di Elisabetta Poltronieri

Copyright elettronico: a un anno da Oslo

Il 6 e 7 novembre prossimo sono in programma a Copenhagen due giornate di incontro sui recenti sviluppi in tema di copyright elettronico. L'iniziativa è organizzata da Eblida in collaborazione con la Danish Library Association e il National Library Authority e intende riaffermare, ad un anno di distanza, le posizioni assunte al workshop di Oslo del novembre 1996 (Follow-up to the Green Paper on copyright and related rights in the information society) e ulterioremente dibattute dalla Conferenza diplomatica del dicembre 1996 organizzata a Ginevra dalla WIPO (World Intellectual Property Organization).

La prima giornata, aperta alla partecipazione di tutti gli interessati, orienterà la discussione sulle nuove direttive della commissione europea riguardanti il copyright in ambiente digitale e metterà in luce il ruolo delle biblioteche nell'offerta dei servizi di informazione elettronica; la seconda giornata costituirà, invece, una sessione di lavoro riservata all'elaborazione di un documento che riassuma le linee di intervento di Eblida sia sul piano delle singole politiche nazionali che sul fronte di una strategia comunitaria.

Gli aspetti che hanno interessato più da vicino le recenti riflessioni di Eblida riguardano, sempre con riferimento al contesto dell'informazione digitale, il diritto di riproduzione, il diritto di comunicazione e l'armonizzazione tra le varie posizioni nazionali circa la normativa sul copyright.

Permangono le perplessità sull'interpretazione del concetto di riproduzione, in quanto una larga accezione del termine finisce praticamente con l'includere ogni operazione di trasmissione in rete dell'informazione. Circa l'aspetto della comunicazione, si rende necessaria una netta distinzione tra ambito pubblico e privato del processo di diffusione e una chiara demarcazione tra le attività che si configurano come riproduzione e quelle che si identificano, invece, come comunicazione al pubblico. Infine, si ritiene indispensabile prevedere le diverse interpretazioni (limitazioni, esenzioni, eccezioni) prodotte nei vari ordinamenti nazionali, in accordo con le specificità culturali dei singoli paesi; si riconosce quindi il nesso inscindibile tra norma ed eccezione, sempre nel rispetto del delicato equilibrio tra diritto alla protezione della proprietà intellettuale e garanzia del pubblico interesse all'informazione.

Per prendere visione del programma provvisorio e delle modalità di partecipazione all'incontro di Copenhagen, gli interessati possono rivolgersi alla redazione di «AIB notizie», presso la Segreteria nazionale dell'Associazione.