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AIB attività delle sezioni - notizie dalle regioni

Lazio

Amministrare la biblioteca

Il giorno 15 maggio la sezione Lazio ha organizzato a Roma, il seminario "Amministrare la biblioteca: come vendere i servizi". Si è trattato dell'ultimo di una serie di incontri che ha cercato di fare il punto su un problema molto spinoso, reso di grande attualità non solo dall'approvazione della cosiddetta Legge Ronchey, ma anche dai crescenti costi di gestione e dall'imporsi di un principio economico ormai ineludibile per ogni tipologia di biblioteca. Caratteristica di questo incontro è stata quella di richiedere la partecipazione di relatori estranei al mondo delle biblioteche, ma per il loro impegno all'interno della macchina statale, capaci di spiegarci quali sono gli obiettivi della riforma di questa macchina. In questo senso sia Luigi Fiorentino, esperto del Ministero del Tesoro, che ha incentrato il suo intervento sulla riforma della contabilità di stato, sia Alberto Piccio, dello staff del Ministro Bassanini, che ha illustrato gli intendimenti delle proposte della Funzione pubblica, ci hanno consentito di confrontarci con una visione più globale dei problemi.
La strada da seguire, secondo Fiorentino, è quella di una sempre maggiore autonomia degli istituti bibliotecari, a fronte di una totale assunzione di responsabilità da parte dei dirigenti, come già indicato dall'art. 20 del d.l. n. 29 del 1993, dalla l. n. 20 del 1994, dal d.p.r. n. 367 del 1994 in materia di semplificazione delle procedure contabili e, soprattutto, dalla recente l. n. 94 del 3 aprile 1997 in tema di riforma della struttura del bilancio. Tutte queste norme si muovono nel senso di affidare una responsabilità diretta della gestione del budget ai dirigenti nell'ambito di una progressiva abolizione dei controlli preventivi. Scopo dichiarato è quello di superare un'analisi delle procedure mirata a verificarne la sola correttezza burocratica, spesso senza neanche tenere presente il risultato effettivo della spesa, privilegiando invece la cosiddetta customer satisfaction, cioè il vantaggio reale per gli utenti della pubblica amministrazione. Uno Stato sempre pià capace di stare dalla parte del cittadino. Gli spunti offerti dall'intervento di Fiorentino hanno subito acceso un vivace dibattito sul merito, evidenziando da un lato la speranza di un'effettiva efficacia delle riforme poste in essere, dall'altro la reale applicabilità di questi criteri alla gestione delle biblioteche.
E' stata, quindi, la volta di Luca Bellingeri che ha illustrato in che maniera la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma sta tentando di applicare la Legge Ronchey, in materia di vendita di servizi. Il quadro descritto da Bellingeri è quello di un cammino molto difficile, costellato da pareri e passaggi burocratici tali da aver reso ancora sostanzialmente inattuata questa legge. Non solo, ma si ha l'impressione di una situazione gestionale che sembra addirittura essere più difficile del passato. Un quadro altrettanto problematico è stato presentato da Cecilia Cuturi dell'ICCU che ha parlato delle modalità del prestito interbibliotecario, in particolar modo per le biblioteche che dipendono dal Ministero per i Beni culturali e ambientali. Anche in questo caso, e a maggior ragione dopo l'abolizione della franchigia postale, le soluzioni possibili sembrano rendere più complicata la vita della biblioteca e di conseguenza quella dell'utente.
Rossella Caffo ha, quindi, illustrato le proposte dell'Associazione in materia di legislazione bibliotecaria, a partire dalla volontà di riproporre una legge quadro per le biblioteche che possa valorizzare la cooperazione e la creazione di un sistema bibliotecario integrato. Uno dei fondamenti di questo sistema deve essere proprio l'autonomia gestionale e finanziaria. Inoltre nell'ambito del Ministro per i Beni culturali e ambientali opera una commissione che sta occupandosi della riforma del Ministero, mentre non va dimenticato che i provvedimenti del Ministro Bassanini, pur se non trattano direttamente di biblioteche, possono avere una ricaduta sul mondo bibliotecario. Da questo punto di vista Rossella Caffo ha anche espresso una sorta di perplessità nei confronti di questi provvedimenti che, nati sull'onda di una forte spinta federalista, rischiano ora di non porre la necessaria attenzione alla realtà bibliotecaria nazionale.
Fulvio Stacchetti dell' Istituzione sistema biblioteche centri culturali del Comune di Roma ha, invece, illustrato la scelta di Webby, operata dal Comune per mettere a disposizione degli utenti postazioni collegate a Internet. Webby è un sistema che utilizza una scheda simile alla carta telefonica che, grazie a uno speciale dispositivo interfacciato con il computer, consente di poter regolare a consumo l'utilizzo dei collegamenti a Internet. Tra l'altro, non solo il dispositivo, ma anche i PC vengono forniti in comodato dalla ditta che distribuisce il sistema. Per ora il Comune ha deciso che la fornitura delle schede Webby sia gratuita, ma non si esclude che in futuro il servizio possa venir effettuato a pagamento.
Ha concluso la giornata l'intervento di Alberto Piccio che opera attualmente nello staff del Ministro Bassanini. Piccio ha sottolineato come, per quel che concerne la pubblica amministrazione, siamo in presenza di modelli gestionali e organizzativi del lavoro caratterizzati dal prevalere di logiche burocratiche e da un eccesso di dirigismo e di rigidità. L'orientamento del Governo è quello di superare questo modello, consapevole che il processo deve investire: a) la cultura che oggi ispira l'attività della Pubblica Amministrazione; b) i procedimenti che la regolano; c) l'organizzazione istituzionale amministrativa. In questo senso, pur sapendo che la strada non sarà né breve né facile, i provvedimenti previsti dalla Bassanini mirano a: 1) soddisfare gli interessi dei cittadini; 2) migliorare la qualità della pubblica amministrazione e dei servizi che eroga; 3) valorizzare il lavoro pubblico. Per raggiungere questi obiettivi diventano fondamentali l'autonomia e la responsabilità di un dirigente manager, la flessibilità del lavoro e un rinnovato sistema di controlli interni ed esterni orientati alla cultura del risultato. Anche per Piccio è, dunque, fondamentale perseguire lo scopo di una sempre maggiore autonomia gestionale di tutte le biblioteche. Complessivamente, si è trattato di una giornata molto interessante, che è servita ad approfondire problemi con cui noi tutti ci troviamo quotidianamente a dover fare i conti.
Gabriele Mazzitelli


