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Ma è vero che il Sindaco fa bruciare la biblioteca?

di Elena Boretti


La Biblioteca comunale di Follonica, istituita nel 1970, opera in una città di circa 25.000 abitanti. I documenti posseduti sono circa 150.000, dei quali 80.000 disponibili al pubblico, mentre molta parte del patrimonio è da catalogare e parte anche da inventariare.
Nel corso del 1996 l'Amministrazione comunale ha espletato il concorso per la direzione della Biblioteca. Successivamente è iniziata, anche su richiesta dell'Amministrazione, una accurata verifica del patrimonio e, nella scorsa primavera, si è giunti alla decisione di effettuare alcune eliminazioni. A queste hanno fatto seguito una serie di contestazioni e attacchi sempre più violenti sulla stampa, sia contro la direzione della Biblioteca che contro il Sindaco e l'Amministrazione, che hanno raggiunto anche la cronaca nazionale il 29 agosto su «Il Giornale», con un articolo dal titolo Il Sindaco fa bruciare la Biblioteca.
La contestata eliminazione dei materiali, avvenuta in seguito a delibera comunale, ha riguardato giornali recenti e altri documenti contenuti in sacchi accumulati in un deposito adiacente i locali della Biblioteca, dal tetto sfondato e con i vetri delle finestre rotti. Si hanno fotografie di questi locali prima della rimozione dei sacchi, dove si osserva una situazione che rassomiglia molto a una discarica di rifiuti. Si trattava quindi certamente di materiale deteriorato e che la Biblioteca comunque conserva in altre copie. Una piccola parte del materiale ritrovato nel deposito è stata ritenuta da conservare. L'operazione che è stata condotta non è stata quindi un vero e proprio scarto nel significato di svecchiamento del patrimonio di una biblioteca pubblica. Per di più il materiale in questione non era mai stato inventariato e quindi non era neppure mai entrato a far parte della Biblioteca. Questa ha dedicato molto impegno nell'ultimo anno per il miglioramento e ampliamento dei servizi: è stato aumentato l'orario di apertura, è stata impostata con l'aiuto di nuovo personale la catalogazione automatizzata, prima assente, sono state fatte numerose iniziative di promozione, è stata attrezzata la consultazione di CD-ROM e di Internet, di video e audio cassette, i prestiti sono molto cresciuti.
Alla luce del caso di Follonica, che ha colpito ingiustamente una nostra collega, sentiamo necessario proseguire con ancora maggiore impegno il lavoro sulle riforme legislative nazionali e regionali, e attrezzare la professione di strumenti di lavoro professionali, come ad esempio potrebbero essere le linee guida sulle procedure dello scarto. La Sezione Toscana ha scritto una lettera al Sindaco di Follonica e si sta attivando per organizzare assieme alla Biblioteca un convegno che permetta di portare un contributo scientifico a sostegno della professione che, proprio sul tema degli scarti, troppo frequentemente si trova coinvolta in episodi tesi a disconoscerla, prendendo a pretesto normali e corrette operazioni di gestione dei servizi bibliotecari.


BORETTI, Elena. Ma è vero che il Sindaco fa bruciare la biblioteca? Una risposta in cerca di verità. «AIB notizie», 9 (1997), n. 10, p. 8-9.
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Copyright AIB, ultimo aggiornamento 1997-11-13 , a cura di: Andreas Zanzoni