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Per la biblioteca del cittadino nella società conoscitiva


Le linee programmatiche che seguono sono il frutto di un lavoro collettivo al quale hanno dato contributi di idee e proposte numerosi soci che operano presso biblioteche o istituzioni di ogni tipologia e collocazione geografica. L’impianto, che per alcune parti può apparire ambizioso, vuol cogliere nel modo più ampio le opportunità che si stanno aprendo in vari ambiti di attività dell’AIB.
Tutto ciò è reso possibile anche grazie al patrimonio accumulato nell’ultimo decennio in termini di proposta politica e di elaborazione scientifica nonché alle realizzazioni sul piano organizzativo, gestionale e finanziario che si sono via via concretizzate sotto la presidenza di Luigi Crocetti, di Giovanni Solimine, di Tommaso Giordano e di Rossella Caffo. La vita dell’Associazione si basa in gran parte sull’attività volontaria e disinteressata degli aderenti ed in particolare di quelli che assumono cariche sociali ai vari livelli: la chiarezza degli intenti e la condivisione della direzione di marcia saranno di grande aiuto nel perseguimento degli obiettivi. Con questo spirito e nella piena condivisione del documento programmatico dal titolo La biblioteca del cittadino nella società conoscitiva, la cui stesura è stata coordinata da Igino Poggiali, il seguente gruppo di soci si candida a far parte del futuro CEN:

Luca Bellingeri,
Alberto Petrucciani,
Igino Poggiali,
Maria Luisa Ricciardi,
Fausto Rosa,
Antonio Scolari,
Angelo Sante Trisciuzzi.

Segue una versione condensata del documento.

L’Associazione ha fatto molti passi avanti negli ultimi anni sotto il profilo della credibilità e dell’offerta di punti di riferimento tecnico e professionale. Il suo peso politico rispetto alle scelte strategiche ed alla tutela e valorizzazione della professione è invece ancora inadeguato. Ciò che ci preme in questa fase è riuscire a non perdere le nuove opportunità che le trasformazioni sociali, culturali e tecnologiche stanno determinando. Vogliamo assumere le nostre responsabilità rispetto all’affermazione di valori, diritti ed opportunità che possono contribuire in maniera determinante alla qualità dei tratti fondamentali della nostra società. Ciò al di là di ogni distinzione tipologica che, pur necessaria sul piano organizzativo, non sottrae nessuno al dovere di riconoscere comunque, quale destinatario della propria azione, il cittadino. Visto che la ristrutturazione ed il rilancio del sistema educativo costituiscono il fatto più significativo per ciò che riguarda le infrastrutture culturali del paese, l’accento andrà posto sulle biblioteche di questo settore (in particolare quelle universitarie) e sul supporto che esse potranno dare ai loro utenti diretti ed alla rete delle biblioteche pubbliche. L’impresa che viene prospettata è impegnativa e complessa e potrà essere realizzata solo con un forte protagonismo delle sezioni regionali alle quali toccherà il compito del contatto diretto con il tessuto delle città. Ciò nello spirito di un decentramento forte e con una chiara distribuzione di compiti e responsabilità tra centro e periferia.

1. PER LA LIBERTÀ E LA PARTECIPAZIONE INTELLETTUALE La biblioteca pubblica è un servizio fondamentale per la qualità della vita, costituisce un diritto connesso alla cittadinanza quale supporto per l’esercizio delle libertà e della democrazia secondo quanto affermato nello Statuto, nel Manifesto Unesco sulle biblioteche pubbliche, nelle tesi di Viareggio.

2. PER L’EDUCAZIONE E LA FORMAZIONE LUNGO TUTTO L’ARCO DELLA VITA: VERSO LA SOCIETÀ CONOSCITIVA La biblioteca è un’infrastruttura socioeconomica di base per l’attuazione delle linee programmatiche contenute nel Libro bianco su educazione e formazione proposto dalla Commissione europea al fine del miglioramento della qualità intellettuale dei cittadini dell’Unione e per una loro partecipazione più consapevole e critica.

3. PER IL RAFFORZAMENTO DELL’ IDENTITÀ PROFESSIONALE Il personale della biblioteca e dei servizi similari ha responsabilità enormi rispetto alla qualità delle funzioni che gestisce: personale non qualificato mette in pericolo le finalità proprie della biblioteca e gli obiettivi che la società, la scuola, il sistema produttivo potrebbero raggiungere attraverso di essa.

4. PER LA PROMOZIONE DELLA BIBLIOTECA, DELLA LETTURA E DELLE PRATICHE CULTURALI Il miglioramento del tessuto sociale dipende dalla qualità dei singoli. Occorre esaltare con le tecniche della comunicazione la visibilità dell’istituzione bibliotecaria come strumento di crescita personale, fonte di stati d’animo gratificanti, chiave per l’esercizio delle libertà.

5. PER IL FUTURO DELLA MEMORIA Le biblioteche sono i condensatori della memoria storica delle comunità. L’AIB deve sostenere tutte le azioni che il governo e le autorità locali promuovono per rafforzare la consapevolezza del valore delle nostre collezioni a livello locale, nazionale ed internazionale.

6. PER IL RAFFORZAMENTO DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI L’AIB deve rafforzare ulteriormente le sue relazioni con l’IFLA, EBLIDA e le organizzazioni degli altri paesi favorendo scambi professionali e stages.

7. PER L’INCREMENTO DELLE RISORSE FINANZIARIE Le risorse finanziarie sono la condizione fondamentale dell’operatività dell’Associazione rispetto agli obiettivi più vasti che dovrà raggiungere.

8. PER IL POTENZIAMENTO DELL’ASSOCIAZIONE L’Associazione ha bisogno di crescere sia sul piano delle adesioni personali che su quello degli enti. Occorre una forte mobilitazione delle Sezioni regionali sulla base di un radicale miglioramento del prodotto “iscrizione”, con il rafforzamento dei servizi per i singoli soci.

9. PER UNA NUOVA RELAZIONE CON I PRODUTTORI DI INFORMAZIONE Il rapporto tra editoria e biblioteche è ancora molto arretrato e basato su ambiguità e incomprensioni che sono di danno ad entrambi gli interlocutori.

10. PER UN’ASSOCIAZIONE AUTONOMA, FORTE, EFFICIENTE, INCISIVA ED AUTOREVOLE È necessario consolidare ruolo e funzioni dell’Associazione, rafforzando la struttura operativa, attribuendo responsabilità precise ed individuali ai soci, escludendo ogni commistione di interessi privati o di gruppo, valorizzando le Sezioni regionali.


Versione Integrale
Speciale elezioni. «AIB notizie», 9 (1997), n. 5, p. 11.
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Copyright AIB, ultimo aggiornamento 1997-05-22 , a cura di: Andreas Zanzoni