Lombardia

Premio dei lettori ARGEALP

La Regione Lombardia collabora nell' ambito delle Comunità di lavoro delle regioni alpine ARGEALP (Baden-WŸrttemberg, Baviera, Provincia di Bolzano, Cantone Grigioni, Regione Lombardia, Land Salisburgo, Cantone San Gallo, Cantone Ticino, Land Tirolo, Provincia di Trento, Land Voralberg) al "Premio dei lettori ARGEALP": una commissione di esperti nominata dalla Commissione Cultura di ARGEALP ha scelto dieci libri di larga diffusione, disponibili in italiano e in tedesco, e li propone ai lettori delle regioni alpine.
La scelta è caduta su opere di autori che, in qualche misura, hanno un rapporto con le regioni alpine, o per la loro origine, o perché vi risiedono, o perché ne hanno fatto l'ambientazione delle loro opere.
I testi sono reperibili nelle biblioteche e in libreria e ogni lettore potrà esprimere su una scheda le sue preferenze determinando il vincitore. Il 16 maggio 1998, a Salisburgo, l'autore e il traduttore dell'opera più votata saranno premiati alla presenza di delegazioni di lettori e operatori culturali provenienti da tutte le regioni della comunità; saranno altresì sorteggiati, tra i lettori votanti, premi consistenti in soggiorni nelle regioni alpine.
Per maggiori informazioni: http://www.regione.lombardia.it/argealp.htm.


AIB attivit&agrvae; delle sezioni - notizie dalle regioni. «AIB notizie», 9 (1997), n. 9, p. 22-23.
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Copyright AIB, ultimo aggiornamento 1997-11-02 , a cura di Andreas Zanzoni