AIB-logoAssociazione italiana biblioteche. AIB Notizie 11/97
Tavola rotonda sul quadro di riferimento politico-istituzionale

di Elisabetta Forte


La sessione pomeridiana del 29 ottobre 1997, coordinata da Gianni Lazzari, ha avuto lo scopo, come sottolinea la stessa dicitura del titolo, di dare «un quadro di riferimento politico-istituzionale». Aprire i lavori è toccato ad Alberto Piccio, della segreteria del Ministro della funzione pubblica, impegnato a dipanare il complesso nodo delle novità legislative che fanno da struttura al quadro innovativo dello Stato nella sua interezza, attraverso le proposte di riforme costituzionali della Bicamerale. Un quadro di rinnovamento che passa tra aspirazioni e impegni sovranazionali e superamento del centralismo interno. Il decentramento è il cardine del cosiddetto «Stato leggero che dovrà soprattutto regolare promuovere coordinare e tutelare…». Seguendo il dettato della legge 59/97 - Bassanini - si deve raggiungere una grande cooperazione tra livelli di ordinamenti e di strutture. Alla 59/97 deve collegarsi la legge 94/97 sulla nuova struttura del bilancio statale con l'articolazione per «unità previsionali di base» e l'individuazione di «centri di responsabilità amministrativa».
Nel nuovo quadro legislativo, del resto, si insiste molto sul concetto di responsabilità non estraneo neanche alla legge 127/97. I vari livelli di ordinamento sono elementi di questa ramificata responsabilità che dovrebbe produrre autonomia di strutture e di gestione del personale. Le leggi più volte citate - la 59/97 e la 127/97 all'articolo 7 - consacrano il concetto stesso di autonomia abolendo i modelli unici di riferimento. Infine, la modifica alle Camere della legge 142/90 dovrebbe sancire e favorire, sempre nell'alveo della responsabilità, nell'efficacia ed efficienza, la nascita dell'Istituzione nell'ente locale, già peraltro adottata nei Beni culturali, che gode, anzi è autonomia gestionale organizzativa e di bilancio.
L'intervento nella struttura pubblica richiede il completamento della riforma afferente l'intera struttura del personale iniziata con il decreto legislativo 29/93. Il mutamento più significativo è la delega prevista nell'ambito della contrattazione decentrata che prevede una distinta disciplina per i dipendenti pubblici che «svolgono qualificate attività professionali, implicanti l'iscrizione ad albi, oppure tecnico-scientifiche di ricerca». Le iniziative del CNEL e della Commissione Minervini, di cui sarà riferito in altra sede, serviranno auspicabilmente a completare un rinnovato impegno verso una società professionalizzata.
L'intervento del professor Giuseppe Palma, in rappresentanza della Commissione Cheli, che si sta occupando della riforma del MBCA - forse quando il resoconto sarà sul tavolo di ogni lettore la Commissione avrà già terminato i suoi lavori - ha toccato "punti di discussione" su diversi criteri, quali ad esempio una più estesa autonomia delle biblioteche, e ha ripercorso, attraverso la legge 59/97, il problema della tutela, degli eventuali uffici ad essa preposti; tra l'altro, è parso accennare ad ipotesi di sopraintendenze locali anche nell'ambito dei Beni librari.
In rappresentanza del Coordinamento regionale la dottoressa Gay, della Regione Piemonte, ha sottolineato quanto il tema della tutela sia sentito in ambito regionale, in quanto la stessa tutela è materia delegata alle regioni dall'originario passaggio dei poteri previsto con la legge del 1972. In considerazione della fine dei lavori della Commissione Cheli, ma anche per la delicatezza della materia e soprattutto per l'interesse che suscita e deve suscitare in tutti, si rimanda a una prossima pubblicazione del testo in oggetto.
Alberto Sdralevich ha focalizzato il suo intervento sul Gruppo di lavoro permanente presso il MURST, che con un incarico molto ampio di consulenza tecnica dovrebbe riuscire a colmare la mancanza di una politica bibliotecaria a fronte di un patrimonio bibliografico di mole e consistenza molto significative. Gli obiettivi del gruppo riguardano le questioni inerenti la definizione di un sistema bibliotecario dell'università italiana e i rapporti con SBN, lo studio e la ricerca per l'innovazione. Il gruppo lavorerà a stretto contatto con l'Osservatorio per la valutazione del sistema universitario e terrà conto del protocollo MURST, MBCA. Nell'autonomia degli atenei il gruppo, e poi il MURST, dovranno esercitare e facilitare forme di coordinamento nella raccolta e diffusione delle informazioni, nella incentivazione e promozione dell'apertura delle strutture che dovranno utilizzare standard comuni.
Infine, il rappresentante dell'ANCI, Aldo Bacchiocchi, ha sottolineato il ruolo della biblioteca come organizzatrice del materiale culturale: costruendo con questo dei percorsi perseguibili da tutti i cittadini, si può fare cultura utilizzando oltre al libro qualunque supporto che deve diventare sempre più familiare. Per la biblioteca un ruolo anche di incontro e di informazione: informazione che fa formazione e che è elemento della cultura.
È seguito un breve dibattito.


FORTE, Elisabetta. Tavola rotonda sul quadro di riferimento politico-istituzionale. «AIB Notizie», 9 (1997), n. 11, p. 7.

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Copyright AIB, ultimo aggiornamento 1998-01-08 , a cura di: Andreas Zanzoni