Ageno, Federico

(Terni 20 febbraio 1885 – Roma 30 novembre 1934)

Laureato in lettere all'Università di Firenze e diplomato al magistero, iniziò la sua carriera il 1º dicembre 1910 come sottobibliotecario reggente alla Biblioteca universitaria di Pavia; nel luglio 1920, conseguita la qualifica di bibliotecario, fu trasferito alla Biblioteca universitaria di Sassari con l'incarico della direzione. Nell'anno seguente passò, sempre come direttore, alla Biblioteca universitaria di Padova, fino a che dal 1º luglio 1933, collocato a riposo Giuliano Bonazzi, fu chiamato a succedergli alla direzione della Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II di Roma e dell'unita Soprintendenza bibliografica per il Lazio e l'Umbria.
La morte lo colse improvvisamente dopo poco più di un anno, sicché non gli riuscì di realizzare compiutamente nessuna iniziativa: poté, tuttavia, mostrare i preminenti interessi della sua azione che andavano dal Centro nazionale di informazioni bibliografiche, di cui riconosceva la grande importanza in campo internazionale, all'Indice generale degli incunaboli delle biblioteche d'Italia, la cui compilazione era affidata a quel Centro, al catalogo per materie secondo il sistema di classificazione decimale universale, di cui fece riprendere la compilazione rimasta interrotta per mancanza di personale.
Fu studioso di filosofia classica, latina e greca; dal 1926 insegnò biblioteconomia alla Scuola storico-filologica delle Venezie presso l'Università di Padova e conseguì anche la libera docenza in lingua e letteratura latina.
Non pochi sono anche i suoi saggi illustrativi di cimeli manoscritti e a stampa, specialmente dei primi secoli dell'arte tipografica, posseduti dalle biblioteche nelle quali aveva prestato servizio.