Impiegato dal principio del 1854 nella segreteria dell'Università di Messina, da luglio 1866 venne messo in disponibilità per soppressione d'ufficio. Conseguì la laurea, probabilmente quando già lavorava.
Dal 1º maggio 1868 passò nella carriera delle biblioteche governative, probabilmente presso la Biblioteca universitaria di Messina, dove lavorò, a quanto pare, per tutta la carriera.
Nel 1869 la Biblioteca, fino a quel momento amministrata dall'Università, passò a dipendere direttamente dal Ministero e Caracciolo, che aveva allora la qualifica di coadiutore, ne venne nominato bibliotecario nel febbraio 1870. Nel 1886 venne promosso dal grado di sottobibliotecario a quello di bibliotecario.
Durante la sua direzione la Biblioteca ottenne nuovi locali, acquisì numerose raccolte librarie dei conventi soppressi (fra cui quella del SS. Salvatore, con un importante fondo di manoscritti greci) e venne interamente riorganizzata e dotata di cataloghi modernamente impostati. Dal 1887 venne introdotta anche la lettura serale, con un finanziamento del Comune.
Venne collocato a riposo, su sua domanda, dal 1º novembre 1906, con la qualifica di bibliotecario di 4ª classe.
Fece parte della Società bibliografica italiana dal 1897 fino almeno al 1901.
Pubblicò nel 1872 la relazione ufficiale sulla Biblioteca universitaria di Messina per l'Esposizione internazionale di Vienna e curò il capitolo sulla Biblioteca, con ampie informazioni storiche, nei volumi ministeriali sulle biblioteche governative italiane editi nel 1893 e, con aggiornamenti, nel 1900.

Alberto Petrucciani