Ascarelli, Fernanda

(Roma 12 maggio 1903 – Roma 9 aprile 1994)

Laureata in lettere classiche presso l'Università di Roma nel 1927, iniziò la carriera come volontaria presso la Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II. Frequentò anche la Scuola dell'Archivio di Stato di Roma.
Entrata in servizio come bibliotecario aggiunto il 16 febbraio 1932, per concorso, e destinata alla Biblioteca nazionale centrale di Firenze, tornò presto alla Nazionale di Roma, dove lavorò nel settore delle accessioni e della catalogazione e fu poi per alcuni anni responsabile del catalogo decimale. Nel febbraio 1937 venne promossa bibliotecaria e nell'agosto 1938 bibliotecario capo.
Dal 1º marzo 1939 fu dispensata dal servizio a causa delle leggi razziali del novembre 1938 e poi inclusa nell'elenco degli Autori le cui opere non sono gradite in Italia; in questo periodo insegnò materie letterarie presso la scuola media della comunità ebraica di Roma.
Reintegrata in servizio nel 1945, alla Nazionale di Roma di cui fu anche vicedirettrice, nel giugno 1948 venne promossa direttore di 2ª classe e nel gennaio 1949 fu chiamata a dirigere la Biblioteca Vallicelliana. Nel febbraio 1952 passò alla direzione della Biblioteca di storia moderna e contemporanea e successivamente alla Biblioteca Angelica (1955-1956).
Dal giugno 1956 al marzo 1973 diresse la Biblioteca universitaria Alessandrina, con il grado di direttore di prima classe (da novembre 1956) e poi di dirigente superiore.
Iscritta fin dal 1933 all'AIB, risulta fra i partecipanti al convegno di Genova del 1936 e ai congressi nazionali del 1937 e 1938. Dopo la guerra si impegnò nella rifondazione dell'Associazione e partecipò attivamente alla sua vita, nel Comitato regionale del Lazio (1957-1964), con interventi ai congressi sul tema della catalogazione e, nel 1967-1968, come membro del Gruppo di lavoro per la riforma dello Statuto e del Regolamento.