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AIB attività delle sezioni - notizie dalle regioni

San Marino

Dalla terza mostra del libro la prima mediateca a San Marino

Leggere per conoscere i propri gusti, per dire l'ho letto anch'io, per sapere come va a finire, per addormentarsi, per passione, per imparare a leggere, per rileggere, per essere vittima, per essere eroi, per conoscersi, per imparare nuove parole, per emozionarsi, per conservare la memoria del passato. Queste le numerose ragioni trovate dagli alunni delle scuole sammarinesi sollecitati a riflettere in occasione della terza mostra del libro intitolata "Ventimila libri sotto il libro" recentemente tenutasi nella Repubblica di San Marino (dal 14 al 25 aprile) e conclusa con buona soddisfazione degli organizzatori, della direzione didattica delle scuole elementari e della Biblioteca di Stato e Beni librari in primis. Le due organizzazioni facenti capo al Dicastero Cultura, infatti, dirette rispettivamente da Graziella De Sanctis ed Elisabetta Righi Iwanejko, sono state le due anime principali della manifestazione che ha visto l'affluenza ai locali della mostra di oltre duemila bambini di età compresa tra i 5 e i 13 anni, e dunque di tutte le scuole dell'infanzia, delle elementari e delle medie della Repubblica di San Marino (la cui popolazione complessiva si aggira intorno ai venticinquemila abitanti), e una significativa partecipazione di studenti delle superiori del territorio e di alcuni istituti del circondario riminese. Segno che la manifestazione, variamente articolata, ha saputo proporsi nel modo giusto e, al termine, trarre lusinghiere conclusioni. Il merito, indubbiamente, è da attribuirsi sia al lavoro degli insegnanti, tutti fortemente motivati alla promozione della lettura, favorendone l'abitudine come pratica sociale, sia alla formula della rassegna, che ha inteso essere un itinerario fra le mille identità della letteratura per l'infanzia e perciò stesso, realizzare mostre didattiche, banchi vendita, tavole rotonde, laboratori per insegnanti, altri per alunni dedicati alla lettura espressiva ed ai libri da animare, sia alla direzione della Biblioteca di Stato e Beni librari di San Marino che, oltre a partecipare alla realizzazione di quanto sopra, ha favorito la sinergia con case editrici che promuovono la multimedialità, come ad esempio la Giunti Multimedia, che ha presentato, tra gli altri, alcuni cd-rom particolarmente indirizzati all'infanzia. Allo scopo è stato allestito uno spazio dedicato al libro elettronico, organizzato in tante isole multimediali per la sperimentazione diretta da parte degli alunni e degli studenti. I suddetti materiali della mostra, tra l'altro, sono andati a costituire il primo nucleo di quella Mediateca che la direttrice della Biblioteca di Stato di San Marino ha fermamente voluto sorgesse in seno all'istituzione da lei diretta. Un momento particolarmente coinvolgente della rassegna si è avuto nel corso dell'incontro con la professoressa Caterina Cangiò, alias Sister Informatica, salita sul monte Titano per navigare insieme a una numerosissima platea di alunni sammarinesi con i personaggi di "The Jungle Worlds", il cd-rom da lei ideato, e realizzato dalla Giunti Multimedia, per favorire nei bambini delle terze classi elementari l'apprendimento dell'inglese giacché la Cangià, religiosa salesiana, è una esperta nell'insegnamento delle lingue straniere ai bambini e di nuove tecnologie. Ed è docente di "Multimedialità" e "Lettura educativa del cinema" all'università salesiana di Roma, nonché di "Glottodidattica" nella Bottega d'Europa, il laboratorio da lei fondato e diretto presso l'Istituto salesiano della capitale. I software realizzati nella "sua" Bottega non risultano soltanto particolarmente efficaci ma hanno il pregio di rendere i bambini partecipi attivi degli ipercopioni che, attraverso il computer, favoriscono l'azione. Tanto per fare un esempio, i bambini, infatti, vengono guidati ad agire come i personaggi narrati da Kipling, quali Bagheera, Mowgli, Brown, Baloo ed altri, mediante una vera rappresentazione teatrale perché, questa quarantottenne suora cyber, utilizza contemporaneamente il gioco, la musica, il teatro, i disegni e i testi per favorire nei ragazzini l'apprendimento delle lingue straniere, essendo lei stessa poliglotta oltre che studiosa di multimedialità ed autrice degli action games che tra l'altro mirano ad aiutare la socializzazione. "Attualmente – come lei stessa ha dichiarato nel corso della sua visita sammarinese – galoppano altri due nuovi cd-rom: La bella e la bestia e il Mago di Oz, rispettivamente dedicati agli alunni delle classi quarte e quinte", completando così la serie dedicata all'apprendimento dell'inglese negli alunni del secondo ciclo delle elementari, affidando il compito più noioso e ripetitivo al computer, lasciando quello più nobile all'insegnante di lingua. Tre anche i libri da lei scritti finora e già pubblicati, corrispondenti ai tre passi dell'insegnamento, cui si aggiungerˆ presto il quarto che è sostanzialmente una "Guida per l'insegnante" una sintesi della teoria del metodo. Il libro darà una svolta alla glottodidattica ed è indirizzato, oltre che agli insegnanti di lingua straniera, anche a studenti universitari di linguistica e glottodidattica, ricercatori, genitori e studiosi di questo settore ormai di interesse comune.
Da tempo Caterina Cangià, unitamente alla sua Equipe del laboratorio della Bottega d'Europa, lavora in direzione delle tre grandi prospettive: mass media (cinema), new media (multimedialità) ed il medium per eccellenza di comunicazione che è la lingua. E dunque l'ambito della loro ricerca è quello della comunicazione. "L'intero ambito della comunicazione – ha dichiarato Caterina Cangià – è la vera realtà per la quale amo spendermi e che mi gratifica di più". Lo si legge in filigrana anche attraverso i suoi testi pubblicati su "La vita scolastica" e su "TuttoScuola". Quest'ultima rivista in particolare, fondata e diretta da Vinciguerra, ha ospitato la rubrica sulla multimedialità tenuta dalla professoressa Cangià, la quale collabora inoltre alla rivista "Scuola viva" della Sei di Torino e sta attualmente preparando un libro sull'uso educativo dei videogiochi, che ha imparato a conoscere in profondità. ÇHo dovuto giocare tantissimo ai videogiochi, entrarvi, analizzare le dinamiche di compulsività e quelle di solitudine che emergono per un uso sbagliato delle scelte". Il libro, diretto alle famiglie, non mancherà certo di destare vivo interesse negli addetti ai lavori.
Lei, per parte sua, continua imperterrita sulla sua linea creativa che sostiene che la violenza nei videogiochi non è necessaria e che si possono inventare tante coseper fare divertire i bambini, mentre imparano. Già qualche tempo fa, infatti, ha avuto modo di affermare che la multimedialità interattiva è uno dei territori più affascinanti dell'informatica a consumo individuale e di gruppo e che preferisce tradurre "multimedialità interattiva" con l'espressione "polifonia del computer" "perché – ha aggiunto – si tratta di voci e di note finalizzate a produrre armonia e unità". E, analizzando la parola multimedia, che significa "molti mezzi", pone l'accento sul fatto che si oppone a monomedia, a ciò che era il computer fino ad alcuni anni fa. Ma oggi le cose stanno in ben altro modo, in quanto, tra i tanti vantaggi offerti dallo sviluppo in questo settore, la Cangià riconosce che l'interattività e la multimedialità permettono un forte coinvolgimento delle modalità sensoriali.


