Bersano Begey, Marina

(Casale Monferrato AL 29 settembre 1907 – Pino Torinese TO 21 ottobre 1992)

Nipote del polonista Attilio Begey, studiò a Cracovia e poi a Torino, laureandosi in lettere nel giugno 1931. Pubblicò l'anno successivo la tesi di laurea, sul poeta polacco Zygmunt Krasinski, studi su altri autori e, con la madre Maria, un'antologia di Lirici della Polonia d'oggi (Firenze: La nuova Italia, 1933), conseguendo nel febbraio 1936 la libera docenza in lingua e letteratura polacca, materia che insegnò per molti anni nell'Università di Torino, prima come corso libero e poi dal 1965 al 1975 come incarico.
Entrata nelle biblioteche governative nel febbraio 1933, come bibliotecario aggiunto, presso la Biblioteca nazionale di Torino, divenne bibliotecario nel 1938 e bibliotecario capo nel 1941, svolgendo anche le funzioni di ispettrice della Soprintendenza bibliografica per il Piemonte e docente nei corsi di formazione per le biblioteche popolari e scolastiche.
Direttrice dal 1948 al 1972 della Biblioteca Reale di Torino, nel febbraio 1952 fu nominata soprintendente bibliografica per il Piemonte e la Valle d'Aosta. Nel 1960 raggiunse il grado di direttore di biblioteca di prima classe e concluse la carriera, nel 1972, come ispettore centrale, venendo collocata a riposo con il 1º gennaio 1973.
Socia dell'AIB dal 1933, appena entrata in servizio, partecipò assiduamente ai suoi congressi già nell'anteguerra, fu presidente della Sezione Piemonte dal 1956 al 1962 (rinunciando poi a un ulteriore mandato nel Comitato regionale, in cui era stata eletta già dal 1949) e membro del Collegio dei probiviri dal 1961 al 1964.
Oltre agli studi polonistici, fra i quali la Storia della letteratura polacca (Milano: Academia, 1953; nuova ed., Firenze: Sansoni, 1968), e alle edizioni e traduzioni di testi, pubblicò numerosi saggi di storia del libro e delle biblioteche, in area piemontese, e curò la bibliografia de Le cinquecentine piemontesi (Torino: Tip. torinese editrice, 1961-1966, gli ultimi due volumi in collaborazione con Giuseppe Dondi) e cataloghi di importanti mostre. Collaborò ad «Accademie e biblioteche d'Italia», al «Giornale storico della letteratura italiana», a «Convivium», «La cultura» e altre riviste, al Grande dizionario enciclopedico della UTET, all'Enciclopedia cattolica e al Dizionario letterario Bompiani.