi puntano le tre linee d'azione del progetto INFO2000:


Alla prima linea d'azione è connessa la formazione dei Midas-net, la rete pan-europea di supporters al progetto, il cui scopo principale è promuovere ed assistere i target groups, i gruppi di categoria interessati al nascente mercato del multimediale, dalle imprese ai cittadini.
La rete Midas-net è operativa dal gennaio 1997 e conta 23 nodi in 17 paesi europei. Ciascun nodo della rete comprende, per esigenze di "copertura territoriale" vari partner, per un totale di circa 100 organizzazioni attive in Europa.
I consorzi italiani della rete Midas-net sono due:


I nodi Midas-net svolgono la loro funzione attraverso azioni individuali e/o comuni, le prime impegnate nell'assistenza locale al potenziale mercato multimediale, sia dal punto di vista operativo che da quello informativo; le seconde attente piuttosto alla interconnessione tra i nodi, tramite iniziative coordinate e scambio di competenze.
Questi gli aspetti del progetto INFO2000 affrontati dai relatori della tevola rotonda, Massimo Garribba per la DG XIII, Liliana Le Piane e Pier Giacomo Sola per i due nodi italiani.
Al termine delle relazioni si è avviato un vivace dibattito sull'occupazione e sulle prospettive aperte dai new media. Sono intervenuti Paolo De Feo, Carlo Flaviano, Paolo Giacomelli, Mauro Masi, Stefano Parisi, con il coordinamento di Franco Liguori.
Netti i due schieramenti di opinione circa la ricaduta della nuova industria elettronica sugli attuali livelli occupazionali.
Indiscutibile, per taluni, lo "schiacciamento" delle professionalità legate ai settori produttivi tradizionali, con il progressivo trasferimento delle competenze informatiche in circuiti aziendali capaci di sostenere riconversioni strutturali, e con la crescente perdita di posti di lavoro.
Opposto il parere di chi vede nei cambiamenti in atto nell'industria dell'informazione una nuova opportunità di espansione del mercato, sia dal punto di vista dell'occupazione e del fatturato europei (circa 150 miliardi di ECU nel 1994 e un numero di posti di lavoro superiore ai 2 milioni), sia dal punto di vista della portata.
Occorre, infatti, considerare che tutte le attività che partecipano alla produzione del "contenuto" elettronico partecipano a un processo in cui si produce valore, dal primo all'ultimo stadio. Tale processo di incremento di valore investe, infatti, chi crea, chi sviluppa e chi confeziona la materia prima: il contenuto informatico.
I distributori forniscono gli strumenti di trasmissione on-line e off-line, che assicurano all'utente finale l'accesso tramite il collegamento a reti telematiche. Senza contare le numerose attività economiche e commerciali, che riguardano la manipolazione di informazione.
Se si analizzano i livelli di fatturato e di occupazione dei settori collegati all'editoria elettronica - telecomunicazioni, tecnologie dell'informazione ed elettronica di consumo - i dati ci sono tutti per scommettere sul futuro dell'Europa.

FALANGOLA, Ornella. Prospettive dei new media per i giovani e il mercato del lavoro. Il programma INFO2000 e i nodi Midas-net in Italia. «AIB Notizie», 9 (1997), n. 3, p. 6-7.
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Copyright AIB, ultimo aggiornamento 1997-04-05 , a cura di: Andreas Zanzoni