AIB-logoAssociazione italiana biblioteche. AIB Notizie 11/97
La sessione di apertura

di Elisabetta Forte


Il XLIII Congresso dell'Associazione italiana biblioteche ha avuto, nei tre giorni del suo svolgimento, motivi forti per richiamare ad una attenta e attiva partecipazione, nonostante alcune defezioni di politici e amministratori: verrebbe però quasi voglia di sottolineare che l'uditorio, privato di alcuni interventi, quindi senza l'obbligo o il rischio di soggiacere a eventuali saluti di circostanza, ha potuto essere immediatamente portato al cuore del problema. Resta comunque il rammarico per la mancata risposta di alcuni amministratori locali (il sottosegretario La Volpe previsto per la prima giornata ha comunque poi raggiunto il congresso) alle domande contenute nella relazione del presidente dell'Associazione, Igino Poggiali, ma anche a quelle del presidente della Sezione Campania, ospitante, Maria Cristina Di Martino. Una relazione quest'ultima che ha rivendicato la valenza nazionale e complessiva del risveglio del Mezzogiorno e di Napoli in particolare: un risveglio che è partito proprio dalla cultura e che non può vedere escluse le biblioteche che, anzi, attraverso e grazie al piano d'azione "Mediateca 2000", devono partecipare e vincere la scommessa di lunghi anni di gap strutturale con il Nord facendo il futuro, presente. Il 29 ottobre, in una Napoli percorsa da condizioni meteorologiche difficili, anzi tempestose, in un clima che induceva a restare insieme nella sede della Mostra d'Oltremare, dopo Maria Cristina Di Martino, si è passati all'ampia, articolata, politica, relazione del presidente Igino Poggiali.
Una relazione per punti che ha aperto la tradizione congressuale di un direttivo che si pone obiettivi impegnativi e che chiede all'Associazione e ai soci un pronunciamento e una presenza attiva nelle sedi di lavoro, nelle realtà locali e nazionali, con autonomia propositiva e consapevolezza del ruolo nelle strutture di cui si è parte, per i compiti assegnati al bibliotecario: primo fra tutti quello di intermediario di informazione, di conoscenza e infine di cultura.
Della relazione del presidente sono stati dati in sede di editoriale ampi stralci, che consentiranno anche ai bibliotecari non presenti a Napoli di conoscerla ed eventualmente di esprimersi anche nella speranza che ciò diventi occasione di un colloquio fattivo a più voci.
Ritornando al resoconto della prima giornata congressuale corre l'obbligo di ricordare la presenza di Renato Nicolini, assessore all'Identità del Comune di Napoli, il cui intervento, sicuramente "nell'alveo" nicoliniano, non ha fatto mancare una voce sensibile alla cultura.
La mattina del mercoledì si è conclusa con l'intervento di Pier Giorgio Perotto della Sogea che, fin dal titolo, ha associato all'ormai consueto "biblioteche e nuove tecnologie", un sottotitolo: "centri di sapere per il nuovo millennio", sottolineando il valore aggiunto delle nuove tecnologie associate alla diminuzione dei costi dei supporti di archiviazione. Perotto si è soffermato principalmente sulle reti di comunicazione e telecomunicazione esistenti e possibili e sulla necessità di una sempre maggiore codificazione dell'informazione veicolata dalle stesse reti. Le reti esistono e insistono su schemi di linguaggi che oggi trasferiscono ancora, principalmente, dati da una struttura e che sono in realtà la stessa struttura trasferita: il domani, già in parte oggi, renderà oggetto e soggetto della comunicazione la sola informazione, nucleo della più volte citata biblioteca virtuale. Il pensiero corre a Internet ma Perotto va oltre e pensa alla NGI annunciata da Clinton, la Next Generation Internet Initiative, una rete del tutto nuova e di possibile utilizzazione bibliotecaria.


FORTE, Elisabetta. La sessione d'apertura «AIB Notizie», 9 (1997), n. 11, 6.

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Copyright AIB, ultimo aggiornamento 1998-01-08 , a cura di: Andreas Zanzoni