Alessandrini, Ada

(Terni 20 dicembre 1909 – Roma 26 agosto 1991)

Conseguì la laurea in lettere all'Università di Roma nel giugno 1932, allieva di Pietro Fedele, con una tesi, poi pubblicata, sull'influsso esercitato da santa Caterina da Siena per il ritorno dei papi da Avignone.
Frequentò dal 1932/33 il corso di paleografia e diplomatica dell'Archivio Vaticano, conseguendo il diploma nel gennaio 1935, e dal principio del 1934 fino al 1938 lavorò alla Biblioteca apostolica vaticana per la redazione dello schedario generale dei manoscritti, legandosi d'amicizia con Gerardo Bruni, suo «maestro di antifascismo».
Dal 1934/35 fu insegnante di lettere, non di ruolo, per un anno all'Istituto tecnico di Viterbo e poi all'Istituto magistrale Vittoria Colonna di Roma. Vinto il concorso del 1938, entrò nei ruoli come professoressa di lettere negli istituti magistrali dal 1939, assegnata all'Istituto magistrale di Assisi e dall'anno successivo comandata al Collegio femminile della Gioventù italiana del Littorio a Orvieto.
Dall'ottobre 1942 rientrò a Roma, comandata alla Soprintendenza bibliografica del Lazio ma in effetti assegnata alla Biblioteca dell'Accademia dei Lincei (allora assorbita dall'Accademia d'Italia), con cui aveva già collaborato nel 1940 e dove continuò a lavorare fino agli anni Settanta, per molto tempo anche con l'incarico di vicedirettrice. In Biblioteca si occupò inizialmente del catalogo degli stampati e dal 1947 del catalogo dei manoscritti corsiniani. Nel 1945, a seguito del concorso speciale bandito l'anno precedente per i professori comandati nelle biblioteche statali e nelle soprintendenze bibliografiche, fu inquadrata nella qualifica di bibliotecario aggregato