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Fondi strutturali CEE e non solo...per le biblioteche del Lazio

di Delia Corbò


La Soprintendenza ai beni librari della Regione Lazio, nell'ambito delle sue competenze, gestisce una delle due linee di intervento previste dall'Obiettivo 5b ("Sviluppo delle zone rurali della Regione Lazio") del Regolamento CEE dei Fondi strutturali, all'interno dell'Asse II ("Animazione e diversificazione dell'attività economica") e del sottoprogramma 3 "Sistema Cultura". Tale linea, denominata "Misura II.3.1 - Sistemi territoriali di servizi culturali", si propone di incrementare la fruibilità del patrimonio artistico e culturale, garantendone la corretta conservazione e assicurandone la tutela e la valorizzazione. In particolare, la creazione di sistemi territoriali complessi, per la gestione dei servizi museali e bibliotecari, vuole favorire, da una parte, l'ottimizzazione delle risorse, il miglioramento della qualità del servizio e la crescita di una attitudine cooperativa e comunitaria e, dall'altra, promuovere le iniziative imprenditoriali connesse alla realizzazione di tali servizi ed attività di supporto alla loro gestione, anche alla luce della nuova normativa nazionale in materia (l. n. 4/93).
Le procedure relative alla presentazione delle domande e dei progetti sono di tipo concorsuale e sono illustrate, insieme con i tempi e le modalità, nell'avviso pubblico di cui al Supplemento ordinario n. 1 al «Bollettino ufficiale» n. 35 del 20 dicembre 1996 - Parte I. Tale avviso è un adeguamento di quello precedente emanato nel 1995; adeguamento che, senza modificare i criteri di base, ha aggiornato il documento allo scopo di renderlo più puntuale e chiaro sia agli operatori potenzialmente interessati che alle strutture competenti all'esame delle proposte progettuali, anche in relazione alle esigenze interpretative emerse nel corso del primo periodo di attuazione del Docup Obiettivo 5b
I soggetti beneficiari sono i comuni, le province, le comunità montane e i consorzi dei predetti enti, non in dissesto finanziario. Le tipologie di intervento ammesse a contributo, in quanto compatibili con le linee programmatiche regionali, sono le seguenti:

1) Realizzazione di sistemi museali territoriali;
2) Realizzazione di sistemi bibliotecari;
3) Valorizzazione degli archivi storici degli enti locali.

Allo scopo di inserire coerentemente le proposte progettuali degli enti locali nell'ambito delle linee programmatiche regionali, è stato definito nell'avviso pubblico, nei termini di seguito esposti, che cosa è un sistema bibliotecario, stabilendo criteri e standard per quelli di nuova istituzione.
Per Sistema bibliotecario s'intende un'organizzazione integrata di biblioteche appartenenti ad enti diversi e ad un determinato territorio, che si pongono, anche con l'ausilio di nuove tecnologie informatiche, in relazione tra loro, attraverso modalità operative tese alla cooperazione ed al coordinamento, con lo scopo di realizzare un insieme integrato di servizi, all'insegna di criteri di efficienza ed economicità.
Tale livello superiore di organizzazione deve mirare in primo luogo alla creazione di un'offerta di più alto livello qualitativo che, accanto alla dotazione di base interdisciplinare, che caratterizza una biblioteca di pubblica lettura, proponga una sezione specializzata di documentazione scritta e audiovisiva. Le sezioni, complementari ed integrantesi tra di loro, ed i cui temi devono essere aderenti ai bisogni informativi della popolazione, sono al servizio dell'intero comprensorio.
L'organizzazione sistemica deve assicurare un elevato grado di accessibilità fisica e di fruibilità dei servizi, garantendo tra l'altro un sufficiente standard gestionale sotto il profilo della qualità e della continuità, nonché i necessari collegamenti con il mondo della ricerca e della scuola, onde poter offrire un utile servizio di informazione e di orientamento all'utenza del territorio di riferimento.
I compiti che un sistema bibliotecario deve svolgere ed a cui deve tendere in relazione al diverso grado di evoluzione, e che sono i suoi principi fondanti, sono i seguenti: 1) organizzazione del servizio sul territorio e coordinamento dei programmi delle biblioteche associate, anche attraverso una loro specializzazione tematica; 2) pianificazione comune delle accessioni, anche attraverso forme di acquisto centralizzate e gestione dei fondi documentari comuni; 3) formazione dei cataloghi collettivi - con l'adozione di procedure informatiche - e predisposizione di sistemi informativi coordinati; 4) circolazione delle informazioni e consulenza biblioteconomica e bibliografica, anche mediante l'accesso a banche dati bibliografiche; 5) organizzazione e gestione del prestito interbibliotecario, consentendo l'accesso al patrimonio di tutte le biblioteche; 6) rilevamento dei dati statistici e informativi relativi ai servizi, alle strutture e all'utenza; 7) promozione e coordinamento delle attività culturali correlate alle funzioni proprie delle biblioteche, di diffusione della lettura e dell'informazione mediante l'utilizzo delle varie tipologie di documenti su qualunque supporto; 8) collaborazione e collegamento con altre istituzioni bibliotecarie e con strutture e servizi culturali e scolastici.
I sistemi bibliotecari sono presenti già da tempo nella programmazione regionale, di cui costituiscono un ambito privilegiato in funzione della loro carica innovativa sia sul piano dell'organizzazione che della gestione del servizio.
Perché un sistema bibliotecario di nuova costituzione si possa definire tale, deve possedere i seguenti requisiti:

