È Napoli che quest'anno ospita
nei padiglioni della Mostra d'Oltremare, tra il 29 e il 31 ottobre,
i lavori del XLIII Congresso nazionale AIB. La scelta della città
come sede congressuale non vuole essere solo l'ennesimo riscontro
di un'immagine ritrovata o un'occasione di turismo culturale,
ma rimanda a una rete di considerazioni che vale la pena sottolineare.
Napoli, a metà strada tra
passato e futuro, in cui ritardi culturali, sociali ed economici
e spinte innovative si scontrano, si confrontano, ma molto spesso
convivono, sembra il contesto più idoneo per riflessioni
e dibattiti su un tema, quello congressuale, che è appunto
terreno di scontro e incontro tra modelli gestionali e amministrativi
non di rado ancorati al passato e strategie d'intervento proiettate
verso l'innovazione di quegli stessi modelli.
Il mutamento legislativo, che su
più versanti interessa tutto il settore biblioteche, è
un processo tutt'ora in corso e quindi ancora suscettibile di
mutamenti di rotta o di battute d'arresto. L'auspicio è
che si giunga alla definizione di un quadro normativo e di strumenti
finanziari atti a riformulare il ruolo delle biblioteche, ridisegnandone
la mappa sulla base delle diverse tipologie funzionali piuttosto
che in relazione agli enti di appartenenza e alla ricomposizione
dei diversi segmenti in un sistema integrato.
La riorganizzazione del comparto
biblioteche, tuttavia, non può risolversi nella semplice
sostituzione di un assetto giuridico-amministrativo con un altro,
per quanto più razionale; bensì deve essere sorretto
da una forte spinta civile e tradursi in una concreta operatività
sociale: garantire cioè al cittadino l'inalienabile diritto
alla cultura e all'informazione.
Parlare di Biblioteche tra legislazione
e diritti del cittadino ha il gusto della sfida: Napoli ha
affidato la sua rinascita al bene culturale come fonte primaria
per il recupero e il consolidamento di una coscienza civile; eppure,
il sistema bibliotecario cittadino, che di questo recupero dovrebbe
essere una delle strutture portanti, riflette le stesse contraddizioni
che si evidenziano in altri settori del tessuto sociale.
Nonostante una storica fragilità
del sistema bibliotecario cittadino e regionale, l'attenzione
a recepire idee e fermenti di ampio respiro, riconducendoli al
proprio peculiare contesto, e la capacità di elaborare
progetti autonomi lasciano la possibilità di sinergie per
una reale integrazione delle risorse informative e documentarie.
Per la realizzazione di questo obiettivo
AIB Campania da anni spende il proprio impegno, ponendosi come
referente per le diverse istituzioni ed enti locali e tessendo
una rete di rapporti sul territorio non sempre facili, ma spesso
proficui, nella consapevolezza che al Mezzogiorno l'Associazione
deve dedicare particolari risorse ed energie e che del Mezzogiorno
Napoli rappresenta un osservatorio e un laboratorio privilegiato.
Non a caso la Campania è uno dei destinatari di "Mediateca
2000", di cui si discuterà, tra l'altro, nella tavola
rotonda "La politica bibliotecaria per il Mezzogiorno d'Italia",
prevista per il 31 mattina; ed è polo regionale di sensibilizzazione
nell'ambito del progetto comunitario "Nuova economia del
libro", di cui la tavola rotonda del 31 pomeriggio presenterà
lo stato dell'arte e le prossime iniziative regionali.
Perciò un Congresso a Napoli.
Si diceva che è una sfida; potrebbe essere una sfida vincente.
Maria Cristina Di Martino
Presidente AIB Campania
Cari lettori,
nel numero di ottobre di "AIB
notizie", avrei voluto darvi solo il benvenuto a un congresso,
prima tappa di una auspicabile e proficua strada insieme, dedicando
le mie parole a quello che avremmo potuto proporre e chiedere
alle realtà istituzionali presenti al nostro appuntamento
di Napoli.
Non si può però sottacere
ciò che è avvenuto in questo travagliatissimo mese:
dall'eterno terremoto che ci sconvolge e che chiede l'attenzione
e la mobilitazione di tutti: per chi oggi sta pagando lo scotto
più grosso e per il patrimonio librario delle biblioteche
di Umbria e Marche, dimenticato, sembra, dai giornali e dai media,
come se non fosse parte di quei beni culturali che vanno tutelati,
protetti e difesi per l'oggi e per il futuro. Ma questo mese ha
visto, il 9 ottobre, anche una breve crisi di governo la cui maggioranza
ha ritrovato un rapido ricompattamento. Due eventi che ci devono
vedere attenti osservatori, anzi di più, protagonisti nel
ruolo di lavoratori e cittadini.
Anche rispettando i punti qualificanti
del piano di lavoro del CEN, si svolge un impegno di servizio,
per non essere soli: noi tutti, assieme ai colleghi coinvolti
nella recente calamità. Le biblioteche continueranno a
percorrere la via della visibilità e del collegamento con
la realtà sociale e politica, rivendicando il ruolo richiesto
anche dal quotidiano incontro con gli utenti.
L'invito è perciò
quello di ritrovarci a Napoli, il CEN e tutti i bibliotecari,
per la costruzione del progetto comune: senza sospensioni e senza
porre tempo in mezzo.
Con l'auspicio, anzi con la certezza,
di essere in tanti.
Igino Poggiali
Presidente AIB
Quando sei mesi fa abbiamo iniziato
l'organizzazione del Congresso il quadro di riferimento politico
e istituzionale appariva in grande cambiamento. Già ad
aprile, in occasione dell'Assemblea generale dei soci, durante
la giornata organizzata per illustrare e discutere alcune ipotesi
di proposte legislative dell'Associazione, eravamo convinti che
per le biblioteche si aprisse finalmente la possibilità
di una forte e decisa azione di rilancio, che partisse da una
più chiara definizione normativa dei compiti e delle funzioni
delle biblioteche e delle istituzioni con competenze in materia.
Il Congresso di Napoli ha quindi
l'obiettivo di approfondire i contenuti, valutare la situazione
del quadro di riferimento politico-istituzionale cercando di stringere
un rapporto stabile di collaborazione con le istituzioni, stabilire
un confronto con le politiche europee, sia per recepire efficaci
modelli di sviluppo, sia per una proficua partecipazione delle
biblioteche alle azioni comunitarie, in particolare quelle a finalità
strutturale.
L'augurio per tutti noi è
che si passi dalle ipotesi ai fatti, dalle proposte alle realizzazioni,
dalle speranze alla realtà.
Rossella Caffo
Direttore "AIB notizie"