(Roma 29 settembre 1912 – Pisa? 1º gennaio 1989)
Nata Moneti, entrò nelle biblioteche governative come ordinatore, per concorso, dal 1º settembre 1933. Lavorò alla Biblioteca Casanatense e nel 1935, per alcuni mesi, collaborò anche ai lavori per il trasferimento della Biblioteca Alessandrina alla Città universitaria.
Conseguita la laurea in lettere all'Università di Roma nel 1937, con una tesi sulla miniatura benedettina, e vinto anche il concorso per la carriera direttiva, venne nominata bibliotecario aggiunto dal 1º luglio 1940, rimanendo alla Casanatense, dove si occupò anche della catalogazione dei manoscritti. Fu anche assistente volontaria di Bibliografia all'Università di Roma, dal 1938 al 1941, e frequentò la Scuola dell'Archivio di Stato di Roma.
Per il primo semestre del 1941 fu comandata alla Biblioteca universitaria di Bologna, dove collaborò anche all'attività della Soprintendenza bibliografica, tenendo lezioni al corso per le biblioteche popolari e scolastiche organizzato a Ravenna.
Al principio del 1942 venne trasferita a dirigere la Biblioteca governativa di Lucca. In quell'anno fu anche invitata a contribuire con un saggio alla miscellanea in onore di Gutenberg curata dal Ministero dell'educazione nazionale e dall'AIB e edita da Hoepli. Si sposò nel febbraio 1945 e fu promossa alle qualifiche di bibliotecario (maggio 1945) e di bibliotecario di prima classe (giugno 1948). Nel 1950 organizzò una Mostra storica della tipografia lucchese.
Nel 1956 fu trasferita alla direzione della Biblioteca universitaria di Pisa. Nel dicembre 1959 fu promossa direttore di biblioteca di 3ª classe, nel luglio 1961 direttore di 2ª classe e nel luglio 1964 direttore di prima classe.
Dal giugno 1961 all'aprile 1962 tenne anche la direzione dell'Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche.
Nel 1970 tornò a Roma a dirigere la Biblioteca del Ministero della pubblica istruzione e dall'aprile 1970 all'ottobre 1971 resse anche la direzione della Biblioteca medica statale.
Andò in pensione nel gennaio 1973, con la qualifica di dirigente superiore.
Socia dell'Associazione italiana biblioteche almeno dal 1934, partecipò ai congressi di Bari (1934), di Genova (1936) e di Napoli (1940) – dove presentò una comunicazione su Le collezioni Amori al R. Istituto di patologia del libro – e poi a quasi tutti quelli degli anni Cinquanta e Sessanta. Fece parte del Comitato regionale della Sezione Toscana dal 1956 al 1958; eletta nuovamente nel 1969, rinunciò alla carica.
Autrice di vari saggi di storia della stampa e della miniatura, collaborò ad «Accademie e biblioteche d'Italia» e all'«Almanacco dei bibliotecari italiani» e fu anche socio ordinario della Società storica pisana.
Lavorò nelle biblioteche governative anche la sorella Anna Maria Moneti (Roma 12 marzo 1914-?), dal 1941 sposata Romoli, non laureata, entrata in ruolo come ordinatore insieme a Elena, tra i vincitori dello stesso concorso. Destinata alla Biblioteca nazionale di Roma, vi rimase probabilmente per l'intera carriera. Anche lei socia dell'Associazione italiana biblioteche dal 1934, partecipò con la sorella ai congressi di Bari (1934) e di Genova (1936). Fu promossa primo ordinatore dal maggio 1940, poi ordinatore principale nel luglio 1946, e andò in pensione anticipatamente, entro il 1951.
Alberto Petrucciani
Chi è?: dizionario biografico degli italiani d'oggi. 5ª ed. Roma: Filippo Scarano, 1948, p. 24.
Panorama biografico degli italiani d'oggi, a cura di Gennaro Vaccaro. Roma: Curcio, 1956, p. 40.