1) partecipazione di almeno 5 comuni tra loro limitrofi;
2) presenza nei suddetti comuni di biblioteche già istituite e funzionanti, con personale in pianta organica e con un patrimonio librario di almeno 3000 volumi;
3) atto di costituzione del sistema, che preveda: l'ambito territoriale e la struttura organizzativa; le funzioni del sistema bibliotecario; la composizione e le attribuzioni degli organi di gestione e di rappresentanza; le modalità di finanziamento e di riparto degli oneri».
Nell'ambito dei sistemi bibliotecari, le tipologie di intervento ammesse a contributo sono le seguenti:

- ristrutturazione, completamento, ampliamento e allestimento delle sedi delle biblioteche. Gli interventi di completamento ammissibili sono quelli che si riferiscono alla conclusione di edifici, la cui realizzazione è rimasta incompiuta e che non comportano aumenti di volume rispetto alla costruzione già realizzata. Gli interventi di ampliamento ammissibili sono quelli nei quali il nuovo volume della struttura da realizzare non supera quello della struttura già esistente.
- Costituzione ed incremento del patrimonio scritto e audiovisivo delle sezioni tematiche specializzate.
- Acquisto di attrezzature audiovisive, informatiche e di supporto.
- Catalogazione del patrimonio documentario, con procedure informatiche, per la creazione di reti informative, utilizzando le graduatorie dell'albo regionale dei catalogatori e secondo le modalità stabilite dall'ufficio regionale competente.
Gli enti locali interessati sono quelli che ricadono nelle zone dell'Obiettivo 5b, ma le domande di quelli inseriti nelle aree sottoindicate, in quanto compatibili con le linee della programmazione regionale in materia, sono accolte in via prioritaria:

Area dei Monti Lepini (LT - RM)
Bassiano (LT), Carpineto Romano (RM), Cori (LT), Gorga (RM), Maenza (LT), Montelanico (RM), Norma (LT), Priverno (LT), Prossedi (LT), Roccagorga (LT), Roccasecca dei Volsci (LT), Rocca Massima (LT), Segni (RM), Sermoneta (LT), Sonnino (LT).

Area del Lago di Bolsena (VT)
Acquapendente, Bolsena, Farnese, Gradoli, Grotte di Castro, Ischia di Castro, Latera, Onano, Proceno, S. Lorenzo Nuovo, Valentano.

Tali aree, nella programmazione regionale in materia, comprendono anche altri comuni che non ricadono nelle zone dell'Obiettivo 5b.
I progetti presentati vengono sottoposti ad una istruttoria formale e di merito e ad una duplice procedura di valutazione, una tecnico-economica e una di qualità scientifico-culturale. A conclusione di tale iter, per i progetti giudicati ammissibili, sono predisposte delle graduatorie, anche in relazione al livello di progettazione dell'iniziativa.
Con le prime tre annualità sono stati finanziati otto progetti relativi a biblioteche delle aree dei Monti Lepini e del Lago di Bolsena. Di questi, due sono interventi strutturali o di allestimento della sede, tre sono finalizzati all'acquisto di libri e attrezzature e altri tre alla catalogazione di parte del patrimonio librario e/o documentario.



CORBO', Delia. Fondi strutturali CEE e non solo... per le biblioteche del Lazio. «AIB notizie», 9 (1997), n. 10, p. 10-11. AIB-WEB | AIB Notizie | Sommario fascicolo 10/97
Copyright AIB, ultimo aggiornamento 1997-11-13 , a cura di: Andreas Zanzoni