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Electronic copyright: nuove iniziative Eblida-AIB

di Marco Marandola


Il 7-8 aprile si è svolta a Milano la presentazione delle linee generali dell'accordo ECUP preparato da Eblida per la gestione del diritto d'autore nei documenti su supporto elettronico. La conferenza-dibattitto, organizzata dalla Regione Lombardia, AIB ed Eblida, è stata la prima in Italia per la presentazione dell'accordo.

Nel campo delle nuove tecnologie (prodotti digitali, multimediali ed editoria elettronica in generale) non vi è allo stato attuale una legislazione che possa regolare in maniera specifica i diritti e i doveri degli autori-editori, delle biblioteche e di quanti altri partecipano alla catena della "nuova economia del libro".
In questa situazione sono tre le possibili soluzioni:

1) attendere la nuova legislazione;
2) regolare per via contrattuale;
3) applicare per analogia la legislazione esistente, ove possibile.

Delle tre soluzioni la migliore mi sembra la seconda.
Se, infatti, si applicasse analogicamente la legislazione esistente, non si riuscirebbe di certo a dirimere tutte le controversie relative alla gestione dell'informazione contenuta sui nuovi supporti elettronici. Questa situazione lascerebbe le biblioteche libere di decidere se comprare i nuovi supporti elettronici per renderli disponibili al pubblico, senza la certezza di sapere cosa sia lecito fare, e quindi conoscere i limiti per una corretta gestione del copyright elettronico.

Né è ipotizzabile aspettare la futura legislazione senza sapere, oggi, come gestire l'opera protetta su supporto elettronico.

Sarebbe, quindi, a mio avviso opportuna e utile una soluzione contrattuale tra gli aventi diritto e le biblioteche, cosa che d'altronde già accade oggi, con la differenza che le biblioteche devono aderire a un contratto predisposto unilateralmente che tiene in scarsa considerazione la funzione delle biblioteche, e le sue necessità.

In particolare sul formato elettronico gli autori-editori hanno riconosciuto il ruolo delle biblioteche sia come acquirenti (per prodotti a volte troppo costosi per i privati e che necessitano di determinate tecnologie per essere consultati), sia come strumento per portare a conoscenza del grande pubblico determinati prodotti e tecnologie. Sarebbe quindi nell'interesse di tutti una regolamentazione contrattuale e bilaterale della materia. Per gli editori-autori e per le biblioteche, che potrebbero offrire al pubblico un servizio di qualità, sempre più richiesto, sapendo quali sono i limiti, i diritti e i doveri, per l'utenza, che avrebbe ampio accesso all'informazione elettronica.

La soluzione contrattuale avrebbe, insomma, indubbi vantaggi. Si pensi inoltre, ad esempio, alla possibilità di poter dare le indicazioni dell'utenza e delle biblioteche come suggerimento agli editori sui contenuti più richiesti ed attesi (pubblicazioni on demand).

Inoltre, quante più biblioteche sceglieranno tale soluzione, tanto maggiore sarà il loro potere contrattuale, e, quindi, la possibilità di negoziare condizioni contrattuali più favorevoli rispetto ai contratti predisposti unilateralmente.

L'AIB potrebbe in tal senso sensibilizzare l'opinione dei bibliotecari nei loro acquisti indicando quei prodotti che offrano condizioni contrattuali più eque e suggerendo linee guida concordate con gli editori per il contratto che le singole biblioteche potrebbero sottoscrivere per l'acquisto di prodotti elettronici.

Per riempire di contenuti l'accordo abbiamo iniziato un confronto su questi temi.

Alla conferenza di Milano sono stati invitati a dare un proprio giudizio sull'accordo, ed eventuali suggerimenti, rappresentanti delle varie realtà: Comba (biblioteche universitarie), Messina (biblioteche nazionali), Ferrieri (biblioteche pubbliche), Pistotti (GIDIF), Cecchini (AIE), Giavarra (Eblida) ed il sottoscritto.

Un primo immediato interessamento è stato espresso da alcune biblioteche e da enti che potrebbero costituire dei consorzi per una migliore negoziazione.

Le varie ipotesi d'accordo tengono conto delle diverse esigenze e dei diversi servizi, e in particolare delle disposizioni legislative esistenti da cui ricavare i principi generali e/o le linee di tendenza della futura legislazione.

È opportuno ricordare che anche in previsione di un futuro intervento legislativo, l'accordo continuerebbe a regolare i rapporti tra le parti contraenti salvo esplicita previsione contraria della futura legislazione (ipotesi abbastanza improbabile).

Riportiamo schematizzate le varie ipotesi di accordo (e base contrattuale per tutte le biblioteche europee) suggerite da Eblida. È stata ritenuta opportuna ed utile una suddivisione per categorie, almeno in linea generale, viste le diverse necessità delle biblioteche e delle varie utenze. Presso la biblioteca dell'AIB sono disponibili i testi integrali delle ipotesi di accordo.


MARANDOLA, Marco. Electronic copyright: nuove iniziative Eblida-AIB. «AIB notizie», 9 (1997), n. 6, p. 13-16.
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Copyright AIB, ultimo aggiornamento 1997-07-08 , a cura di: Andreas Zanzoni