Lombardia

Raggiungi il tuo libro

Si è conclusa lo scorso 25 maggio la mostra "Raggiungi il tuo libro", proposta dalla Biblioteca civica di Carnate. Nella Sala consiliare erano esposti più di mille libri, soprattutto per ragazzi, disponibili per l'acquisto.
Sono state proposte inoltre varie iniziative rivolte ai più giovani: "Un laboratorio leggero leggero", dove trenta bambini hanno costruito overcrafts ed oggetti volanti, eseguendo esperimenti sull'aria e sulla pressione; "Il bosco delle parole", con Franco Signoracci, autore per ragazzi, che ha giocato con i giovanissimi partecipanti per vedere come nasce un racconto attraverso l'utilizzo di parole chiave.
I visitatori della mostra hanno trovato, con loro sorpresa, una "lista di nozze" su un banchetto all'ingresso: non si poteva fare a meno di notare, entrando, un abito da sposa, con un lungo velo che ricadeva su un tavolo dove, tra un vassoio di confetti e un libro di sottoscrizione di auguri, una trentina di libri selezionati dai bibliotecari facevano bella mostra di sé. Gli utenti più sensibili erano invitati a comperare un libro nuovo e a regalarlo alla biblioteca. Con questo espediente si è voluta richiamare l'attenzione ai tagli in bilancio che il servizio bibliotecario ha subito quest'anno. Per non parlare degli altri capitoli di spesa, il capitolo per l'acquisto libri ha avuto una riduzione del 63%.
Una curiosità: la scrittrice Gina Lagorio, avendo letto su un quotidiano un trafiletto che dava notizie dell'inziativa della Biblioteca civica di Carnate, incuriosita dalla forma di protesta, ha preparato due scatoloni di libri della sua biblioteca personale e ha contattato i bibliotecari, dichiarando di voler sostenere, per quanto possibile, il loro servizio.


