Aschero, Benedetto

(Genova 15 febbraio 1930 - Firenze 4 agosto 2005)

Laureato in lettere classiche all'Università di Genova, entrò nei ruoli delle biblioteche statali il 16 marzo 1964, come aiuto bibliotecario, e passò nella carriera direttiva dal 1º dicembre 1968. Lavorò alla Biblioteca universitaria di Genova, dove si occupò particolarmente del catalogo per soggetti e fu anche a lungo vicedirettore. Nei primi anni Ottanta si impegnò intensamente anche per la cooperazione fra le biblioteche dell'università e quelle cittadine e per l'aggiornamento professionale dei bibliotecari.
Nel maggio 1984 assunse la direzione della Biblioteca statale di Trieste, che lasciò nell'estate del 1991 con il collocamento a riposo. Durante la sua direzione realizzò l'acquisizione del Palazzo Brambilla Morpurgo, destinato a diventare dopo un completo restauro sede della Biblioteca, e organizzò numerose iniziative culturali anche di rilievo nazionale.
Socio dell'Associazione italiana biblioteche dal 1964, appena entrato nelle biblioteche, fece parte alla fine degli anni Sessanta del Gruppo di lavoro sull'edilizia bibliotecaria, seguendo anche l'attività della Sezione dell'IFLA. Venne eletto nel Comitato regionale della Sezione ligure dal 1971 al 1978 e dal 1981 al 1983 e fece poi parte del Collegio dei probiviri dal 1985 al 1990 (dal 1988 al 1990 come presidente).
È stato docente di Teoria e tecnica della catalogazione e classificazione all'Università di Udine, dal 1985, ha fondato e diretto la rivista «L'indicizzazione» (1986-1994) e la bibliografia «Letteratura italiana: aggiornamento bibliografico» (dal 1991, con la sua versione elettronica «L.I.R.A.», dal 1996).
Ha pubblicato due apprezzati manuali (Manuale pratico di soggettazione, Milano: Bibliografica, 1982, e Teoria e tecnica dell'indicizzazione per soggetto, ivi, 1988) e vari saggi dedicati soprattutto all'indicizzazione e alla ricerca dell'informazione. In gioventù aveva collaborato ai giornali genovesi e fu anche a lungo impegnato in Amnesty International. A Trieste, nel 1991, fondò la casa editrice Alcione.
Nel 1998 gli venne conferita la medaglia d'argento dei benemeriti della cultura e dell'arte.