di Maria Cristina Di Martino

L'ottava edizione del Salone napoletano del libro non si è proposta solo come mostra-mercato del prodotto editoriale tradizionale, una mega-libreria con 360 stand e circa 12.000 mq di spazio espositivo, ma ha dedicato anche una attenzione particolare al multimediale. Non solo libro, insomma, come suggerisce il manifesto dove il lettore, o dovremmo forse dire l'iperlettore, in precario equilibrio su una pila di libri, sostiene con un dito il pianeta digitale. Galassia si è aperta alle nuove tecnologie, alla comunicazione interattiva, con l'impegno di abbattere le non poche resistenze alla comunicazione elettronica. "Bisogna volere liberamente ciò che è necessario" ha maliziosamente commentato l'assessore alla identità del Comune di Napoli, Renato Nicolini, citando Artaud. Le nuove tecnologie sono strumenti per esplorare ed interpretare nuovi territori, oltre la civiltà urbana, individuando forme nuove del sapere, del rappresentare e del fare. Oltre la metropoli, infatti, è il titolo che Galassia ha proposto come uno dei temi centrali e che si articola in diverse sezioni - Neutro, Linguaggi giovanili, Libro e multimedialità - tutte dedicate ai nuovi orizzonti della comunicazione e intorno ai quali si è disposta una mappa di eventi diversi: dibattiti, tavole rotonde, laboratori e librerie specializzate.
All'interno di Libro e multimedialità è stato presentato il progetto europeo Nuove economia del libro, tra i cui partner è l'AIB. Una straordinaria affluenza di pubblico, specialmente di giovani, ha animato i padiglioni della mostra, sostando negli stand, sfogliando, acquistando, discutendo.
Restano, tuttavia, zone d'ombra: la consueta assenza di alcuni grandi editori del nord e la diserzione di qualche piccolo imprenditore, che ha preferito evidentemente occasioni di maggiore richiamo e di più immediato ritorno. In linea con il taglio tematico della manifestazione lo stand dell'AIB, oltre a presentare la produzione editoriale associativa nazionale e regionale, e a fornire materiale informativo sui progetti CE, di cui l'AIB è partner, ha ospitato una stazione di lavoro. Con l'assistenza di un operatore è stato possibile sperimentare la navigazione in Internet e consultare su CD-ROM le banche dati ECHO CORDIS (Community Research and Development Information Service) ed EL-PUB 2, che analizza la difficile transizione per gli editori dalla produzione di testi a stampa a quella di servizi informativi orientati verso l'utente.
L'affluenza e l'interesse del pubblico confermano ancora una volta la validità della presenza dell'Associazione in occasioni come questa che ne favoriscono la visibilità sociale.