Emilia-Romagna

Pari opportunità per utenti disagiati

Presso l'Unità operativa Biblioteche della Provincia di Ravenna, è nato il Gruppo di lavoro Pari opportunità nell'accesso ai servizi informativi da parte di utenti disagiati o meno abbienti (UD).
Il gruppo UD, che sta lavorando dall'inizio dell'anno, è composto da enti/persone che operano per erogare servizi informativi anche a utenti disagiati o meno abbienti (detenuti, anziani, invalidi, extracomunitari, ecc.). Il gruppo ha tra i suoi componenti anche persone che operano fuori dalla realtà della Provincia di Ravenna, questo per acquisire maggiori informazioni e apporti ai lavori. Tra le attività scelte per raggiungere gli obiettivi, il gruppo ha suggerito agli enti che poi lo hanno organizzato, un convegno presso la Biblioteca Malatestiana di Cesena, dal titolo "La biblioteca delle culture", dove si è evidenziata, fra l'altro, l'esigenza di un operatore nuovo, diverso dal tradizionale bibliotecario/documentalista, una figura trasversale che operi attraverso servizi, enti e bisogni, in modo snello e innovativo rispetto alla modalità dei servizi resi fino ad oggi dalle biblioteche/centri di documentazione. Questa figura è stata nominata "mediatore culturale".
Del bisogno di nuove formazioni professionali che oggi sono espletate da "bibliotecari-missionari", come li definisce il direttore dell'Istituto Beni culturali, artistici e naturali della Regione Emilia Romagna, Nazareno Pisauri, in modo del tutto volontario, il Gruppo UD ha già informato gli organi competenti alla modifica/revisione della legge 42/83 sulle biblioteche della Regione E/R, affinché non venga dimenticato il campo sociale di intervento per i bisogni informativi di tutti, comprendendo anche la definizione della nuova figura di "mediatore culturale" per i servizi a utenti disagiati e meno abbienti.
Prossima fase dei lavori del gruppo è quella di disseminare l'informazione (lavori, componenti, bisogni, bibliografie, ecc.), utilizzando anche le reti informatiche, per raggiungere il maggior numero di utenti e operatori.
Fin da ora si invitano i docenti universitari competenti a suggerire ai propri allievi tesi di laurea anche su argomenti inerenti servizi a utenti disagiati o meno abbienti.
Per informazioni: Angela Barlotti, Unità operativa Bilioteche, Provincia di Ravenna, via Di Roma 69, 48100 Ravenna. Tel.: 0544/ 34289; fax: 0544/35477; e-mail: mabarlotti@racine.ra.it.


Lazio

Il giorno 18 giugno 1997 la Sezione Lazio in collaborazione con l'Archivio Storico Capitolino, l'Istituzione Centro Sistema Biblioteche del Comune di Roma e il Sistema Bibliotecario della Provincia di Roma ha organizzato la presentazione del volume Il catalogo di Carlo Revelli, scritto in collaborazione con Giulia Visintin e pubblicato dall'Editrice Bibliografica.
Nell'intervento di apertura Massimo Belotti ha ripercorso la storia editoriale del volume, raccontando le varie fasi che hanno portato alla realizzazione dell'opera. E' toccato poi a Isabella Lupi, Giovanni Solimine e Rossella Caffo analizzare, da diversi punti di vista, l'opera di Revelli. Unanime è stato il giudizio sull'importanza e il valore scientifico di un volume che si offre alla comunità bibliotecaria italiana al tempo stesso come il punto di arrivo di una riflessione complessiva su uno strumento che costituisce ancora, come sottolineato nei diversi interventi, il "cuore" di una biblioteca e il punto di partenza per un ulteriore approfondimento nel momento in cui le nuove tecnologie sembrano mettere in discussione molti di quelli che parevano essere dei punti fermi.
L'incontro, al quale erano presenti, graditissimi ospiti della Sezione anche Carlo Revelli e Giulia Visintin, è stato concluso da Gabriele Mazzitelli, che ha voluto ribadire l'estrema chiarezza espositiva dell'opera, che deriva da una grandissima padronanza della materia, frutto della frequentazione assidua degli autori con i libri, con le biblioteche, con i bibliotecari e, soprattutto, con gli utenti.
In conclusione Gabriele Mazzitelli, al pari di tutti gli intervenuti, non ha mancato di sottolineare come Carlo Revelli, socio d'onore dell'AIB, possa considerarsi un maestro e un esempio da seguire per tutto il mondo bibliotecario italiano.

AIB attività delle sezioni - notizie dalle regioni. «AIB notizie», 9 (1997), n. 7, p. 22-24.
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Copyright AIB, ultimo aggiornamento 1997-08-22 , a cura di: Andreas Zanzoni