Calcagni Abrami, Artemisia

(Isola del Liri FR 23 agosto 1940 – Firenze 6 luglio 2018)

Laureata in lettere classiche all’Università di Roma nel 1966, con una tesi su Callimaco interprete di Omero, venne assunta in ruolo nella carriera direttiva delle biblioteche statali il 1º dicembre 1968, presso la Biblioteca nazionale centrale di Firenze, allora diretta da Emanuele Casamassima.
Aderì all'Associazione italiana biblioteche nel 1969, appena assunta, ma poi compare solo saltuariamente negli elenchi dei soci.
Lavorò nei primi anni alla catalogazione e al restauro e nel 1978 passò al Gabinetto delle stampe della Biblioteca, assumendone la direzione nel 1986 alla morte di Fabia Borroni Salvadori, di cui continuò l'operato di organizzatrice di mostre bibliografiche di disegni e stampe, per poi diventare, con la direzione di Carla Guiducci Bonanni, responsabile delle manifestazioni culturali.
Ma già dal 1988, con la mostra Far libro: libri e pagine d'artista in Italia, cui partecipò pressoché tutta la neoavanguardia italiana, prese corpo il progetto di costituire in biblioteca un fondo di documentazione sul libro d'artista, grazie alla donazione delle oltre 150 opere realizzate da artisti contemporanei che andavano ad affiancarsi a quelle già presenti, arrivate per la via del diritto di stampa o per interesse degli autori stessi (libri oggetto, edizioni a tiratura limitata corredate da acqueforti, litografie e serigrafie di artisti contemporanei).
L'interesse per il libro d'artista si concretizzò poi in una ricca serie di esposizioni e di iniziative che avrà il suo apice con le due mostre Per sommi libri: gli artisti delle avanguardie e il libro (2001) e, soprattutto, Figurare la parola: editoria e avanguardie artistiche del '900 nella Collezione Bertini, con cui la Biblioteca presentò la straordinaria acquisizione della collezione dell'industriale pratese Loriano Bertini, il fondo numericamente più cospicuo e storicamente più importante di libri d'autore del Novecento, composto da oltre 4300 tra monografie, riviste, cartelle di stampe e libri oggetto. Quella acquisizione fu indubbiamente il punto d'arrivo delle attività e dei contatti con artisti, collezionisti, critici d'arte, maturati in quasi vent'anni di esposizioni, performances, video, presentazioni di libri.